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Autore: Ciack    02/06/2005    2 recensioni
Non è demenziale, non è una commedia...effettivamente non sappiamo bene nemmeno noi cosa sia. leggete e fateci sapere...adatto a chi piace leggre cose strampalate. (avvertimento: fateci saxe se il rating è troppo basso xkè il linguaggio a volte è un po' forte) by Artemisia Black e ciack
Genere: Comico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FILORODO E IL MISTERO DEL DENTIFRICIO ASSASSINO

FILORODO E IL MISTERO DEL DENTIFRICIO ASSASSINO

Capitolo Terzo: …Letterine…

Sceso dal treno Filodoro inspirò a pieni polmoni. Davanti a lui, all'orizzonte, si stagliava il castello di Hogwarts, culla di tanti incantesimi e profondi saperi. L'idea di essere (ma infondo, che cos'era davvero l'essere?) all'inizio di un nuovo percorso educativo lo invadeva di un'eccitazione pari solo a quella che provava quando leggeva 'Lettere di Abelardo a d Eloisa'…. - " oh Abelardo… - sospirò Filodoro - …quanto mai al core mi è dolce questo tuo ermo nome…". Quando il ragazzo uscì dalla trance poetica in cui era cascato, s'accorse di essere rimasto da solo et pensoso, sulla banchina della stazione… - " ma come hanno fatto a non accorgersi della mia mancanza? Insomma! Sono IL prefetto Tassorosso IO! Com'è potuta accadere una simile dimenticanza? Appena arriverò farò rapporto. Non è ammissibile un siffatto comportamento!" - e, mentre dirigevasi a passo spedito verso la scuola, gli tornarono alla mente gli anni trascorsi.

In prima, mentre spiegava ai suoi compagni imbarcazione quale fosse il metodo più appropriato per stare seduti senza correre pericoli, era, ovviamente, caduto in acqua. Subito era stato attorniato dalle sirene, con le quali avrebbe tanto voluto intrattenersi ed intavolare una discussione sulle loro usanze, ma la mancanza d'ossigeno l'aveva in questo senso fermato. Alcuni affermarono poi che fu Hagrid a ripescarlo e che successivamente se ne pentì amaramente, data la quantità di parole con la quale venne investito subito dopo. Altri invece raccontarono che il ragazzo attraversò tutto il lago a nuoto e che il lavorio ininterrotto delle sue corde voclai non gli permise di assiderarsi. Altri ancora giurarono di aver visto la piovra gigante inghiottirlo ma che subito dopo Filodoro venne risputato a riva seguito dalla famosa ed ormai storica frase, pronunciata dall'animale…: " pessima annata di primini…".

Durante il secondo anno, mentre estraeva dal baule la divisa per Hogwarts, una brusca frenata (accidenti a queste mucche che pascolano sempre sui binari!) lo fece cadere dentro l'infimo bagaglio. Fatto sta che il Destino, trovatosi a passare casualmente da quelle parti, diete una bottarella (colpa della stessa frenata?) al coperchio bloccando così il povero Filodoro, per la salvezza del viaggio in treno di tutti, all'interno del proprio baule. Per sua fortuna (ahimè!) tutte le valigie vennero portate al Castello dagli Elfi domestici, altrimenti il poverino sarebbe rimasto sul treno fino a giugno, quando la scuola fosse ormai irrimediabilmente finita. Il ragazzino non si agitò inutilmente nella sua prigione, sicuro che qualcuno si sarebbe presto accorto della sua assenza (e sarebbe quindi corso a dirlo a tutti quanti a mo' di Strillone dando così il via alla più grande baldoria che Hogwarts avesse mai visto…purtroppo ciò non accadde…e per questo molti ce l'hanno ancora qua…) e che l'avrebbero tosto cercato per mari e per monti…si mise quindi comodo a ripassare Storia della Magia. - " scommetto la mia biblioteca che entro massimo un'ora sarò fuori di qui!" - per sua fortuna nessuno lo sentì pronunciare quella frase, perché dopo un'ora nessuno s'accorse di nulla, neppure quella successiva e quella dopo ancora. Lo smistamento e la cena si svolsero normalmente e i suoi compagni di stanza, approfittando della sua assenza (sempre detto che questi Tassorosso sono degli egoisti…dirlo subito che mancava il rompi? - Misia - eh…oltre che egoisti sono anche tonti… - Lleyn), decisero di fare bisboccia. A causa del baccano prodotto prima e dal profondo torpore in cui caddero dopo, nessuno di loro sentì Filodoro bussare discretamente al coperchio dall'interno del suo baule. A colazione nessuno disse nulla riguardo la faccenda, ma durante la mattina la professoressa Cooman si agitò parecchio nel constatare l'assenza del suo pupillo…decidendo infine di sguinzagliare drappelli di studenti per tutto il castello ogni qualvolta intravedesse la presenza del ragazzo nella sua sfera di cristallo. In opposto a colei, Piton rimase calmissimo nell'apprendere che nessuno aveva più avuto notizie di 'rompiscatole - Creed' dopo essersi divisi negli scompartimenti, rimase calmissimo quando tolse 10 punti a Tassorosso per l'assenza ingiustificata dall'alunno a lezione, rimase calmissimo quando i compagni di camera protestarono che forse gli era successo qualcosa, visto che non era nemmeno rientrato nei dormitori…e rimase calmissimo quando, appresa quest'ultima notizia, tolse altri 10 punti alla casata per l'assenza dal letto durante la notte.

