9. PROBLEMS
Mano
nella mano, George e
Angelina camminavano tranquillamente per Diagon Alley, sbirciando di
tanto in
tanto le vetrine illuminate che mettevano in mostra gli ultimi prodotti
in
saldo. Angelina si avvicinò ad uno dei numerosi negozi che
vendevano articoli
per animali.
“Ehi,
George!” Esordì
allegra. “Guarda che bello questo cappottino! Che ne pensi se
lo comprassi ad
Algy?”
George
si avvicinò prudente
e, dopo aver esaminato con attenzione l’articolo in
questione, fissò Angelina
allarmato.
“Stai
scherzando, vero?”
La
sua ragazza gli rivolse
un’occhiata offesa. “No, George, sono
serissima...”
George
si voltò nuovamente
verso la vetrina e poi guardò il tenero cucciolo che
scodinzolava accanto ai
suoi piedi ed ebbe un’idea. Sorrise e prese in braccio il
cane, mostrandogli il
cappottino che tanto piaceva ad Angelina. “Allora, Algy, che
ne pensi di
quello?”
Quasi
come se avesse compreso
la domanda di George, il cucciolo guaì, rannicchiandosi su
se stesso e facendo
scoppiare a ridere George.
Angelina
sbuffò irritata. “Ma
quanto siete spiritosi!” Rispose piccata, allontanandosi
dalla vetrina e
riprendendo a camminare lungo la via principale. George, ancora
ridendo,
accarezzò piano il cucciolo, ancora stretto tra le sue
braccia e, velocemente,
la seguì.
“Dai,
Angelina, non fare
l’offesa...” Le disse, cercando, senza riuscirci,
di tornare serio.
Angelina
lo ignorò,
accelerando il passo. George la raggiunse in due falcate e si
posizionò al suo
fianco, un sorrisetto divertito ancora aleggiava sul suo viso.
“Non
mi va che vi coalizziate
contro di me.” Borbottò Angelina scocciata.
“Non è giusto, lui è il mio
cane e tu sei il mio
ragazzo. Si presuppone che dobbiate
essere dalla mia parte.”
George
si schiarì la gola,
provando a mascherare il suo divertimento. “Hai
ragione.”
Angelina
lo guardò
sospettosa. “E non penso sia giusto prendermi in
giro.”
“Hai
ragione.”
“E
soprattutto...”
“Hai
ragione.”
Angelina
si fermò e si voltò
verso George. “Ma se non mi hai lasciato nemmeno finire di
parlare...”
George
fece spallucce. “Però
so che hai ragione.”
“Ma
davvero?”
“Certo.
Tu hai sempre
ragione.”
La
ragazza scosse la testa
esasperata. “Va bene, lasciamo perdere, è inutile
discutere con un ruffiano
come te.”
George
scoppiò a ridere e
l’abbracciò di slancio. “Hai sentito
Algy? La padrona ci perdona, non sei
contento?”
Angelina
gli diede un
schiaffetto sulla nuca. “Odio quando fai lo spiritoso, lo
sai?”
George
si staccò da lei e
mise su un tipico sorrisetto di marca Weasley. “Bugiarda, tu
mi adori quando
faccio lo spiritoso.”
“Oh,
davvero?”
Il
ragazzo annuì convinto.
“Se odiassi le persone spiritose, di certo non staresti con
me.”
Angelina
assunse
un’espressione improvvisamente seria. “Ottima
osservazione, Weasley. Allora
credo proprio che dovremo rompere.”
George
la guardò allarmato,
ma alzò gli occhi al cielo quando vide il sorriso divertito
sulle labbra di
Angelina. “Ah ah ah, che ridere, mi sto
sbellicando.”
“Io
di sicuro, tu forse un
po’ meno, Weasley.” Lo prese in giro lei.
George
sospirò paziente e le
prese una mano. “Va bene, per questa volta ti perdono, donna,
ma non farlo mai
più.”
“Altrimenti?”
George
ignorò la domanda.
