È tutto quello che vedo ora davanti a me, insieme a strani camion lunghi chilometri che sono insediati da chissà quanto nel mio cortile.
Camion lunghi chilometri.
Ho provato a contarli, e sfortunatamente sono 17, come il numero sfigato, quello che porta sfortuna, che porta cattivi auspici e fa star male la gente. Se devo esser sincera, io alla superstizione non ho mai dato molto peso, ma questa per me fa eccezione. Probabilmente perché è collegato ad un avvenimento molto spiacevole, che non mi va ne di ricordare, ne di raccontare, perché se mi ritorna in mente GIURO CHE LO PICCHIO PER POI SCORTICARLO VIVO PER POI CUOCERLO SUI CARBONI E FARLO FINIRE IN QUALCHE FOSSA COMUNE, DATO CHE QUELLO è SOLO UN PEZZO DI MERDA CHE SI MERITA DI MORIRE SCHIACCIATO SOTTO UN MEZZO PESANTE, MAGARI SOTTO QUEI TIR DI MERDA CHE STANNO QUI A INVADERE QUESTO CAZZO DI CORTILE DELLA MINCHIA CHE NON SO DI CHI SIA NE DA DOVE VENGA (calma, devo star calma).
Forse è per questo che ci sono questi tir. Evidentemente servono a schiacciare tutte le persone storte che ho trovato sul mio camino. Evidentemente sono per me.
MA SI, è OVVIO CHE SONO PER ME! Come ho fatto a non pensarci prima? Per chi devono essere, allora? Ci sono solo io in questo cortile diroccato. Ora devo solo prenderne uno e spazzare via tutto, a mo di schiacciasassi.
Devo distruggere tutto ciò che c’è di storto nella mia vita.
Tutto.
Non devo lasciare niente.
Niente.
Virginia la dea della distruzione sta venendo a prendervi, pezzi di merda.