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Autore: glumbumble    12/10/2009    0 recensioni
- Beh finalmente avrai la risposta alle tue domande. Credo che oramai avrai capito che non siamo una famiglia normale. Ovviamente ci vogliamo bene e ci comportiamo come ogni altra famiglia; il problema è che non siamo umani, siamo una famiglia di vampiri.
Genere: Romantico, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ecco il nuovo capitolo, mi dispiace molto per l'immenso ritardo ma tra la scuola e un pc decisamente difficile da gestire non sono riuscita a fare prima... Buona Lettura!

Capitolo 11.


– Allora cara Nathalie, a quanto vedo il mio brillante piano non ha funzionato, giusto?– domandò quella splendida creatura malvagia. Non mi venne nessuna buona idea su cosa dire, perciò rimasi in silenzio.
  – Oggi, stupendomi della mia bontà, sono venuta qui appena ho saputo che stavi male e Ryan ti era affianco. Non ti illudere, non sono passata per una visita di cortesia ma per metterti al corrente di una cosa, Ryan è mio e non intendo dividerlo con nessun’altra, umana, licantropa o vampira. Per cui credo che capirai che tu rappresenti un ostacolo ai miei desideri dato che, contro ogni aspettativa, lui ti ama.– pronunciò questa parola con immenso disgusto – Ritengo anche inutile avvertirti che io sono molto più forte di te, ed una mia carezza potrebbe fracassarti per esempio la testa, per non parlare dei miei denti… Perciò dico solo, levati dalla testa Ryan, scordalo, dimenticalo, ignoralo, fa come ti pare ma non farti più trovare in sua compagnia o tu, o una persona a te cara, potresti farti molto male.– Concluse il discorso mostrando i denti, forse per dare più enfasi alle ultime parole.
Quindi si ritrasformò in mia nonna – A dopo tesoro, rimettiti in fretta.
  – Lilie stai bene? Ho percepito dolore nella stanza e sono tornato indietro più veloce che ho potuto – esclamò Ryan, col fiatone.
  – Si tranquillo tutto a posto.– cercai di rassicurarlo, la voce ancora più roca.
  – Sei sicura? Non so mi sembri strana.
  – STO BENE RYAN!– urlai frustrata. Lo vidi irrigidirsi, ferito dal mio tono.
  – Scusa non volevo irritarti, credo che me ne andrò.
  – Penso sia la cosa migliore.– mormorai con gli occhi pieni di lacrime.
Fa che percepisca che c’è qualcosa che non va, fa che capisca che cerco solo di proteggere i miei nonni, pensai, troppo codarda per dirlo ad alta voce.
Purtroppo lui non volle indagare oltre sul mio cuore, perché lo vidi allontanarsi, chiudendosi di colpo la porta alle spalle.
  – Lilie tesoro vieni a cena?– la voce timida di mia nonna penetrava dalla porta chiusa a chiave.
  – No nonna non mi sento ancora in vena di mangiare, scusa.– le risposi.
  – Ti tengo tutto in caldo, d’accordo?
  – Grazie.
Due settimane, erano passate due settimane da quando avevo cacciato via Ryan, e lui non si era fatto più vedere. Ogni tanto di notte, quando mi svegliavo di soprassalto, mi sembrava di sentire il suo profumo e speravo che fosse lui, venuto a vegliare i miei sonni.