“Stasera ho in mente di fare una cosa importante. Ci
stai?”
Angelina
lo guardò
incuriosita. “Guarda che la tua famiglia l’ho
già conosciuta, scemo. E anche
tutti i tuoi fratelli, cognati e nipoti.”
“Non
parlo della mia
famiglia, ma di una vera e propria prova per vedere se possiamo davvero
stare
insieme.” Ribatté lui serio, guardandosi intorno.
Angelina
lo tirò per una
mano. “Che intendi? Una specie di prova del nove?”
George
annuì. “Esatto, dopo
questo test potrò essere sicuro di... Ah, eccolo!”
Esclamò alla vista di un
piccolo bar dall’altra parte della strada. “Su,
vieni!”
Angelina
fu praticamente
trascinata dal suo entusiasmo. Entrarono nel piccolo locale e George si
avvicinò a passo veloce verso il bancone, dopo aver mollato
la sua ragazza al
centro della saletta affollata di gente. Scambiò un paio di
battute col barman
e, dopo un paio di minuti, tornò con due bicchieri di carta.
Angelina
inarcò un
sopracciglio. “Quello cos’è?”
George
fece un sorriso a
trentadue denti. “La tua prova del nove.”
“Che
cosa succede se mi
rifiuto?”
George
sbuffò. “Non saprai
mai se siamo fatti l’uno per l’altra.”
“Cosa
che invece capire
bevendo questo... sinistro intruglio?” Domandò la
ragazza incerta.
“Esattamente.”
Angelina
incrociò le braccia
al petto e ci pensò su un istante. “Non credo che
lo farò, George.”
“Cosa?
Perchè no?”
Angelina
indicò il barista
con un cenno della testa. “Prima voglia sapere cosa ci ha
messo, l’ho visto
trafficare in modo sospetto.”
George
roteò gli occhi e le
mise uno dei bicchieri in mano, mentre intrecciò
l’altra mano della ragazza con
la sua. “Smettila, Sherlock, e andiamo, ok?”
Angelina
annuì appena e si
lasciò condurre fuori dal locale. Mentre riprendevano a
camminare, annusò il
bicchiere che George le aveva dato e arricciò il naso.
“È forte...” Si lagnò.
“Ha uno strano odore, che roba è?”
“Niente
di illegale, se è
questo che ti preoccupa.”
Angelina
sbuffò e George la
sentì borbottare qualcosa come “...Ci mancherebbe
altro...”
“Oh,
guarda, non dovevi
passare in libreria?” Le domandò, cercando di
distrarla.
Angelina
alzò lo sguardo e si
dimenticò per un attimo della bevanda sospetta.
“Oh, è vero! Chissà se il libro
che aspettavo è arrivato!”
George
scosse la testa
incredulo. “Non posso credere che qualcuno passi il suo tempo
libero chiuso in
una libreria. Adesso capisco come si sente Ron.”
Angelina
gli pizzicò il
braccio e lo precedette lungo il marciapiede, arrivando davanti al
negozio. “Allora?
Ti muovi o no?” Lo chiamò.
George
sospirò e sollevò il
cane, che tirava per andare dalla sua padrona. “Forse
è meglio che tu venga in
braccio. Non voglio che combini qualche guaio.”
Raggiunse
velocemente
Angelina e insieme entrarono in libreria. Angelina si diresse decisa
verso il
bancone. La commessa le sorrise e annuì ancora prima che
Angelina aprisse
bocca. “Sei fortunata, è
laggiù.” Le disse gentile, indicando uno degli
scaffali in fondo. “Appena arrivato.”
Angelina
lanciò uno sguardo
eccitato a George e gli sorrise. “Vieni.”
George
la seguì controvoglia.
“Eccolo!”
Esclamò felice
Angelina, quando si trovò davanti il libro che cercava.
“Guarda qui, George!”
Gli
mostrò la copertina scura
dove un uomo dallo sguardo serio e burbero li scrutava sospettoso.
