Finalmente
per me, per voi un po’
meno, il primo vero capitolo della storia!!
Nessie POV
Solletico
e reazioni
-Sveglia
dormigliona!- stillò zia Alice buttandomi giù da
letto, -è ora di andare a fare
compere!- Ero ancora nel mondo dei sogni e non riuscivo a seguire
appieno ciò
che diceva quella pazza di zia Alice. –Ma zia sono le otto
del mattino! E siamo
in estate!- mi lamentai ancora assonnata.
-Su, non mi dirai che hai ancora sonno?- mi chiese sorpresa, mentre
scostava le
tende, -non ti annoia dormire sempre?- Dormire sempre? Era
già tanto se quei
pazzi dei miei zii mi facevano dormire cinque ore per notte. E io
dormivo
sempre? Sono anche mezza umana, accidenti!! -Alice, ricordi che
Renesmee è per
metà umana?- le chiese la mamma mentre entrava in camera
mia. Ben detto mamma!!
Quando ci vuole… –Buon compleanno, tesoro- mi
disse dandomi un bacio sulla
guancia.
Trovo sempre molto
strano quando
qualcuno mi chiama Renesmee. Non mi chiama mai nessuno così.
Solo la mamma lo
fa. Non ha mai sopportato il mio nomignolo. O meglio non ha mai
sopportato che
fosse stato proprio Jake ad avermi affibbiato il nomignolo del mostro
di Lock
Ness. Ma, in fondo, cosa aveva di brutto quel mostriciattolo? Io
l’ho sempre
trovato carino!
-Allora ti prepari, o ti trascino fuori casa in pigiama?- mi chiese Zia
Alice,
impaziente. - Abbiamo ancora tante cose da fare per stasera. Non hai
ancora
trovato un vestito che ti piaccia. In questo
hai proprio preso da tua madre.- disse facendo una
linguaccia alla
mamma, che si mise a ridere.
Sono sempre più sconvolta dalla bellezza di mia madre. Un
paio di anni fa,
nonno Charlie mi fece vedere alcune
foto
della mamma da umana. Era bella quando era ancora umana, ma adesso
è
stupefacente. E’ anche più bella di zia Rose, che
secondo la mamma è la donna
più bella del mondo. Ok adesso, ritornando
all’argomento principale avrei un
paio di cosine da dire. Io adoro lo shopping. Adoro fare shopping con
zia
Alice. Ma quando è troppo è troppo!
Nell’ultima settimana mi ha trascinata per
negozi praticamente ogni giorno! Non ce la faccio più!!
-Ok, ok! Mi preparo!- dissi spazientita, -potreste uscire dalla mia
camera? Non
voglio spettatori, grazie-
Ogni anno è sempre la stessa storia. Zia Alice, mi trascina
per negozi e mi
organizza una bella festa, e mamma cerca sempre di salvarmi dalle sue
grinfie.
Anche se adoro fare shopping, zia Alice ha il potere (e credo che la
preveggenza sia solo il secondo se confrontato con questo), di
sfiancarmi,
facendomi girare in poche ore centinaia di negozi.
Mi recai di corsa in bagno a prepararmi, e per l’occasione
scelsi un vestitino
arancione, regalo di nonna Sue.
Scesi di sotto per fare colazione e sul tavolo, al posto del mio
piatto, c’era
un grande pacco con un fiocco rosso e un bigliettino spillato sopra.
–Ciao
papà- lo salutai mentre mi chiedevo chi avesse mandato quel
pacco. –Non lo so,
ma c’è un biglietto. Aprilo- rispose lui alla mia
domanda silenziosa. Guardai
il pacco con curiosità e presi il biglietto:
Alla
mia vampirastra preferita,
Buon compleanno
Jake.
-E’
di Jake!- strillai felice. Mi aveva fatto un
regalo. Ma perché non me l’aveva dato di persona?
Sarebbe venuto alla festa? Mi
domandai confusa. –Tranquilla, Jacob ci sarà
stasera. Voleva solo che il suo
regalo fosse il primo- mi spiegò ridendo sotto i baffi che
non aveva. Sapeva
qualcosa che non mi voleva dire. –No, non so niente, tesoro.
È solo venuto
stamattina presto, mentre dormivi, e ha portato il regalo.- Ok, Jake mi
aveva
fatto un regalo di compleanno. Era accettabile. Ma perché
l’ha portato dodici
ore prima? -Su, aprilo- mi incoraggiò mamma. Mi dispiaceva
per mamma, papà e
zia Alice, ma questa era una cosa solo mia. Non ne capivo il motivo, ma
era un
momento solo mio. Avrei dovuto scartare il regalo da sola. Presi il
pacco e lo
portai in camera mia. Avrei dovuto aprirlo adesso? O meglio aspettare
la festa?
