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Autore: Lorelaine86    05/10/2009    4 recensioni
Bella accetta la cattedra da un prestigioso college, è fidanzata con Mike da poche settimane, pensa di finire il suo incarico tranquillamente, ma ha fatto i conti senza Edward. La mia nuova ff, buon divertimento ^^
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo betato da Amy Dickinson

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Una Cena con Sorpresa

Avevo previsto un certo aspetto pubblico del mio fidanzamento con Edward, ma non avevo previsto che lui calcasse la mano.

Fui sorpresa quando tornai nel pomeriggio seguente dalla biblioteca dov’ero andata per lavoro e trovai Edward che mi aspettava sulla porta.

“usciamo per celebrare il fidanzamento”

“cosa?”

Ero rimasta tre ore in biblioteca e per tutto il tempo mi ero sentita al centro dell’attenzione generale, tanto che a un certo punto avevo iniziato a nutrire forti riserve sull’opportunità di andare avanti con quella storia. Che lui ora mi invitasse a celebrare la causa di quella situazione era decisamente un colpo basso.

“conosco un bel posto” proseguì “ti prego…”

Aveva uno sguardo implorante e ne fui sorpresa. Non ero abituata a sentirmi chiedere qualcosa da Edward e mi fu impossibile rifiutare.

Quella sera, lui mi aspettò in salotto. Indossava un completo nero dal taglio perfetto, un’immacolata camicia bianca leggermente aperta. Si alzò e mi porse lo scialle che avevo lasciato sul sofà.

“sei bellissima…”

“anche tu” mormorai onestamente prima di arrossire.

“è la prima volta che lo sento dire dalla ragazza con cui esco” fece Edward ridendo.

“non sono la ragazza con cui esci, ma la tua pseudo fidanzata ricordi?” ribattei, rifugiandomi nella parte che stavamo recitando.

“già” ammise lui grave “ho prenotato per le otto” continuò “possiamo anche andare a fare un giro in macchina…”

“te la senti?” chiesi.

“sto bene…e poi se sarò troppo stanco guiderai tu”

A bordo della sua Volvo, lasciata la cittadina, ci dirigemmo verso sud. Non parlammo molto, accontentandoci di osservare il paesaggio. A un certo punto lui fermò l’auto per indicarmi il posto dove, da ragazzo, veniva a cercare punte di freccia e mi mostrai stranamente entusiasta di poterci venire anche io.

“possiamo farlo, se vuoi”disse lui “ma né se sicura? non so quante donne ci verrebbero”

Forse no, ammisi mentalmente, ma a quante lui l’avevo chiesto? A meno che non avesse voluto dire Tanya.

“ci verremo quando starai meglio”

“fra una settimana, va bene?”

“penso di sì” ammisi ridendo.

“questo significa che nel frattempo dovrai raddoppiare le cure su di me”

Edward aveva prenotato in uno dei migliori ristoranti di Seattle. Io ne avevo sentito parlare ma non c’ero mai stata e scoprii con piacere che era all’altezza della sua fama. L’ambiente era caldo e accogliente, il servizio impeccabile e la cucina semplicemente deliziosa. Almeno per quanto riuscii a notare, dal momento che la mia attenzione era tutta per Edward. Arrivai perfino a dimenticare che stavamo semplicemente recitando. Si rideva, si scherzava di tutto, sorridendoci a vicenda al chiarore delle candele, bicchiere di vino, dopo bicchiere di vino.

Non ero mai stata così felice prima di allora e, incapace di trattenermi, scoppiai a ridere.

“basta con il vino!” mi ammonì lui “uno di noi deve guidare fino a casa”

“non ti senti bene?” chiesi subito dimenticandomi delle ilarità.

“sto benissimo, ma non mi conviene sfidare la sorte” Edward si alzò e mi tese la mano “e poi voglio impiegare il resto delle mie forze in cose più piacevoli. Vuoi ballare?”

Sorpresa, ma felice, mi alzai con la sensazione di essere la cenerentola al ballo.

Sei ubriaca…mi dissi mentre mi lasciavo condurre verso la pista, ma mi sentivo bene e quella era una sera irreale…e le sue braccia mi facevano sentire come a casa.

“oh guarda chi c’è!” disse una vocina famigliare alle nostre spalle e l’incanto andò in mille pezzi.

“salve” disse Edward e per un momento la sua stretta sui miei fianchi rafforzò.