“E questo
sarebbe il tuo Horatius Fletcher?” Studiò per un
istante la copertina. “Chissà
perché me lo immaginavo più giovane, potrebbe
quasi essere tuo padre.”
Angelina
lo fulminò con lo
sguardo. “Smettila di dire idiozie, George. Horatius
è il mio capo e questo è
un saggio che ha appena pubblicato sulle più innovative
tecniche di guarigione
per le persone colpite dal morbo di G...”
“Si,
si, come no...” La
interruppe George. “Ma come si fa a scrivere un libro su un
argomento così
noioso?”
Angelina
scosse la testa.
“Sei irrecuperabile.”
“Anche
se” George continuò
col suo sproloquio, “pensandoci bene, la cosa più
strana non è che qualcuno
abbia scritto su un tema del genere, ma che qualcun altro aspetti
settimane e
ribadisco settimane per
comprarlo.”
Angelina
alzò gli occhi al
cielo e, sovrappensiero, sorseggiò per la prima volta la
bevanda misteriosa che
George le aveva comprato.
Una
smorfia strana comparve
immediatamente sul suo volto. “Ma che roba
è?” Chiese, guardando George con la
fronte corrugata.
Il
ragazzo le sorrise.
“Buono, eh?”
Angelina
si passò la lingua
sulle labbra e assunse un’espressione pensierosa.
“Ancora non lo so, dammi un
paio di minuti.”
George
ridacchiò e fece un
cenno col capo. “Tutto il tempo che vuoi, però
sappi che sei parecchio più
avanti della maggior parte della mia famiglia.”
Angelina
inarcò un
sopracciglio, incredula. “Davvero?”
“Assolutamente.
Metà dei miei
fratelli dà di stomaco solo quando sentono
l’odore...”
La
ragazza sorrise e diede un
altro piccolo sorso, sotto lo sguardo orgoglioso di George.
“Ha un sapore...
particolare. All’inizio è dolce e poi...”
“Saporito
e piccante...”
Concluse George per lei.
Angelina
annuì, sorseggiando
ancora. “Va bene, non male, Weasley, te lo concedo.”
“Evvai!”
Fece George
soddisfatto, alzando le braccia al cielo in segno di trionfo.
“Ora, è
definitivo, Johnson, sei la donna perfetta per me.”
Angelina
sorrise e arrossì.
“Solo perché ho bevuto questa poltiglia?”
“Assolutamente
si. Te l’ho
già detto, trovare qualcuno a cui piaccia è una
specie di even...”
“George
Weasley!”
Angelina
s’interruppe a metà
frase e insieme al suo ragazzo si voltò verso la voce che
aveva appena gridato.
Una ragazza dai capelli corti e scuri si gettò senza tanti
complimenti tra le
braccia di George, facendo istintivamente inarcare un sopracciglio ad
Angelina.
George
scoppiò a ridere,
quando si rese conto di chi lo stava abbracciando.
“Bells!” Gridò allegro.
La
ragazza si staccò da lui e
gli baciò una guancia, mentre il ragazzo le scompigliava i
capelli. “Ma quando sei
tornata?”
Katie
Bell si passò una mano
tra i boccoli scuri e cercò di sistemarli come poteva.
“Odio quando mi spettini,
George.”
George
le sorrise beffardo.
“Lo so, è per questo che lo faccio.”
Katie
lo colpì forte al
braccio. “Sempre il solito idiota.”
“Allora?”
Riprese George.
“Quando sei tornata da Rio? E soprattutto perché
non ti sei fatta sentire?
Aveva paura che ti avessero rapita!”
Katie
lo guardò divertita.
“Oh si, ci speravi, vero?”
George
rise, mentre la sua
amica assumeva un’espressione imbronciata. Angelina, ancora
sorpresa, si
schiarì piano la gola, attirando così
l’attenzione dei due amici.
Katie
le rivolse un’occhiata
veloce per poi tornare a guardare George. Quando però
riconobbe la ragazza,
spalancò gli occhi e rimase senza parole.
“Angelina!” Esclamò, abbracciandola.
