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Autore: Kumiko_Chan_    02/10/2009    16 recensioni
Jasper si trova a leggere la famosissima scena del balcone... con la partecipazione straordinaria di Alice. Citazioni da "Romeo and Juliet", Shakespeare, Atto II, Scena 1.
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alice Cullen, Jasper Hale
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Eclipse
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[Jasper]
Osservo la mia cara, piccola folletta turbinare di qua e di là.

Alice.
Improvvisamente, smette di correre in giro -sta organizzando il matrimonio di Ed e Bella- e mi fissa. Senza motivo, distolgo lo sguardo: il suo è troppo intenso. Fingo di leggere il primo libro che mi capita tra le mani. Dall'odore riconosco che è di Bella: “Romeo and Juliet”, tra i suoi preferiti. Lo apro a caso.

He jests at scars that never felt a wound.
- Ride delle cicatrici colui che non ha mai subito una ferita.-

Io ne ho ricevute molte, di ferite; ma ho ferito molto di più, e sono sopravvissuto solo grazie alla violenza contro miei simili. E contro gli umani, di cui mi cibavo senza preoccupazioni, o quasi. E quando ho iniziato a capire che così non potevo andare avanti, che non mi era più possibile continuare ad uccidere innocenti per soddisfare la mia sete, che non avrei resistito un attimo di più ...

But soft! What light through yonder window breaks? 
- Ma calma! Che luce irrompe attraverso quella finestra laggiù? -


In quella piccola bettola di Philadelphia avevo trovato la mia stella. La sua luce mi aveva davvero attraversato,  mi aveva radicalmente cambiato.

It is the east, and Juliet is the sun. 
- È l'oriente, e Giulietta è il sole. -


Ma che Giulietta! Alice era molto più di un sole già allora, quando l'avevo appena conosciuta, era l'unica luce presente nell'universo, l'unica luce che potesse illuminare persino me, rischiarare le tenebre che mi stavano inghiottendo. 

Arise, fair sun, and kill the envious moon,
who is already sick and pale with grief
that thou, her maid, art far more fair than she.
- Sorgi, bel sole, e uccidi la luna invidiosa, | che è già malata e impallidisce dal dolore |
che tu, sua damigella, sia molto più bella di lei. -


Lei, al confronto con la vita che conducevo prima di incontrarla, faceva davvero impallidire ogni altra donna o vampira che avessi mai conosciuto, anzitutto Maria. Il legame con lei, con la mia Alice, era ineguagliabile: un semplice suo sguardo poteva cambiarmi in tutto, e il solo guardarla mi faceva sentire bene. Solo per lei, grazie a lei, riuscivo a resistere alla mia sete, sempre pronta a ricordarmi la mia natura demoniaca.

Be not her maid, since she is envious. 
- Non esserne la damigella, poichè è invidiosa.-


No, Alice non dipendeva da nessuno: uno spirito libero che dona libertà era tra le prime definizioni che le avevo dato, ai tempi in cui cercavo ancora di inquadrarla in qualche categoria. Impossibile, non esiste per lei altra classificazione che quella di angelo; e chi potrebbe  non invidiare a quell'angelo la vitalità, l'energia, l'entusiasmo?

Her vestal livery is but sick and green,
and none but fool do wear it: cast it off.
- Il suo vestito sacerdotale è di un verde malato d'invidia | e nessuno tranne i pazzi lo indossa: buttalo via. -

Nella sua vita precedente era stata creduta pazza, rinchiusa al buio, sola... orrendo. Quando me l'aveva raccontato, ero inorridito: ma lei, forte come si è sempre dimostrata, non mostrava alcun segno di paura o angoscia nel ricordare quei momenti. Dice sempre che ne è valsa la pena, per incontrare me. Cosa ho fatto di così buono per meritarla?
Avrei voluto uccidere di nuovo James per averle riportato alla mente quei momenti da umana, quella trasformazione che, capivo, non voleva ricordare.
Chi voleva? Percepivo una nota di tristezza: per lei, che conosceva il futuro, non sapere niente del proprio passato doveva essere duro da sopportare. E non lo faceva vedere, sapeva nascondere anche le sue sensazioni ai miei poteri, ma la conoscevo benissimo anche senza doverle leggere nel pensiero: d'altronde, è il mio amore.