Di giorni invece la mia mente vagava su sentieri più dolorosi, figurandosi scene in cui Ryan e Miriam camminavano mano nella mano, magari scambiandosi quei baci che a noi erano vietati. Finalmente tutto stava per terminare, il giorno seguente sarei tornata a scuola e lo avrei rivisto. Magari in un posto molto appartato avrei trovato il coraggio di spiegargli il mio comportamento.
I crampi della fame mi fecero tornare nel mondo reale. Mi alzai dal letto e scesi di sotto, decisa a dare una possibilità al roast beef di mio nonno.
Cielo plumbeo, perfetto, Ryan non aveva scuse per non venire a scuola, pensai soddisfatta. In un colpo di genio decisi di rivestirmi come il primo giorno, sperando che mi avrebbe prestato più attenzione.
  – Sei sicura di non volere un passaggio?
  – No nonno grazie ma preferisco guidare io.– risposi triste.
  – Non guidi da tanto, non vorrei che avessi perso la mano.– insistette lui.
Mia nonna lo fulminò con lo sguardo, sapeva che senza volerlo aveva toccato un nervo scoperto. In effetti non guidavo da più di tre mesi, avendo sempre approfittato di Ryan. Quando uscii nutrii la speranza che fosse venuto a prendermi, il sorriso sghembo sulla faccia ed un regalo di bentornato. Invece c’era solo la mia fedele jeep. Sospirai e misi in moto, augurandomi che ci fosse benzina.
  – Nats che bello sei tornata!
Quasi non ci speravo, hai rimandato per tre giorni!!– esclamò entusiasta Sophie. Le sorrisi raggiante, in quel periodo di convalescenza era l’unica che mi era stata vicina.
  – Invece eccomi qui, sana e salva. – scherzai abbracciandola. Vidi che sbirciava alle mie spalle e capii che cercava Ryan ma da buona amica non disse quello che pensava.
  – E’ successo qualcosa in queste due settimane?– chiesi, in teoria ero contraria ai pettegolezzi ma non volevo che ci fosse silenzio fra di noi.
Anche lei odiava le chiacchiere ma afferrò al volo la mia silenziosa supplica.
  – Notizia stupenda, la Liaer è in maternità e non ci romperà per mesi, non sei contenta?!
Quasi rimasi secca per la notizia, non ci potevo credere, la mia tortura quotidiana non si sarebbe fatta viva per mesi. Per la prima volta dal primo giorno di scuola, affrontai la mia materia preferita col sorriso.
Purtroppo il mio entusiasmo durò poco, io e Ryan dividevamo la lezione successiva nonché lo stesso banco. Venni assalita dal nervosismo come non mi succedeva da quando non stavo ancora con lui. Per mia enorme fortuna era a scuola, forse anche lui come Sophie era in dubbio sulla data del mio rientro. Infatti quando incrociò il mio sguardo lo vidi impallidire, il dolore padrone incontrastato del suo viso. Facendomi coraggio mi avvicinai al nostro banco col sorriso sulle labbra ben decisa a scusarmi subito. Purtroppo appena fui a pochi metri di distanza fui superata da una splendida ragazza con i capelli rossi che si sedette al mio posto. Perfetto, pensai, Miriam frequenta la scuola, e ora come faccio a parlare con Ryan?

