Tyrion132*
Io sapevo che Teddy Tonks
fosse un mezzo sangue, ma forse mi sbaglio. Come ho detto sono tutto tranne che un’esperta della saga. Però
in questa storia, come in tutte le mie altre è un mago
nato da babbani! ^_____^
Anywhere: Silente è vivo, ma io non lo
tiro in causa perché non sono in grado
di scrivere su di lui! Mea culpa. Se hai delle domande
puoi tranquillamente pormele qui, o via e-mail. Non ho mai mangiato nessuno fino
ad adesso *sputa la tibia di un povero recensore* Oh,
beh, lui è una lunga storia.
Le montagnine: Frank è un Cacciatore?
Beh, leggete il capitolo e scopritelo!
XD
Capitolo 61
Infondo
è vero quel che si dice. Più a lungo regge una bugia, più gravi saranno le sue
conseguenze quando verrà scoperta. Ad Alastor Moody era bastato uno
sguardo per capire che la menzogna era caduta e che Frank
sapeva tutto, si alzò appoggiandosi al suo bastone
magico –Vuoi uccidermi?- gli chiese e l’uomo strinse i denti. Per troppi anni aveva vestito i panni
dell’agnello , aveva trattenuto gli istinti e fatto la
persona perbene. Ora però… Annuì e si chiuse la porta alle spalle. Tolse la
chiave e poggiò la mano sulla toppa e Malocchio sentì la serratura scattare. Era in trappola con una bestia che pregava
solo di venire liberata.
In
un secondo se lo ritrovò addosso. Passavano gli anni, ma Frank
sembrava non sentirlo. Era rimasto lo stesso, un sorriso gli increspò le
labbra, aveva fatto davvero un buon lavoro con lui. Si sentì sbattere contro un
muro, ma non si lamentò nonostante il male. Socchiuse l’occhio e lo puntò,
assieme a quello magico, in quelli grigi dell’uomo.
-Non
è da te giocare con la preda.-
-Mi
hai mentito. Avevi detto che dopo me e James non né avevi addestrati altri.-
-Ho
fatto quello che dovevo. Non puoi biasimarmi per aver
obbedito agli ordi…- il pugno di Frank
che si abbatte contro la sua mascella gli fece mordere
la lingua e vedere doppio. Credette di cadere, ma il
mago lo tratteneva ancora per la giacca. Gli rivolse un’occhiata divertita –Che
cosa ti contraria Frank, mica l’ho capito.-
-Hai
messo su una fabbrica di assassini! Ecco
cosa mi contraria!-
-Credevi
di essere unico ed inimitabile!?-
-Chi
altri ha il Marchio dei Cacciatori? Quanti killer ci sono a piede libero!?-
Malocchio
sputò sangue a terra e per un secondo Frank
ebbe l’impressione che stesse facendo mente locale. Un brivido gli
attraversò la schiena, ma quanti mostri aveva contribuito
a creare? Lo scosse e l’obbligò a guardarlo- Quanti?-
ripeté e il vecchio si leccò le labbra.
-Tre.-
-Altri
tre Cacciatori hanno visto la luce?-
-Esattamente.
Ho fatto ciò che dovevo!-
-Hai
fatto ciò che dovevi? Per chi? Per il Consiglio? Per
la Patria? Se non vuoi che ti uccida non portarmi per il culo, vecchio! – gli fece battere la testa contro il
muro e poi lo ribaltò sulla scrivania ingombra. Afferrò il tagliacarte e gli lo
puntò al collo. Era pronto a sgozzarlo come un maiale - L’hai
fatto per la tua sete di vendetta! Quelli hanno ammazzato tua moglie e tu li
hai ripagati creando massacratori!- se lo avvicino fino a portarselo a un soffio dal naso –Voglio i nomi. Chi
sono gli altri due ?-
-Oltre
a Lorien?-
-Esatto?
