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Autore: Ino chan    11/10/2009    7 recensioni
-Tu chi sei?- soffiò l'animagus.- James Potter.-
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Remus/Ninfadora
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'I lost my Home'
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Infondo è vero quel che si dice

Tyrion132* Io sapevo che Teddy Tonks fosse un mezzo sangue, ma forse mi sbaglio. Come ho detto sono tutto tranne che un’esperta della saga. Però in questa storia, come in tutte le mie altre è un mago nato da babbani! ^_____^

 

Anywhere: Silente è vivo, ma io non lo tiro in causa perché  non sono in grado di scrivere su di lui! Mea culpa. Se hai delle domande puoi tranquillamente pormele qui, o via e-mail. Non ho mai mangiato nessuno fino ad adesso *sputa la tibia di un povero recensore* Oh, beh, lui è una lunga storia.

 

Le montagnine: Frank è un Cacciatore? Beh, leggete il capitolo  e scopritelo! XD

 

 

 

 

Capitolo 61

 

 

 

Infondo è vero quel che si dice. Più a lungo regge una bugia, più gravi saranno le sue conseguenze quando verrà scoperta. Ad Alastor Moody era bastato uno sguardo per capire che la menzogna era caduta e che Frank sapeva tutto, si alzò appoggiandosi al suo bastone magico –Vuoi uccidermi?- gli chiese e l’uomo strinse i denti.  Per troppi anni aveva vestito i panni dell’agnello , aveva trattenuto gli istinti e fatto la persona perbene. Ora però… Annuì e si chiuse la porta alle spalle. Tolse la chiave e poggiò la mano sulla toppa e Malocchio sentì la serratura scattare. Era in trappola con una bestia che pregava solo di venire liberata.

In un secondo se lo ritrovò addosso. Passavano gli anni, ma Frank sembrava non sentirlo. Era rimasto lo stesso, un sorriso gli increspò le labbra, aveva fatto davvero un buon lavoro con lui. Si sentì sbattere contro un muro, ma non si lamentò nonostante il male. Socchiuse l’occhio e lo puntò, assieme a quello magico, in quelli grigi dell’uomo.

 

-Non è da te giocare con la preda.-

-Mi hai mentito. Avevi detto che dopo me e James non né avevi addestrati altri.-

-Ho fatto quello che dovevo. Non puoi biasimarmi per aver obbedito agli ordi…- il pugno di Frank che si abbatte contro la sua mascella gli fece mordere la lingua e vedere doppio. Credette di cadere, ma il mago lo tratteneva ancora per la giacca. Gli rivolse un’occhiata divertita –Che cosa ti contraria Frank, mica l’ho capito.-

 

-Hai messo su una fabbrica di assassini! Ecco cosa mi contraria!-

-Credevi di essere unico ed inimitabile!?-

-Chi altri ha il Marchio dei Cacciatori? Quanti killer ci sono a piede libero!?-

Malocchio sputò sangue a terra e per un secondo Frank ebbe l’impressione che stesse facendo mente locale. Un brivido gli attraversò la schiena, ma quanti mostri aveva contribuito a creare? Lo scosse e l’obbligò a guardarlo- Quanti?- ripeté e il vecchio si leccò le labbra.

 

-Tre.-

-Altri tre Cacciatori hanno visto la luce?-

-Esattamente. Ho fatto ciò che dovevo!-

-Hai fatto ciò che dovevi? Per chi? Per il Consiglio? Per la Patria? Se non vuoi che ti uccida non portarmi per il culo, vecchio! – gli fece battere la testa contro il muro e poi lo ribaltò sulla scrivania ingombra. Afferrò il tagliacarte e gli lo puntò al collo. Era pronto a sgozzarlo come un maiale - L’hai fatto per la tua sete di vendetta! Quelli hanno ammazzato tua moglie e tu li hai ripagati creando massacratori!- se lo avvicino fino a portarselo a un soffio dal naso –Voglio i nomi. Chi sono gli altri due ?-

 

-Oltre a Lorien?-

-Esatto? Chi sono gli altri due cacciatori?-

-Davvero non immagini chi possono  aver scelto per servire la causa?-

 

Lo sguardo di Frank si fece più fisso. Si tirò indietro e scosse il capo –Tu sei malato.- gli disse mentre faceva cadere il tagliacarte –Hai dato Andrea e uno dei tuoi nipoti ai Cacciatori?- mormorò –Chi dei due ragazzi?- Malocchio non rispose-QUALE STAI ADDESTRANDO ALASTOR!?-

 

Poi ricordò.