Fu solo nella pausa dopopranzo che qualcuno, incuriosito dal rumore che giungeva dal baule di Filo, lo aprì liberando il ragazzo (farsi una bella bidonata di cazzi propri mai? A quest'ora ce l'eravamo tolto dalle scatole per sempre! - Misia - eh…che vuoi farci…oltre che egoisti e tonti, sono anche ficcanaso… - Lleyn - sai dire solo questo tu? - Misia - … -…Lleyn è stata accuratamente zittita da Misia…oltretutto era rimasta senza parole dopo essersi effettivamente resa conto della terribile verità delle parole dell'amica…).

Il terzo anno invece le cose andarono in modo completamente diverso. Se ne stava tranquillo nel suo scompartimento quando il treno si fermò a causa dei Dissennatori.

Filodoro rabbrividì a quel pensiero, aveva avuto paura, si lo ammetteva, una paura tremenda di morire, c'erano ancora troppe cose che non conosceva e sentiva di avere ancora molto da fare in quel mondo in quanto diffusore del sapere della Grande Arcana. Per combattere il potere malefico di quegli esseri si era concentrato su ciò che conosceva di loro, andava tutto bene finché non si accorse che nessuno dei suoi libri riportava un'immagine dei Dissennatori. Si ricordava di averne trovata giusto una piccolina, ma era raffigurato così come poteva vederli ora: incappucciati. Com'era davvero il loro corpo? Avevano fattezze umanoidi o no? Esaltato dall'idea di poter essere il primo a darne visione al mondo, afferrò la macchina fotografica che Colin Canon seduto davanti a lui, aveva al collo. Aprì la porta dello scompartimento e si gettò all'inseguimento dei Dissennatori, del tutto incurante che con la macchina fotografica si stava portando dietro anche il suo legittimo proprietario, blu in volto e incapace di liberarsi da quella presa al collo che gli impediva di respirare. Nella terza carrozza finalmente ne individuò uno (e parte la sigla di Quark…). Era nello scompartimento del Weasley e della Granger, Potter era prostrato a terra svenuto. Filodoro prese la rincorsa, (mentre la sigla di Quark si trasforma rapidamente nel tema di Mission: Impossible) a un metro dal Dissennatore si gettò sul pavimento di schiena. Tenuto conto della forza d'attrito, aveva poc'anzi calcolato che sarebbe dovuto passare sotto le gambe della guardia e, fermandosi 20cm più avanti, l'obiettivo avrebbe immortalato un buon primo piano di quanto celato da quella veste. Torcendosi durante la manovra d'atterraggio, si liberò del corpo di Colin. Il Dissennatore era esterrefatto…cosa c'era fra i suoi piedi? Filodoro scattò la foto, ma proprio in quel momento Remus Lupin, approfittando della distrazione generale, lanciò un Expecto Patronum e il Dissennatore, infastidito se ne andò.

Filodoro corse nel suo scompartimento mentre la macchina fotografica espelleva la foto. Un urlo lancinante percorse tutto il treno…i vetri si ruppero uno dopo l'altro, il terrore s'impadronì di studenti, prof. e Dissennatori. Nei campi circostanti le spighe di grano si appiattirono al suolo…gli uccelli in volo si ritrovarono spigliati del proprio piumaggio e ad Hogwarts il campo da golf di Silente si vide privato della sua finissima sabbia:

l'Expecto Patronum aveva bruciato la pellicola.

