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Autore: bic    06/10/2009    3 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sirius Black non fosse stato accusato di un crimine che non aveva commesso.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Dursley, I Malandrini, Mangiamorte, Remus Lupin, Sirius Black
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Korat And Black Chronicles'
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dirkfelpy89: Se la curiosità ti sta rodendo non preoccuparti, il piccolo di Nora arriverà prestissimo…

le_montagnine: Sirius e Mira sono due persone estremamente intelligenti, ma anche estremamente lente per certe cose, comunque presto o tardi se ne renderanno conto, tranquilla.

Ili91: Tranquilla, Nora se ne farà una ragione e poi chissà, forse riuscirà a anche a trovare un bravo ragazzo, prima o poi….

Vampires Tranny: Sirius uggiolante è una delle immagini a me più care, ma è ancora più tenero quando si fa accarezzare la testa da Mira.

Remus mi sembra decisamente il tipo da sbornia triste anche se in questo momento mi preoccuperei parecchio se cominciasse a farneticare sulla piccola Tonks, direi che data l’età sarebbe più probabile farneticasse sulla mamma di Tonks.

Credo che nella Casa di Tassorosso siano più le persone eccentriche che quelle normali, comunque Mira è stata sicuramente l’antesignana delle strampalate.

 

Grazie per i commenti e scusate se non ho aggiornato prima per cui, bando alle ciance e cominciamo….

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Cane, gatta, topo

I tre trascorsero diverse ore valutando tutte le ipotesi, verso l’una avevano il cervello che scoppiava e almeno due metri di pergamena con l’elenco di tutte le azioni possibili.

Remus si congedò salutando Mira con un bacio sulla guancia e stringendo la mano di Sirius.

- Vuoi fermarti qui?

La ragazza scosse il capo: - Non farti strane idee, irsuto canide. – Rispose sorridendo, quindi aggiunse: – Accompagnami a casa da buon cavaliere, invece.

Si Materializzarono nel parco giochi di Little Winghing e Sirius domandò: - Come mai hai fatto credere a Remus che l’altra sera avessimo …?

- Avrebbe potuto offendersi sapendo che avevi scelto la mia compagnia invece della sua per una sana sbornia, se non gli avessi fatto credere che oltre alla bevuta c’era stato anche altro ci sarebbe rimasto male. Non volevo che Rem si sentisse ferito e soprattutto non volevo che ci fossero incomprensioni tra di voi per una cavolata del genere. Comunque mi sconvolge il fatto che tu sia venuto da me.

- Tranquilla, se James fosse stato vivo ci sarebbe stato lui al tuo posto. – Rispose Sirius sarcastico.

Mira lo guardò con sufficienza e poi gli rispose con un sibilo: - Mi auguro che tu non facessi con James quello che fai con me.

Quindi si voltò e si diresse a passo spedito verso la casa di Arabella.

L’unico pensiero che comparve nella mente di Sirius fu “Ma cosa diavolo ho detto per farla arrabbiare, e soprattutto con quella risposta dovrei essere io a sentirmi insultato”.

L’Animagus si infilò le mani nelle tasche dei pantaloni e si allontanò continuando a pensare allo strano atteggiamento della ragazza.

*******

Mira era passata a trovare Nora per salutarla prima che entrasse in sala operatoria.

- Mi farebbe piacere che ci fosse anche Remus. – Disse la ragazza mentre si preparava spiritualmente per affrontare l’intervento.

Nella stanza insieme a lei c’erano sua madre ed un paio di amiche. Mira fu lieta che la futura nonna fosse lì per sostenere sua figlia in una situazione così complessa e si augurò che non la lasciasse sola nemmeno dopo.

- Lo so, poverino, è a casa con una brutta influenza, ha detto di salutarti e ti augura in bocca al lupo. – Mira sorrise tra se per il doppio senso di quella frase. Poi proseguì: - Ti aspetto qui e non preoccuparti, sono certa che andrà tutto bene.

Nora tentò di fare un sorriso, ma le uscì solo una smorfia stiracchiata.

