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Autore: Ellens    10/10/2009    6 recensioni
James Potter poi le dava letteralmente la “caccia”: le chiedeva sempre di uscire e, anche durante l’estate, le aveva inviato numerose lettere, finite tutte nella pattumiera. Nonostante ciò però, Lily non poté fare a meno di notare che, al solo pensarlo, il suo cuore mancò qualche battito…”Sciocca, che ti succede? Ti stai rammollendo?” si disse cercando di cambiare pensieri.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I, Malandrini, Severus, Piton | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 15

Capitolo 15

Occhi di famiglia

 

- Ally, passami il porridge-

- Sì, subito…-

 

- Sirius, lasciami una coscia di pollo… Merlino, sei insaziabile!-

- Non lamentarti, donna-

- Non abboffarti, uomo-

 

- James, alle sette abbiamo la riunione con i Prefetti-

- Tutti?-

- Sì… tutti… perciò non ho intenzione di vedere battibecchi tra te e Mulciber-

- Vabbè, lui non è un problema… un cazzotto sul naso e lo stendo al primo colpo-

- Stai scherzando?-

- Sì, hai ragione… con quello basta anche una pacca sulla spalla: cade a terra come ricotta-

 

Era ora di pranzo e, come di consueto, nella Sala Grande il tavolo di Grifondoro era il più chiassoso.

 

Lily sorrise guardandosi intorno: Alice e Ally continuavano a scambiarsi piatti, Mary guardava contrariata Sirius che, massaggiandosi la pancia con la mano, dichiarava di essersi saziato, Remus invece osservava scioccato Peter intento a lanciare i piselli ai ragazzi del terzo anno dimostrandosi scandalosamente divertito.

 

Fuori il vento batteva furiosamente contro i vetri delle finestre e la pioggia creava il solito ticchettio soporifero.

Era metà novembre e, come tutti gli anni, la temperatura si abbassava ogni giorno di più.

 

- Ehmmm, Lily?-

Lily si voltò verso Mary.

- Si?-

- Seeeenti, tu sei Caposcuola, vero?-

Lily la guardò male: Mary si stava rimbecillendo? – Ma nooo, che te lo fa pensare?- rispose sarcastica.

- Dai, non prendermi in giro! Senti, ho bisogno di un favore-

- Dimmi…- sbuffò diffidente. Mai fidarsi di Mary nel momento in cui chiede favori…

- Mi presti il tuo tema di Incantesimi?- e, prima che potesse rispondere, continuò- Per favooooore, mi ero proprio scordata di non averlo fatto-

- Eh, scusa, per pura informazione, perché mi hai chiesto se sono Caposcuola?-

- Così, tanto per aprire la conversazione…-

Lily ridacchiò. Come si poteva restare seri con un’amica simile?

- Sì, dopo te lo do. Però che sia l’ultima…-

- … Volta. Lily, sono sette anni che mi dici così. Ammettilo, sei troppo buona per rifiutarti di farmi un favore-

- Sai, Mary, hai ragione. Dovrei imparare a dire di no… Sono davvero troppo buona-

- No, tu non sei buona, tu sei bona!- disse James prima di scoppiare a ridere alla propria battuta.

- James, ma ti diverti?- chiese sarcastica Mary.

- Dai, faceva ridere!- si difese il ragazzo.

- No- risposero all’unisono Mary, Lily, Remus, Sirius, Ally e Alice.

- Ahahahahaha- rise Peter.

- Ecco, avete visto? Peter ha il senso dell’humor!-

- No, ride perché un ragazzino del primo anno è stato colpito nell’occhio da un suo pisello- concluse Remus.

 

 

* * *

Il rumore sincronizzato delle scarpe risuonava nel corridoio vuoto.

Lily guardò l’orologio: doveva affrettare il passo altrimenti sarebbe arrivata tardi alla riunione dei prefetti.

In realtà, non aveva la minima voglia di andarci: ritrovarsi faccia a faccia con certa gente, di certo, era l’ultimo suo desiderio.

Una folata di vento gelido le arrivò in faccia facendola rabbrividire.

- Brrr, dovevo portarmi un mantello. Lo sapevo che nei sotterranei avrebbe fatto freddo!- si lamentò tra se e se.

