Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: Princess of the Rose    04/10/2009    5 recensioni
Come ringraziamento per la riuscita di una missione, Naruto riceve uno strano amuleto nero, al cui interno è incastonata una bellissima quanto inquietante pietra rossa, la quale ha poteri particolari: infatti, è capace di cambiare il carattere delle persone in meglio. Almeno, è quello che sostiene la mercante che glielo ha donato. Solo che, la mercante in questione ha omesso un paio di cosucce, le quali porteranno solo che guai ai nostri amici… Seconda classificata al contest "What about OOC?" indetto da Happy_Pumpkin
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Tutto andò come Sae aveva previsto.
La cena era stata organizzata in un prestigioso ristorante del villaggio del Vento, con un sacco di gustose- e costose- specialità locali, il tutto ovviamente pagato dalle due gemelle Kaname. Yae era felice di poter in qualche modo sdebitarsi per il prezioso aiuto della scorta, Sae un po’ (molto) meno pensando ai soldi che stavano gettando al vento.
Ma alla fine, quest’ultima dovette riconoscere che era stata una bella serata e che, in fondo, quei ragazzini non erano poi così male: grazie alle varie scenette che erano avvenute quasi ogni minuto, la vecchia aveva riso come non faceva da tempo, più precisamente da quando il suo povero marito Masumi era andato all’altro mondo. Specie quelle due ragazze, Sakura e Karin dovrebbero chiamarsi, erano state capaci di grandi siparietti comici, grazie ai loro caratteri completamente incompatibili- le due, infatti non potevano vedersi senza scannarsi dopo due secondi. Ma il lieto andamento della serata non la distolse dal suo perfido piano.
Con la scusa di andare in bagno, Sae-san uscì dalla sala privata, andò a prendere il piccolo astuccio dall‘armadio, e lo mischiò insieme agli altri regali per i ragazzi della scorta che Yae aveva pensato di fare come ulteriore ringraziamento, per averle aiutate a mettere la roba sul banco del mercato. Guardò l’orologio da parete li vicino, e sorrise. Doveva solo aspettare qualche minuto, e poi avrebbe dato inizio allo spettacolo.