“Come stai? Sono anni che non ci vediamo!”
Angelina
ricambiò
l’abbraccio. “Bene, Katie, e tu?”
La
ragazza alzò le spalle e
sorrise. “Sempre uguale e poi...” Spostò
lo sguardo di nuovo su George e si
bloccò. “Ma...” Indicò i due
ragazzi. “... Voi siete qui... insieme?”
George
le sorrise. “Ti va una
pizza? Devo raccontarti un sacco di cose.”
“E
quindi adesso voi due...
siete... fidanzati?” Domandò Katie per la quarta
volta.
George
rise e passò un
braccio attorno alle spalle di Angelina, seduta accanto a lui al tavolo
di uno
dei pub di Diagon Alley. “Si, Bells, te l’ho
già detto.”
Katie,
ancora con la bocca
semiaperta, li scrutò per un attimo. “E da quanto
tempo state...”
Angelina
sorrise timidamente.
“Ci siamo rincontrati alla fine di novembre, ma stiamo
insieme da Capodanno.”
“Però...”
Osservò Katie
pungente. “Non avete perso tempo, eh?”
Il
sorriso di Angelina si
gelò all’istante. Perché aveva la
sensazione che Katie non approvasse? Perché
quel tono vagamente ostile?
George
la sentì irrigidirsi
tra le sue braccia e le accarezzò piano la schiena.
“Perché aspettare?” Chiese
alla sua amica. “Siamo usciti un paio di volte, ci siamo
divertiti, abbiamo
passato delle belle feste insieme e ci siamo messi insieme.”
Katie
annuì e sorseggiò piano
la sua Coca. “Certo, è solo che pensavo che...
bè, dopo la storia con Rachel,
non avevi detto che ci saresti andato piano? ‘Niente
più storie serie’ avevi
detto, o mi sbaglio?”
George
spalancò gli occhi,
scioccato. Katie si accorse del suo disagio e si pentì
all’istante della sua
uscita infelice. “Oh, non... non le avevi parlato di
Rachel?”
George
la fissò severo e
spostò lo sguardo su Angelina. Fu sorpreso di vedere che la
sua ragazza
sorrideva.
“Certo
che ne abbiamo
parlato.” Mentì la ragazza, guardando George.
“Però, abbiamo deciso che non era
importante per noi.” George notò che, le sue
guance, rosse per la frottola che
stava raccontando, passavano tranquillamente per guance arrossate
dall’imbarazzo
e dalla timidezza e anzi rendevano la bugia persino più
credibile.
“Ah.”
Disse Katie quasi
infastidita.
George
inarcò un
sopracciglio. “Che c’è, Bells?”
Katie
gli sorrise e scosse la
testa. “Niente, George... Scusatemi sono solo...
sorpresa.” Fece una pausa e
guardò Angelina, abbozzando un sorriso. “Parto che
è disperato perché la sua
ragazza l’ha mollato e quando torno... puff... addio
Rachel!”
Angelina
le fece un sorriso
poco convincente. Si passò una mano tra i capelli scuri e si
alzò dal tavolo.
“Scusatemi, vado un attimo in bagno.”
Katie
le rivolse un sorriso fin
troppo comprensivo, mentre George annuì appena, gli occhi
ancora fissi sulla
sua amica.
Che
cosa era preso a Katie?
Perché il modo in cui si era rivolta ad Angelina sprizzava
vetriolo da tutti i
pori? Insomma, non era da Katie! La piccola e petulante Katie Bell non
si era
mai comportata così, nemmeno quando aveva trovato le sue
fidanzate irritanti ed
antipatiche... E allora perché con Angelina, la stessa
Angelina con cui aveva
studiato, giocato a Quidditch e preso in giro Baston, era stata
così... così...
beh, la parola giusta era acida.
Quando
Angelina fu abbastanza
lontana, George la fissò duramente. “Che diavolo
ti prende?”
Katie
gli restituì lo
sguardo. “Ti ho già detto che non ho niente,
George.”
