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Autore: willHole    12/10/2009    1 recensioni
Questa storia è una raccolta disomogenea di schizzi che in comune hanno solo il tema: descrivere, per quanto possibile, la bellezza della Natura, la sua grazia incomparabile, la sua eleganza.
Sono solo dei piccoli quadretti, nella maggior parte dei casi a carattere paesaggistico, con l'unico scopo di fotografare dei momenti o delle situazioni particolari. Piccoli esecizi anche di stile, alle volte, quando ho tentato di scrivere in modi a me non proprio congeniali.
Alcuni li ho già scritti, altri sicuramente ne scriverò in futuro, perché questo è un argomento che mi ha sempre affascinato, sebbene in realtà non ne conosca ancora la ragione.
Leggete dunque, o amanti della viridea natura, questi insoliti schizzi di verde mentale...
Contiene la sezione "Parata di Fiori", sottoraccolta alfabetica di schede botaniche a carattere fitoterapico, balsamico, filosofico e/o mitologico, frutto di nuove follie ed elucubrazioni varie del mio stanco cervellino...
Contiene inoltre, al capitolo 26, la "poesia" Ballata di una foresta bambina, partecipante al concorso "La Foresta e...la Bambina" indetto da Eylis.
E', questo mio paradiso, l'arzigogolata proiezione della mia mente nel mondo.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Heliconia – Heliconia caribaea

 

L’Heliconia dovrebbe essere utilizzata da qualche architetto ramingo come modello per un grattacielo.

Immaginate un alto, altissimo edificio proteso verso il cielo, ingenerato nelle proprie forme dal fluire disarmonico e dal fondersi progressivo di giganteschi triangoli rossastri, piumati e adorni di colore puro.

Immaginate la compenetrazione divergente dei triangoli con lo stelo carnoso: alternati secondo una magistrale proporzione, gli uni paiono allontanarsi dagli altri in un potente slancio alla ricerca di una libertà coatta, un tentativo inesausto e irrealizzato di staccarsi, di protendersi ancora oltre il corpo centrale della pianta che però, come una madre gelosa, li trattiene a sé.

Quale sublime metafora della nostra contraddittoria realtà sarebbe la naturale bellezza dell’Heliconia grattacielo, messaggio al contempo ecologista e contemplativo, strumento statico e analizzabile di una nuova speculazione filosofica!

Amene terrazze, stupendi giardini rievocanti lo splendore perduto dell’antica Babilonia troverebbero loro naturale compimento in una tale opera architettonica, gloria dell’uomo moderno!

Eppure, eppure, la Natura ha già fatto quest’opera, l’ha già compiuta creando l’Heliconia dai molteplici petali strambi, la pianta dei triangoli variamente diversi, variamente uniti.

E forse, la Natura ha anche perfezionato questo insigne lavoro: ha creato l’uomo, razionale osservatore delle emozioni concretizzate nelle sue creazioni.

La creazione si è compiuta. L’uomo ha immaginato un’antropomorfizzazione di ciò che la natura gli ha mostrato, ne ha fatto oggetto di analisi di sé e del mondo.

O architetto ramingo, inesausto rivale della natura soave, frena il tuo entusiasmo: già una formica ha potuto ammirare il grattacielo Heliconia dalla prospettiva che avrebbe l’uomo se tu compissi la tua opera…

 

[255 parole circa]

[ovvero, una sorta di nuovo record! XD]

 

 

 

 

Dunque dunque dunque. Che dire? Questa scheda botanica ha ingenerato numerosi problemi.

 

Innanzitutto, la scelta stessa del fiore di cui trattare è stata a lungo oggetto di disputa interiore: fortunatamente, alla fine è giunta Zalk_909192 a suggerirmi questa bizzarra, stramba Heliconia.

 

In secondo luogo, un problema grave è stato lo scrivere poi effettivamente questo testo, che come avrete notato, sia per la lunghezza, sia per lo stile, si differenzia piuttosto da quelli precedenti.

 

Tali scelte sono imputabile essenzialmente al fatto che lo stile da me usato si sta poeticizzando in un modo un po’ diverso da quello a cui miravo… E sì, lo ammetto anche con me stesso, questa è la realtà. Con questo non voglio dire che quello di questo capitolo mi sia più congeniale o sia più gradevole, perché non credo che sia così.

Però un piccolo bisogno di cambiare registro ce l’avevo, anche solo per tappare la bocca a Maddy…XD

 

 

Dunque, parlando nello specifico del “messaggio”, direi che in questo caso è abbastanza esplicito, ma ho cercato di farne una sintesi, perché mano a mano che guardavo l’immagine dell’Heliconia sempre nuove immagini, significati, messaggi si sovrapponevano; in sostanza, il nucleo centrale è quello di questa bizzarra, epica visione di un gigantesco grattacielo costruito copiando fedelmente la morfologia dell’Heliconia, in barba a tutte le leggi della statica.

Da lì si è ingenerato un meccanismo di significati che alla fin fine mi hanno portato come spesso mi succede a riflettere sulla natura in quanto creatrice, e al ruolo dell’uomo in tutto questo. Il finale è volutamente “sdoppiato”, perché non ho deciso se assegnarci una certa preminenza o se considerarci alla stregua delle formichine…XD

Sappiatemi dire! Io nel frattempo vi informo altresì che mi sono divertito un sacco a scrivere questo sproloquio! ^^

 

Orbene, detto questo, superato lo scoglio che pareva insormontabile della H, la strada si prospetta in discesa… Il prossimo fiore inizierà dunque per “I”!

 

 

Per l’angolino dei ringraziamenti, ovviamente un grazie a Zalk_909192  (il cui nick è scritto così assurdamente per un mero capriccio) e all’irriducibile ninfea306, fonte costante di vanità per il mio ego e, più seriamente, di parole gentilissime…

Grazie anche a quelli che hanno letto e basta! Un saluto complessivo a tutti  voi!

 

 

willHole, sorrisoni^^

  
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