 

Sconvolto,  si prese la testa fra le mani e fece il giro del tavolo . Non poteva credere a quello che stava succedendo? Altri tre mostri come  lui a piede libreo? Altri tre assassini addestrati… Malocchio si tirò su toccandosi il collo e senza voltarsi mormorò –Hanno scelto chi sarà il prossimo cacciatore, Frank. Preparati.-

 

-.-.-.-.-.-.-.-.

 

-Andrea Moody!-

 

Andrea sollevò lo sguardo dalla rivista che stava sfogliando , confusa osservò l’espressione assassina che animava il volto di Frank e portò indietro la sedia dal tavolo –Frank.- disse mentre si alzava –Che faccia brutta.-

Tentò un sorriso, ma l’uomo non sembrava in vena né di marinerie, né di altro. Aggrottò le sopracciglia e guardò oltre la sua spalla, verso la cucina –Siamo soli.- le rispose il mago.

Andrea fece il giro della tavola e gli si piazzò davanti –Non era questo che…Che stai facendo?-

Si stava togliendo la giacca. Si fece indietro di un passo per permettergli di muoversi, e lo guardò slacciare un polsino della camicia e arrotolare la manica- Cazzo.- sbottò alla vista del tatuaggio che gli marchiava la pelle –Sei…- istintivamente portò una mano al fianco –Un Cacciatore.-

 

-Anche tu.-

-Sì. Mio malgrado.-

-E anche uno dei tuo figli.-

 

Vide Andrea sbiancare e ringrazio Dio. In caso contrario, se fosse stata felice di quella cosa, o come Malocchio persino orgogliosa , beh si sarebbe trovato * costretto * a tirarle il collo come una gallina. Si sentì spingere di lato la porta e la seguì con lo sguardo mentre si rivestiva.

 

-Mamma?-

 

Joel sollevò la testa dal cuscino mentre la donna entrava come un tornando nella camera che divideva col fratello. Andrea non gli rivolse più di mezza occhiata e si portò accanto al letto di James. Conosceva bene i requisiti per entrare nei Cacciatori. Bisognava aver compiuto almeno sedici anni. Il ragazzo si tirò a sedere in mezzo al letto insonnolito e senza porre tempo in mezzo la donna gli sfilò dalla testa la maglia che usava per dormire.

 

-Mamma cazzo fai?-

-Cristo santo.-

-Cosa?-

 

Guardò il tatuaggio sul suo pettorale sinistro poi la madre, che sembrava sul punto di scivolare a terra – Che c’è?- le chiese –Mamma!- Lui non sapeva cosa comportava essere un Cacciatore, Malocchio gli aveva solo detto di essere stato scelto per entrare in un corpo d’elitè degli Auror , non gli era stato a spiegargli che era stato marchiato come assassino e che la sua stessa pelle l’aveva reso nemico giurato dei Mangiamorte.

 

-Mamma.-

 

Andrea uscì dalla stanza , si volse, Frank la stava fissando dal fondo del corridoio – Gli ha dato mio figlio. Mio padre ha sacrificato mio figlio! - Frank annuì e lei mandò un urlo di pura rabbia, mentre Sirius, Joel e James uscivano di corsa dalle loro stanze, si avvicinò a Frank e lo afferrò per la giacca – Avevo diciassette anni, era una bambina, ho accettato di entrare nei Cacciatori sapendo a cosa andavo in contro! Volevo morire e speravo di finire ammazzata in qualche vicolo.-

 

“All’epoca credeva che Sirius fosse un traditore…”

 

-Non sapevo che…-

 

-Fosse una condanna a vita. Che dopo la tua anima si sarebbero presi anche la tua carne …Lo so piccola. Nemmeno io lo immaginavo.- le poggiò una mano sulla testa e la spinse contro di lui per stringerla con un braccio. Lanciò uno sguardo verso Sirius che lo guardava senza capire e poi inspirò profondamente – Si prenderanno anche il mio John.-

-.-.-.-.-.-.-.-.

