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Autore: alida    04/10/2009    2 recensioni
"Lo so, contattare un vampiro può essere pericoloso ma, Neville, questo vampiro ha un'anima! Ci siamo già informati abbastanza, Angelus non esiste più, ora c'è soltanto Angel e io credo che ci aiuterà!" disse Harry mentre Neville sorrideva debolmente ..... I personaggi appartengono a J.K.Rowling e a j. Whedon, la ff non ha scopo di lucro. Buona lettura
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Harry Potter, Neville Paciock, Severus Piton
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Quanto poteva durare il passaggio da un luogo all’altro usando la smaterializzazione come mezzo? Non abbastanza per poter ideare un piano pensò Severus, e di seguito non poté pensare altro perché subito si ritrovo davanti a Voldemort con Angel e i due Grifondoro accanto a lui.

Voldemort e i Mangiamorte presenti, che si aspettavano l’arrivo di Piton con Angel ma senza i ragazzi, rimasero a bocca aperta nel vedere Harry Potter in trappola! “Ma che bella sorpresa!” disse l’oscuro signore con il sorriso tra le labbra.

“Maledetto!” urlò Angel contro Piton “Non erano questi i patti!”.

Piton capì che il vampiro gli stava dando la possibilità di mantenere la sua copertura e subito rispose: “Davvero avevi creduto che potessi scendere a patti con un essere inferiore come te! Con un vampiro! Evidentemente non mi conosci bene!” ghignò Severus.

 “Cosa significa tutto questo?” domandò Neville spaventato.

“Significa che il professor Piton e Angelus ci hanno tradito!” rispose Harry.

“Angelus?!” domandò stupito Neville.

“Ricordati ragazzino” gli disse Angel “Ci sono sempre delle verità, la quinta dice che un vampiro resta sempre un vampiro!”.

Neville e Harry capirono allora che i due adulti stavano fingendo perché per logica se un vampiro restava sempre un vampiro, un vampiro con l’anima restava sempre un vampiro con l’anima, e decisero di stare al gioco.

Voldemort si fece avanti e disse: “Per me esiste solo una verità, e cioè che io sto per sconfiggere definitivamente Harry Potter! Ma Severus, prima vorrei capire cosa è successo! Sai, qualcuno mi aveva riferito che tu stavi facendo il doppiogioco con me!”.

Severus, con la faccia che esprimeva superiorità, disse: “Chiunque sia stato, evidentemente, non aveva capito niente di ciò che io stavo facendo!”.

“E cosa facevi di preciso?” domandò Voldemort.

“Ti portavo la possibilità di uccidere Harry Potter e diventare immortale!”rispose Severus “Non so se colui che ha instillato in voi, mio Signore, il dubbio sulla mia fedeltà, avrebbe mai potuto fare altrettanto!”.

“Ne dubito, Severus! Tu resti sempre il mio servo più fedele!”.

I mangiamorte attorno osservavano Piton, anche questa volta se la sarebbe cavata.

 “Chi ha sbagliato verrà punito, ma a suo tempo! Ora vorrei vedere da vicino questo vampiro!”disse Voldemort.

Angel si era tenuto in disparte fino a quel momento, e vide Voldemort avvicinarsi. Sembrava una larva umana, il viso era viscido, non aveva sopracciglia e sembrava gli mancassero anche le labbra, senza contare l’accenno di cartilagine nasale che dava il voltastomaco solo a guardarlo.

“Per essere un mago venerato quasi come un dio dai tuoi seguaci, sei brutto da far paura!” disse il vampiro.

Gli occhi di Voldemort divennero ancora più rossi e sanguinari nel sentire la battuta ma non ci fu nessuna reazione da parte del mago oscuro che osservava i lineamenti di Angel con molta attenzione.

“Allora è questo il volto che hanno i vampiri?” chiese Voldemort.

“No” rispose Angel “E’ questo!” .

Il suo volto prese i connotati vampireschi facendo indietreggiare alcuni Mangiamorte e impressionando, pur senza spaventare, Voldemort e Piton.

“Capisco!” rispose brevemente Voldemort che di scatto andò verso Harry.

