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Autore: ilenia23    11/10/2009    3 recensioni
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E se Albus Silente avesse una figlia? E se Sirius Black  se ne innamorasse? E se la storia fosse andata tutto in un altro modo o quasi?
Un intenso sguardo, durato un solo istante.
Pieno di dolcissima tensione.
Complicità.
E paura.
E ansia.
E passione.
E felicità straziante.
Gioia pura, autentica.
In un brevissimo sguardo  tutto questo.
Eravamo tutto questo io e Sirius.
E quel poco d’amore che c’era.
Genere: Drammatico, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ecco un lungo capitolo tutto per voi...carico di novità e spero di spunti per la comprensione della storia. Innanzi tutto grazie perchè il numero dei preferiti e delle seguite è in continuo aumento...25 Preferiti e 28 seguite...certo, se recensiste un pò più spesso non sarebbe male...
Mi fa piacere che vi sia piaciuto il personaggio di James che verrà approfondito più avanti nella storia, anche i suoi lati meno malandrini e più profondi...
Per quanto riguarda il prossimo capitolo preparatevi perchè è incentrato su un faccia a faccia Albus-Aryana da tachicardia!!! Almeno, quando l'ho scritto mi sembrava essere dentro un thriller di Faletti!! Detto questo, vi lascio alla lettura....
Baci, Ile. 


