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Autore: Willow Whisper    08/10/2009    2 recensioni
Cos'è l'eternità quando ci si sente morti veramente?
Quando tutto, ogni singola cosa, ci appare inutile e priva di significato?
Si può vivere di soli ricordi? di sole false speranze? di menzogne e odii profondi?
Si può esistere senza qualcuno da amare?
Genere: Malinconico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Volturi
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Spodestando Aro♥' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
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capitolo 14
¢αριтσℓσ 14 ~

I capelli le erano ricaduti davanti al viso, lucenti come tre giorni prima, quando l’avevamo rinchiusa nelle carceri. Continuava a lanciare i resti della parete sbriciolata contro il muro di fronte, e quei sassi, grandi e piccoli a seconda dei casi, si disintegravano a loro volta.
Si annoiava, era evidente, ma al contrario del sottoscritto, non era in grado di controllarsi.
-Vuoi distruggere tutta Volterra, o possiamo finirla qui?- alzai un sopracciglio, aspettando una reazione da parte sua, che sembrò non voler arrivare.
Cleofe si era davvero decisa a restar zitta? Chinai la testa di lato, leggermente, poi mi alzai dal mio angolino buio e le andai vicino, chinandomi –Allora, ti decidi a rispondermi sì o no, Cleofe?-.
Mi paralizzai. Non l’avevo mai chiamata per nome, prima d’allora. La vampira ebbe la mia stessa reazione, me ne accorsi incrociando per un istante i suoi occhi, poi tutto tornò come prima; c’eravamo solo io, lei ed il rumore leggero dei sassi che andavano a scontrarsi con la parete.
Le bloccai la mano, già provvista di una pietra grezza e dalla forma ovale, e la costrinsi ad alzare il viso. La chioma del colore del grano si spostò fluida, lasciando che la luce tiepida e soffusa della torcia alla parete le illuminasse la pelle, facendola sembrare per un attimo colorita come quella di un qualunque essere umano, vivo.
Sospirò –Perché non mi lasci in pace? Insomma…credi davvero di potermi ordinare qualcosa?-. La voce sembrava avere una sfumatura rassegnata, ma ipotizzai di essermela solo immaginata.
Le risposi col tono più gentile possibile –Senti, l’unica cosa che ti ho chiesto di fare è stata quella di smetterla col lancio delle pietre-.
Lei ribattè tetra –E’ il modo, in cui l’ hai chiesto-.

Restai stupito, ma non dal fatto che finalmente avesse parlato, o che mi stesse di nuovo fissando con quegli occhi pieni di orgoglio e ostinazione.
A sorprendermi furono i suoi sentimenti verso di me. Per un istante –minuscolo, neanche un decimo di secondo-, l’odio era scomparso e, al suo posto, aveva fatto capolino semplice curiosità, interesse. Smisi di respirare, poi le lasciai il braccio, tornando alla mia postazione privata dalla luce della fiamma immobile.
Cleofe mi guardò confusa, poi disse rapida –Cos’ hai?-. Scossi il capo restando zitto, proprio come aveva fatto lei fino a pochi minuti prima, e questo la costrinse ad avvicinarsi gattonando, movendosi esattamente nello stesso modo in cui si muoverebbe una pantera nel buio della giungla. Cercai di distogliere lo sguardo dal corpo sinuoso, poi risposi, freddo –Niente che debba interessarti-. S’immobilizzò, poi il suo astio mi colpì dritto come uno schiaffo in piena faccia, storse la bocca e tornò a meditare come prima.
Mi ritrovai a pensare di averla offesa, ma senza dispiacermene poi molto. Non m’interessava che Cleofe decidesse di conversare o meno con me, oppure che si decidesse o no ad accettare le condizioni imposte da Aro. Servirlo o perire, non c’erano altre scelte, nessun asso nella manica o pedone pronto a fare scacco matto al re.
Mi misi in piedi con un movimento lento, addirittura, avrei potuto definirlo umano, poi feci per aprire la porta di pietra, certo che quella vampira, così anziana e tremendamente testarda, non avrebbe più avuto il minimo desiderio di conversare con me, se non –forse- nell’ultimo giorno che le sarebbe rimasto per poter scegliere cosa fare della propria esistenza. Mandarla a bruciare nelle fiamme dell’inferno o optare per l’unico modo possibile per mantenerla intatta? Sarebbe stato bello sentire la risposta uscire dalle sue labbra ma, invece, la percepii sussurrare amareggiata –Aspetta…voglio raccontarti la mia storia-.











Cleofe non vi piace, vero? non vi piace perchè è testarda, sicura di sè, forse perfino arrogante. Perchè, immaginate, sia l'opposto di Didyme ma...beh...piace a me, quindi pazienza xD
No okay, a parte gli scherzi e le battutine idiote...che ne pensate del suo ritorno in scena? ^^ pronti per un pò di storia? perchè dal prossimo capitolo faremo un bel ripassino dell'antichità (naturalmente non scriverò un saggio sulla Grecia XD ma qualcosina potrei infilarcela <.<).
Marcus non è un tipo facile, questo vi sarà chiaro. Non si butta tra le braccia di lei, immediatamente sedotto. Sarebbe orrendo, no? Che soddisfazione trovereste voi nel leggere?
Perciò, dato questo fatto, ho pensato di scavare a fondo. Chi è Cleofe? Chi era da umana? Cosa le è accaduto? ecc. ecc...
Dal prossimo capitolo ne sapremo un pò di più sul suo conto e, chissà. forse potrebbe starvi un tantino più simpatica ^^
Allour ...a presto <3
By Sammy Cullen
   
 
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