It is my lady, O it is my love;
O that she knew she were. 
-O se lei sapesse che è la mia donna, il mio amore | o se lo sapesse.

All'inizio avevo timore di parlarle del mio passato, di approfondire la nostra conoscenza: timore che, venendo a conoscenza delle azioni orrende che avevo compiuto, decidesse di andarsene.
Ma poi non era successo.
Mi era stata vicina, mi aveva aiutato ad affrontare i ricordi peggiori, mi aveva sostenuto. Da parte sua percepivo chiaramente un sentimento molto forte verso di me, simile a quello tra Peter e Charlotte. Ma io, Jasper Whitlock Hale (Cullen?), colui che legge e modifica le emozioni altrui, non riuscivo a decifrare il sentimento che mi pervadeva da quando l'avevo conosciuta. E quando infine avevo capito di amare quel folletto adorabile, non avevo avuto il coraggio di dirglielo.
Nè lei aveva fatto il primo passo: capivo la sua insicurezza, la paura che io la rifiutassi. E come mai avrei potuto rifiutare lei, la creatura più perfetta, comprensiva e dolce che avessi mai conosciuto?

She speaks, yet she says nothing. What of that?
Her eye discourses: I will answer it. 
- Parla, eppure non dice nulla. Come è possibile? | I suoi occhi parlano, a loro risponderò.

Il suo sguardo mi faceva già allora provare uno strano mix di emozioni, e sapevo che se solo me lo avesse chiesto non avrei esitato un istante a tornare alla triste, buia vita che conducevo prima che mi salvasse.
E lo stesso avrei fatto se solo mi avesse rifiutato... ah, quanti dubbi e quanto tempo sprecato prima di confessarle quanto dipendessi da lei!

I am too bold: 'tis not to me she speaks.
- Sono troppo ardito: non è a me che parla. -

Ci avevo messo mesi a decidermi a parlarle, convinto che lei non fosse interessata a me la metà di quanto fossi io a lei. Mesi, per chi ha a diposizione l'eternità, dovrebbero essere un periodo minimo... invece ogni secondo passato in sua compagnia mi era vitale, non potevo sopportare l'idea di sprecare neppure un attimo... ed è ancora così: non so resistere senza di lei.

Two of the fairest stars in all the heaven,
having some business, do entreat her eyes
to twinkle in their spheres till they return.
What if her eyes were there, and they in her head? -
Due delle più belle stelle del cielo, | avendo qualche impegno, implorano i suoi occhi |
di scintillare al loro posto fino al loro ritorno. | E se i suoi occhi fossero lì, e le stelle sul suo viso?


La prima cosa che avevo notato in lei erano stati gli occhi, color ambra. Mai visti di simili, visto che quelli dei vampiri vanno dal rosso rubino al nero.
Ma la lucentezza e l'espressività di quegli occhi mi avevano colpito ancora di più.
Quanto il suo comportamento: mi si era avvicinata tranquillissima, senza notare apparentemente le mie cicatrici, segno della mia vita passata, che gridavano 'pericolo' ad ogni nostro simile.

The brightness of her cheek would shame those stars
as daylight doth a lamp; her eyes in heaven
would through the airy region stream so bright
that birds would sing and think it were not night. -
Lo splendore delle sue gote farebbe vergognare quelle stelle | come la luce del giorno fa
 impallidire quella di una torcia; i suoi occhi nel cielo | scorrerebbero nell'etere con un tale splendore |
che gli uccelli canterebbero pensando che non sia notte.


Un solo pensiero: era la creatura più meravigliosa che avessi mai potuto vedere; bellezza eguagliabile solo allo splendore del suo animo, sempre così gentile ed entusiasta.

