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Autore: JoJo    08/10/2009    0 recensioni
Non so. Sono convinto che ci sia qualcosa che mi sfugge.”
Bisbigliò quelle parole, di modo che nessun altro oltre a Bella potesse sentirle, proprio mentre oltrepassavano la ragazza bionda che, camminando nella direzione opposta a quella in cui si dirigevano loro, li aveva affiancati per qualche istante.
“E' solo una studentessa di liceo-gli ricordò la vampira- quale arcano segreto potrà nascondere?”
Edward strinse le labbra, pensieroso.
“Hai forse trovato qualche elemento che suggerisca una sua appartenenza al mondo soprannaturale?” continuò allora Bella, vedendolo così incerto.
Il vampiro tacque per qualche secondo e sua moglie desiderò ardentemente di poter condividere il suo dono di leggere nella mente.
“No.” concluse infine, mettendo fine a quella discussione.
Genere: Romantico, Sovrannaturale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Nuove conoscenze

Per il signor Thompson quella era una giornata che si preannunciava decisamente proficua.
Il vecchio signor Thompson era il proprietario dell'unica edicola di Akiak e gestiva quel piccolo chiosco pieno di riviste e quotidiani da più di venticinque anni.
Nonostante ciò non si era ancora rassegnato alla quasi totale indifferenza dei suoi concittadini verso La Gazzetta di Akiak, il più importante, nonché unico, quotidiano che si occupava della cronaca locale della città e dei suoi dintorni.
Immancabilmente, da quando aveva preso le redini del negozio lasciatogli in eredità dal padre come una specie di feudo moderno, sul bancone rimaneva una pila solitaria di giornali, snobbati dalla maggior parte dei clienti. E spesso quelle povere copie della Gazzetta a cui teneva tanto diventavano -ahilui- un semplice combustibile che andava ad alimentare il suo camino.
A dispetto di tutto ciò però, in quel momento il signor Thompson stringeva fra le mani l'ultima copia della Gazzetta di Akiak e stava per l'appunto consegnandola fra le mani diafane di una ragazza mora, dall'acconciatura un po' retrò e dei grandi occhi blu sognanti.
Non era stupito di quel improvviso interesse per la cronaca locale.
In prima pagina, immortalato nella sua divisa da guardiacaccia, e con stampato sul viso quel sorriso aperto e sincero, Greg Roberts sembrava un fotomodello. Accanto a lui svettava un articolo che occupava da solo metà pagina, e una piccola nota rimandava addirittura all'interno del giornale.
Certo, non che al genere femminile che aveva improvvisamente desiderato conoscere le ultime novità riguardanti la città interessasse davvero ciò che era scritto nell'articolo, ma la cosa era da considerarsi notevole in ogni caso.

Mettiamo fine al controllo predatorio:Akiak contro il massacro dei lupi.” lesse una voce profonda e musicale.
Il signor Thompson alzò il volto spaesato e si ritrovò di fronte il volto da attore di Hollywood del dottor Carlisle Cullen, il nuovo medico della città, arrivato da poco con la sua numerosa famiglia.
Come aveva fatto a non accorgersi del suo arrivo?Eppure il pavimento cigolava come al solito.

Sembra un articolo interessante- continuò il dottore- potrei avere una copia di questo giornale?”
Il signor Thompson scosse la testa rammaricato “Mi dispiace, ma ho appena venduto l'ultima copia.- si scusò- Ho un altro giornale nazionale, va bene lo stesso?”
Carlisle gli rivolse un sorriso gentile mentre annuiva “E così quello è il capo dei guardiacaccia di Akiak?”

L'unico, in realtà.- spiegò l'edicolante, mentre cercava in cassa gli spiccioli necessari per dare il resto al nuovo arrivato- La guardia forestale lavora su tutta la zona, ma gli agenti locali sono davvero pochi. Fortunatamente Greg compensa brillantemente con la sua presenza: è molto bravo nel suo mestiere.”
Roberts.- lesse di nuovo, meditabondo, il dottor Cullen-Mi pare di aver già visto questo nome da qualche parte.”
Il signor Thompson agitò in aria la mano “Sicuro!La libreria della città ha questo nome, ed anche l'allevamento di cani da corsa. I fratelli Roberts sono quattro e ognuno ha un'attività diversa.”
Carlisle strizzò leggermente gli occhi dorati “Ne ha nominate solo tre, però.” gli fece notare.