George
inarcò scetticamente
un sopracciglio e indicò il bagno. “E ti sembra
questo il modo di comportarti?”
“Perché,
che avrei fatto?”
Chiese la ragazza sulla difensiva.
“Che
hai fatto? Ma ti sembra
normale che io ti presento la mia ragazza e tu gli parli della mia ex?
Non
credi di essere stata un tantino fuori luogo, Katie?”
Katie
notò all’istante l’abbandono
del diminutivo. Capì che George era davvero arrabbiato, ma
lei fece finta di
nulla. “No, non credo, George. Cercavo solo di fare
conversazione con la tua
nuova... ragazza.”
Concluse con una
lieve punta di acidità.
“E
perché sembra che tu
voglia staccarle la testa da un momento all’altro?”
Katie
alzò le spalle. “Io non
me ne sono accorta, forse stai diventando paranoico.”
“Ma
davvero?” Le chiese
George a denti stretti.
La
discussione fu interrotta
dall’arrivo di Angelina. “Eccomi qui.”
Disse, tornando a sedersi. “Che mi sono
persa?”
George
e Katie si scambiarono
un’occhiata ostile.
Angelina
si accasciò sulla
sedia e guardò Gladys dare ordini ad un paio di nuovi
arrivati. Quando quelli
sparirono lungo il corridoio, la donna si avvicinò ad
Angelina e le sorrise
rassicurante.
“Sono
sicura che è stata una
tua impressione, tesoro.”
Angelina
la guardò scettica.
“Io non credo, Gladys. Avresti dovuto vedere lo sguardo che
si sono scambiati quando
ci siamo salutati. George era nero.”
Gladys
si sedette di fronte
alla ragazza. “Forse era solo stanco.”
Angelina
sospirò. “No,
Gladys, era felice di rivederla in libreria. Si sono praticamente
saltati
addosso... No, ha cambiato atteggiamento solo dopo, quando siamo andati
a
mangiare.”
“Va
bene, ma da cosa hai
dedotto che questa Katie ce l’avesse con te?”
La
ragazza scosse la testa.
“Non lo so, dal modo in cui mi parlava. Appena ne ha avuto
l’occasione, ha
tirato fuori la ex fidanzata di George.” Fece una pausa e
guardò l’infermiera.
“Avresti dovuto vederlo, non credo di averlo mai visto
così seccato.”
“Infermiera
Crane, sono
pronti quei risultati urgenti?” Domandò la voce
fastidiosa e sprezzante di
Violet, appoggiata al bancone. “Il dottor Fletcher le ha
detto che avevano la
massima priorità, mi pare.”
Gladys
lanciò una veloce e
scocciata occhiata verso la ragazza e si alzò controvoglia
dalla sedia. Si
avvicinò ad uno degli schedari e prese a frugarci dentro.
“Forse era gelosa,
Angelina, non c’hai pensato?”
Angelina
la guardò incredula.
“Impossibile.”
“E
perché?”
“Perché
sono amici da una
vita. È impossibile, ti dico.”
Gladys
chiuse lo schedario e
si avvicinò a una delle ingombre scrivanie lì
accanto. “Ma dove diavolo
saranno?” Borbottò, cominciando a aprire tutte le
cartelline.
Violet
sbuffò impaziente. “Ne
ha ancora per molto?”
Gladys
la ignorò bellamente.
“Comunque non detto che non sia innamorata di lui. Non mi
raccontavi proprio
l’altro giorno di quei tuoi amici che a scuola non facevano
altro che litigare
e invece adesso stanno insieme?”
Angelina
sorrise. “Ma Ron e
Hermione sono un caso a parte. E poi loro si amavano dal terzo anno, o
forse
anche prima.” Scosse la testa. “No, no. Katie e
George sono tutta un’altra
storia.”
“Bè,
ma se è stata maleducata
con te, una ragione ci sarà pure, no? Mica è
pazza? Prima è felice di vederti e
ti abbraccia, poi quando scopre che stai con George diventa gelida
tutto d’un
tratto.”