Hogwarts – Alloggi di Aryana Silente -  Marzo 1995
Aryana Silente
                                                        J.  sta benissimo. Tutto è andato liscio. Appuntamento confermato. Verrò da sola.
                                                                                                                                                                                 A.
Trascritto il brevissimo messaggio, lo legai alla zampa di Syria e le aprii la finestra per farla volare il più in fretta possibile da Sirius. Fatto ciò, mi lasciai andare sul divanetto verde  in morbido velluto al centro del mio appartamento.  
La giornata era stata lunga  e sfiancante ma per fortuna niente era andato storto: James era stato recuperato e trasportato ad Hogwarts nella massima riservatezza e discrezione. Nessuno si era accorto di niente. Persino Piton non insinuò alcun sospetto.  
Ma la parte più difficile sarebbe dovuta ancora venire: tenere nascosto un ragazzino ad Hogwarts non sarebbe stato facile, persino per me e per mio padre.
Tuttavia decisi di scacciare dalla mente quei pensieri  a cui avrei avuto tempo e modo di dedicarmi più in là. Adesso il vero problema che mi si poneva di fronte era Sirius.  
Per quanto tempo sarebbe potuto rimanere in quella caverna? Non per molto, ormai.
E dove si sarebbe rifugiato? Non aveva importanza. Tanto ovunque si fosse nascosto,  non sarebbe stato per niente un bene perché sarebbe stato lontano da noi, dalla sua famiglia.
Il solo pensarlo mi metteva i brividi.
Fino a quel momento eravamo sempre stati io e James.
Solo io e James.
E non avevo mai pensato a noi due come una vera famiglia.
 Noi eravamo noi due e basta.
Adesso invece era tutto cambiato. Adesso eravamo tre, e se c’era una cosa di cui potevo essere certa era che dovevamo rimanere uniti.
Non avrei mai più permesso al male di privarmi della mia famiglia, dei miei cari, della mia vita.
Mai più.
 In testa avevo solo la notte scorsa..la nostra notte. Il suo odore, le sue mani, i suoi occhi nei miei..Non riuscivo a togliermelo dalla testa.
Sarà che avevo bisogno di ricordarmene continuamente per convincermene.
Mi ero così tanto abituata alla mia vita senza Sirius che, riaverla indietro, mi sembrava un’illusione.  
Dopo anni passati a negare e a reprimere la verità sui miei sentimenti ,persino a me stessa,ora gettare la maschera faceva quasi paura.
Il muro eretto intorno a me era talmente alto ormai che abbatterlo sembrava quasi impossibile. Se avessi abbattuto quel muro, sapevo già a cosa andavo incontro..sarei tornata di nuovo vulnerabile. Mi avrebbero ferita, di nuovo.  Nell’arco di quei tredici anni, avevo stoppato la mia vita. Mi ero nascosta sotto una campana di vetro e avevo lasciato tutto il mondo fuori. Potevo vederlo ma non potevo sentirlo davvero. Le cose mi accadevano ma non mi toccavano realmente. Sopravvivevo ma non vivevo. Può sembrare orribile ma non è così. Solo grazie a quel muro mi sono salvata. Era la mia protezione, la mia corazza che impediva di legarmi alle persone e quindi inevitabilmente di stare male.
Ma adesso quel muro non esisteva più.  
Sirius era riuscito a rompere quella barriera, ancora una volta.  
Era entrato di nuovo con tutta la sua forza e impetuosità nella mia vita, anzi no, non è esatto.
Io non avevo una vita senza di lui per il semplice fatto che la vera vita era lui.
Tutto aveva di nuovo colore e sapore con lui al mio fianco. Tutto aveva molto più senso. Tutto aveva una poesia.  E dove prima c’era cinismo e desolazione adesso c’era speranza. Quando tutto sembrava ormai perduto, lui aveva riacceso la luce nel mio spirito.   Era sempre stato così e sempre sarebbe stato.
A riscuotermi dal mio torpore contemplativo ci pensò una folata di vento la quale mandò a terra molte delle mie scartoffie.   Mi alzai per chiudere la finestra ed inevitabilmente l’occhio mi cadde sulla porta socchiusa della camera da letto, dove dormiva James.  Rimasi per un attimo incerta sull’uscio, poi mi decisi ad entrare.
Mi sedetti ai piedi del letto e lo osservai, mentre dormiva placidamente.
Era del tutto identico a suo padre.  
Quante volte  mi ero fermata a guardarlo riposare, anche per tutta la notte, senza dire una parola, solo contemplando la sua figura così tanto simile a Sirius.  Solo che se quel dettaglio in passato recò al mio animo irrequietezza e malinconia, quella sera mi inorgoglì e mi rese felice.  
“Mamma..”sussurrò assonnato James, stropicciandosi gli occhi.
“Tesoro, tranquillo, torna pure a dormire..”.
“Che fai qui?”.
“Niente, semplicemente notavo quanto è meraviglioso il mio principino quando dorme”.
“No, sul serio..”disse, mettendosi a sedere preoccupato. “Ho notato che c’è qualcosa che non va, già da stamattina..”.
“Tu sei troppo perspicace, J. Dovrei ricordarmene più spesso.  Ad ogni modo, c’è qualcosa di cui dovrei parlarti ma te ne parlerò domani o nei prossimi giorni, o quando lo riterrò opportuno ma non certo stasera. Ora riposati”.
“Sono troppo assonnato per controbattere ma sappi che non sono d’accordo”disse, rimettendosi sotto le coperte.
Risi di gusto.
“Francamente, me ne infischio”.
“Mamma, meno film babbani,eh?”.
“A nanna, immediatamente, poppante”.
“Mamma, ti voglio bene”.
“Anch’io , tesoro”.
“Eh, mamma?”.
“Si?”dissi proprio quando stavo per chiudere la porta.
“Non chiamarmi più tesoro”.
“Ok, tesoro”.
Chiusi la porta, ridacchiando ma questo non mi impedii di sentire i suoi sbuffi dall’interno.
 Guardai l’orologio che segnava mezzanotte e trenta.
 Pensai che era troppo tardi per continuare a pensare alle miriadi di preoccupazioni che affollavano la mia mente. Piton, Moody, mio padre, Sirius, Voldemort, Harry, avrebbero aspettato domani mattina per  tormentarmi.
 Ora, il mio unico desiderio era sprofondare in un lunghissimo e piacevolissimo sonno senza sogni.

