Finché un figlio non ci separi- 6°
mese(Il corso pre-parto)
“Amore! Guarda come sta uscendo bene la camera
del bambino!!”
La
voce estatica di Sora risveglia la mente di Yamato da strani conti astratti.
Deve riuscire a ritardare la missione almeno a settembre-ottobre. Ci sarà pur
qualche calcolo che gli è sfuggito, qualche eclissi di una luna gioviana!
Nemmeno
un asteroide non calcolato.
Yamato
si alza, stordito dai troppi numeri e dal cinguettio esagerato di Tsuyoshi Kurai, l’architetto preferito di sua moglie che, da circa
due mesi, ci prova incessantemente
con lui.
“Oh,
caro! Cosa ne dici di questa sfumatura cerulea anziché questa madreperla démodé?”
Uno
sguardo furibondo di Sora gli fa capire all’istante che, per la sua incolumità
e per l’estetica, il madreperla è necessario.
“Credo
che il madreperla andrà benissimo. Da quando s’è
saputo che il piccolo è maschio, siamo ricoperti di azzurro in tutte le salse.”
“Ma d’altronde, hai ragione! Hai degli occhi di un celeste
talmente splendente che si deve notare da solo! Non possiamo mettere tutto
quest’azzurro, Sota!!”
“S-signorsì!”
Sora
si avvicina a suo marito, regalandogli un bacio a fior di labbra.
“Incredibile
l’ascendente che hai su di lui.”
“Non quanto il tuo su di me.”
Yamato
sfiora dolcemente il viso di Sora. Quanto sono diventati rari
questi piccoli momenti.
“Sooooooraaaaaa!”
strilla l’architetto dall’altro capo della stanza.
Lei
si rifugia tra le braccia di Yamato, distrutta.
“Ti
prego, rispondigli tu!”
Yamato la culla delicatamente.
“Amore,
ti sembra che io sappia anche solo di cosa stia parlando quell’uomo? E poi chi
è che s’intende di moda in questa casa?”
******
“Tesoro,
piantala di ingurgitare tutto quel cacao!”
“Mimi, posso permettermi di mangiare per due. E studi provenienti
dall’Università di Helsinki dimostrano che la cioccolata influisce
positivamente in gravidanza.”
“Sì, e anche che le mamme determinano, quasi, i gusti dei nascituri. Vuoi che
tuo figlio diventi obeso?”
“Oh, no, certo che…”
“E allora dai fondo a questo!”
È
sempre piacevole andare a pranzo con la propria migliore amica. Tranne quando
questa ti propina strane ricette macrobiotiche.
“Ma…”
“Non voglio sentire ma! Le carote fanno bene, avanti!”
Come una bambina, Sora è costretta a mangiare quelle verdure crude e scondite.
“Yamato
ha ritirato, poi, la cassetta della seconda ecografia?”
“Sì, certo. Ha rischiato di perdere anche quella, per non so
quale sciame meteorico.”
“Se
un giorno si ritrova davvero per le stelle, sappi che sarà a causa mia.”
“Lavora
tanto per pagare la cameretta. A proposito, Tsuyoshi è davvero bravo. Solo
che…Credo ci sia stato un forte rallentamento nei lavori. Sono due mesi che io
e Yama non dormiamo!”
“Kurai
è un istrione. Probabilmente si starà immedesimando a tal punto da starsene per
giorni e giorni a contemplare la stanza, senza effettivamente far nulla, solo
per pensare alla migliore
sistemazione da dare.”
Sora
la guarda allibita.
“Credevo
che ogni volta si sedesse per rivedere il progetto!”
“Capisci
ora le crisi che ha comportato a Kou la casa nuova da ristrutturare?”
“Cavoli,
Mimi, è tardissimo! Non è che potresti accompagnarmi un attimo in ospedale?”
“Quanti altri controlli vuoi fare??”
“Non si tratta di test, dopo l’amniocentesi ho deciso di fare soltanto l’ultima
ecografia!”
“E allora che cosa dobbiamo fare?!”
********
“Ti
prego, posso partecipare anch’io? Ti prego, ti prego, ti prego!!”
“Oh,
Mimi, se fosse per me volentieri! È così bello poter contare su di te!”
Mimi saltella e trattiene a stento le risate.