-Però, è un bel po’ che Sae-san è via, o è una mia impressione?- chiese un ragazzo moro con un’espressione totalmente annoiata sul volto.
-Shikamaru ha ragione- disse un altro- non vorrei che le fosse accaduto qualcosa.
-Non preoccuparti, Chouji-kun- disse Yae-san sorridendo- mia sorella impiega sempre molto tempo in bagno. Probabilmente, si starà sistemando i capelli.
Infatti, poco dopo, una Sae sorridente fece ritorno nellTutto sembrò andare bene, almeno fino al momento del dolce. A quel punto, infatti, Yae si alzò e, dopo aver fatto cenno ad un servo, richiamò l’attenzione su di se facendo tintinnare un cucchiaino contro un bicchiere. Quando fu certa che tutti la stessero guardando, iniziò a parlare. -Prima di tutto, spero che la cena sia stata di vostro gradimento.
-Oh, non si preoccupi, riguardo quello, è stato tutto molto buono- disse Kakashi sorridendo da dietro la maschera.
-Vorrei ben vedere, dopo tutto quello che abbiamo sborsato- borbottò acidamente tra sé Sae, poco prima di gemere di dolore quando la raggiunse un calcio della sorella.
-Sono contenta che sia stato tutto di vostro gusto- continuò, anche se si notava perfettamente il suo nervosismo dovuto al comportamento dell’altra- ma non è di questo che volevo parlarvi. Oltre ad aver fatto un ottimo lavoro come scorta, difendendoci dai banditi, ci avete anche aiutato ad organizzare il mercato, senza che vi chiedessimo qualcosa. Per questo, oltre a ringraziarvi di nuovo, mi sono permessa di farvi dei piccoli doni.
Batté le mani, e un servo entrò portando un carrello con dei regali sopra, tutti incartati in fine carta verde acqua, che prese a distribuire ad ogni ninja.
-Spero vi piacciano- terminò Yae-san sorridendo, prima di dirigersi verso i bagni per sistemarsi i capelli.
I regali erano tutti molto preziosi: si andava da una collana di perle ad un maglia di seta pregiata, da un set di kunai ad una katana da samurai molto antica.
Era facile capire che il valore di quelle cose fosse altissimo, e alcuni pensarono di restituire i regali, imbarazzati al solo pensiero di quanti soldi dovessero essere costati.
Solo Naruto era un po’ perplesso sul suo dono: per carità, non che non lo avesse gradito o che non lo trovasse grazioso ma… di solito, non erano le ragazze ad indossare le collane?
-Ma che bello!!!- esclamò Sakura, che gli era seduta vicina, non appena vide quello che sembrava un antico cimelio, che era stato dato all’amico. Ed effettivamente, era davvero un bell’oggetto: attaccato ad una catenina dorata, c’era un piccolo amuleto nero, di forma triangolare, al cui interno era incastonata una pietra rossa dalla quale sembravano scaturire degli inquietanti ma bellissimi riflessi oscuri, che parevano danzare a seconda della loro prospettiva di luce.
-Ti piace?
I due saltarono sul posto, non appena la voce, sinistramente divertita, di Sae-san gli raggiunse alle spalle.
-Eh… Oh, ehm… Si, è davvero carina questa collana- disse il biondo, cercando di darsi un contegno e mantenere quel poco di dignità che gli era rimasta da mostrare alla donna.
-Oh, ma quella non è una collana ragazzo- disse l’altra sorridendo- è un amuleto.
-Un amuleto?
-Si, Sakura, ed è anche molto prezioso, non solo da un punto di vista economico.
-In che senso?- chiese Naruto, incuriosito.
-Secondo una vecchia leggenda- iniziò la donna, sedendosi tra i due- quel ciondolo è capace di mutare, in meglio, il carattere delle persone. Si narra che tantissime guerre, grazie ad esso, siano terminate, e tante famiglie si siano riappacificate, sempre grazie al suo influsso benefico.
-Davvero?- chiese il ragazzo stupito, per poi tornare a guardare la collana. A dire il vero, gli risultava un po’ difficile che potesse avere degli effetti così miracolosi, anche perché, ad essere sinceri, non aveva un aspetto molto rassicurante, per quanto affascinante.
-Oh si, e ti dirò di più: oltre ad essere passato nelle mani dei più famosi ninja della storia, il suo valore economico di aggira attorno ai…
Non appena Sae-san disse il prezzo, tutti gli sguardi delle persone attorno al tavolo puntarono nella sua direzione, più precisamente sul piccolo amuleto nero nelle mani dell’Uzumaki.
-S-Sta scherzando, vero?- chiese il biondo, completamente sconvolto.
-Assolutamente no- rispose la signora Kaname, soddisfatta da tanto sgomento- non c’è da stupirsi, sai? Infondo, è stato indossato da persone illustri, e la pietra che vedi è unica nel suo genere. Se vuoi un parere personale, credo porti anche molta fortuna.