L'anno successivo, mentre era comodamente seduto nel suo scompartimento, dal finestrino semi abbassato gli erano giunte le voci di due ragazzini…. Il brusio degli studenti sulla banchina non permise a Filodoro di seguire tutto il discorso, ma poté sentire distintamente le parole " Ministro Caramel" e "stazione". Per una mente reattiva, sveglia ed attenta come la sua, non gli fu difficile dedurre il resto...probabilmente il Ministro stava partendo per un illuminato viaggio verso saperi sconosciuti…per diventare, in un immediato futuro, il nuovo guru della conoscenza terrestre….oh! quanto ammirava quell'uomo colto e curioso di nuove conoscenze! Senza contare che sicuramente il Ministro era alla ricerca di un rimedio a quanto da poco accaduto…Filo infatti ricordava perfettamente la strana epidemia di fanatismo che aveva colpito tutti quanti prima dell'inizio del quarto anno. Aveva dato fondo a tutte le sue conoscenze, ma non era comunque riuscito a capire a cosa quella strana malattia fosse dovuta…e poi…come mai tutti ne vennero colpiti durante la coppa del mondo di Quidditch? Non riusciva proprio a collegare le due cose…oltretutto si ricordava perfettamente le lacrime amare che pianse quando, stabilitosi in pianta stabile nell'ufficio di Silente (con tanto di tenda canadese e peluches tanto amato…tale di nome Zaratustra …), aveva ricevuto un NO secco alla sua richiesta di poter partecipare al Torneo Tremaghi in veste di partecipante onorario….quale affronto alla sua immensa cultura! Al suo coraggio estremo! (già bello dimentico della fifa nera che ha provato con i Dissennatori? - Misia… eh…magari, che ne sai, l'estate aveva visto Indiana Jones e si era immedesimato - Lleyn… - che culo! -Misia). Tutt'al più, al ballo del ceppo si era rifatto di tale affronto conducendo la Prof McGranitt durante il secondo waltzer (anche se, il giorno dopo la poverina lo trascorse rintanata in infermeria affetta da una strana emorragia all'apparato uditivo…).

Durante il quinto anno, il povero Filodoro era stato completamente dimenticato a causa delle voci continue sul destino del Pottero…senza contare che la Umbrige aveva in qualche modo deciso di rendergli la vita un inferno, soprattutto perché egli, IL prefetto, era niente popò di meno che il cocco della Cooman…. E quando la docente fu allontanata e rimpiazzata da Fiorenzo…bè, non è che Filo pianse lacrime amare….trovò infatti nel centauro, un valido appoggio per le sue innati doti filosofiche. I due stavano ore intere a ciaccolare di cazzate Freudiane, minchiate Kantiane e quisquilie Nietzscheane…che due maroni per il resto della scuola quando si mettevano a filosofeggiare tra di loro durante le lezioni! Però, almeno un lato positivo c'era…Filodoro non rompeva a nessun altro!

Durante il sesto anno s'era preso una scuffia paurosa per Luna Lovegood. E l'anno dopo, questo anno corrente, ce la stava mettendo tutta per dimenticare quella faccenda.

Ed essendo in procinto di dimenticare…bè, perché affliggere i lettori con queste cose? Non siamo mica sadiche da queste parti!

Dunque, fu così che il nostro eroe dimenticò la storia con la Lovegood grazie alla dolce Alexis…che di conseguenza dimenticò lui. Ahhh…l'eterno triangolo!

Dicevano, Filodoro giunse al Castello di Hogwarts in ritardo, anche perché si fermò ad ammirare il paesaggio diverse volte…ahhh! Quale trance subì nel vedere il rosso del sole tramontare oltre le verdi montagne…senza contare che quella serata pioveva a dirotto. Ma a lui questo non importava! Non era certo un misero scroscio d'acqua a fermare i suoi pensieri!

Quella sera, stranamente dopo aver cenato (da solo perché era in ritardo…così gli dissero quando lo spedirono diretto in un'aula polverosa nello scantinato…senza contare che era in ritardo di appena dieci minuti e la cerimonia d'apertura d'inizio anno era appena cominciata ma…quel gran genio del Preside decise che non era proprio il caso di subire interruzioni di sorta durante il suo discorso…interruzioni certe, se si avevano soggetti del calibro di Creed a piede libero!) fu così che Filo si diresse satollo verso il suo lettino su ai dormitori Tassorosso. Ovviamente, essendo un prefetto stimato (ahi! Lleyn…il computer mi ha morsa….dici che sia colpa… - Misia - continua a scrivere queste eresie e vedrai come il tuo pc si trasforma in un pc mannaro… - Lleyn) godeva della riservatezza di una camera singola…per la pace di tutti i padiglioni auricolari giallo - neri. Dopo aver recuperato l'amato Zarathustra, Filo si mise la sua splendida camicia da notte di flanella, con tanto di cappellino a pon pon, i suoi amati calzettoni di lana a pois neri su sfondo giallo (w la fantasia!) e si immerse sotto le coperte…fremente e in trepida attesa per l'inizio delle lezioni.