Violet
si schiarì la gola. Le
due donne la guardarono sorprese. “Non vorrei intromettermi,
ma il problema mi
apre abbastanza evidente.”
Gladys
sospirò sollevata,
quando finalmente trovò i risultati scomparsi.
Tornò al bancone e li porse a
Violet. “Grazie, ma non abbiamo bisogno dei tuoi...”
”Che vuoi dire?” Domandò Angelina
curiosa.
Violet
lanciò un’occhiata
vittoriosa a Gladys e guardò sorridente Angelina.
“Mi sembra ovvio che l’amica
del tuo ragazzo non è gelosa.”
“Ah
no?” Chiesero insieme
Angelina e Gladys.
Violet
alzò gli occhi al
cielo. “No, santo cielo. Cosa ti ha detto il tuo ragazzo? Si
è mai comportata
così con le altre ragazze che ha avuto?”
Angelina
aggrottò la fronte.
“No, mai.”
Violet
sorrise. “E quindi hai
la tua risposta, Johnson.”
Gladys
assunse un’espressione
confusa. “Senti, vuoi spiegare anche noi la conclusione alla
quale la tua
brillantissima mente è già arrivata oppure
rimaniamo qui tutto il giorno?”
Violet
le fissò entrambe con
aria di superiorità. “E pensare che Fletcher ti
tiene così in considerazione,
Johnson. A questo punto mi viene da chiederti se non ti
sopravvaluti...”
Angelina
incrociò le braccia
al petto in attesa di una risposta.
Violet
sospirò. “Mi sembra
chiaro che questa ragazza ha paura che il suo miglior amico possa
essere
ferito.”
“Ferito?”
Domandò Angelina.
“Io ferire George?”
Violet
alzò le spalle.
“Johnson, io non conosco né il tuo ragazzo,
né te, per mia grande fortuna.”
Angelina alzò gli occhi al cielo, ma rimase in silenzio.
“Però se questa
ragazza, che un tempo mi pare di capire fosse anche tua amica, ora ti
odia,
deve avere delle ragioni che tu non conosci. Forse ha sentito parlare
di un ex
ragazzo sedotto e abbandonato e ora teme che tu possa distruggere il
piccolo e
fragile cuoricino del suo amichetto.”
Gladys
sbuffò. “Sciocchezze.
Angelina è una ragazza seria e non farebbe mai una cosa del
genere.”
Violet
prese la cartellina
gialla posata accanto alle sue mani e alzò le spalle.
“Io vi ho dato un
suggerimento... Ora sta a voi fidarvi o meno, a me non importa
granché.” E dopo
un cenno del capo all’indirizzo di Angelina,
imboccò di nuovo il corridoio e
sparì dalla loro visuale.
“Piccola
piantagrane...”
Sibilò Gladys a denti stretti. “Non darle ascolto,
tesoro, è solo gelosa.”
Angelina
aggrottò la fronte,
continuando a fissare il punto da cui era scomparsa Violet.
“Non lo so, Gladys,
forse ha ragione lei...”
L’infermiera
le si sedette di
nuovo di fronte. “Cioè che tu fai soffrire i
ragazzi?” Chiese con un tono che
trasudava scetticismo.
Angelina
scosse la testa.
“No, non quella parte. Ma forse Katie ha davvero paura per
George, dopotutto
sono molto amici e lei potrebbe essere preoccupata per lui...”
“Ma
per quale motivo? Da dove
le viene questa convinzione?”
Angelina
scosse la testa.
“Non ne ho idea, ma ho tutte le intenzioni di scoprirlo. Mi
dispiacerebbe se
Katie e George litigassero per causa mia.”
“Angie,
lo vuoi un
consiglio?” Le domandò premurosa la donna.
Angelina annuì. “Lascia perdere
questa storia. Lascia che sia George a vedersela con la sua amica. Tu
pensa
solo a divertirti con questo straordinario ragazzo che ti ha restituito
il
sorriso dopo tutto questo tempo.”