Morgan, la più giovane va ancora scuola.- continuò l'uomo con l'aria di chi la sa lunga- Ma le posso giurare che presto diventerà una campionessa di hockey. Magari farà amicizia con i suoi ragazzi, al liceo.”
Il biondo vampiro gli rivolse un sorriso tirato “Lo spero. Ma i miei ragazzi sono molto riservati.”
Thompson si passò una mano fra i capelli brizzolati “Buon per loro. Non è che sia una buona compagnia. È molto...lunatica.”
Aveva pronunciato l'ultima parola come se avesse detto che era una spacciatrice di eroina, ed a Carlisle quel tono non sfuggì.

Beh, grazie per il giornale.- si congedò infine il dottore- E buona giornata.”
Uscì da quel minuscolo negozio ancora prima che l'altro potesse rendersi conto che se ne stava andando.
Akiak non era male come città, pensò.
Gli abitanti non erano molti e sembravano tutti ben disposti verso di loro, il clima era freddo e il sole faceva capolino così raramente da quelle coltri di nubi bianche e spumose come zucchero filato che non dovevano preoccuparsi di doversi rintanare in casa per troppo tempo, e in più c'era la vicinanza con il clan di Denali.
Carlisle era piuttosto soddisfatto di aver trovato una nuova casa con così tanti vantaggi.
Aveva acquistato una grande baita poco fuori città, completamente immersa dalla natura e abbastanza fuori mano da poter essere al sicuro da qualsiasi sguardo indiscreto. Esme si era subito messa all'opera per ristrutturarla e per apportare diverse modifiche all'edificio e dato che c'era Rosalie ad occuparsi di Reneesme mentre Bella era a scuola, aveva anche tutto il tempo necessario per finire il proprio lavoro in pochissimo tempo.
C'erano tutte le premesse perchè la loro permanenza ad Akiak scorresse tranquilla e serena come si aspettavano.
Ma, d'altronde, si sa: non tutte le aspettative vengono soddisfatte, e in quei giorni perfino il calmo e riflessivo Carlisle Cullen non possedeva tutte le tessere necessarie per vedere l'immagine finale del puzzle.

Dall'altro lato della città, camminando nei corridoi dell'Akiak High School mano nella mano con Bella, Edward Cullen si passò lentamente la mano fra i folti capelli color del bronzo e sbuffò fra i denti.
A sua moglie quel gesto non sfuggì.

C'è qualcosa che non va?” domandò, con la sua voce melodiosa, posando su di lui i suoi occhi color dell'oro.
Edward scrollò le spalle “Stavo solo pensando.”

A cosa?” incalzò la vampira, continuando a camminare al suo fianco sotto lo sguardo ammirato degli altri studenti.
Tu credi che a Nessi piaccia l'Alaska?” domandò quindi, con espressione corrucciata.
Bella non potè fare a meno si storcere leggermente la bocca per il nomignolo con cui aveva chiamato la figlia. Di certo non lo trovava più così insopportabile come agli inizi, eppure ancora non riusciva a sopportare che la sua splendida e bellissima figlia avesse lo stesso soprannome del mostro di Lochness.
Sospirò e fece roteare gli occhi “Non posso credere che tu ti stia davvero preoccupando per questo. Di nuovo.”

Vorrei tanto che abbia un'infanzia normale. Per quanto possibile, intendo.” si giustificò l'altro, con un sorriso imbarazzato sul volto perfetto.
Ma lei non è una bambina normale, Edward.-disse conciliante- E poi lei ha tutto quello che le serve: è felice. Non c'è alcun bisogno che tu ti crucci per niente.”
Il vampiro annuì distrattamente e, come per rassicurare i propri pensieri, strinse leggermente di più il proprio braccio muscoloso contro le esili spalle di sua moglie, che camminava al suo fianco con espressione non del tutto serena. Aveva imparato a capire per empatia quando il suo compagno aveva qualcosa che non andava, e di solito sapeva esattamente cosa dire per fargli sparire ogni dubbio.