Chi sono gli altri due cacciatori?-
-Davvero
non immagini chi possono aver scelto per servire la causa?-
Lo
sguardo di Frank si fece più fisso. Si tirò indietro
e scosse il capo –Tu sei malato.- gli disse mentre faceva cadere il tagliacarte
–Hai dato Andrea e uno dei tuoi nipoti ai Cacciatori?- mormorò –Chi dei due
ragazzi?- Malocchio non rispose-QUALE
STAI ADDESTRANDO ALASTOR!?-
Poi
ricordò.
Sconvolto,
si prese la testa fra le mani e fece il
giro del tavolo . Non poteva credere a quello che
stava succedendo? Altri tre mostri come
lui a piede libreo? Altri tre assassini
addestrati… Malocchio si tirò su toccandosi il collo e senza voltarsi mormorò
–Hanno scelto chi sarà il prossimo cacciatore, Frank.
Preparati.-
-.-.-.-.-.-.-.-.
-Andrea
Moody!-
Andrea
sollevò lo sguardo dalla rivista che stava sfogliando ,
confusa osservò l’espressione assassina che animava il volto di Frank e portò indietro la sedia dal tavolo –Frank.- disse mentre si alzava –Che faccia brutta.-
Tentò
un sorriso, ma l’uomo non sembrava in vena né di marinerie, né di altro.
Aggrottò le sopracciglia e guardò oltre la sua spalla, verso la cucina –Siamo soli.- le rispose il mago.
Andrea
fece il giro della tavola e gli si piazzò davanti –Non era questo che…Che stai facendo?-
Si
stava togliendo la giacca. Si fece indietro di un passo per permettergli di
muoversi, e lo guardò slacciare un polsino della camicia e arrotolare la
manica- Cazzo.- sbottò alla vista del tatuaggio che
gli marchiava la pelle –Sei…- istintivamente portò una mano al fianco –Un Cacciatore.-
-Anche
tu.-
-Sì.
Mio malgrado.-
-E
anche uno dei tuo figli.-
Vide
Andrea sbiancare e ringrazio Dio. In caso contrario,
se fosse stata felice di quella cosa, o come Malocchio
persino orgogliosa , beh si sarebbe trovato * costretto * a tirarle il
collo come una gallina. Si sentì spingere di lato la porta e la seguì con lo
sguardo mentre si rivestiva.
-Mamma?-
Joel
sollevò la testa dal cuscino mentre la donna entrava come un tornando
nella camera che divideva col fratello. Andrea non gli rivolse più di mezza
occhiata e si portò accanto al letto di James.
Conosceva bene i requisiti per entrare nei Cacciatori. Bisognava aver compiuto
almeno sedici anni. Il ragazzo si tirò a sedere in mezzo al letto insonnolito e
senza porre tempo in mezzo la donna gli sfilò dalla testa la maglia che usava
per dormire.
-Mamma
cazzo fai?-
-Cristo
santo.-
-Cosa?-
Guardò
il tatuaggio sul suo pettorale sinistro poi la madre, che sembrava sul punto di
scivolare a terra – Che c’è?- le chiese –Mamma!- Lui non sapeva cosa comportava
essere un Cacciatore, Malocchio gli aveva solo detto di essere stato scelto per
entrare in un corpo d’elitè degli Auror , non gli era stato a spiegargli che era stato marchiato
come assassino e che la sua stessa pelle l’aveva reso nemico giurato dei Mangiamorte.
-Mamma.-
Andrea
uscì dalla stanza , si volse, Frank
la stava fissando dal fondo del corridoio – Gli ha dato mio figlio. Mio padre
ha sacrificato mio figlio! - Frank annuì e lei mandò
un urlo di pura rabbia, mentre Sirius, Joel e James uscivano di corsa
dalle loro stanze, si avvicinò a Frank e lo afferrò
per la giacca – Avevo diciassette anni, era una bambina, ho accettato di
entrare nei Cacciatori sapendo a cosa andavo in contro! Volevo morire e speravo
di finire ammazzata in qualche vicolo.-
“All’epoca credeva che Sirius fosse un
traditore…”
-Non
sapevo che…-
-Fosse
una condanna a vita. Che dopo la tua anima si sarebbero
presi anche la tua carne …Lo so piccola. Nemmeno io lo immaginavo.- le poggiò
una mano sulla testa e la spinse contro di lui per stringerla con un braccio.