Al mattino si svegliò di soprassalto. Che incubo terribile aveva avuto! Freud lo rincorreva incitandolo ad annusare una strana polverina bianca mentre Nietzche cercava di circuirlo….senza contare Socrate che cercava di fregargli i calzettoni dai piedi e Cartesio il suo peluches dicendo che era suo di diritto….insomma…un incubo!

Ma non fu tutto…era da un bel po' che sperava non gli ricapitasse più lo 'strano incidente' di cui era solitamente vittima….gli succedeva sempre…ad ogni inizio anno passato gli era successa SEMPRE la stessa identica cosa. E non se ne spiegava il motivo poi! Quella mattina scese a colazione armato di crocefissi e corone d'aglio pronto a scongiurare 'il fattaccio'…si diresse al tavolo Tassorosso e attese come un condannato a morte l'inizio della colazione…guardandosi attorno circospetto.

Come di consueto, i gufi cominciarono ad affluire numerosi per recapitare le prima lettere da parte dei genitori più apprensivi…e mentre il nostro Filo traeva un sospiro di sollievo notando come non vi fosse posta destinata a lui…vide, con suo estremo pallore in viso, che tutti i visi degli studenti erano rivolti verso l'alto della Sala Grande, le bocche distese in un OOOOHHH ammirativo… dalla finestra maggiore entrò planando una scopa pilotata da una sgargiante signorina vestita (o meglio, svestita!) di un completino dorato sbarluccicoso che cavalcava all'amazzone…mostrando agli occhi famelici dei maschietti, un par de cosce che le Kessler avrebbero invidiato…la signorina a cavallo della scopa atterrò con eleganza scuotendo la solare chioma dorata con un gesto civettuolo della mano (unghie laccate d'oro…n.d.a.) e sfilando dal prorompente 'davanzale' un vassoio anch'esso dorato…si guardò attorno come a voler mettere in fila i pensieri e, in extremis sollevò l'orlo del vestitino, mettendo in mostra una giarrettiera pizzosa dorata, ed estraendovi una letterina candida con sigillo dorato. La posò contenta sul vassoio (contenta per l'operato!) e si diresse verso il tavolo Tassorosso….e con più precisione verso Filodoro…il ragazzo deglutì…non tanto per l'apparizione della stragnocca, ma perché il suo incubo peggiore si stava per l'ennesima volta ripetendo!

-" è lei il signor Goldenlady?" - canterellò la signorina posandogli sotto al naso il vassoio e una buona porzione di grazie davanzalesche….Filodoro, contrariamente ad ogni legge sull'esultanza ormonale cui dovrebbe essere vittima a quell'età, divenne dapprima purpureo, poi tendente ad una bella sfumatura verde - incazzatura - imperante…si alzò di scatto e, con voce striduletta…

-" insomma! Sono stufo! Tutte le volte la stessa storia! Quante volte devo ripeterglielo? Non sono il signor Goldenlady! Sono il signor Filodoro Creed! Tutti gli anni devo ripeterglielo! Non confonda le marche….ehm cioè, i nomi! E adesso, se ne vada, mi sta facendo perdere preziosissimo tempo! E non se lo faccia più ripetere!" - e così dicendo si risedette indispettito. La signorina sbatté le lunghissime ciglia, borbottò qualcosa a proposito di maleducazione e mancanza di galateo, inforcò la graziosa scopa dorata e svolazzò via dal castello imbronciando il bel visino sotto gli occhi increduli e incazzati di tutti gli studenti maschietti provolazzi di Hogwarts…tutte le volte quel deficiente di Creed si faceva scappare da sotto il naso quella gran gnocca…con tutta la fatica che facevano i suoi compagni per far si che alle poste sbagliassero e mandassero quella fatina dorata! Con tutti i sacrifici che avevano fatto per creare l'illusione che il signor Goldenlady risiedesse ad Hogwarts!

Poverini…ma non vi fanno un po' pena?

Ma nel frattempo, nei sotterranei della scuola, qualcosa si stava smuovendo…qualcosa che di fatine dorate non ne capiva niente…e che non glie ne poteva fregare di meno….

LUI voleva vittime…

MWAHAHAHAHAHAH!

  
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