“Sora,
ti scongiuro, filma Yamato!”
*********
La
casa, nel primo pomeriggio, è stranamente silenziosa.
Sora
posa la mano sulla parete intonacata di fresco.
La
stanza del suo bambino ancora senza nome.
Un
improvviso capogiro la costringe ad appoggiarvisi contro.
È
così che Yamato la trova, non appena apre la porta.
“Amore!
Che hai?”
Sora
si tuffa letteralmente su di lui, piangendo.
Yamato
le bacia la fronte.
“I
tuoi ormoni sono ufficialmente impazziti.”
“Mi…mi mancava il profumo della tua pelle.”
Lui la fissa a lungo negli occhi.
“Sora,
io sarò sempre con te. Se vuoi starmi vicino, io ci sarò sempre, per sempre. A
costo di cacciare Tsuyoshi.”
“Oh, amore, scusa. È che sono un po’ nervosa.”
Yamato le asciuga le lacrime con le labbra, sorridendo. Quella è la donna che
ha sposato.
“Cos’è
che ti turba tanto?”
Sora lo guarda, colpevole.
“Ehm…C’è una piccola, ma proprio infima, cosa riguardante il
sesto mese, di cui non ti ho parlato.”
**********
“Amore,
ed io qui cosa c’entro?!”
Yamato
espira profondamente.
‘Magari
chiudi gli occhi e poi tutte queste signore spariscono.’pensa,
autoconvincendosi.
Non
appena li riapre, però, una signora dal paffuto volto roseo lo elogia.
“Sono
certa che sia almeno la seconda gravidanza! Guardate qui il signore; lui sì che
sa come si fa! Giovani papà, prendete esempio da lui!”
La
signora Kuno gli rifila una poderosa pacca sulla
spalla, andandosi poi a sedere al centro di quell’assurdo raduno.
Seduto
lì sulle ginocchia, Yamato cerca sguardi complici. Non è difficile trovarne.
Molti futuri padri sembrano lì per una crudele ironia del destino.
Sora
sorride nervosamente.
“Visto,
ti hanno addirittura fatto i complimenti!”
“Amore,
ne riparliamo a casa.”
“Allora!”
grida la vigorosa signora, sicuramente abituata a strillare, visti i decibel
appena utilizzati.
“Ora, vi spiegherò come si articola esattamente questo
corso pre-parto! La prima fase è detta teorica; essa
è tenuta dal ginecologo, dall’ostetrica, dal pediatra e dalla puericultrice. Tutte
queste figure professionali mirano a fornire informazioni circa la gestazione
in sé, le nausee e gli eventuali disturbi, il travaglio, il parto e il
puerperio. Ed ecco a voi il nostro staff. Scegliendo la nostra struttura, avete
fatto sì che il vostro piccolo nasca in ottime mani!”
“Sembra
abbia imparato uno slogan pubblicitario a memoria”mormora Yamato,
semi-divertito.
“Dai! È il suo mestiere!”
“Il
dottor Saotome in qualità di
ginecologo, la signora Ayumi come ostetrica, il
pediatra Kyou e la puericultrice Fyugo.
Io mi occuperò della seconda parte!”
I
quattro menzionati prendono posto accanto a lei;
ognuno incomincia a parlare del proprio campo, e Sora è rassicurata nel vedere
almeno il dottor Saotome.
************
“Bene…Ringraziamo i nostri specialisti! Torneranno al
prossimo incontro, se avete domande non avete che da
porle!”
Con
un sforzo non indifferente per la propria schiena, il
dottor Saotome si alza, seguito da tre professionisti
abbastanza imbarazzati dalla prorompente signora.
Dopo un’ora e mezza in cui Yamato ha capito solo la parola “nascituro”,
la signora Kuno riprende le redini della situazione.
“La parte pratica, naturalmente, cambia da struttura a
struttura.
Generalmente, però, tutte le tecniche possibili v’insegnano a reagire nel modo
migliore. Essere madre è una delle esperienze più belle della vita, mie care
signore, ma, durante le contrazioni e il travaglio, potreste ricredervi di parecchio.
Ecco perché v’insegniamo a rilassare i muscoli e a respirare correttamente. Dal
prossimo incontro, poi, preparate tutto l’occorrente per scendere in acqua: le
nuove teorie dimostrano che il parto, se avviene in acqua, è di gran lunga
facilitato.”