Lanciò uno sguardo verso Sirius che lo guardava senza
capire e poi inspirò profondamente – Si prenderanno anche il mio John.-
-.-.-.-.-.-.-.-.
Lavarsi
non serviva a cancellare lo colpa.
L’aveva
capito anni fa eppure ancora sperava ancora nell’acqua e nel sapone per
ripulirsi la coscienza. Lorien chiuse gli occhi
mentre sollevava la testa verso il getto della doccia, nell’impeto del momento,
grazie alla rabbia, al marchio di Salomone e all’odio, aveva
fatto cose che aveva visto solo nei libri. Tossì e sorrise suo malgrado.
Alla fine smentito chi l’aveva considerato troppo
delicato di salute per essere un Cacciatore. Abbassò lo sguardo, al tatuaggio
sul suo stomaco, lo toccò con un dito e quasi lo sentì dolere.
[Dopo questo…La
tua vita appartiene allo Stato Magico.]
Fece
una smorfia e si tirò indietro dal getto dell’acqua. Girò il rubinetto e con
gli occhi cercò un’asciugamani. Trovò un telo da bagno
e se lo strinse ai fianchi. Luna dormiva tranquilla, non l’aveva sentito
rientrare e nel sonno sorrideva tranquilla. Si sedette accanto al letto e si
portò una mano alla fronte.
“Che ho fatto…?”
-Lorien?-
Luna
tirò su la testa dal cucino e battendo le palpebre si rese conto che Lollo aveva solo un asciugamano addosso. Arrossì
paurosamente e il ragazzo aggrottò le sopracciglia- Mi hai visto anche con meno
addosso.- le disse con ghignetto malvagio.
-Sì
però…-
-Hai
perso l’abitudine.-
-Esatto.-
Luna
si tirò a sedere e scoprendosi lanciò le gambe oltre il bordo del letto. Piegò
leggermente il busto in avanti e Lorien si tirò
indietro-Che c’è le chiese?- con un sorriso.
-Te
l’ho mai detto che sei troppo bello per essere vero?-
Lorien
rimase in silenzio per un paio di secondo poi scoppiò
a ridere. Ecco cosa amava di lei più di tutto, la sua innata
capacità di risollevargli l’uomore. La prese
la testa fra le mani e le schioccò un bacio sulle labbra. Si sentì trattenere
per le spalle e un secondo dopo si ritrovò steso su Luna che rideva.
-Mah?-
-Vorrei
recuperare le vecchie abitudini.-
-Oooooh,
ma anch’io se è per questo.-
-.-.-.-.-.-.-.-.
Stava
male.
Fisicamente,
mentalmente e non sapeva che altro ancora. Si
spinse fuori dal camino e la vista di Alice in camicia da notte gli strappò un sobbalzo –Ally.- mormorò mentre la donna socchiudeva leggermente gli
occhi e si faceva sotto il suo naso,
pericolosa solo come lei sapeva essere–Che c’è?- Non era la prima volta che
usciva il pomeriggio per ritornare a notte tarda.
Non poteva essere arrabbiata per quello.
-Vieni
con me.-
Lo
agganciò al braccio e lo tirò via dal camino. Giù per le scale che davano al
giardino sul retro, Frank la seguì trascinando i
piedi. Non sapeva che cosa poteva essere successo a quell’ora,
e sinceramente non aveva neanche la forza di indagare. Si lasciò portare fuori
e una bestemmia tonante gli si strangolo in gola.
-Devi
dirmi qualcosa.-
Un
enorme bruciatura si allargava nell’erba a tratti ancora in
fiamme, un marchio che voleva dire una condanna a vita, guardò la moglie, poi
John seduto su una delle sedie del giardino, in pigiama e pantofole.
-Sì
e non solo a te.-
Fine capitolo.
Probabilmente verrò uccisa dai fans di Came back che seguono questa storia, ma devo dire che
iniziano a stuzzicarmi Emmie e Abrham.
Voi che ne dite?