See how she leans her cheek upon her hand!
O that I were a glove upon that hand,
that I might touch that cheek. -
Guarda come poggia la guancia sulla mano! | Potessi essere io il guanto di quella mano, | e poter così toccare quella guancia.

Infine mi ero deciso a confessarle i nuovi sentimenti che avevo iniziato a provare... e lei, con estrema dolcezza, mi aveva accarezzato una guancia con il dorso della mano, facendomi percepire tutto l'amore che nutriva per me, e che aveva cercato di nascondere finchè non era stata sicura che ricambiassi.
La coppia perfetta: una veggente insicura e un empatico che non capisce nè i propri sentimenti nè quelli altrui.
A quella lieve carezza era seguito un bacio tenero, e poi non c'erano più state insicurezze... almeno da parte sua: io, di tanto in tanto, riprendevo ad interrogarmi su come fosse possibile che mi fosse capitata una tale stella, proprio a me, il soldato spietato... ma poi lei dissipava ogni mio dubbio.

Fisso il punto in cui, fino a pochi secondi prima, Alice si era fermata a gurdarmi. Non c'è più. Mi guardo attorno... e la trovo subito: appoggiata allo schienale del divano su cui sono seduto, giusto dietro di me, legge da sopra le mie spalle.


[Alice]
'Tis but thy name that is my enemy.

Thou art thy self, though not a Montague.
O be some other name! What's Montague?
It is nor hand, nor foot, nor arm, nor face,
nor any part belonging to a man.
What's in a name? That which we call a rose
by any other name would smell as sweet.
So Romeo would, were he not Romeo called,
retain that dear perfection which he owes,
without that title. Romeo, doff thy name;
and for thy name, which is no part of thee,
take all myself. 
- È solo il tuo nome che mi è nemico. | Tu saresti te stesso, anche se non un Montecchi. |
O, prendi un altro nome!|Cos'è un Montecchi? | Non è una mano, nè un piede, nè un braccio, nè un viso| nè null'altro appartenente ad un uomo.

Cosa c'è in un nome? Quella che noi chiamiamo rosa, | con qualsiasi altro nome avrebbe lo stesso dolce profumo.
Ugualmente Romeo, se non si chiamasse Romeo, | manterrebbe quella cara perfezione che gli appartiene, |
senza quel nome. Romeo, getta via il tuo nome; | e in cambio di quel nome, che non è parte di te, | prendi tutta me stessa.


Recito, appollaiata dietro di lui, appena sono certa di avere la sua attenzione.
In effetti, inizialmente il mio Jazz pensava che lo avrei respinto perchè spaventata dal suo passato come soldato nel Sud. Ma sapevo che Jasper non era cattivo, non combatteva per l'eccitazione della guerra; non aveva mai provato un'altra vita, e, come era stato per me, che non avevo mai avuto esperienze oltre al manicomio, era smarrito. Ma io avevo le mie visioni per capire cosa fare, lui no, perciò era confuso e spaventato.
Ma io non l'avrei mai, mai potuto odiare per essere stato un soldato.
Come Giulietta riguardo a Romeo, io ero convinta che essere un vampiro soldato non bastasse a diventare una creatura ripugnante. E nemmeno il suo aspetto l'avrebbe potuto far apparire un mostro: così coperto di cicatrici com' era, spaventava ogni vampiro; ma quelle cicatrici erano presto diventate il marchio di un passato che voleva dimenticare, che lo disgustava. Forse per questo ci eravamo trovati così in sintonia fin dall'inizio? Perchè entrambi eravamo, sostanzialmente, senza passato, e cercavamo un nuovo stile di vita?

[Jasper]
I take thee at thy word.

Call me but love, and I'll be new baptised;
Henceforth I never will be Romeo.
- Ti prendo in parola.
Chiamami solo amore, e sarò ribattezzato;
finalmente non sarò più Romeo.

[Alice]
Sta al gioco e recita la sua battuta.