Sollevai il viso dalla spalla di Edward e, proprio nel momento in cui la musica finiva, inquadrai la testa bionda e ben pettinata di Tanya.

“avete cenato?” chiese lei, strofinandosi addosso a James e sbattendo i grandi occhi azzurri in direzione di Edward.

“sì e stavamo per andarcene” disse Edward.

“bevete almeno qualcosa con noi” protestò Tanya “in nome dei vecchi tempi”

“va bene”

I neosposini erano ad un tavolo all’altra estremità della sala. Erano appena arrivati e intanto che aspettavano di essere serviti avevano deciso di ballare.

Edward e James si misero a parlare e parvero dimenticarsi della presenza femminile. Cercai di avviare una conversazione con la seccatissima Tanya, ma il tentativo fallì miseramente perché la bionda sembrava non avere occhi che per Edward.

Ma perché non lo hai sposato? Avrei voluto chiederle.

“Bè, ora dovremmo davvero andare” dissi invece, quando ebbero finito i drink “Edward non deve affaticarsi”

“oh ma se mi sembra in forma perfetta!” protestò Tanya “senti Edward? Stanno suonando quella canzone….non ricordo come si chiama…”

“me la ricordo” disse lui alzandosi.

“devi farmela ballare” Tanya gratificò Edward con uno dei suoi migliori sorrisi.

“balla con Bella, James” disse al marito il quale appariva anche più a disagio di me ma che obbediente, si alzò e mi invitò.

Se il tempo era trascorso in un lampo quando avevo ballato con Edward ora, con James, sembrava non passare mai. Quanto a Edward, non si poteva dire che mostrasse di avere considerazione per la sua nuova fidanzata, ridendo con lei e bisbigliandole parole all’orecchio. Irritata, a un certo punto finii per pestare i piedi a James, il quale si sforzò di sorridermi, ma mi riaccompagnò senza esitazione al tavolo.

Mormorando qualche parola di scusa, mi recai alla toilette per darmi una ravvivata ai capelli. Guardandomi allo specchio, mi dissi che non dovevo lasciar trasparire emozioni che provavo, che non dovevo fare la fidanzata gelosa. Ma perché Edward non si mostrava freddo e distante con Tanya? Perché si divertiva a giocare con il fuoco?

Quando tornai al tavolo, vi trovai anche Tanya e Edward. E approfittando del fatto che fosse in piedi, mi avvicinai e gli misi una mano sul braccio e gli elargii un sorriso.

“penso che dovremmo andare” disse lui sorridendomi e mi aiutò a mettere lo scialle “arrivederci…mi piacerebbe davvero parlare di quei seminare, James”

“sì, si potrebbe provare”

“vi inviteremo presto a cena” intervenne Tanya “arrivederci Bella”

“certamente” mi prese per un braccio “andiamo Bella…”

“mi dici come fai a sperare di darle l’impressione che a te non importa nulla se poi le permetti di starti addosso come un boa?”

“ah, faceva così?” Edward sorrise e mi accarezzò la vita con la mano.

“lo sai benissimo che faceva così” scattai, cercando inutilmente di scostarmi.

“gelosa di un boa?”

“semmai di una vipera. No, non sono affatto gelosa”

“a me non sembra”

“sono una buona attrice” mentii.

“è vero” convenne lui.

Mi fece voltare, prendendomi tra le sue braccia e mi baciò.

A lungo e con durezza.

“Dio” mormorò, passando le dita tra i miei capelli “ho aspettato per ore questo momento. baciami” mi baciò nuovamente e questa volta, cedendo all’istinto e all’assalto dei sensi, misi da parte ogni resistenza.

Fu Edward a staccarsi per primo, ansimante.

“hai recitato anche adesso?” mormorò lui.

Chiusi gli occhi, troppo scossa per rispondere. I miei sentimenti non potevano essere ricambiati, lui cercava solo di dimostrarmi, e quella era la seconda volta, che non amavo Mike.

“te l’ho detto sono una buona attrice no?” risposi, cercando di dare alla voce un tono che non tradisse l’incertezza che sentivo dentro.

No, non lo amo! Mi ripetei disperata, non posso amarlo!

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scusate il capitolo piccolino, ma non sono riuscita a fare altro e scusate anche se non ho risposto ai commentini splendidi che mi lasciate. prometto che lo faccio la prossima volta. ora scappooooooooooooo ciauzzzzzzz

  
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