Di colpo, le cinghie della borsa stracolma cedettero facendo cadere a terra tutti i libri.

-Oh, questa non ci voleva…- borbottò.

- Aspetta, ti aiuto- la voce di James la raggiunse da dietro le spalle.

- Ah, ecco Mister Battuta- ironizzò lei.

- Non ti ci mettere anche tu. Era davvero carina e poi è la verità- si difese lui con tono solenne.

- Ma fammi il piacere! Comunque, da dove sbuchi te?-

- Da nessuna parte. Sono arrivato mentre ti cadeva la borsa e…-

- … da bravo ragazzo ti sei fermato ad aiutarmi!- disse lei ironica.

James stava raccogliendo i libri uno ad uno impiegandoci un eternità.

- Ehm, certo, se ci spicciamo entro domani magari, non mi affondo mica!-

- Voglio essere sicuro che non ti cada nessun foglio di appunti per terra- borbottò lui raccogliendo l’ultimo libro.

- Oh, ma che ragazzo altruista!- rispose lei sarcastica.

- Okay, lo ammetto, sto cercando di perdere tempo…-

- Non si è visto, sai?-

Lui sorrise leggermente – Non ho voglia di andare alla riunione-

- James, lo sai, è un nostro dovere- sbuffò lei- credi che io mi diverta? Avere quella faccia tarda di Mulciber davanti agli occhi per la disgrazia di un’ora intera! Secondo te mi fa piacere?-

- Eh, chi lo sa, magari ti sei presa una sbandata tremenda per lui. Che ti credi,  la sua ciccia flaccida sotto il mento è assai attraente. Non ti immagini nemmeno quante ragazze hanno perso la testa per quei rotoloni sul suo dolce e morbidoso pancino- disse sicuro.

Lily rise per poi portare la sua faccia ad un’espressione schifata – No, grazie, ma rifiuto volentieri l’offerta! Sai com’è, non è il mio tipo-

- Lo spero proprio- sussurrò lui avvicinando il suo viso a quello di lei.

- James, siamo in ritardo!-

- Shhh- la zittì prima di tapparle la bocca con le sue labbra.

 

- Non avevi freddo?- disse poi staccatosi.

- Ah, un pochetto. Ho dimenticato il mantello in camera-

- Uff, non possiamo fare come nei film babbani romantici in cui quando la ragazza ha freddo lui le da la giacca! Io non ho niente da metterti sulle spalle!-

- Mica è colpa mia se tu non ti sei portato uno straccio di mantello-

- Ma senti chi parla!-

- Beh- iniziò lei posando il suo sguardo sulla sciarpa che il ragazzo portava al collo – per affrettare i tempi e non perderci in stupide chiacchiere… vado dritta al dunque: mi dai la tua sciarpa?-

James la guardò quasi scandalizzato – Ehi, Evans, come sei di poche parole! E comunque, se lo vuoi sapere, anche io ho freddo!-

- Ma non eri tu quello che voleva fare il romanticone?-

- Ma che centra, questa sciarpa è calda! Non me ne puoi privare-

- Appunto! E’ calda!- e, senza altre inutili parole, gli afferro la sciarpa dai colori sgargianti di Grifondoro facendo  quando lui la bloccò.

- Almeno lascia che te la metta io!-

- Ma no! Non sono mica impedita!-

- Senti, già è tanto che te la do, lasciamela mettere, almeno!-

E, così dicendo, le fasciò dolcemente il collo con l’indumento su cui, a lettere cubitali, c’era ricamato J.P.

 

Quando entrarono nell’aula, tutti erano seduti ad aspettarli.

- Ehm, scusate il ritardo…- bofonchiò  la rossa.

 

Il solito brusio si alzò dai prefetti e Lily, con lo sguardo, intercettò quello di Piton che, con occhi lampeggianti, osservava le lettere che spiccavano dalla sciarpa.

Con un gesto veloce ne infilò i lembi sotto il maglioncino dell’uniforme.

- Allora, i problemi riscontrati durante questa settimana?- chiese apprensiva.

Un boato di voci si alzò dai rappresentanti delle quattro case.