                                                                             ************************

Quando Aryana  scese a colazione quel giorno era assolutamente certa di avere gli occhi di tre maghi in particolare puntati addosso. Evitò accuratamente i loro sguardi, come evitò la presenza di suo padre, andandosi a sedere accanto ad Hagrid.
“Abbiamo fatto un grandissimo errore, un madornale errore, a dirle la verità. Dovevamo farci gli affaracci nostri. A cosa Merlino stavamo pensando quando siamo andati nel suo ufficio?Come al solito abbiamo voluto fare i paladini della giustizia, fallendo, per altro! Che stupidi! Adesso chissà cosa ne farà delle nostre rivelazioni a dir poco avventate. Preghiamo che non vada dritta filato da qualche Auror”esclamò Harry, irritatissimo.
“Harry, ancora con questa storia? Cosa ti aspettavi che facesse i salti di gioia? È chiaro che le servirà del tempo per metabolizzare l’ intera faccenda. È una donna orgogliosa quindi sarà infuriata con tutti a causa del nostro piccolo segreto che nessuno le ha rivelato fino ad oggi. Le hanno..abbiamo..volutamente nascosto la situazione di Felpato e , per di più,ne è dovuta venire a conoscenza da noi tre, che praticamente siamo quasi come degli sconosciuti. Se fossi stata in lei, neanche io avrei reagito benissimo..”soffiò Hermione con tutta l’aria di chi era stufa di ripetere sempre le stesse frasi.   
“Harry, è inutile lambiccarsi il cervello. Ormai la frittata è fatta. Vedrai, si chiarirà tutto. Ha ragione Hermione, è solo infuriata. Prima o poi le passerà e poi stai sottovalutando il fatto che Albus Silente è suo padre e le spiegherà dettagliatamente la vicenda quindi non c’è da che preoccuparsi”bofonchiò Ron con la bocca piena di uova e l’aria gioviale.  
Nonostante le rassicurazioni dei due amici, però, l’animo di Harry rimaneva turbato e per questo motivo non riusciva a staccare gli occhi di dosso all’ Auror.  
Fece il suo ingresso in sala Ludo Bagman più allegro e sornione che mai. Si avvicinò ad Aryana e le sussurrò qualcosa all’orecchio con chiaro disappunto di lei. Dopo aver scambiato qualche parola con Ludo, l’ Auror si alzò e venne dritto verso loro tre. Il cuore di Harry fece un salto e si riempì di sollievo, credendo che Aryana avesse finalmente dimenticato il suo rancore ma si ricredette immediatamente quando questa si fermò a  circa un metro dalle loro sedute e gelidamente disse: “Tutti i campioni dovranno recarsi al campo di Quidditch stasera alle nove, Potter. Il signor Bagman”indicò con una smorfia mal celata il saltellante uomo al tavolo degli insegnanti “vi illustrerà la terza prova”.
“Aspetta”esclamò frenetico Harry, quando vide l’ Auror allontanarsi.  
“È tutto, Potter”dichiarò gelida senza voltarsi.
Harry si risedette mogio, mogio. Avrebbe voluto sprofondarci in quella panca di legno.

Aryana Silente

Mi liberai in fretta di un trotterellante Ludo Bagman e mi precipitai di filato nel mio ufficio. Syria era passata dalla Sala Grande per farsi vedere da me e poi era risalita verso i miei appartamenti affinché  mi recapitasse il messaggio che aspettavo con impazienza.
James era disteso sul divano e leggeva un volume di incantesimi in elfico, facendo pratica con la bacchetta magica. Lui non era un mezzo elfo come me ma era davvero un mago brillante.  Rimase sorpreso dal mio arrivo ma ,prima che aggiungesse qualcosa, gli indicai l’aquila alla finestra e dopo avermi fatto un cenno di assenso sprofondò nuovamente nella sua attività. Mi affrettai ad aprire la finestra e ,dopo aver slegato il messaggio dalla zampa di Syria, lessi con impazienza.
 