 

 

Lavarsi non serviva a cancellare lo colpa.

L’aveva capito anni fa eppure ancora sperava ancora nell’acqua e nel sapone per ripulirsi la coscienza. Lorien chiuse gli occhi mentre sollevava la testa verso il getto della doccia, nell’impeto del momento, grazie alla rabbia, al marchio di Salomone e all’odio, aveva fatto cose che aveva visto solo nei libri. Tossì e sorrise suo malgrado. Alla fine smentito chi l’aveva considerato troppo delicato di salute per essere un Cacciatore. Abbassò lo sguardo, al tatuaggio sul suo stomaco, lo toccò con un dito e quasi lo sentì dolere.

 

[Dopo questo…La tua vita appartiene allo Stato Magico.]

 

Fece una smorfia e si tirò indietro dal getto dell’acqua. Girò il rubinetto e con gli occhi cercò un’asciugamani. Trovò un telo da bagno e se lo strinse ai fianchi. Luna dormiva tranquilla, non l’aveva sentito rientrare e nel sonno sorrideva tranquilla. Si sedette accanto al letto e si portò una mano alla fronte.

 

Che ho fatto…?”

-Lorien?-

 

Luna tirò su la testa dal cucino e battendo le palpebre si rese conto che Lollo aveva solo un asciugamano addosso. Arrossì paurosamente e il ragazzo aggrottò le sopracciglia- Mi hai visto anche con meno addosso.- le disse con ghignetto malvagio.

 

-Sì però…-

-Hai perso l’abitudine.-

-Esatto.-

 

Luna si tirò a sedere e scoprendosi lanciò le gambe oltre il bordo del letto. Piegò leggermente il busto in avanti e Lorien si tirò indietro-Che c’è le chiese?- con un sorriso.

 

-Te l’ho mai detto che sei troppo bello per essere vero?-

 

Lorien rimase in silenzio per un paio di secondo poi scoppiò a ridere. Ecco cosa amava di lei più di tutto, la sua innata capacità di risollevargli l’uomore. La prese la testa fra le mani e le schioccò un bacio sulle labbra. Si sentì trattenere per le spalle e un secondo dopo si ritrovò steso su Luna che rideva.

 

-Mah?-

-Vorrei recuperare le vecchie abitudini.-

-Oooooh, ma anch’io se è per questo.-

 

 

 

-.-.-.-.-.-.-.-.

 

Stava male.

Fisicamente, mentalmente e non sapeva che altro ancora. Si spinse fuori dal camino e la vista di Alice in  camicia da notte gli strappò un sobbalzo –Ally.- mormorò mentre la donna socchiudeva leggermente gli occhi  e si faceva sotto il suo naso, pericolosa solo come lei sapeva essere–Che c’è?- Non era la prima volta che usciva il pomeriggio per ritornare a notte tarda.

Non poteva essere arrabbiata per quello.

 

-Vieni con me.-

 

Lo agganciò al braccio e lo tirò via dal camino. Giù per le scale che davano al giardino sul retro, Frank la seguì trascinando i piedi. Non sapeva che cosa poteva essere successo a quell’ora, e sinceramente non aveva neanche la forza di indagare. Si lasciò portare fuori e una bestemmia tonante gli si strangolo in gola.

 

-Devi dirmi qualcosa.-

 

Un enorme bruciatura si allargava nell’erba a tratti ancora in fiamme, un marchio che voleva dire una condanna a vita, guardò la moglie, poi John seduto su una delle sedie del giardino, in pigiama e pantofole.

 

-Sì e non solo a te.-

 


Fine capitolo.

 

Probabilmente verrò uccisa dai fans di Came back che seguono questa storia, ma devo dire che iniziano a stuzzicarmi Emmie e Abrham. Voi che ne dite?

 

 

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