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Autore: alida    01/10/2009    2 recensioni
"Lo so, contattare un vampiro può essere pericoloso ma, Neville, questo vampiro ha un'anima! Ci siamo già informati abbastanza, Angelus non esiste più, ora c'è soltanto Angel e io credo che ci aiuterà!" disse Harry mentre Neville sorrideva debolmente ..... I personaggi appartengono a J.K.Rowling e a j. Whedon, la ff non ha scopo di lucro. Buona lettura
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Harry Potter, Neville Paciock, Severus Piton
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Erano le undici del mattino quando Severus guardò per l’ennesima volta l’orologio di Hogwarts. Seduto su una panchina in pietra all’esterno della scuola non riusciva a credere di essere  in pensiero per due Grifondoro. Sicuramente i due ragazzi si stavano divertendo, erano grandi ormai, inoltre perché lui, Severus Piton, doveva preoccuparsi?

Perché di nascosto da tutti aveva cominciato a vedere Harry non solo come il figlio di James ma solo come il figlio di Lily! Perché Albus Silente gli aveva affidato i ragazzi! Sembravano buone motivazioni ma la realtà era che lui si sentiva il capitano di una squadra, e quei ragazzi erano andati ad una missione che lui aveva programmato.

Certo avevano deciso tutti e quattro insieme come agire, ma a Severus piaceva credere di aver deciso da solo ed esser riuscito a convincere gli altri che l’unica soluzione possibile fosse quella da lui ideata. Naturalmente sapeva bene che prima o poi Harry e Neville avrebbero preso delle iniziative non programmate  e lui si sarebbe infuriato, ma per ora si godeva il momento.

Il tempo era bello anche se le giornate si stavano accorciando, sembrava che qualcuno stesse favorendo il mondo magico nella lotta contro Voldemort, e dando più tempo ad Angel di agire all’aperto. A Severus non dispiaceva Angel, che del resto mostrava considerazione e rispetto nei suoi confronti.

Il sole tiepido accarezzava le bianche gote del pozionista quando un soffio di vento lo investì in pieno volto. Severus trattenne il fiato un secondo e si alzò di scatto! Istintivamente si toccò l’avambraccio dove il Marchio aveva ripreso vigore da quando Voldemort aveva nuovamente un corpo! Bisognava stare sempre all’erta e non abbassare la guardia.

Severus decise di fare un’ispezione attorno al castello, conosceva ogni centimetro di Hogwarts sia all’interno che all’esterno. Arrivato alle serre, nuovamente, una volata di vento gelido lo colpì in viso, e subito dopo una risata lugubre risuonò nelle sue orecchie.

Il professore pensò di essere vittima di un incantesimo di illusione, ma chi avrebbe potuto lanciarglielo? Erano già due settimane che non usciva dal territorio della scuola e  per un incantesimo del genere occorreva una buona conoscenza delle arte magiche. Severus udì un fruscio alle sue spalle e come si voltò,  per vedere se qualcuno fosse presente, sentì nelle sue orecchie una risata più profonda.

Bacchetta alla mano, il professore, si mise a ispezionare la serra. Forse un vecchio incantesimo che aveva imparato da ragazzo, quando ancora era un Mangiamorte alle prime armi, sarebbe servito. Severus si concentrò per riuscire a ricordare tutte le parole e poi iniziò: “Lechzumus pinar frawin, lechzumus pi…” ma non ebbe modo di terminare che fu fermato da un invisibile Angel:

“Ehi fermati! Piton! O se preferisci Severus ma forse è meglio Piton! Sono Angel, stavo solo scherzando …”.

Severus sapeva che non tutto sarebbe filato liscio ma non avrebbe mai creduto di doversela prendere con il vampiro! “Vigliacco! Perché ti nascondi?” domandò il professore.

“Perché alla luce del sole morirei! Questa era facile, non ti ricordi che sono un vampiro! Non è una cosa facile da dimenticare!”rispose Angel.

“Dove sei di preciso? Come fai a essere trasparente?” chiese Severus “Io non pensavo che i vampiri avessero questo potere”.

