Sfoghi innocenti di una sognatrice.

A valehina, con un po' di ritardo – spero vorrai perdonarmi ç_ç.

L'ho conosciuta da poco ma vi assicuro che è una bellissima persona, tant'è che mi trovo a stendere alcune righe per lei... Una fervente NaruHina, e anche se questo non è un pairing che mi aggrada assai, sta' di fatto che per le amiche si fa' di tutto.

Ti adoro Vale-chan (L).

Kiki <3.

Hinata si stava mordendo il labbro inferiore, con veemenza.

Era fasciata in un succinto abitino d'epoca – nientepopodimeno che seta pregiatissima, degli ormai lontani anni '30 -, si era perfino truccata e cotonata i capelli, per renderli più vaporosi. Il tutto era stato supervisionato da Sakura ed Ino, veterane in quel campo; i loro preziosi consigli l'avevano aiutata – per una volta – a farle acquisire quel poco di autostima in più.

Ed era così che, facendo una piroetta su se stessa e reputandosi elegante come una Gran Duchessa, si era fatta coraggio ed era entrata nell'immensa Villa, ad una festa dove le avevano detto che sicuramente ci sarebbe stato Naruto Uzumaki, combriccola compresa.

Era sempre così: lei lo rincorreva, lui non si curava più di tanto dei suoi passi.

E più i passi di Hinata si facevano agili, veloci, più quelli di Naruto divenivano rapidi, incalzanti... Alla fine però, lui non si voltava mai indietro...

E lei lo aspettava.

“Non aspettarlo come un cagnolino, Hinata”, sibilò Ino, le braccia mollemente gettate ai fianchi, un abitino altrettanto aderente al corpo.

Hinata frenò la sua corsa, sentendo una sensazione di malinconia e illusione tra le mani...

Quello che toccava era un sogno che levitava in aria; era bello, la faceva sorridere, la rendeva felice.

Ma era sempre un sogno.

“Sono una stupida, vero?”, Hinata affondò il capo corvino nel petto dell'amica, nell'impulso del momento. Strofinò gli occhi più volte ma, quasi quei rivoli salati volessero beffarsi di lei, le gote le si colorarono di bianco candore -dolore.

“Saresti stupida se non piangeresti”.

E pianti, lacrime, segni indelebili sulle guance ormai doloranti.

Le mascelle che si facevano più sporgenti, riflettevano quel dolore acuto che provava... E Naruto si stava divertendo, si stava destreggiando in pista, lanciando un occhio malizioso alle scollature vertiginose delle giovani liceali – i Primi riuscivano sempre ad imbucarsi alle feste -, avvicinandosi a quelle ragazzine sicuramente brille. Il dito di Naruto correva lungo il corpo modellato della ragazzina, ne saggiava le forme, si complimentava mentalmente con le sue fattezze, probabilmente.

E invece lei cos'era? Una semplice ragazzina.

L'unica particolarità che la distingueva dalla massa, erano quegli occhi perlacei che tanti invidiavano e altrettanti disprezzavano. Per il resto, era una banale liceale da dieci e lode, pagelline d'oro, meriti e crediti.

“Hinata... È ubriaco”, lo giustificò Sakura, cercando d'indirizzare lo sguardo dell'amica da tutt'altra parte... Quella sera, alla festa tanto popolare, vi erano gli esemplari più variegati che la specie umana femminile avesse mai visto; le due amiche si stavano guardando reciprocamente, scettiche... Non riuscivano a capire il motivo di tanto interessamento -quasi un'ossessione- verso quel ragazzo che di speciale, in fondo, non aveva nulla. Godeva di una certa popolarità solo grazie al solito gruppetto scanzonato e teppista, non eccelleva nello studio, non aveva un fisico ben allenato e tanto meno aveva vinto qualche gara o campionato scolastico.

“Lui è speciale”, ripeteva Hinata a bassa voce, quel poco che bastava per permettere alle due amiche di farsi sentire. “Non è speciale per quello che fa', ma per come è”

Perché Hinata sapeva guardare oltre... Quel suo animo tenero e da ingenua fanciulla era cosa assai rara in un'epoca dove i valori erano veramente poco considerati.

La ragazza trangugiò l'ennesimo bicchierino di vodka, acquisendo una certa naturalezza nei movimenti, cosa che parve oltremodo strana alle due amiche, che avevano visto sotto l'aria da santarellina della Hyuga tutt'altro.

La videro gettarsi indietro i capelli e farsi largo nella platea. Luci e riflettori rendevano il pavimento un'esplosione di tanti colori, di circonferenze accidentali colorate sul marmo bicromatico di quello spazio rettangolare. E fu una fuga di sguardi, tocchi incauti sulla pelle morbida, l'alcool che scorreva nelle gole e, senza un motivo razionale, anche nelle vene.

“E tu chi sei?”, gli chiese Naruto, osservando una corvina un po' brilla girare in tondo attorno a lui.

“Stasera non sono nessuno”, tirò indietro la chioma scura, osservando con quanto stupore il biondino la stava osservando; probabilmente gli era parsa diversa, addirittura tentatrice.

Era sotto l'effetto dell'alcool; l'unica cosa che riusciva a riconoscere chiaramente in quell'agglomerato di colori confusi tra loro, erano le pozze azzurre dell'Uzumaki, che parevano risaltare nell'omonimo spicchio in penombra.

Il giorno dopo Hinata si sarebbe ritrovata in un materasso, accoccolata sul petto di un ragazzo.