A, mi dispiace tantissimo ma non penso ci possano essere altri incontri tra di noi per adesso. La caverna non era più un posto sicuro e sono stato costretto ad andarmene. Me ne starò in giro per un po’, ma credo di tornare da voi per la terza prova. H. mi tiene aggiornato su tutto quello che succede e anche tuo padre. Spero che tu voglia fare altrettanto. Mi aiuta a non sentirmi da solo e poi la tua scrittura è incantevole. Credo che le tue lettere profumino di te. Forse sono impazzito o forse mi manchi troppo. Mi mancate troppo. Hai già parlato di me a James? Se non lo hai fatto, non ti preoccupare, non voglio metterti fretta. Anche se non mi dispiacerebbe ricevere qualche riga anche da lui. So che è pericoloso ricevere troppi gufi ma credo che Siria, nel posto in cui sono ora, non dia troppo nell’occhio. A proposito, mi è mancata anche lei. Credo abbia cercato di comunicare con me. Ha chiuso gli occhi e nella mia mente sono apparse le vostre immagini. Se non è stata la mia immaginazione, avevi ragione, James è uguale a me ed è incredibile.  Vi sogno tutte le notti e vi penso in ogni attimo della giornata. Sono davvero preoccupato sia per H sia per voi due.  Quello che sta succedendo è tremendo. Vorrei parlartene da vicino. Vorrei starvi vicino. Vorrei essere lì a proteggervi ma penso che il modo migliore di farlo sia tenermi lontano da voi il più possibile. Scusami per tutto questo. Spero un giorno mi perdonerai per tutto. Manda un bacio da parte mia a mio figlio. Pensarlo mi mette i brividi, figurati scriverlo. Spero di tenerti tra le mie braccia prestissimo, anche perché ,dopo ieri notte, penso che non potrei più rinunciare a te, neanche se lo volessi. Credo che morirei. Ti Amo immensamente. Vi amo. Ora e Sempre.

 Sinceramente vostro, S.                                                                                                                                             

Credevo mi stesse scoppiando il cuore.  Prima che James si accorgesse della mia commozione mi andai a rifugiare in bagno.  Sirius aveva ragione, l’impotenza è la cosa peggiore. Tuttavia avrei scambiato all’istante quell’impotenza che adesso stava facendo tremare il mio cuore, come solo un cuore solleticato dall’amore può, con il tormento che avevo provato per quei lunghissimi e interminabili anni, non solo lontana da lui ma anche nella convinzione di essere stata illusa e tradita.
Sorrisi improvvisamente fra le lacrime.
Un pensiero ironicamente divertente era corso tra i miei pensieri: Sirius, non aveva mai detto così tante cose romantiche tutte insieme. Non era esattamente nel nostro stile.                                                                                 
                                                                                    
                                                                                     ************************

“Ma certo che no, signorina Fleur.  Non dovrete solo attraversare il labirinto. Ci saranno molti ostacoli: creature, maledizioni,incantesimi..vedrete, vedrete!”esclamò Bagman gioviale, sorridendo in particolar modo ad Aryana e ad Harry.
Mentre Ludo continuava a blaterare eccitato, Harry osservò l’ Auror sempre più incupito. Da quando aveva messo piede al campo da Quidditch non l’ avevo degnato nemmeno di uno sguardo.
Possibile che fosse così dannatamente orgogliosa? In fondo Harry non aveva fatto nulla di così aberrante.
“Ludo, credo sia abbastanza. Non gli vorrai dire tutto, no?”sbuffò irritata Aryana, con tutta l’aria di chi avrebbe voluto tornarsene subito al castello.
“Già, già. Hai ragione come sempre, Ary. D’altronde ci priveremmo di tutto il divertimento,no?”ridacchiò estatico mentre per tutta risposta Aryana aggrottava le sopracciglia schifata e si dirigeva a passo spedito verso il castello.
D’un tratto Harry ebbe un’illuminazione.
Forse a rendere così irritabile  Aryana non era solo il suo orgoglio ferito..forse c’era qualcosa che la preoccupava all’ interno del castello, un segreto..forse..o forse Harry stava uscendo matto a furia di scervellarsi per psicoanalizzare il comportamento dell’Auror.
Aryana non si psicoanalizzava.
Aryana era semplicemente un arcano mistero.

