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Autore: Seele    08/10/2009    6 recensioni
E se l' amore fra Conan/Shinichi e Ran e quello fra Eiji e Cazuha nascesse durante un campeggio?
Genere: Romantico, Comico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ciaoooooooooooooooooooo! Raga come vi va la vita? Io?Beh, insomma.... ho pochissimo tempo per aggiornare sia per I controlli che per I compiti, che per la palestra, che per il catechismo, che per le feste, che per le amiche, insomma un pò per tutto. Comunque oggi sono qui per aggiornare, e vedrete che questo capitolo vi piacerà, parola di detective sayan, ma fatemelo sapere recensendo!

A dopo,

Videl241097




Capitolo quattro: Heiji s' innamora



Kazuha era appena sparita all' orizzonte. Heiji si girò stufato verso il punto in cui era la ragazza, perché fino a pochi secondi prima si era girato a prendere una cosa nello zaino.

Kazuha?”, chiamò seccato.

Kazuha, eddai, non ho voglia di giocare a nascondino!”, continuò gridando. Attese una risposta che non arrivò.

Kazuha se ti trovo ti spacco la faccia capito? Aspetta che ti trovo e giuro che ti dovrai rifare il naso!”, gridò cominciando a cercare la ragazza.

Ma all' improvviso vide all' orizzonte un camion.

E dentro, uomini vestiti di nero che sghignazzavano.

Oh, no! Kazuha!”, pensò Heiji. Ormai era tutto chiaro.Avevano rapito Kazuha perché aveva fatto tornare Shinichi normale. Ma cosa diamine ci faceva una telecamera su un albero? Mah. Lui e Shinichi si erano scervellati per trovare una risposta, ma niente da fare... come cavolo facevano quelli a sapere dov' erano loro?

Intanto il camion accelerava.

Come il cuore di Heiji, che correva veloce, senza fermarsi, spinto da uno strano vuoto nello stomaco, mentre gli occhi verdi di Kazuha gli incendiavano la mente, ma perché poi?

Perché? Perché all' improvviso?

Ora capisco cosa intendeva Kudo con amore... e anche che è vero che ti accorgi di amare una cosa solo quando la perdi... ma io non ti perderò, Kazuha. Te lo prometto. Dovesse anche costarmi la vita, io ti salverò. Che la mia fama di detective possa scomparire, se non ci riesco. E ce la farò, perché... io ti amo, Kazuha.”, pensò Heiji, ma... un attimo... aveva davvero pensato a quelle due paroline o se l' era sognate?

Eh, no: era davvero cotto.

Passò mezzora, forse di più, ma il camion non si fermava e Heiji, un mezzo morto e annaspante Heiji, neanche, testardo com' era.

Finalmente l' estenuante (per Heiji) corsa terminò. Il detective di Osaka si nascone dietro un albero, dove riprese fiato.

Una casa abbandonata, e vicino la vecchia insegna di un negozio.

Scrisse in fretta un messaggio a Shinichi: doveva scappare al più presto, se continuavano così l' avrebbero preso di sicuro.

Fatto questo, aspettò che gli uomini in nero entrassero nella casa e poi cercò una finestra da dove entrare.

Dopo aver fatto il giro della casa ne trovò una, con un vetro rotto. Guardò dentro, Kazuha e un tipo stavano discutendo.

Ma insomma cosa vi ho fatto io?”

Stai zitta ragazzina, avrai un bel posto qui dentro.”

E che tipo? Io voglio tornare subito dai miei amici!”

Sai, il capo vorrebbe conoscerti... ha intenzione di farsi amare da te...”

Che cosa!? No! Io... io amo già una persona!”

Non ci interessa, tu d' ora in poi sarai la ragazza del capo.”

Heiji sentì il cuore infiammarsi. Come potevano costringere la sua Kazuha ad amare qualcuno?

