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Autore: Lady Lynx    11/10/2009    5 recensioni
[Big Damn Table]
Albus Silente.
100 importanti passaggi della vita di un Mago che ha scritto la Storia.
Dal Capitolo 41:
“Egregio Signor Silente, come dedica alla Sua importantissima vittoria contro il Mago Oscuro Grindelwald e come celebrazione del ricevimento dell’Ordine di Merlino, la Ditta Mielandia & Co. Le manda questa confezione di Cioccorane contenenti la figurina rappresentante la Sua importante persona, sperando che Le sia gradita.
In attesa di istruzioni al riguardo e di un Suo permesso per l’eventuale divulgazione del prodotto,
Le porgo i miei migliori saluti.
Candice Lollels, Responsabile Capo Mielandia”

Storia scritta senza scopo di lucro. I personaggi appartengono a J.K. Rowling.
Genere: Drammatico, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Albus Silente, Altro personaggio, Gellert Grindelwald, Minerva McGranitt
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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2. Figurina del futuro

Prompt: 056. Colazione
Periodo: autunno 1883
Narratore: Esterno
Rating: Verde
Genere: Generale
Personaggi: Albus Silente, Kendra Silente

- Non voglio il porridge – disse con calma decisione il piccolo Albus, incrociando le braccia davanti alla ciotola colma di latte che sua madre aveva appena appoggiato sul tavolo.
- Non fare il capriccioso, avanti – lo blandì Kendra con un sorriso – non è per niente male, sai? –
- Non mi piace – replicò lui con la stessa voce ferma e inflessibile di prima.
La donna si chiese se fosse normale che un bambino di due anni avesse un simile comportamento.
Era sempre stato buono e affettuoso con lei e Percy, non alzava mai la voce e obbediva a qualsiasi cosa gli dicessero.
Ma, ed era un ma terribile, quando si metteva in testa di non voler fare qualcosa si poteva star certi che non l’avrebbe fatta a qualsiasi costo.
- Albus, se non mangi quel porridge sarò costretta a dirlo a papà quando tornerà da lavoro – lo ammonì lei, sapendo che non avrebbe attaccato ma sperandoci.
- Va bene, mamma – rispose allora con calma e con uno sguardo sereno - è giusto che lo sappia anche lui -
Kendra lo guardò a lungo sbigottita, ma alla fine prese la ciotola e assaggiò un cucchiaio del contenuto.
Effettivamente non era tra i migliori piatti che avesse mangiato nella sua vita.
Anzi, sapeva di cartone.

Svuotò quello che restava del porridge nel cestino dell’immondizia e si arrese a guardare suo figlio con sguardo severo, cercando di non fargli capire che condivideva la sua idea a proposito di quella robaccia.
- Era buono, Albus – iniziò a dire con voce incerta – pensa a tutti quei bambini che muoiono di fame perché non sono benestanti come noi –
- Tanto non piace nemmeno a te, mamma –
Lo sguardo azzurro e innocente del bambino la lasciò senza parole. A volte temeva che potesse leggerle nella mente senza fare troppo sforzo.
- Allora, cos’altro vuoi per colazione? – chiese con tono di resa, dopo un sospiro.
- Le Cioccorane – rispose subito il bambino, con un lampo di furbizia negli occhi.
- No, le Cioccorane no! –
Kendra cercò di tenere fisso il suo sguardo severo e di calcare sul tono rigido della sua voce, ma quella maschera impenetrabile si sciolse dopo pochi secondi davanti all’impassibilità del figlio.
“Ha solo due anni… solo due anni e riesce già a controllare chi gli sta attorno… “
- Albus, amore mio… - riprese la donna, mordendosi le labbra - …le Cioccorane ti fanno male a quest’ora di mattina, mangia qualcos’altro! –
- Se io mangio qualcos’altro posso avere anche le Cioccorane? –
Era ormai sull'orlo della resa. Non riusciva a negare qualcosa a quegli occhioni così dolci e sinceri.
- Va bene, tesoro... va bene… cos’altro vuoi?  -
- I biscotti di Merlino – decise il bambino con espressione seria.
Kendra sospirò, sentendosi sconfitta, e appoggiò la scatola colorata sul tavolo.
Albus la aprì con un sorriso luminoso e la donna dimenticò il suo proposito di fare la sostenuta e di sembrare arrabbiata.
Niente era più bello del vedere il cielo sereno nello sguardo del suo bimbo.

- Scommettiamo che io trovo una figurina più bella della tua? – scherzò lei, porgendogli una Cioccorana.
Albus si imbronciò leggermente, ma sembrò accettare la sfida.
Madre e figlio scartarono nello stesso momento il loro dolcetto, curiosi di scoprire quale personaggio famoso sarebbe stato nelle loro mani.
Appoggiarono le due figurine fianco a fianco, ritraevano la stessa persona.
Dylis Derwent.
- Mamma, mamma! – esclamò il bambino tutto entusiasta – Hai visto? È la mia preferita! –
- La tua preferita? – ripetè Kendra confusa.
- Lei è la Preside di Hogwarts, vero? Voglio diventare come lei! –
Albus addentò con gusto un biscotto di Merlino, saltellando sullo sgabellino.
- Credi che ce la farò, mamma? – chiese infine il bambino con aria assorta.
- A diventare Preside di Hogwarts? –
Albus annuì eccitato. Kendra sapeva quanto fosse difficile che accadesse, ma non voleva infrangere i sogni del suo bimbo.
- Certo che ce la farai, tesoro… tu sarai il migliore Preside di Hogwarts mai esistito! Ti conosceranno in tutto il mondo e sarai rispettato più del Ministro della Magia in persona! – fantasticò la giovane strega, con il cuore colmo di gioia nel vedere lo sguardo luccicante di aspettative di Albus.

Non sapeva ancora quanto avrebbe avuto ragione.

Un ringraziamento speciale a Ernil per il commento e a Alaide per averla messa tra i seguiti.
  
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