Ma c'è qualcos'altro, giusto?” azzardò, corrugando la fronte.
Edward contrasse la mascella squadrata e puntò gli occhi dorati verso un punto preciso del corridoio.
Bella seguì la direzione del suo sguardo finchè non incontrò la figura smilza di una ragazza bionda che se ne stava immobile di fronte al proprio armadietto.
Anche Morgan li guardò per qualche secondo di troppo, e dopo ritornò a rimettere in ordine i propri libri, ascoltando distrattamente le parole che la sua amica, in piedi di fianco a lei, le vomitava nell'orecchio velocemente mentre con due mani abili raccoglieva in una treccia i propri lunghi capelli castani.

La compagna di banco di Tim-borbottò Edward con tono meditabondo-Ha una mente piuttosto interessante.”
La giovane vampira alzò un sopracciglio perfetto “Interessante?”

Già. È come se fosse formata da tanti scompartimenti perfettamente ordinati e sigillati. Nessuno dei suoi comportamenti è davvero spontaneo, ma frutto di un piano preestiente nella sua mente.” spiegò, tornando a fissare i propri occhi dorati in quelli dello stesso colore della moglie.
Strano, mi ha dato un'impressione completamente diversa.- ammise Bella, scrollando le spalle- Sembra una ragazza impulsiva e ribelle.”
Invece è estremamente razionale e poi...”continuò il vampiro, con tono meditabondo.
Cosa?” incalzò lei curiosa.
Non so. Sono convinto che ci sia qualcosa che mi sfugge.”
Bisbigliò quelle parole, di modo che nessun altro oltre a Bella potesse sentirle, proprio mentre oltrepassavano la ragazza bionda che, camminando nella direzione opposta a quella in cui si dirigevano loro, li aveva affiancati per qualche istante.

E' solo una studentessa di liceo-gli ricordò la vampira- quale arcano segreto potrà nascondere?”
Edward strinse le labbra, pensieroso.

Hai forse trovato qualche elemento che suggerisca una sua appartenenza al mondo soprannaturale?” continuò allora Bella, vedendolo così incerto.
Il vampiro tacque per qualche secondo e sua moglie desiderò ardentemente di poter condividere il suo dono di leggere nella mente.

No.” concluse infine, mettendo fine a quella discussione.

La camminata di Morgan Roberts faceva girare la testa. Letteralmente.
Fin da quando aveva iniziato il liceo ad Akiak, poche settimane dopo essersi trasferita in quella minuscola e sperduta cittadina dell'Alaska, il suo incedere fiero e sicuro aveva suscitato un misto di ammirazione e timore nei suoi compagni di scuola.
Nemmeno l'arrivo dei Cullen l'aveva fatta retrocedere nella non ufficiale classifica del passo più accattivante.
Certo, la bionda non possedeva la grazia innata che faceva sembrare che Alice danzasse piuttosto che camminare, e nemmeno l'eleganza senza pari che conferiva a Bella la stessa andatura di una top model...Tuttavia l'incedere di Morgan Roberts poteva considerarsi uno degli eventi più particolari che si verificassero nei corridoi della Akiak High School.
Marissa Rentford, Lucy Ferguson e Amy McFly ogni pomeriggio alla fine delle lezioni le si affiancavano fiduciose, sperando di ricevere almeno la metà delle attenzioni riservate alla loro bionda amica e di riuscire almeno in parte ad imitare quella sua camminata fluida.
Eppure, per quanto ormai ci provassero da quasi tre anni, i loro propositi non erano rimasti che semplici sogni.
All'inizio si erano fatte da parte come tutti gli altri studenti. Essendo Morgan una nuova arrivata in città, ed essendo quello il primo anno di liceo, le loro paure di ritrovarsi fianco a fianco con una ragazza che sarebbe potuta benissimo essere una svalvolata non era in cima alla loro lista dei desideri.
Non c'era voluto molto, però, perchè tutti in città bramassero diventare amici di uno qualsiasi dei membri della famiglia Roberts. Probabilmente era per via del loro aspetto sconvolgentemente perfetto e per il fascino irresistibile di ciascuno dei quattro fratelli. Fu da allora che Morgan smise di camminare sola per i corridoi.
E, da allora, la popolarità di Morgan non era mai stata messa in discussione da nessuno...
...fino a quel giorno.