Tacque per qualche istante. Avendo fatto per anni la mercante, Sae sapeva perfettamente come conquistare l’attenzione delle persone, anche dei più scettici, per convincerli a comprare la propria merce. E questa situazione non era molto differente da un normale mercanteggio: Naruto era ingenuo, la sua giovane mente facile da manipolare; non sarebbe stato difficile convincerlo ad accettare quel dono. L’importante era che Yae non la scoprisse. Fortunatamente, in quel momento era in bagno e, se la conosceva bene, anche lei ci avrebbe messo un bel po’.
-Perché non lo provi?- disse Sakura al biondo, curiosa di vedere se quella misteriosa pietra possedesse davvero gli effetti elencati dalla mercante.
-Ma, veramente…
-E dai, non farti pregare.
-La tua amica ha ragione- Sae-san non perse tempo nel dare man forte alla rosa- sono curiosa di vedere come ti sta.
Anche se ancora un po’ perplesso, l’Uzumaki decise di indossare il ciondolo. Sfiorò la pietra con le dita, che cadeva poco più sopra della collana donatogli da Tsunade. Al tatto, notò che, sui contorni e all’interno del triangolo, c’erano dai ghirigori in rilievo, formati da parole scritte in una lingua che non conosceva. Lo avvicinò agli occhi, ma erano talmente piccoli che era impossibile riuscire a leggerli, ma era sicuro che non fossero kanji giapponesi. Portò lo sguardo sulla pietra, e rimase nuovamente affascinato dai suoi riflessi oscuri. Da vicino, notò anche delle pagliuzze ambrate riflettersi sulla sua superficie.
-E’ davvero molto bello- disse, per poi lasciarlo cadere suo petto.
-Vero? E ti sta anche molto bene!- esclamò allegra la signora Kaname, orgogliosa di aver concluso l’ennesimo “affare”. Mancava solo l’ultimo tocco, e poi…
-Io credo, invece, che non ti doni affatto- disse un ragazzo moro seduto di fronte a Naruto. Quest’ultimo, un po’ indispettito, si voltò verso colui che aveva appena parlato.
-Non mi sembra che qualcuno abbia chiesto il tuo parere, sai?- disse, per poi togliersi l’amuleto, senza accorgesi dell’espressione improvvisamente tesa della signora Kaname.
-Ehi, aspetta!- disse con un certa urgenza- lasciatelo al collo, no? Ormai è inutile che te lo tolga.
Il ragazzo la guardò perplesso, per poi sorridere gentilmente.
-Ah, ho capito.
Sae iniziò a sudare freddo. Che cosa? Come poteva quel ragazzino aver capito il suo piano? No, non poteva essere, quei ninja non erano così svegli, specie quello che gli stava davanti. Che si fosse sbagliata?
-Non si preoccupi, Sae-san, il regalo mi è piaciuto, non lo butterò di certo. E poi, sarebbe un peccato, visto quanto vale.
Per poco, Sae non cadde all’indietro. Allora aveva visto giusto: quel ragazzino era davvero scemo. Si rimise a sedere, sollevata. Poi si girò verso il ragazzo moro, e si accorse che la stava scrutando in maniera quasi sospettosa. Non si fece intimorire, era abituata a certi sguardi inquisitori- sempre grazie al lavoro di mercante, dove un tuo “nemico” poteva arrivare a mettere in dubbio la qualità della tua merce, a costo di vendere il più possibile.
-Di un po’- gli disse, con tono falsamente gentile- Sasuke, giusto? Come mai credi che quel ciondolo non gli doni?
-E’ troppo vistoso, non è nel suo genere.
-E tu che ne sai se questo è il mio genere o meno?- chiese Naruto, intromettendosi nella conversazione. Sasuke si voltò a dare un’occhiata al biondo, poi all’amuleto, poggiato sul tavolo, poi di nuovo al biondo. No quel coso non gli donava per niente. Inoltre, il comportamento stranamente gentile di Sae-san dava da pensare non poco.
-Ancora non mi hai risposto- disse l’altro, incrociando le braccia al petto.
-Non ti dona- ripeté, afferrando fulmineo il ciondolo, tant‘è che Naruto fece un lieve sobbalzo quando vide il proprio regalo sparire dalla sua visuale. Il moro lo osservò attentamente: prima cercò di decifrare i caratteri sparsi sul triangolo, poi osservò la pietra rossa al centro. Senza dubbio era un oggetto molto pregiato, e anche di ottima fattura. Eppure c’era qualcosa che non lo convinceva.
-Ehi, da qua!!!
Il moro non protestò quando l’Uzumaki gli strappò l’amuleto dalle mani, ma si limitò a fissarlo inespressivo. Naruto lo scrutò con astio, l’amuleto stretto nella mano sinistra.
-Che ti importa del mio regalo, pensa al tuo- disse, riferendosi alla bella katana blu che era stata donata al moro. Quest’ultimo diede un’occhiata al manico, decorato con due serpenti azzurri intrecciati, che sbucava da sotto il tavolo.