“E pensavi bene” rispose Angel “Sono invisibile perché Harry mi ha lasciato…”

“… il suo Mantello dell’invisibilità” terminò Severus “ E tu hai ben pensato di farne un uso serio e producente!” .

“Dai, non prendertela!Io non me la prenderei se fossi in te!” disse Angel sorridendo sotto il mantello.

“Sappi che prima o poi il sole tramonterà e tu potrai toglierti quel mantello, allora avremo molte cose su cui discutere! Vecchio vampiro svampito!” disse con un non so ché di gusto perverso il professore.

“Ehi, così offendi!” disse  permalosamente Angel che, un attimo dopo, aveva già cambiato discorso: “Sai questa mattina, prima di dormire,  io e i ragazzi abbiamo fatto un gioco, ci siamo detti a turno qualcosa di noi”.

“Che simpatici! E che romanticismo!” lo interruppe sarcastico Severus.

“Il sarcasmo è il rifugio degli stolti!” lo beccò Angel.

“E la pazienza è la virtù dei forti, ma non so se in questo caso ne avrò abbastanza!” aggiunse il professore.

“Okey! Noi siamo arrivati a tre punti, ora il quarto punto: Certe volte ho paura di tornare cattivo per sempre!” affermò Angel sperando che il professore stesse al gioco.

“Non mi dire” continuò Severus.

“E no!” lo fermò il vampiro fattosi serio “Non vale così, nessun giudizio e nessuna opinione! Sono le regole del gioco!”.

“Bene” affermò Severus talmente concentrato da non accorgersi che alle sue spalle erano entrati Harry e Neville, “Allora cosa posso dire, numero uno, mio padre non mi ha mai amato. Numero due: quando ero studente c’erano quattro ragazzi che mi hanno tormentato per tutto il corso di studi. Numero tre: avevo una cara amica che si chiamava Lily, ma purtroppo la nostra amicizia si era rovinata e non ho avuto il tempo, prima che morisse,  di dimostrarle di essere cambiato. Punto quattro: te lo dico ma devi promettermi di non rivelarlo mai ad Harry….”.

“Aspetta, fermati!” lo bloccò Angel ma Severus non stette ad ascoltare e continuò: “Punto quattro: Dopo aver rivelato la profezia a Voldemort e aver capito che il prescelto era Harry, ho fatto di tutto per salvare i Potter ma non è stato sufficiente. E ancora oggi mantengo la promessa fatta a Silente di proteggere Harry per non rendere vana la morte di Lily!”.

“Che cosa?” domandò Harry stupefatto.

“Da quanto sei lì?” chiese sconvolto Severus mentre Angelus, da sotto il mantello, diceva: “Mi dispiace, ho cercato di fermarti!”.

Non ci fu tempo di chiarirsi. Era mezzogiorno e il braccio di Piton cominciò a bruciare come la sua anima resasi conto della delicata situazione in cui si trovava!

CIAO A TUTTI,

SCUSATE SE IERI NON HO AGGIORNATO E SE IL CAPITOLO DI OGGI E’ CORTO MA NON SONO RIUSCITA A FARE DI MEGLIO.

GRAZIE A TUTTI COLORO CHE LEGGONO E DOPPIO RINGRAZIAMENTO A CHI RECENSISCE.

 sssweety: ciao cara, ecco il piccolo sfizio del vampiro, girare all'aperto in pieno giorno e far spaventare un simil-vampiro! Per quanto riguarda Ron ed Hermione mi dispiace ma non ci saranno nella storia, per questa volta abbiamo altri protagonisti.

GinnyPotter93: ciao cara, scusa se ieri non ho aggiornato neanche con un piccolissimo capitolo ma ho fatto da Cicerone a una turista francese per le vie di Cagliari! Spero che il capitolo ti piaccia, ho aggiornato le verità di Severus e aggiunto qualcosa. Baci, a domani, Alida

Elfosnape: non è questo il capitolo di maggior suspence ma ti assicurò che arriverà presto! Fammi sapere cosa ne pensi di questo capitolo, Ciao, Alida

  
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