Se lo aveva portato così presto, voleva che lo aprissi per
primo!
Lo scartai velocemente e mi fermai quando vidi il pacco. Era della boutique
più lussuosa di Seattle! Sollevai lentamente il coperchio
della
scatola, spostai la carta velina e lo vidi.
Era bellissimo. Lungo fin sotto i piedi e di un particolare color
ghiaccio. Lo
vidi per la prima volta quando andai a Seattle con Jake e subito me ne
innamorai. E lui non l’aveva dimenticato. Me lo aveva
regalato. Il vestito più bello
che io abbia mai visto.
Non riuscivo a togliergli gli occhi di dosso. Ero talmente persa nei
miei
pensieri che non sentii nemmeno mamma e zia Alice entrare in camera.
–E’
bellissimo- disse la zia prendendo il vestito tra le mani.
–Si, è molto bello- le
rispose mamma con gli occhi lucidi. Se avesse potuto avrebbe pianto. Si
era
commossa. Sicuramente sapevano tutti qualcosa che io ignoravo,
perché mi
guardavano con una strana luce negli occhi. Cosa mi nascondevano?
Quelle due
insieme erano peggio di Cip e Ciop. Combinavano sempre qualche guaio.
Ma se
ormai prendevo tutto quello che combinavano con filosofia, questa volta
non ri
riuscivo.
Era qualcosa di grave? Non riuscivo a capire. –Vado a
ringraziare Jake- dissi imboccando
il corridoio, -Ah! Zia, è inutile andare in
città. Ho già il vestito per la
festa- urlai dalla scale e uscii di casa correndo.
Corsi
verso La Push…
La spiaggia come al solito era deserta tranne per i soliti surfisti che
rischiavano ogni giorno la vita per qualche onda lunga. Arrivai in un
batter
d’occhio dai Black e, come ogni volta, mi accolse Billy con
il suo solito
sorriso. –Hey Nessie! Buon compleanno!- mi salutò
mentre gli davo un bacio
sulla guancia –Grazie Billy! Jake è in casa?- -Si,
è in camera sua. Vai-
sorrise e io non potei far altro che ricambiare. A quanto pare il
sorriso
contagioso è un’ eredità di famiglia -Ok, allora vado.-
Bussai piano alla porta –Jake, posso entrare?- chiesi a bassa
voce, per paura
di svegliarlo. A volte mi sembra uno di quei vampiri dei film: dorme di
giorno
e la notte sta sveglio!! –Entra Nessie!- urlò. Ok,
allora era sveglio! Che scema
che sono! Se stamattina mi ha portato il regalo doveva per forza essere
sveglio! Ma avrebbe anche potuto portare il regalo a casa e poi andare
a
dormire… Ooooh!! Basta Nessie!! Sempre a pensare stai!!
Entrai e come al solito quella stanza sembrava un porcile. Vestiti
dappertutto,
scarpe sul letto. Sembrava la tana di uno scapolone! Credo che
l’unica volta
che abbia pulito quella camera sia stato quando ha traslocato dalla
casetta
rossa a questa che èmolto più grande.
Così Billy può muoversi meglio. Anche se
alla camera del figlio non potrebbe avvicinarsi perché
rimarrebbe impigliato ai
vestiti sparsi con la carrozzella.
- Ti volevo ringraziare per il regalo, è bellissimo- gli
dissi guardandolo
negli occhi. Anche se ultimamente dovevo sforzarmi non poco per trovare
il
coraggio. Nell’ultimo periodo mi trovavo sempre a disagio se
stavo sola con
lui. -ti piace davvero?- mi chiese sorridendo.
Ho sempre visto Jake come un amico, il mio migliore amico.
L’amico che mi
consolava quando Luke, il mio ex ragazzo, mi aveva lasciata.
L’amico che mi
ospitava a casa sua quando litigavo con i miei genitori, o che mi
faceva ridere
quando andavamo a Port Angeles a vedere i film comici. Ma credo che se
non
fosse stato “il mio amico Jake”, mi sarei potuta
innamorata di lui. Perché è
tutto ciò che una ragazza possa desiderare. E’
simpatico, dolce, intelligente,
bellissimo…
-Allora?- mi chiese –cosa?-risposi ancora intontita.
–Ti piace davvero? Il
vestito- rispose lui guardandomi negli occhi. Sperai che non si fosse
accorto
di niente. Non mi ero mai trovata a pensare a lui in quei termini.
Innamorata
di Jake. Del “mio” Jake! Impossibile!
-Oh! Il vestito. Si, mi piace. Lo sai che mi piace- gli
dissi sorridendo
maliziosa. –l’avevamo visto insieme, ricordi?- -Si,
mi ricordo. Per questo
motivo l’ho comprato. Ne hai parlato ininterrottamente per
settimane.- rispose
scoppiando in una fragorosa risata.