La
signora fa una lunga pausa studiata.
“Naturalmente…Questo non dispensa i padri dal venire qui! È,
a dir poco, fondamentale che i compagni
sappiano cosa succederà alle madri. Per esempio, lei potrebbe aver bisogno di
un massaggio o di carezze durante il travaglio. Oppure potrebbe volere solo l’ostetrica.
Comunque, disponetevi ordinatamente e seguite ciò che faccio io.”
Con
incredibile, e inaspettata, agilità, la signora Kuno
si alza, ritmando una respirazione lenta.
Fin
qui è tutto semplice, ma Yamato non ha mai avuto
particolare propensione per lo sport, o qualsivoglia affinità con esso.
“La respirazione è vitale. Sostenete le vostre
compagne…non così, signor Kobe!”
Passa
tra le coppie, con sguardo vigile; quando esso si posa sulla coppia Takenouchi-Ishida è soddisfatto.
“Un
po’ di stretching!”
Qui
le cose, per Yamato, cominciano a complicarsi.
Mentre
Sora, nonostante il suo pancione inizi a intravedersi, se la cava bene tra “1, 2, 3 sinistra e 1, 2, 3 destra”, Yamato sembra la brutta
copia di un burattino i cui fili sono spezzati.
“Signor Ishida! Faccia coppia con
me, prima, così capisce esattamente cosa deve fare!”
La
prospettiva allarma Yamato.
Infatti,
se Sora è così esile e fare coppia con lei è semplicissimo, la signora Kuno è di tutt’altra pasta. Dopo una mezzoretta buona di
stretching, Yamato vede davvero le sue stelle.
“Non pensate che sia finita qui! Ora viene la parte rilassante…Yoga e un po’ di meditazione!Signore, può
tornare da sua moglie, se lo desidera.”
Prima ancora che il “se lo desidera” fosse formulato dal cervello, Yamato era
già accanto alla sua Sora.
“Provate
la posizione del fenicottero.”
Con
invidiabile aplomb, tutte le signore incinte mantengono la posizione per
qualche minuto. Yamato, il signor Kobe e qualche altro padre, crollano
miseramente al primo tentativo.
“Santo cielo, che uomini di pastafrolla! Signore, voi siete
state bravissime. Voi uomini provate con me la posizione del guerriero.”
Chi
ha mai detto che fare yoga è semplice??
Yamato
cerca di distanziare i piedi di tre volte il suo bacino, per effettuare
la posizione, ma il suo baricentro è pericolosamente minato. No, i piedi
neppure ne vogliono sapere di essere allineati. Per non parlare di quanto sia ridicola quella posizione.
“Facciamo un po’ di meditazione, forse le cose vanno
meglio.
In posizione “fior di loto”, su!”
“Ahia!”
“Yamato! Devi solo tenere
incrociate le gambe!”lo sgrida silenziosamente Sora, perfettamente composta.
“La fai facile, tu! Mi si stanno
addormentando i piedi!”
“Chiudete
gli occhi e cercate di spaziare nelle più cavernose pieghe dell’infinito delle
vostre menti!”
Yamato
non può fare a meno di trattenere un risolino, ma chiude gli occhi, pronto.
Improvvisamente,
è tutto bianco e azzurro, Sora lo guarda a metà tra
ansia e gioia. Questo è il piccolo Ishida…
Yamato
vuole raggiungerla, ma è sempre più lontana. Corre,
lui, si affanna, ma niente.
Questo
è il nostro bambino, Yamato…
Ma
dove sei?, grida lui. Dove?
Yamato…
Lo
chiama dolcemente, più volte. Eppure, l’ultima sembra una nota stonata rispetto
alla delicatezza delle altre.
“YAMATO!!”
Lui
apre gli occhi di colpo, stupefatto.
Sora
lo fissa più arrabbiata che mai.
“COME-HAI-FATTO-AD-ADDORMENTARTI-MENTRE-FACEVAMO-MEDITAZIONE?!”
Yamato
diventa bordeaux.
“Mi…sono addormentato? Non è possibile,
sentivo la tua voce che mi chiamava!”