-Effettivamente- disse- è decisamente più bello di quell’amuleto. O, almeno, più adatto ad un ragazzo.
Il biondo si irrigidì, stringendo ancora di più il pendaglio nella mano, quasi a volerlo rompere in mille pezzi. Sae osservò la scena un po’ scocciata. Se solo quel ragazzo avesse indossato il ciondolo in quel preciso istante…
-Che cosa vorresti dire con questo? Che non sarei abbastanza virile per poter avere una spada?
-Bé calcolando le misure del tuo- la frase di Sai venne bloccata da un pugno di Sakura, che fino a quel momento era rimasta a guardare
-Ma no, Naruto- disse la rosa, cercando di calmare sul nascere una tempesta che si stava preannunciando molto violenta- sono sicura che…
-Ma allora non sei così usurantonkachi come ricordavo, sei cresciuto un po’.
A quelle parole, il biondo scattò in piedi, dagli occhi si capiva perfettamente che fosse furioso.
Sae rimase completamente immobile, lo sguardo passava dall’Uzumaki all’Uchiha con fare divertito. Non gli aveva mai visti bisticciare, e doveva ammettere che non erano male, anche se meno comici delle due ninja medico. Sperava solo che quel povero amuleto non andasse in mille pezzi, data la presa ferrea che lo avvolgeva. Sentì vagamente un:- Adesso scappa la rissa- divertito provenire da uno dei ragazzi in fondo al tavolo, probabilmente era quello dai denti strani.
-Tu, brutto t- il biondo si bloccò, stringendo i pugni. Per un attimo, Sasuke corrugò le sopracciglia, quando notò che l’altro si stava trattenendo dall’insultarlo, ma poi ritornò impassibile, anche se dentro provò un certo fastidio. Fastidio che aumentò quando vide l’altro ritornare seduto, prendere un bel respiro, e ringraziare nuovamente Kaname-san per il regalo con una allegria così finta da risultare vomitevole.
Ignorò completamente gli sguardi basiti attorno a lui, tra cui quello di Sakura che, meravigliata, chiese al biondo se si sentisse bene.
-Si- rispose quello stupito- perché me lo chiedi?
-No, niente. E’ che…
-Scusate il ritardo- esordì Yae-san, rientrando nella saletta privata- non riuscivo a trovare il mio fermaglio. Allora, mi sono persa qualcosa?
-Oh, non preoccuparti, one-chan, in questi bagni si perde di tutto. Comunque tranquilla, non ti sei persa un gran che- disse Sae alzandosi in piedi. Si mise accanto alla sorella, mettendole una mano dietro le spalle, per poi sussurrarle qualcosa all’orecchio. L’altra annuì, per poi sorridere dolcemente ai ragazzi ancora seduti a tavola.
-Bene, miei cari, se non vi dispiace, noi andremmo in albergo a riposare. E’ stata una dura giornata, e purtroppo io e mia sorella non siamo più molto giovani, eheh.
-Credo proprio che verremo con voi- disse Kakashi, alzandosi a sua volta- qui siamo tutti un po’ siano stanchi- “Dopo tutta quella roba che abbiamo scaricato…”
-Meglio così. Allora iniziamo ad avviarci.
Mentre tutti si alzavano, prendendo i loro regali, gli sguardi di Naruto e Sasuke si incrociarono, anche se per pochi secondi. Il biondo lo guardò inespressivo, per poi abbassare gli occhi, mettere in tasca l’amuleto, e correre per raggiungere Sakura e Ino, che stavano litigando per decretare quale, fra il fermaglio in smeraldi della rosa e collana di perle della bionda, fosse il più bello.
Il moro rischiò di perforarsi la pelle con le unghie, quando strinse le mani con forza. Non riusciva ad accettare che il biondo lo stesse ignorando in questo modo. Ma come, prima lo rivoleva indietro, e poi non gli rivolgeva una sola parola? Arrabbiato, si incamminò verso l‘albergo, ignorando deliberatamente Karin che cercava di iniziare una qualsiasi conversazione. Non notò lo sguardo amareggiato che il suo, forse oramai, ex-rivale gli aveva rivolto.

________________________________________

E fuori anche il secondo capitolo. Bien bien, passiamo ai ringraziamenti:

kokuccha: grazie ^^. Complimenti anche a te per il 3° posto (a proposito, hai postato la tua, sono curiosa di leggerla). Spero che arrivati alla fine, sarai soddisfatta ^^.

beat: grazie.

marynana89: spero che questo capitolo ti sia piaciuto come il primo, allora ^^.

ryanforever: grazie^^.

Capitatapercaso: grazie ^^. Per la descrizione del kimono devo ringraziare la Tecmo, che mi ha suggerito l'idea (in un videogioco, c'era questo kimono con macchie rosse, che poi erano farfalle).

Grazie ancora! Ci vediamo al prossimo capitolo.

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Princess of the Rose