*

La lezione di storia fu una tortura. Anche se la lezione quel giorno era particolarmente interessante la sfortuna, mia compagna in ogni momento, volle che l’unico posto libero era dietro a quello di Ryan e Miriam, per cui passai la lezione fissando la chioma fulva avvicinarsi confidenziale a quella ramata.
L’ora di pranzo non fu migliore, per una volta io e Sophie occupammo un tavolo da sole, dato che il nostro era occupato da lei e dal suo adorabile fratellino. Venni poi a sapere che in quelle settimane Miriam si era conquistata la simpatia e l’amicizia di quasi tutte le ragazze e la venerazione di tutti i maschi, cosa che non fece che aumentare la mia stizza di ragazza gelosa.
Ma il picco lo registrò biologia, dove dovetti passare l’ora a osservare quei due condividere il microscopio e la mano di lei avvicinarsi troppo a quella di lui, senza che quest’ultimo facesse molto per evitarlo.
La campanella di fine giornata mi trovò in lacrime, sola, nella mia jeep. Avevo declinato l’offerta di compagnia di Sophie, non desiderando assillarla con problemi di coppia. Improvvisamente, mentre terminavo il secondo pacchetto di fazzoletti, sentii bussare al mio finestrino. Era Chris.
  – Lilie per favore smettila di stropicciarti il naso, non ti dona quel rossore screpolato.– mi disse cercandomi di farmi ridere e riuscendo pienamente nel suo intento.
  – – Posso salire?– mi chiese.
  – Ma certo.– mormorai. Scacciai dalla testa l’idea che stessi facendo qualcosa di sbagliato, dopotutto il divieto non implicava suo fratello.
  – Allora come sta la mia cognatina?– domandò.
  – Credo che adesso non potrai più chiamarmi così.– riuscii a dire, prima di crollare sulla sua solida spalla.
  – Quindi se ho capito bene, tu hai lasciato mio fratello solo perché una vampira fanatica ti ha minacciato?– chiese appena gli ebbi spiegato la situazione.
  – Già in effetti cosa vuoi che sia una assassina che mi ha ricattato.– risposi sarcastica.
Sgranò gli occhi – Ma tu hai noi, insomma veglieremmo su di te ventiquattrore su ventiquattro!
  – E i miei nonni? E’ solo per quello che mi sono fatta convincere, oltre ovviamente al fatto che lei si può trasformare in uno di voi e ingannarmi come già è successo, anche con la parola d’ordine.– ribattei scoraggiata.
Non riuscì a trovare nulla da ribattere – Per favore, non dire nulla a Ryan, se quel testardo lo scoprisse succederebbe il finimondo.– lo pregai Mi guardò implorante – Nats per favore non farmi promettere una cosa che porterebbe allo sfacelo della mia famiglia.– Davanti al mio sguardo interrogativo continuò – Quando hai cacciato mio fratello lui è tornato a casa sconvolto, non l’ho mai visto così depresso e frustrato, non cacciava, non parlava, nulla, era come avere una statua di marmo sdraiata sul letto. Pensa che ha smesso anche di scattare fotografie!
– Sapevo di quella sua passione, immortalare avvenimenti, intrappolare sulla carta il tempo e le emozioni, e sapevo anche che mai, nemmeno quando era morto suo nonno Charlie, aveva smesso.
  – Ma se io l’ho visto oggi, era tranquillo e sorridente, sempre attaccato a Miriam.– lo interruppi.
Da disperato il suo sguardo divenne compassionevole – Uff, Lilie ti credevo più sveglia, appena ti ha vista il dolore si è trasformato in rabbia e ti ha fatto ingelosire, flirtando con lei, vampira stupenda e sua ex ragazza.– scherzò, ma tornò improvvisamente serio. – Purtroppo stavano così vicini anche per un altro motivo vedi, dopo una settimana da apatico i miei, disperati, hanno proposto che si rivedesse con i suoi vecchi amici, Miriam e suo fratello appunto, perché quando stava con loro in passato mostrava una parvenza di felicità; dico così perché prima della tua comparsa Ryan era sempre musone e introverso, un vero rompiscatole. Così insieme a me ha ricominciato a frequentarli, speravamo che si distraesse anche se ovviamente non è servito a nulla.– aggiunse in fretta incrociando il mio sguardo infuocato – Però quell’arpia di Miriam è davvero decisa a tenersi Ryan per l’eternità e in questo periodo ha insinuato in mio fratello una marea di fesserie su di te: lo hai lasciato per via della sua natura e perché dopo essere stata in fin di vita hai cambiato prospettiva eccetera. Il risultato è che, beh insomma...– iniziò a tentennare.
  – Chris per favore continua, prometto che non mi taglio le vene!
– scherzai, anche se non del tutto convinta.
Mi osservò attentamente, dubbioso, ma alla fine cedette   – Lilie mi dispiace davvero moltissimo, non credevo potesse riuscirci...
  – Chris!
– esclamai in preda al panico.
– Insomma, Ryan e Miriam si sposeranno fra neanche una settimana!


La storia per il momento finisce qui, io continuo a postarla perchè vedo che la gente continua a leggere ed a inserirla tra preferiti e seguiti ma mi piacerebbe davvero una recensione, giusto per sapere se sto facendo una fatica inutile! Fatto questo appello patetico passo ai ringraziamenti! Ringrazio Chiara84, _Cory_, lox75, CHEWBE e _Gothik_Elvina_ per aver messo la FF tra le seguite e per le recenzioni (grazie per i complimenti, mi hai reso davvero orgogliosa) Yumina, bella95, fantasy_Mary88 e alice brendon cullen tra le preferite e inoltre tutte le persone che continuano a seguire la storia! Alla prossima    –glumbumble–
  
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