                                                                         ********************

Aryana Silente

Percorrevo a passo svelto i corridoi del castello in attesa di arrivare ai miei alloggi.
Ero in ansia per J.
Sapevo che non c’era alcun motivo di esserlo ma era così. Ogni minuto senza di me era un minuto di nevrosi. Non vedevo l’ora di averlo sotto i miei occhi per tenerlo al sicuro.
All’improvviso una mano mi afferrò il braccio e mi costrinse a voltarmi: Albus.
 Se fosse stato un mago come gli altri probabilmente l’ avrei sentito arrivare da chilometri ma lui era mio padre ed evidentemente voleva cogliermi alla sprovvista. Sapeva fin troppo bene che se avessi saputo del suo arrivo mi sarei defilata in un battibaleno. Ero ancora parecchio infuriata con lui e con tutta la situazione.
“Che vuoi?”ringhiai irritata.
“Vorrei parlarti, da soli. Andiamo nel mio ufficio”disse calmo.
“Non credo sia una cosa fattibile”.
“Hai notato come la mia voce non abbia enfatizzato la parte finale della frase? Non era una domanda, Ary. Dobbiamo parlare e prima lo faremo meglio sarà . Puoi anche insultarmi e tirarmi oggetti addosso se ti fa sentire meglio ma non puoi ignorarmi”.
“Oh si che posso”.
“No, non puoi. Per James”.
Ci riflettei un attimo. In fondo avrei anche potuto far finta di ascoltare e rifiutare le sue scuse. Mi decisi e lo seguii.  Appena prima di arrivare davanti al gargoyle per accedere all’ufficio di mio padre,una scena alquanto bizzarra si presentava davanti ai nostri occhi.  
 “Devo vedere il Professor Silente!Il signor Crouch..quante volte dovrò ripeterglielo?”esclamò un Harry sempre più sconvolto rivolgendosi a Piton al quale apparve un sorriso mellifluo in volto.
“C’è qualche problema?”esclamò mio padre, venendo loro incontro.
“Signor Silente, Crouch..è nella foresta..sta male..”.
“Andiamo immediatamente”dissi laconica con uno sguardo incoraggiante rivolto ad Harry. Piton ci guardava interdetti. Il suo odio verso quel ragazzino lo rendeva completamente cieco e ottuso.
“Guidaci”disse mio padre conciso.
Ascoltavamo con attenzione il resoconto di Harry, scambiandoci occhiate eloquenti. Da tempo ormai sospettavamo che la malattia di Crouch fosse un’ abile messinscena, il suo apparire e riapparire negli uffici dei professori e adesso la sua presenza al limitare della foresta. Da quello che diceva Harry sembrava essere in uno stato a dir poco confusionale, alternava momenti di irrequietezza, nei quali profetizzava l’avvento del Signore Oscuro, e momenti di tranquillità massima, nei quali addirittura scambiava Harry per il suo assistente. Tutto lasciava presagire che  fosse sotto la maledizione Imperius.  Ne avevo visti troppi di casi simili per non capire al volo di cosa si trattasse.
Arrivati sul posto, trovammo un Krum semi cosciente e di Crouch nemmeno l’ombra. Imprecai mentalmente.
Mentre mio padre si occupava di Krum e della sua testimonianza ,dal nulla apparve Malocchio Moody.
Cosa ci faceva lì ? Come aveva fatto a sapere cosa stava succedendo se mio padre non lo aveva ancora mandato a chiamare? Borbottò qualcosa a proposito di Piton. Ma come aveva fatto ad arrivare in così poco tempo e a sapere il punto esatto in cui fossimo?
In mezzo al pandemonio che si stava creando lì attorno, esclamai: “Papà, dobbiamo trovare Crouch!”.
“Ci penso io, Silente”si offrì Moody.
“Ma dove vai, da solo? Dobbiamo organizzare squadre di ricerca..o quanto meno dovrei venire anch’io..”lo rimbrottai.
“Non può essere andato così lontano, no? E poi è meglio se tu resti qua a tenere a bada la situazione”disse e scomparve nella foresta,prima che potessi aggiungere qualcos’altro.
“Aryana! Mi serve che leggi nella mente di Krum prima che arrivi Karkaroff e scoprire cosa è  successo”ordinò mio padre.
Senza aggiungere una parola, mi chinai verso Viktor e cercai di ispezionare la sua mente cercando di non turbarlo più di tanto. Inutile. I suoi ricordi si fermavano alla botta in testa. Chiaro segnale o di un Confundus o di un Imperio.
“Niente. È stato stregato”.
Nel frattempo era arrivato Karkaroff più agitato e scomposto che mai. Riuscivo a leggere il terrore nel suo sguardo. Incominciò a lanciare insulti e ingiurie contro l’Inghilterra e contro mio padre, blaterando a proposito di un complotto ai suoi danni. Hagrid per poco non gli saltò addosso per la rabbia.  Soltanto dopo ore fu ristabilita la calma. Inutile dire che il mio unico pensiero era cosa Merlino stesse facendo Moody nella foresta. I miei sospetti su di lui crescevano di secondo in secondo.