Si presentava una lunga, lunghissima riunione.

 

 

* * *

 

 

Casa, inverno 1906

 

 

 

E’ finita.

Sono stata espulsa. Per sempre.

Non andrò più ad Hogwarts, non concluderò più i miei sette anni di studi.

E’ successo tutto così in fretta, così velocemente.

Ho interferito con quelli che sarebbero venuti dopo e, questo, non dovevo farlo.

Ma ho dovuto. Non potevo vedermi sfuggire una persona cara, no. Non di nuovo, non così.

 

 

Lily rilesse altre tre volte le poche righe.

Possibile che fosse stata espulsa? E poi, perché?

Voltò la pagina trovando altre poche parole.

 

Ho visto la mia discendente. Ha i suoi occhi e, per la prima volta nella mia vita, guardandola, non mi sono sentita in colpa per quello che ho fatto. Perché so che quegli occhi continueranno a vivere e ad  essere tramandati. Non ho potuto fare a meno di augurarle buona fortuna. Le sarà utile, adesso.

 

Lily si strofinò gli occhi. Erano le undici di sera, e la fugace idea di aver letto male le sembrò inizialmente la più ragionevole. Perché avrebbe avuto bisogno di fortuna?

Perché diavolo Olympie si sentiva in colpa?

Doveva sapere, subito.

 

 

Mamma, ho assolutamente bisogno dell’indirizzo di una nostra lontana parente. Era la cugina di nonno Gregory, Olympie. Cerca di ricordare! E’ urgente!

 

Scarabocchiò su un pezzo di pergamena e, con mani tremanti, legò il foglio alla zampa del gufo di Mary.

 

Si voltò verso il diario, l’agitazione che le opprimeva il cuore. Sentiva che qualcosa non andava, che centrava lei, che la riguardava.

Sentiva che doveva sapere.

Con quel pensiero si addormentò, il diario tra le mani il cuore che le martellava in petto.

 

 

 

Un fastidioso pizzicore la svegliò.

Il gufo che aveva mandato la sera prima era davanti a lei con la lettera di risposta.

L’afferrò velocemente leggendo avidamente le poche righe.

 

L’indirizzo è High Street Joanson n 67, Londra. Tesoro, perché ti serve? E’ una fortuna averlo trovato, era in una mia vecchia agenda.

 

Lily girò il foglietto per rispondere.

 

Niente, un compito per la scuola. Grazie, ti scrivo più tardi, ti voglio bene. Salutami tutti.

 

Spedì velocemente la lettera per poi afferrare un altro foglio e scrivere nuovamente.

 

High Street Joanson n 67

 

Cara signora Olympie,

le sembrerà strano ricevere una mia lettera.

Non so se si ricorda di me ma sono Lily Evans, una sua lontana parente.

Non vorrei sembrarle un’impicciona ma mi è capitato di leggere il suo diario. Ora, innanzi tutto mi chiedo come possa essere possibile che sia a scuola se lei è stata espulsa?

Non vorrei farle ricordare avvenimenti dolorosi ma, mi sento chiamata in causa visto che sono stata nominata e quindi, gradirei delle spiegazioni.

 

Cordiali saluti,

Lily Evans

 

Rilesse velocemente la lettera per poi legarla alla zampetta del gufo.

- Torna presto- si raccomandò.

 

* * *

 

Cara Lily,

sapevo che un giorno o l’altro avrei ricevuto la tua lettera, lo speravo.

E’ quindi giunto il momento di spiegarti.

Tuo nonno, mio cugino Gregory, all’età di sei anni si è ammalato di una semplicissima influenza.

I suoi genitori, però, non avevano i soldi necessari per guarirlo portandolo così a morte certa.

Come saprai, ho perso nello stesso modo la persona a me più cara.

Non ho avuto il coraggio di vederlo morire in quel modo, non così.

Harry è morto per una futile mancanza di giudizio, non avrei avuto la forza di vedere mio cugino morire nello stesso modo, no.

Sono stata così costretta a praticare un incantesimo di guarigione senza calcolarne gli effetti.