La testa che le doleva, la sensazione di aver perso qualcosa – la verginità Hinata. Sì, l'hai persa... In un modo anche squallido.

La sua mente preferì non balenare ai ricordi – offuscati, opachi, irreali – della notte precedente; sentiva le lacrime tempestarle sugli occhi, bruciavano sotto le ciglia, infuocavano sino alle labbra.

Avrebbe raccolto i suoi vestiti, avrebbe visto una macchia rossa sul letto immacolato, che stava a confermare la reale gravosità di quell'azione.

S'infilò velocemente il vestito, scappò come una fuggiasca, tramortita di paura.

Non per lui, chiunque fosse l'individuo con il quale era andata a letto – sì, perché la loro banale conversazione si era ridotta a una scopata degna di una puttana.

Sì, Hinata aveva perso la verginità con un individuo, e non con il suo Naruto Uzumaki. L'aveva conservata per lui, qualora un giorno si fosse accorto della sua presenza.

L'avrebbe amata Naruto, rispettata e onorata... S'immaginò con un lungo abito da sposa, un bouquet in mano di rose rosse – esisteva Principessa più mielosa di lei? - e aspettava ancora il bacio del Principe, un suo cenno, cosicché la speranza non sarebbe perita del tutto.

Si trovava a percorrere solitaria le vie della grande Tokyo, alle sette di mattina.

Piangeva, anche se il sole era alto, splendente e luminoso.

Sentiva che non avrebbe più sentito il calore di quel sole.

The end.

°°°°°°°

Oh beh... io non sono una fan NaruHina (KibaHina <3) ma per Vale si fa' <3.

Alcune spiegazioni: Hinata sì, ha ballato con Naruto ma in quello stato d'ebbra e piuttosto confusionale è andata a letto con qualcun altro... Uno sconosciuto. Scommetto che non vi aspettavate un angst XD.

Scusa Vale, ma io ho una certa predilezione per i sad ending, spero vorrai perdonarmi. Con un po' di giorni di ritardo ce l'ho fatta, è stata più difficile del previsto, sia pur breve la storia °_°.

Scusate poi per il linguaggio crudo:

“...sì, perché la loro banale conversazione si era ridotta a una scopata degna di una puttana”. [cit]

Se a qualcuno ha infastidito chiedo scusa. Per me la realtà è quello che è: uno squallido scenario del mondo di oggi – sia pure uno sprazzo, mica siamo tutti così °° -, una ragazza che, trasportata dalla foga e dall'alcool dimentica i valori morali.

Sono realista, guardo la realtà così com'è, senza distinzioni di sorta... Tutto questo per spiegarvi che Hinata non è vista dal mio punto di vista in simili costumi, è solo una persona che, una sera come tante, perde il controllo, la bussola e perde anche la retta via.

Ho sproloquiato abbastanza?.

Bon, direi di sì <3.

Approfitto per ringraziare i commentatori – sante persone *_* - del capitolo precedente:

Hana Turner: grazie per il “bravissima autrice”, ho gongolato parecchio *_*. Oh, ma anche io non le ho rilette più dopo che mi sono state betate – a parte il NejiTen <3 -, ma per le amiche, cosa non si fa'? <3. Grazie mille del commento!

Simo19: grazie mille, sono felice che molte Pink abbiano adocchiato questa fan fiction(?) *-*. Oh, beh non stento a credere che gli saresti saltata addosso XD. Grazie mille!

Ballerinaclassica: wow, che poema collegaH, avevi tempo e l'hai sprecato con me? Che caVa ragazza *__*. Beh, sai, sullo ShikaTema diciamo che ci sono stata due giorni senza combinare nulla ._., poi ispirazione! Mi sono fatta forza e alla fine ce l'ho fatta! Alla fine mi sono depurataH con lo ShikaIno XD.

Il NaruSaku uhm, non vi avevo mai scritto niente °°. Per una fervente Black come me, è stato difficile... soprattutto se scrivi tutti i giorni SasuSaku (°°). La NejiTen è stata la “più facile” - per così dire, l'ispirazione si nasconde sempre °° - loro mi piacciono davvero (Anche se non disdegno il NejiHina). Grazie mille collegaH, ti voglio bene (L).

roro: amore *__*. Ma io l'ho fatto perché ti adoro, lo sai! E poi tu sei la mia socia, noi siamo il duo malefico, la mia amyketta <3... Insomma, queste cose si fanno con piacere for you. E ti ringrazio tanto per il commento, mi hai sciolto anche tu XD. Un bacione grande, ti adoro (L).

Petite Star: Laura, tu che vieni da me? Scommetto che sarai ben felice di leggere una NaruHina, eh? <3. Ah, tu mi conosci da parecchio tempo, indi sai della mia sorta di crescita, in termini di scrittura. Beh, il mio stile è cambiato parecchio, e miro a diventare più brava *__*. Per quanto riguarda la lavatrice io sono impedita, ti comprendo XD.

E True Colours è una fantastica canzone *_*. (Adora Cindy Lauper, anche se è molto di più per il Rock <3).

Red Diablo: Sorella <3. Oh sì, questo e altro per certe persone *-*. Sono felice che ti sono piaciute e ti sei presa perfino questo impegno del betaggio, grazie infinitamente! XD.

Spero di sentirti presto, ti voglio tanto bene (L).

EDIT: ho deciso di concludere qui la raccolta. 

Semplicemente perché ci metterei troppo ad aggiornare e non vi voglio far attendere troppo. Grazie per aver letto ^^

Kiki.