Poche ore dopo – Ufficio di Albus Silente

“Ti dico che sta mentendo!”strillai infuriata.
“Ma se hai ispezionato la foresta da cima a fondo fino a poco fa e l’ hai detto tu stessa che non c’è niente”ribatté mio padre.
“Appunto. Non c’ è nulla. Nessuna traccia di come è arrivato né di come se ne è andato. Qualcuno ha cancellato di proposito le impronte. Ed è chiaro che Moody ha raccontato una balla dicendo che sulla Mappa non c’era segnato nessuno. È impossibile che sia evaporato. Dovevo andare io a cercarlo. Almeno forse avremmo saputo da dove arrivava. Dovevo insistere di più e soprattutto devo farmi restituire quella mappa. In fondo è più mia che di Moody, non ti pare?”.
“Aryana, sono d’accordo con te. Malocchio ha qualcosa di strano e di sospetto ma non sono sicuro di che cosa e prima di formulare accuse voglio essere completamente certo di cosa gli stia capitando”.
“Io non sto formulando nessuna accusa. Se proprio vuoi sapere la verità, non ci sto capendo niente. Non ho idea in che razza di imbroglio sia coinvolto Malocchio ma ti sto dicendo che nasconde qualcosa e che ci ha mentito riguardo Crouch. Lo so, l’ ho percepito”.
“E di questo sospetto anch’io, purtroppo”.
“Proporrei un faccia a faccia. Dovrà darci conto e ragione delle sue stranezze”.
“Assolutamente no. Negherebbe tutto e farebbe il finto tonto. Non è il tipo che si fa mettere alle strette. E se fosse sotto la Maledizione Imperius? Manderemmo a monte i suoi piani e non sapremmo più chi dobbiamo tenere d’occhio. Invece quello che dobbiamo fare è sorvegliarlo, cercare di capire i suoi atteggiamenti senza dare nell’occhio, come solo tu sai fare, elfo”.
“Non dobbiamo più dargli incarichi di estrema importanza tanto per cominciare”.
“Si, ma dobbiamo stare attenti a non estrometterlo altrimenti sospetterà di qualcosa”.
“Perfetto. Adesso però devo andare da James. Gli avevo detto che tornavo alle nove e mezza e invece è notte fonda e non mi sono nemmeno fatta sentire”dissi andando alla porta.
“Aspetta,elfo. Adesso vai a riposare ma domani dobbiamo parlare”sentenziò serio.
Non risposi e richiusi la porta alle spalle. Mi diressi nel mio alloggio con mille domande irrisolte in mente e con una grande inquietudine addosso. Le parole del signor Crouch, riferite da Harry, continuavano a rimbombare nella mia testa: “Il Signore Oscuro..sta tornando..più forte..”. Era esattamente quello che sognavo ormai da troppo tempo per pensare che fossero solo coincidenze..
  
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