No, non solo il fatto di essere espulsa, cosa che è avvenuta immediatamente, ma un controincantesimo che questo recava: ciò che io e tuo nonno avevamo in comune avrebbe unito tutta la famiglia.

Tutti coloro che porteranno questa caratteristica, sono destinati a morire insieme ai loro consorti per mano di un mago.

Solo colui che nascerà dall’amore di coloro che non guarderanno il giudizio altrui, di coloro il quale amore volerà oltre tutto il resto del mondo, sconfiggerà colui che ha distrutto la famiglia.

Ho interferito con coloro che sarebbero venuti dopo perché era destino che Gregory morisse e io l’ho modificato. Mi dispiace.

Addio

Olympie Evans

 

P.S. Il diario è stato portato a Hogwarts da una mia cara amica nella speranza di essere trovato. Da te.

 

 

Lily rilesse due, tre, quattro volte la lettera. Quale era quella caratteristica? Quale era la caratteristica che avrebbe unito la famiglia? Non poteva vivere con un simile dubbio…

 

* * *

 

Era successo. Aveva finalmente eliminato l’ultima ragione per cui valesse la pena vivere.

Come poteva dire a quella ragazza dagli occhi verdi come i suoi, dai capelli rossi simili a quelli del nonno, dal sorriso uguale a quello di sua sorella, che rientrava in quel gruppo? Come poteva dirle che la sua morte era certa?

Aveva perciò optato vilmente per non dirle alcuna caratteristica, per non rovinarle la vita che restava. Per far si che potesse coltivare quell’amore che avrebbe salvato il mondo.

 

Non c’era più ragione di vivere, ormai.

Una compressa babbana e il gioco fu fatto.

Olympie Evans chiuse gli occhi al mondo con l’immagine di Harry impressa nella memoria.

Sapeva però, che gli occhi smeraldini e i capelli corvini di quel ragazzo non erano quelli del suo Harry. Sapeva che quell’Harry, quella sua ultima immagine da viva, avrebbe tenuto, inconsapevolmente, vivo il ricordo di un altro ragazzo. Perché, dopotutto, se Harry non fosse morto, non ci sarebbe stato nessun altro Harry.

“Pensiero contorto” pensò prima di sorridere ad una nuova vita. Prima di ricongiungersi con colui che tanto l’aveva attesa.

 

 

 

Salve mondo!!!

Non credo che ci sia molto da dire su questo capitolo, anzi, siete voi che dovete dire qualcosa xD

Aspetto tante recensioni, mi raccomando!!!

 

Ringrazio:

 

_Mary: cavaaaaaa!! Allora, ora sai come è finita la storia della povera Olympie.

Spero che il capitolo ti piaccia, davvero! Hai ragione, la pantegana è davvero inopportuna ma è la pantegana e non potrebbe mai essere d’aiuto in qualunque cosa!! xD Alla prossima ^^ baci grossi

 

Emily Doyle: già già, sono teneri teneri come il filetto rio mare xD Si tagliano con un grissino xD

Dopotutto sono loro, non possono essere altro ^^ Al prossimo capitolo, baci

 

Lovegio92: allora, tesora, innanzi tutto grazie per aver recensito la piccola flashfic, in secondo luogo, effettivamente James poteva essere più premuroso ma, chi te lo dice che dopo che si è ben risvegliato (ovvero dopo 2 minuti) non abbia consolato come si deve la nostra Lily?? Eheh, mai dare tutto per scontato u.u xD Spero che ti piaccia il capitolo, a presto baci baci

 

Coriandoli_di_zucchero: amora, eccoti il capitolo u.u Già, l’unico che potrebbe ricambiare Codaliscia è il cuscino u.u xD  Recensisci, mi raccomando… baci baci

 

_Crazy_Dona_: una nuova lettriceeeeeeeee * me che saltella felicissima* sono superstramegaarcicontenta che la storia ti piaccia!!! Già, zia Jo non ha mai dato molto spazio ai nostri amati Lily e James ma no problem,ci sono io per questo !!! XD Spero che questo capitolo ti piaccia, baci megagalattici

 

 

Grazie ancora a tutti, recensite in molti

 

Alla prossima

Baci giganti

Caramella_rosa_gommosa

 

   
 
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