Allora, Morgan: pare proprio che tu abbia dei nuovi concorrenti al tuo ruolo di Miss Akiak.” la schernì Jack.
Ruolo che esiste solo nella tua testa.” si lamentò la ragazza, facendo roteare gli occhi.
Le altre tre ragazze, ridacchiarono deliziate da quel battibecco, prendendo tuttavia le parti del giovanotto dai corti capelli a spazzola.

Io lo darei a Bella.- continuò Luke, che non sembrava intenzionato a far cadere il discorso- Avete visto che schianto?”
Urrà per la nuova reginetta, allora.” Il tono piatto di Morgan, la diceva lunga su come l'argomento la interessasse.
In realtà il primo dei suoi pensieri in quel momento era quello di uscire da quella scuola che le stava decisamente cominciando a dare sui nervi, andare a recuperare suo fratello e poi tornarsene a casa per una sana e tranquilla serata in famiglia.
Sì, era proprio quello di cui aveva bisogno. Probabilmente così si sarebbe tolta dalla testa quel sorriso assurdamente bello...
E finalmente il giorno dopo ci sarebbe stata la partita di hockey così avrebbe potuto scaricare sugli ignari avversari tutto lo stress in eccesso. E tanti cari saluti a Tim Swan!

Ehy Morgan, non vieni con noi all'allenamento?” chiesero preoccupati i due ragazzi, vedendola dirigersi nella direzione opposta a quella del palazzetto del ghiaccio.
Per tutta risposta la ragazza si limitò a scrollare il capo, facendo ondeggiare i boccoli dei suoi lunghi capelli biondi.

Il mister ti ammazzerà!” la rimbeccò Luke e subito Jack gli diede man forte.
Domani c'è la partita” addusse, sperando di convincerla, ma Morgan alzò le spalle noncurante, come se la cosa non la riguardasse più di tanto.
Amy odiava quando l'amica faceva così! Era, secondo lei, l'ennesimo modo per attirare l'attenzione generale su di sé, fingendo di non interessarsi mai di niente e nessuno all'infuori di se stessa.
Di certo Amy, che era un po' invidiosa del successo della bionda, non poteva sapere che quello era il vero e autentico carattere dell'amica...Certo, peggiorato da alcune regole fraterne a cui non poteva sottrarsi.

Beh, noi andiamo a vederlo l'allenamento!- sbottò quindi la ragazza, voltandole le spalle e prendendo a braccetto Lucy e Marissa- Ci teniamo alla nostra squadra, noi!”
Il gruppetto si allontanò compatto,lasciandola così sola nel parcheggio trafficato e brulicante di gente della scuola.
Vedendola comportarsi in quel modo, Morgan riflettè per qualche secondo su quale fosse il comportamento più consono alla situazione. Avrebbe dovuto correrle dietro e staccarle la testa di netto, oppure ridere del suo comportamento infantile?
Inspirò profondamente e espirò solo diversi secondi dopo.
Sapeva controllare i propri istinti sbagliati, eppure ogni volta sentiva il bisogno di calmarsi più del necessario.
Inspirò di nuovo e, mentre ispirava, dalle sue spalle sentì il fragoroso rumore di alcuni freni.

Un pò in ritardo, ma ecco qua il nuovo capitolo!Fra un pò faremo conoscenza anche degli altri nuovi personaggi, ovvero i fratelli di Morgan, e approfondiremo la conoscenza del nuovo membro della famiglia  Cullen!
Per ora, eccovi una foto di quella che penso possa essere una Morgan ideale: 

Che ne pensate?io trovo sia perfetta con quell'aria un pò snob!Nel prossimo capitolo metterò un'immagine di Tim!
Ah, grazie a chi ha letto la storia e l'ha messa fra i preferiti o le seguite!
Al prossimo capitolo, baci, JoJo
(Magari potreste anche lasciare un commentino, che ne dite? ;-) 

   
 
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