No!”, la ragazza si alzò in piedi dalla sua posizione di seduta, e gli mollò un ceffone. Il tipo sorrise malefico. Schioccò le dita e due uomini la presero dalle braccia, la buttarono seduta a terra accanto a un palo e poi le legarono I polsi a quello.

Allora uno dei due cominciò a picchiarla, e presto le sue guancie divennero rosse dagli schiaffi.

In quel momento Heiji sentì un fruscìo provenire da dietro di lui e mal volentieri dovette scappare.

Tornò tutti I giorni per una settimana, ma quell' uomo odioso stava sempre lì.

Heiji non ne poteva più, diamine, Kazuha stava lì dentro con quei tipacci e lui? Lui stava lì a non fare niente.

Prese un ramo robusto e grosso di un albero, si avvicinò all' uomo e glielo tirò in testa prima che quello potesse accorgersi di quello che stava accadendo.

Poi tornò alla finestra con il ramo ancora in mano, aveva intenzione di rompere la finestra.

Per poco, però non gli si spezzò in due il cuore: Kazuha, con i capelli sciolti, la mini gonna strappata come la camicetta a cui erano saltati i bottoni, le raccia e le gambe piene di lividi, le guance rosse per gli schiaffi, e lacrime le rigavano il viso.

Allora? Ora vuoi andare dal capo o vuoi un' altra passata di schiaffi?”, chiese un uomo sghignazzando di gusto.

Adesso basta!”, gridò Heiji entrando dalla finestra.

Un uomo portò subito Kazuha in un' altra stanza, capendo subito che il ragazzo voleva lei.

Oh oh, ma guarda chi si vede, Heiji Hattori, il grande detective di Osaka...sei venuto per la ragazza, vero? Anche il capo è interessato a quella...”, disse l' uomo che prima sghignazzava.

“ “Quella” si chiama Kazuha e non vi permetterò mai di sfiorarla con un solo dito, capito?!”

Si, si, certo... allora provaci. Provaci. Sfida il capo. Se vinci lui, ti prendi la ragazza. Se perdi, muori, e prima vedrai la tua ragazza baciare il capo. Va bene?”

Heiji non se lo fece ripetere due volte.

Certo”, affermò sicuro.

E, lo avrebbe giurato sulla sua vita, non era mai stato così sicuro.

E così poco dopo Heiji e il capo degli uomini in nero si fronteggiarono.

Spinto non si sa da cosa, Heiji riuscì miracolosamente a farlo svenire, e gli uomini dovettero rispettare la loro promessa, dicendo che però non sarebbe finita lì.

Dov' è Kazuha?”, chiese gridando arrabbiato Heiji.

Cercala, è in questa casa.”, rispose uno degli uomini.

Heiji cominciò a cercare in ogni stanza, fino a quando in una buia ed umida vide una sagoma femminile, con due lacrime che luccicavano su quelle che erano probabilmente le guance di Kazuha.

Accantò a sè trovò l' interruttore della luce, così l' aprì e Kazuha chiuse gli occhi a causa della luce. Sentì dei passi, ebbe paura.

Poi sentì qualcuno che le slegava le corde alle caviglie e poi quelle ai polsi.

Aprì piano gli occhi.

Kazuha... sono qui...”, sussurrò Heiji, di fronte a lei, con un sorriso appena abbozzato sulle labbra.

Kazuha si sedette sulle ginocchia come lui e lo abbracciò piangendo, lui ricambiò un pò stordito l' abbraccio.

Heiji, Heiji mi hai salvata, ed io che credevo che...”, mormorò, ma le parole le morirono in gola soffocate dai singhiozzi.

Rimasero così, abbracciati.

Heiji avrebbe voluto che quell' istante durasse in eterno, ma sapeva che non era possibile, dovevano scappare ora, scappare lontano, lontano dall' Organizzazione...



Ciao! Ci vediamo al prossimo chappy! Recensite!

  
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