“Secondo te, piccolo Harry, può bastare un vampiro per uccidermi? Credi forse che lui lavori per soldi? O che lavori per la gloria! Ah, Harry, i vampiri, proprio come tutte quelle che vengono chiamate creature malvagie, vogliono ottenere il potere! E tu, cosa gli hai offerto, il tuo calderone?” disse ridendo Voldemort.

Harry, rabbioso, rispose: “Non mi interessava ciò che voleva lui, a me serviva una persona che fosse disposta a ucciderti! Nient’altro”.

“E invece sei stato preso in giro da questo vampiro e dal tuo professore! Tragico! Ma non preoccuparti non ti lascerò in vita tanto a lungo da permetterti di disperarti!” poi l’oscuro si voltò verso Neville e disse: “Naturalmente penserò anche a te!”.

“Allora Severus! Qual era il tuo piano?” chiese Voldemort.

Severus doveva decidere, aveva avuto qualche minuto per pensare e i suoi neuroni si erano messi all’opera! “Stanotte ci sarà la mezza luna, e il pianeta Marte è allineato con la Terra! Chi diventerà immortale stanotte, che Marte guerriero è il linea con la Terra,  davanti alla parte oscura della luna soggiogherà la Terra con il suo potere per sempre!”.

“Benissimo!” affermò Voldemort.

“Non starai scherzando?” domandò Angel “Io non vampirizzerò questo, questo coso!”.

“Non te lo sto chiedendo come favore, è un ordine!” urlò Severus.

“Io dovevo aiutarti a condurre Potter da lui, ma in cambio mi dovevi dare un esercito! Erano i patti!” gridò a sua volta Angel.

“Il potere” sottolineò Voldemort “lo vedi Potter, tutto per il potere! Anche senza anima si pensa sempre al potere!”.

“Tu un’anima ce l’hai! Come fai a sopportare tutto questo?” disse Neville.

“Ti sbagli, mio caro. Io non ce l’ho, ma tu sei troppo puro per poter sapere, o forse solo troppo sciocco!”rispose Voldemort “Comunque sappi che anche se ti ammazzerò , ti considero molto coraggioso. Neanche i miei Mangiamorte hanno il coraggio di rivolgermi la parola senza essere interpellati!”e poi rivolgendosi a Piton disse:

“Severus, rendimi immortale!”.

Piton allungò il braccio con la bacchetta puntata contro Angel: “La verità è che non tutto è come sembra! Imperius!”.

Angel si sentì bloccato, non poteva muoversi, si sentiva rigido in tutto il suo corpo e a stento poté dire: “Cosa mi stai facendo?”.

“Niente di grave, non preoccuparti!” rispose Piton che condusse Angel fino al collo di Voldemort e lo obbligò a mordere il suo padrone.

Dopo di chè, Angel si tagliò leggermente il braccio e fece bere il suo sangue a Voldemort. Ora Voldemort era un vampiro! “Adesso sei eterno!” gli disse Angel che, prima che potesse accorgersene ,fu raggiunto dall’Avada Kedrava di Voldemort stesso.

Il corpo di Angel investito dal raggio verde venne scaraventato ad alcuni metri di distanza; gli occhi neri ancora aperti verso il cielo stellato che mai più avrebbe potuto vedere.

I ragazzi non si aspettavano l’uccisione del loro compagno d’avventura e Harry urlò: “Sei un assassino!”.

“Si, un assassino immortale!” disse Voldemort, colmo di se stesso, che poi aggiunse  “Bel piano Severus! Purtroppo però sei troppo intelligente per i miei gusti”.

Severus sapeva cosa significavano quelle parole, il suo padrone l’avrebbe ucciso, forse con l’Avada, forse con un morso da vampiro. Il professore si voltò verso i ragazzi, non si aspettava che i due avessero la forza e la prontezza di reagire, e perciò restò colpito quando Harry lanciò un Expelliarmus contro Voldemort disarmandolo.

Voldemort che sinceramente aveva creduto alla sincerità e alla fedeltà di Severus restò stupito e disse: “Ma che cosa…. ?”.