“Ma...”
“Tesoro,
la vita è già
abbastanza complicata da sola. Non cercare di peggiorarla con sciocchi
problemi, d’accordo?”
Angelina
sospirò e annuì
piano, ancora poco convinta. “Ci
proverò.”
Gladys
sorrise. “Brava la mia
Angelina. E ora torna al lavoro, altrimenti Violet ti
soffierà tutti i pazienti
del reparto.”
Eccomi
di nuovo!! Lo so, sono imperdonabile, ma in questi mesi ho avuto
veramente un
terribile blocco... Comunque state tranquilli, la storia non
rimarrà incompleta...
Gli ultimi capitoli sono da ultimare ma ci siamo quasi, non manca molto
alla
fine, un paio di capitolo al massimo! Ora passiamo ai ringraziamenti,
visto che
sono rimasta un po’ indietro e non mi piace lasciare le
vostre meravigliose
recensioni senza risposta!
Per
coloro che hanno recensito il capitolo 8:
hermy101:
sono assolutamente d’accordo con te... anche io avrei
preferito che morisse
qualcun altro, ma perchè proprio Fred?
ç_ç
E’ stata una vera crudeltà!! A questo
punto era meglio Percy, visto come
si è comportato negli ultimi 3 libri!! Comunque grazie mille
per i complimenti
e spero che anche questo capitolo ti piacerà!! Un bacio!!
Lil:
hai visto che finalmente ce l’ho fatta ad aggiornare? So
benissimo quanto possa
essere fastidioso aspettare così tanto, ma mi sarebbe
dispiaciuto molto
scrivere qualcosa che non mi piaceva e non mi soddisfaceva... Spero che
questo
nuovo capitolo ti piaccia come gli altri!!
E
per il capitolo 7:
Vale
Lovegood: se scopri dove comprare un ragazzo così me lo fai
sapere? Perché
anche io sono piuttosto avvilita al riguardo... Comunque voglio
avvertirti che
i nostri due piccioncini dovranno affrontare qualche grana (in questo
capitolo
sono già iniziate, se hai notato), ma prometto che non
soffriranno a lungo!!
Excel
sana: grazie per le rassicurazioni, avevo proprio paura che lo scorso
capitolo
fosse troppo... da diabete, però volevo che George e
Angelina avessero il loro
momento super romantico... E grazie a te per i complimenti, la fiducia
e
soprattutto la pazienza!!
HarryEly:
che onore ricevere complimenti del genere da te! Adoro le tue storie e
sono una
fan sfegatata della tua storia sui Fondatori di Hogwarts, assolutamente
MERAVIGLIOSA!! Non credo di essere brava come te, ma sono felicissima
che tu
segua la mia storia!!
Sandy85:
per te vale lo stesso di HarryEly... sono onorata che una scrittrice
brava come
te abbia trovato pazienza e soprattutto CORAGGIO per leggere questa mia
storiella... I tuoi consigli, come anche quelli di tutti gli altri,
sono ben
accetti e io sono ben consapevole di avere ancora molto da imparare, ma
sappi
che ce la sto mettendo tutta... Mi auguro che continuerai a seguire la
mia
storia e a darmi preziosi consigli... C’è sempre
da imparare da quelli più
bravi!! Grazie ancora e a presto!!
Lilla4eve:
grazie mille per i complimenti e scusami per il ritardo mostruoso...
anche io
come te sono abbastanza cinica e le scene troppo romantiche non mi
piacciono
molto, perciò spero di non aver esagerato troppo nello
scorso capitolo... come
ho già detto, volevo che George e Angelina avessero il loro
momento speciale!!
Cy17_love:
grazie mille per i fantastici complimenti, sono contentissima che ti
sia
piaciuto e spero che, nonostante i miei aggiornamenti a dir poco
vergognosi,
continuerai a seguire la mia storiella!!
GraceWolf90:
ti ringrazio moltissimo per i tuoi complimenti e spero tanto che
continuerai a
seguirmi!!!