Sirius entrò nel reparto solo quando fu certo che la ragazza fosse già stata portata via e si sedette accanto a Mira ad aspettare.

Meno di un’ora dopo videro una nuova culla comparire dietro il vetro del nido, sull’etichetta riportante il nome era scritto: James Remus Turner.

Appena possibile Mira andò a salutare Nora che le mostrò con orgoglio il bambino e le domandò se pensava che Remus avrebbe accettato di fargli da padrino. Mira le sorrise: - Secondo me ne sarebbe davvero felice. – Rispose allegra.

Quando lasciò la stanza di Nora, lei e Sirius utilizzarono un incantesimo di Disillusione e si apprestarono a trascorrere la nottata a vegliare in attesa che il ratto facesse la sua apparizione. Facevano turni di due ore ciascuno. Erano le quattro del mattino quando Mira si accorse di qualcosa di strano. Doveva esserci qualcun altro oltre a loro, non sapeva come spiegarlo, tirò una gomitata a Sirius che, con un incantesimo non verbale, eliminò l’incantesimo di Disillusione di Minus.

Sirius gli bloccò una mano e Mira gli sottrasse la bacchetta, quindi si rivelarono.

Peter guardò l’amico con tristezza, ma anche con una strana sorta di sollievo. Poi disse: - Hai visto come è carino mio figlio? – Una lacrima gli scivolò dall’angolo dell’occhio, ma non aggiunse altro.

- Andiamo. – Rispose Sirius duro.

Si Materializzarono davanti alla Testa di Porco poi proseguirono a piedi verso il castello.

L’alba si rifletteva sulla superficie liscia del Lago Nero, Mira per un momento si sentì di nuovo a casa.

Entrarono senza difficoltà nell’ufficio del Preside ed attesero. Da lì Peter non avrebbe mai potuto Smaterializzarsi per cui Sirius e Mira si rilassarono un attimo; la ragazza era esausta e si sedette su una delle poltrone disseminate per l’ufficio. Chiuse un momento gli occhi e Sirius, sempre con la bacchetta puntata verso il collo di Minus, le appoggiò una mano sulla spalla: - Ottimo lavoro, nemmeno Remus avrebbe fatto di meglio.

A Peter non sfuggì l’atteggiamento del vecchio compagno di scuola, era raro vedere Sirius così concentrato su una persona  che non fosse sé stesso. 

La ragazza gli rispose con un sorriso stanco.

Colse lo sguardo del vecchio compagno di Casa e capì che quella ragazzina era qualcosa di più della classica avventura.

Silente li raggiunse in pochi minuti.

- Peter, sono pronto ad ascoltare le tue spiegazioni.

Il giovane mago cominciò con voce tremante:- Quando ho saputo che Lily aspettava Harry domandai a James cosa avrebbe fatto per loro, lui mi rispose: << Per loro morirei e sarei disposto a sacrificare ogni cosa.>> All’epoca la cosa mi colpì, ma non capii la reale portata di quell’affermazione. Quando Nora mi ha detto di essere incinta ho compreso cosa voleva dire ed ho capito che anche io avrei fatto la stessa cosa. Dovevo salvarli, Voi Sapete Chi non mi ha dato alcuna scelta. O la famiglia di James o la mia. Ho scelto la mia.

- James avrebbe trovato un’alternativa, non ti avrebbe mai tradito. – Gridò Sirius adirato.

- È possibile, non lo sapremo mai, io non ho trovato altre alternative. – Rispose Peter cominciando a tremare, con uno strano timbro nella voce, non osava guardare l’amico dritto negli occhi. Mira trattenne Sirius bloccandogli il braccio che impugnava la bacchetta prima che combinasse qualche sciocchezza.

- Lasciami ragazzina. – Le ringhiò contro, ma Mira, per nulla intimorita, mantenne la presa. Allora si rivolse nuovamente a Peter: - Avresti potuto parlarne con me o Remus, ti avremmo aiutato.