“Che cosa succede?” gridò ancora Harry “Succede che credi di essere il centro dell’universo e non ti accorgi di quello che accade attorno a te! Succede che le persone che si vogliono bene, esistono ancora!”.

“Ottima osservazione!” disse una voce alle loro spalle.

Tutti si voltarono, Angel era in piedi che sorrideva: “Si sa che non serve un incantesimo per uccidere un vampiro!”.

A questo punto i Mangiamorte, presagendo la sconfitta del loro padrone, si dissolsero in nuvole di fumo.

“Accio bacchetta!” disse Voldemort ma Angel fece un salto vampiresco trovandosi davanti a Voldemort e recuperando la bacchetta dell’Oscuro: “I vampiri dovrebbero stare lontano dalle asticelle di legno, è facile farsi male!” gli disse spezzando in due la bacchetta.

Voldemort istintivamente diede una spinta ad Angel, che volò distante, e saltò vicino ad Harry pronto ad ucciderlo, ma Severus gli lanciò un Sectusempra alle spalle, Voldemort urlò ma la sua ferita prese a rimarginarsi velocemente: “Questi sono i vantaggi della mia nuova condizione!” sorrise l’Oscuro.

Neville osservava la scena senza sapere cosa fare, Voldemort avrebbe vinto e ormai immortale avrebbe governato per sempre. Non poteva permetterlo, in fondo quell’uomo non era più un mago con un anima, era un vampiro senza anima perciò sarebbe bastato uccidere il corpo per eliminarlo per sempre.

Si guardò attorno in cerca di un oggetto che potesse servire al suo uso ma nella vecchia casa non c’era niente, solo qualche sedia e un tavolo! Poi ebbe l’idea, prese fiato e disse: “Bombarda!”.

Le sedie e il tavolo si ruppero in mille pezzi, in tanti pezzi di legno appuntiti, simili a pugnali di legno. Neville ne prese uno e fu pronto a colpire Voldemort ancora sanguinante, quando il suo braccio fu fermato da Piton che urlò: “No!”.

Neville era sconvolto e si stava domandando da che parte stesse veramente Piton, quando il professore affondò il legno appuntito nel cuore di Voldemort, riducendolo in polvere.

“Perché?” domandò Neville.

“Perché non c’è niente di eroico ad uccidere qualcuno!” gli rispose Angel avvicinandosi.

“Perché le tue mani non si sono mai sporcate di sangue, e non avrei mai permesso che si sporcassero!” rispose a sua volta Piton.

“Io posso solo dire, grazie!” disse Harry “Inoltre, verità numero cinque, quando ho visto Angel colpito dall’Avada ho pensato che non ce l’avremo mai fatta!”.

Neville, rosso in volto, disse velocemente: “Cinque, quando Piton mi ha tolto la scheggia di sedia dalle mani ho pensato che ci volesse tradire!”.

“Se posso mettermi in vantaggio” disse Piton “verità numero sei:  quando siete saltati con noi ho pensato di aver a che fare con due deficienti!”.

“E la sua quinta verità, qual è?” domandò Harry.

“L’ha detta a me prima, la verità è che non tutto è come sembra!”rispose Angel.

“Cioè, lei sapeva già che l’Avada non avrebbe ucciso Angel!” disse Neville.

“Certo!” rispose Piton “Del resto il capo di una squadra sa sempre qualcosa in più dei suoi sottoposti!”.

“Cosa?” dissero in coro gli altri tre.

Piton non rispose, perché pensava, un capo non dà mai tutte le risposte.

CIAO A TUTTI.

COSA NE DITE? DOVRETE PUR DIR QUALCOSA, QUESTO CAPITOLO MERITA DUE RIGHE!

DOMANI, ARRIVERA’ L’EPILOGO.

RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE STANNO LEGGENDO, RECENSENDO E TUTTO IL RESTO!

BACI, ALIDA

 

 

GinnyPotter93: spero che il capitolo soddisfi la tua curiosità e soprattutto ti piaccia. Fammi sapere! Alida

 

  
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