“Appunto! È da un quarto d’ora che sto
cercando di svegliarti! Il corso è finito, dai, andiamo! Che figura…”
Sora recupera velocemente il soprabito, salutando
distrattamente qualche sua “collega”.
“Non
preoccuparti, amico. È successo
anche a me per il primo!” lo consola un futuro padre. “È che gli ormoni
sono sballati, tutto qui.”
“Scusami? Chi avrebbe gli ormoni ‘sballati’?”
“Oh,
no, niente, amore, era giusto così per dire.”
‘Fantastico’,
pensa Yamato. ‘Davvero un bell’aiuto.”
Si
precipita fuori ad aprirle la portiera in macchina; lei per tutta risposta si
mette dietro.
Il
ritorno a casa prosegue così, in un brutto déjà-vu.
“Per
la cena puoi pensarci tu da solo…Non ho fame.” sono
le uniche parole che lei gli rivolge, una volta di sopra.
“Amore, ma tu devi mangiare! Soprattutto nelle
tue condizioni! Lo sai che ho letto su un sito che ‘placenta’, in latino,
voleva dire ‘focaccia’? ”
“Come
fai a scherzare su una cosa del genere?”
“Amore,
cercavo di sdrammatizzare. Devi mangiare. Sei già debole…”
“Yamato,
smettila! È proprio questo che non vuoi comprendere!! Io
sto bene! È una delle cose più belle
della mia vita, e non capisco, davvero non capisco, perché stai facendo così tanta
ostruzione!”
“Bè, nessuno mi aveva parlato di corso pre-parto!”
“E c’era bisogno di parlarne? Non puoi fare una cosa
semplicemente perché potrebbe farmi piacere?”
“Amore,
io…”
“Non chiamarmi così!”
Lacrime
iniziano a rigare il volto di Sora.
Quando
lui cerca di abbracciarla, lei si oppone.
“Sora…Ascoltami, per favore! Io sono una delle
persone più scoordinate del pianeta! E non riesco ad amare la meditazione, l’ho
dimostrato, no?”
“Perfettamente.”è la fredda replica.
“E allora perché fai così? Se avessi voluto un
atleta, avresti dovuto sposare Taichi!”
Sora
sgrana gli occhi.
“COSA? Yamato, sei impazzito?!
Non ti ho chiesto, né ti chiederò mai di diventare un
atleta, perché so che non ti piacerebbe. Io non voglio un atleta. Voglio solo
che mio marito dimostri di tenerci a questa creaturina
che sta crescendo dentro me! Voglio che mi dia aiuto,
non che mi complichi le cose. Non è facile, sai? Si è distrutte, si vede il
proprio corpo mutare e non si può far niente! Ma la gioia di creare una nuova
vita mi permette di accettare questi cambiamenti…Evidentemente
non è così per te.”
Sora
cerca di tamponare le lacrime, con scarso successo.
Yamato
tace. Entra in camera da letto, afferrando cuscino e
coperta.
Lei
lo guarda perplessa.
“Immagino
che dovrò dormire sul divano anche stavolta, no?”
“Oh, sì. Sì, certo.”
Sora
gli sbatte la porta in faccia, continuando a singhiozzare.
L’orgoglio
di Yamato lo paralizza e lo mantiene ben sveglio per quasi tutta la notte.
Bonjour tout le monde!! Aaaah non pensavate sarei arrivata
presto anche con questo capitolo, vero?? Ebbene, dopo un mese esatto dalla data
prevista di pubblicazione(cioè, dopo un anno e un mese
xD), eccolo! Tomoyo, questo
è per te! Anche se, appunto, è passato un mese dal 7 settembre!
Mi dispiace avervi fatto attendere
così a lungo, sul serio! E non posso garantirvi altri tempestivi aggiornamenti!
Il prossimo dovrebbe essere “Angeli del Cuore”, ma non so quando tornerò ad
utilizzare il portatile! E non credo di riuscire a scrivere un altro capitolo
in un paio di giorni xD Comunque, ci proverò! Né tantomeno
so quando riprenderò in mano questa fan fiction! Attualmente, mancano 3
capitoli più l’epilogo, e so cosa scrivere ;) Ma lo so in quasi tutte le mie
storie, quindi non è una garanzia molto valida xD
Grazie per i commenti J Al prossimo capitolo, “Voglie e falsi allarmi”!
HikariKanna