- No, non avreste potuto aiutarmi…, non avreste capito…, non potevate…. – Cercò di spiegare farfugliando.- Poi, recuperando un po' di coraggio disse: - Cosa faresti tu se minacciassero lei?

Sirius lo fulminò con lo sguardo e rispose: - Non avrei tradito un amico.

Mira taceva, il confronto tra quei due animi tormentati la distruggeva: poteva arrivare a comprendere le ragioni di Peter, eppure sapeva che Sirius aveva ragione.

- Peter, in questa vicenda tu non sei l’unico colpevole, numerose persone hanno agito spinte da motivazioni differenti ed hanno commesso errori irreparabili. La concatenazione di tali eventi ha portato la morte di James e Lily, ora ti chiedo cosa sei disposto a fare per espiare la tua colpa?

- Non Azkaban. Per pietà! – Squittì Peter terrorizzato.

Fu esattamente in quel momento che Mira capì cosa aveva spinto Peter: paura, una fottutissima paura che l’aveva accecato al punto da non permettergli di capire che, se l’avesse chiesto, avrebbe trovato tutto l’aiuto di cui aveva bisogno. In un lampo le passò di fronte agli occhi il proprio Smistamento, quando poco prima che il Cappello Parlante le calasse sugli occhi aveva visto quattro ragazzi che facevano una cagnara folle al tavolo dei Grifondoro.

Come aveva potuto una persona così paurosa finire con i coraggiosi? Mira osservò il ratto tremante e, senza nemmeno accorgersi del suo gesto fece apparire una gabbietta, Peter non ebbe nemmeno il tempo di rendersi conto che la ragazzina si era alzata in piedi e gli puntava la bacchetta contro che si ritrovò Trasfigurato in un topo. Mira lo acchiappò mentre era ancora stordito e lo chiuse nella gabbietta.

Silente e Sirius la guardarono stupefatti: - In questo modo è incosciente, non è in grado di assumere la sua forma umana a meno che sia un mago o una strega a Trasfigurarlo nuovamente.

È rinchiuso in gabbia e non può nuocere a nessuno, però potrà vivere con la sua famiglia, credo proprio che il piccolo James Remus avrà un compagno di giochi appena sarà abbastanza grande da tenerlo in mano senza ucciderlo.

Fu esattamente in quel momento che Sirius si rese conto di amare quella ragazza.

 *******

Cara Nora,

ho visto il bambino, è splendido e ringraziando il cielo ha preso tutto dalla mamma.

Ho lasciato l’Inghilterra forse per sempre, ti chiedo di occuparti del mio piccolo amico (si chiama Codaliscia) come se si trattasse di me.

Con immutato affetto.

Peter.    

 

Il biglietto si trovava su di una gabbietta che Nora trovò il primo giorno di maggio davanti a casa sua, all’interno un topino sonnecchiava avvolto in un calzino di lana.

La ragazza portò immediatamente la gabbietta in cucina ed accarezzò il topino attraverso le sbarre, poi prese il biglietto e lo appese nella bacheca accanto alle altre lettere ed alle poche foto di Peter.

Il piccolo James cominciò a lamentarsi e si diresse in camera. Mentre il topo cominciava a fare un po’ di esercizio sulla ruota.

 - Se l’è bevuta. – Disse Remus incredulo.

Mira scoppiò a ridere: - Avrei potuto diventare un’ottima falsaria se non avessi fatto la babysitter.  Rispose guardando Harry che le faceva le smorfie dalle braccia di Sirius.

Poi riprese: - Ora che non avete più nessuno a cui dare la caccia la vostra vita diventerà di una noia mortale.

Remus stava per dire qualcosa, ma poi ci ripensò, quella era una cosa che doveva gestire Sirius.       

__________________________________________________________________________

N.d.A.

Spero che lo svolgimento dei fatti non sia stato troppo rapido, lo so che vi ho fatto sospirare parecchio questo capitolo, mi auguro che sia di vostro gradimento, ora non rimane che la conclusione.

Ciao

bic

 

  
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