Effettivamente, il mio Jasper è passato ad un'altra vita dopo avermi conosciuta: ha abbandonato la dieta “tradizionale” in favore di quella vegetariana.
Potevo capire già allora che difficoltà fosse stata per lui, anche se, da buon guerriero, non ammetteva le sue debolezze.
Tendeva a non confessarle a nessuno, anzi a farsene una colpa: dopo il tragico compleanno di Bella, quando aveva cercato di morderla, c'erano voluti mesi per farlo riprendere, e ancora cercava di non starle troppo vicino.
Non si era perdonato quell'attimo di cedimento, nonostante tutti gli sforzi miei, di Carlisle ed Esme, Emmett e Rose, e perfino di Edward. Anche Bella, alla fine, lo aveva rassicurato. Eppure Jazz continuava, di tanto in tanto, a chiudersi nei suoi pensieri, sentendosi troppo inferiore al resto della famiglia: per il suo passato e per il suo scarso autocontrollo, diceva lui. Stupido Jasper! Come fai a meravigliarti che io ti voglia stare vicino? O a considerarti un mostro?
Recito ancora la battuta:

What man art thou that, thus bescreeened in night,
so stumblest on my counsel? - Che uomo sei tu, così nascosto nella notte?-

E aggiungo, cambiando il seguito:

“You've kept me waiting a long time”  - “Mi hai fatto aspettare a lungo”

[Jasper]
Il mio viso s'illumina in un ampio sorriso per la mia Alice: anche lei splende di gioia nel ricordare il nostro primo incontro.

Mi giro di scatto, alla massima velocità consentita dalla mia natura di vampiro, per coglierla di sorpresa -difficile, trattandosi di Alice. Le prendo la mano, l'avvicino alle mie labbra, in un delicato baciamano, replicando il gesto di tanti decenni fa...  e sussurro contro la sua pelle: 

“ I'm sorry, ma'm”-“ Mi dispiace, signorina”.



***
E ora... parlo io =D.
Le citazioni sono di "Romeo and Juliet" (1595), William Shakespeare, e la scena è la famosissima scena del balcone (Atto II, Scena 1). Ho fatto io la traduzione, quindi se ci sono errori fatemelo sapere! ... e spero di non aver rovinato una così bella opera con le mie farneticazioni...
Le ultime due citazioni, invece, sono tratte dal capitolo 13 di Eclipse, "Newborn"-"Neonati".
I personaggi sono di Stephenie Meyer e li ho usati senza scopo di lucro.
Fatemi sapere anche se questa piccola ff vi è piaciuta oppure no, se la grafica dà problemi per i cambi di carattere (ho cercato di distinguere bene i momenti "di Jasper" da quelli "di Alice") o se avrei semplicemente fatto meglio a studiarmi chimica =D

And... last but not least... volevo ringraziare meglio che posso le persone che hanno recensito
 Alice sa cos'è meglio fare... forse. -Don’t Cry :
nightmare123(grazie tantissimo!), Gaea (grazie per i consigli =)), Vegetina ssj 94 (evviva, ti è piaciuta pur odiando le song-fic: =D)ColeiCheAmaEdward (io adoro i Guns!),  patapolo (grazie miliardi, ti sei spiegata benissimo: è l'effetto che volevo ottenere),  Hoshimi (è fondamentale aver avuto il tuo parere!), hale1843 (grazie, tu scrivi strabene! A quando la prossima?:D),  Momoka chan(grazie-grazie-grazie!!! Ti adoro!), Isangel (wow, mi hai fatto rimanere con gli occhi a stellina *_* Grazie!), eMiLy BlOoD (ti ringrazio troppo!), barbiemora  ,(Grazie, spero di vedere presto il tuo prossimo cap!) _Jaky_, (Grazie, sono felicissima di averti aiutato a scoprire la coppia migliore :P), e in particolare a hale1843 , patapolo  e edward bella
che hanno aggiunto la storia tra i preferiti: grazie!
E... grazie soprattutto a Momoka chan: Giu ti adoro!, e a Hoshimi che mi spiega chimica ;D e si sorbisce le mie ff su Twilight...

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