-Mi stai prendendo in giro, cane?- gli chiesi fingendomi offesa.
–Si, piccola
sanguisuga viso pallida!- continuò ridendo. –Ah!
È così?
Sono una sanguisuga? Ora ti faccio
vedere io!- e gli saltai sulla schiena mettendogli i denti sul collo.
–Allora,
cane, che faccio? Mordo? O ti risparmio?- gli chiesi ridendo. Lui, veloce, mi prese per
la vita e disse
–Allora, vampirastra, lo faccio il solletico? O ti
risparmio?- Brutto
traditore!! -No, il solletico no. Jake, ti prego il
soll…aaaaahhhh!! No,
Jake smet… aaaahhh- urlai mentre cadevamo
entrambi sul letto gigante. Era steso su di me e mi stava togliendo la
riserva
d’aria. Non sono come i miei genitori. Io ho BISOGNO di
respirare. –Jake
alzati, sei troppo pesante- gli dissi
con l’ultima riserva d’aria che mi restava.
–Scusa- mi disse ridendo, -a volte mi
dimentico che sei piccolina- riprese mettendosi in piedi e porgendomi
la sua
manona bronzea -o forse ti dimentichi che sei troppo grande?- gli
chiesi
spingendolo via e ritrovandomi a fissarlo come un’ ebete.
-Nessie, che hai? Ti senti male?- mi chiese, preoccupato. In effetti mi
sentivo
strana. Era come se mille farfalle svolazzassero nel mio stomaco. Per
la prima
volta vedevo Jake com’era realmente: era perfetto. Non
riuscivo nemmeno a
parlare, tanto ero sorpresa. Ero innamorata di Jacob Black? ERO
INNAMORATA DI
JACOB BLACK? Ok. Ero innamorata di Jacob Black. E adesso?
-Nessie?- mi chiamò nuovamente sventolandomi la mano davanti
al viso, -Si?-
chiesi sovrappensiero. –Stai bene?- -Mai stata meglio-
sorrisi. Prima regola:
Fare sempre finta di nulla. Seconda: Negare sempre. Fortunatamente ero
ancora
alla prima regola.
Ma d’un tratto il mondo mi cadde addosso: non mi avrebbe mai
corrisposto. Jake
non era come me. Lui aveva la sua vita, i suoi doveri con il branco e ,
magari,
avrebbe avuto l’imprinting. Come lo erano stati tempo fa i
suoi compagni di
branco, Sam, Paul, Jared, Quil, anche il mio Jacob sarebbe stato
vittima
dell’imprinting. Ma non con me. Già è
surreale una storia d’amore tra umani e
vampiri, anche se i miei genitori ne erano l’eccezione. Una
storia tra una
mezza vampira e un licantropo sarebbe praticamente impossibile.
Chissà se Jake mi sarebbe stato vicino anche dopo
l’imprinting con un’ altra…
-Jake, posso farti una domanda?- gli chiesi sedendomi accanto a lui sul
letto.
–si, certo- rispose tornando d’un tratto serio
-guarda che è un po’ indiscreta.
Quindi se non vuoi puoi non rispondere-
-spara. Mi hai fatto
incuriosire.- disse
ridendo. –Ok. Allora… da dove inizio?- abbassai
gli occhi –quando avrai
l’imprinting, continuerai ad essere mio amico?- Passarono
parecchi minuti e lui
non rispose. –Jake? Era troppo indiscreta, vero?-
-No,no, non era indiscreta.- disse abbassando lo sguardo.
–Nessie, io non ti
lascerò mai. Ok? Mai. Ti vorrò sempre bene. Non
dimenticarlo.- mi disse
accarezzandomi il viso. –Ok,
grazie
Jake.- gli dissi abbracciandolo sollevata. - Adesso vado, o zia Alice
impazzisce. Dobbiamo appendere i festoni.- dissi alzandomi dal letto.
–Ci
vediamo stasera?- -Ci vediamo stasera. Nessie?- mi chiamò
–Si?- -Ricordatelo:
ti voglio bene.- -Anche io, Jake-. E uscii chiudendomi la porta alle
spalle.
Ok.
Allora, che dirvi? I primi capitoli di ogni Fanficion o libro che sia,
sono
sempre capitoli di transizione. Quindi non aspettatevi molto. Quella
poveraccia
di Nessie già al primo capitolo sta soffrendo come
un… no, cane non posso dirlo…
come una povera pera cotta.
Ma le pere cotte soffrono?? Scusate la domanda scema. Ma se chi fa le
domande è
scemo, allora anche le domande sono sceme: Logica da quattro soldi!!