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Autore: myki    13/10/2009    6 recensioni
La seconda parte di "Memories and Sweet Kisses".
La seconda parte di una storia che è la stessa, ma forse non lo è.
Perchè la storia cambia a seconda di chi la racconta.
CAPITOLO 4: SOLO BUGIARDA
"MAMMA!!"
"Oh, cara, lasciami fare... non vedi che sto facendo le pulizie di Primavera?”
Sbiancai.
“E sei in ritardo di tre mesi o in anticipo di nove?”
“Pensavo solo di fare qualcosa di utile, dato che in questa casa nessuno muove un dito…”
Vidi Grattastichi precipitarsi verso la porta e fuggire, e non potei che dargli ragione.

LA STORIA E' INTERROTTA A TEMPO INDETERMINATO.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Luna Lovegood | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Cause per questo ritardo ce ne sono davvero molte.

Me stessa, innanzitutto.

E poi l’inizio del nuovo -ultimo- anno.

Spero che questa accozzaglia di parole non vi deluda.

 

CAPITOLO 4: SOLO BUGIARDA

"Ho intenzione di tornare ad Hogwarts"

Le parole di Hermione erano ancora confuse nella mia mente, eppure non avevo osato metterle in dubbio.

Già sapevo che non avrebbe rinunciato ad una vita normale, e la mia unica domanda, era se invece io l’avrei fatto.

Continuai a torturare la tazza di The che avevo tra le mai, senza alzare gli occhi per fissarli in quelli degli altri. Il mio cuore batteva all’impazzata, e anche se la mia testa continuava a rimanere nel dubbio, in fondo sapevo già che la scelta era fatta.

Hogwarts voleva dire Harry.

Voleva dire stargli accanto, vederlo ogni giorno, per un anno.

E dopo?

Non ci sarebbe stato, un dopo.

Alzai un sopracciglio mentre sentivo la porta sbattere dietro di me, e mi resi conto che Ron non si trovava più a tavola con gli altri. Cosa mi ero persa? Scossi la testa sperando che si facesse più leggera, che i pensieri più tristi volassero via. Osservai papà alzarsi per tornare a lavoro, e alzai gli occhi sul grande orologio di famiglia. La lancetta con il nome di Fred era stata tolta, chiusa in un cassetto della mamma. Non ci sarebbe stato più nessun pericolo mortale, per lui. Non ci sarebbe stato più nessun ritorno a casa.

Allungai il braccio per afferrare la teiera, la riposi nel lavello, voltandomi appena in tempo per vedere Harry lanciare uno sguardo ad Hermione. Sapevo cosa gli stava dicendo.

Seguilo.

La vidi riflettere, soffermarsi per troppo tempo.

Ti prego, Hermione, raggiungi quel testardo di mio fratello.

Tu puoi farlo.

Sei alla sua altezza.

Sei migliore di me.

La vidi uscire, corrergli dietro, e cercai di essere felice per lei, nonostante tutto.

                                                                                                                                         

                                                                                                                                      *

 

"BENEDETTO DI UN GATTO! COSA DEVO FARE PER METTERTI UN PO’ DI SALE IN QUELLA ZUCCA? NEANCHE A DIRE CHE NON TI DO’ DA MANGIARE…"

Il salotto riecheggiava della voce di mamma, che sbraitava frustando l’aria con il cencio rimastole in mano. Il portaombrelli di zia Muriel si era fracassato in mille pezzi, e considerando che era l’unico suo regalo che ci azzardavamo a mostrare in pubblico, capii l’agitazione della mamma. Ci sarebbe toccato tirar fuori quell’orribile tappeto peloso che ci aveva rifilato a Natale…

Sorrisi portandomi una mano alle labbra, stupita di quanto fosse facile tornare a ridere, e mi convinsi a parlare del dubbio gusto stilistico di mia zia alla prima persona che avessi visto piangere. Il risultato era assicurato, considerando la quantità spropositata di roba che ci aveva regalato negli anni, calzini urlatrici compresi.

Cercai di defilarmi in camera prima che mi costringessero a ripulire quel macello, e arrivandovi di corsa inciampai su qualcosa di scuro e morbido. Spazzando via dalla mente l’idea che potessero veramente aver messo in camera mia quel pelame vivente che continuavano a chiamare tappeto, osservai il botolo di piume, scoprendo quanto assomigliasse ad un gufo. Presi il messaggio, e sussultai sorpresa sbirciando il nome alla fine.

Le scopedie zebrate mi hanno invaso il giardino, mio padre è preoccupato per la sua coltivazione di Lancillippo, e lo capisco. Mi è dispiaciuto non sentirti per tanto tempo… è successo qualcosa? Potrebbe essere qualcosa di brutto, visto l’arrivo della stella di Esdra nell’orbita di Verenice. Dean mi ha fatto visita spesso, dice che racconto cose più interessanti della maggior parte della gente. Ma mi hanno detto che conosce poche persone.

Spero che tu abbia pianto.

Luna

 

 

Poggiai il biglietto sul comodino distendendomi subito dopo a letto. La stanza era buia e silenziosa, e sentivo gli occhi pesanti per le notti insonni. Stavolta, se avessi chiuso gli occhi, avrei dormito.

Spero che tu abbia pianto.

Se avessi chiuso gli occhi avrei lasciato tutto alle spalle, dimenticato persino il mio nome. Ed era quello che volevo, dimenticare di essere me. Perché qualsiasi altra persona sarebbe andata bene.

Spero che tu abbia pianto.

Il letto era morbido, le coperte disfatte mi invitavano ad approfittarne. Ma c’era tutto il resto… tutte le cose rimaste in sospeso…

Spero che tu abbia pianto.

C’era Harry. Con quel suo modo di fare che non lasciava spazio, non lasciava niente. E capire sempre gli altri… sforzarsi di essere d’accordo con le loro ragioni… non sarebbe più facile urlar loro dietro quello che si pensa? Che è tutto sbagliato. Che sono troppo generosi, che nella vita si deve essere egoisti, o non si ottiene nulla.

Che hai ragione tu… perché tu stai bene no? Sei in pace con te stessa, sei felice.

[Spero che tu abbia pianto]

O sei solo bugiarda.

 

                                                                                                                                                *

Sentii la porta cigolare, ma rimasi sdraiata sul letto, con la faccia piantata nel cuscino. I passi esitanti mi arrivarono alle orecchie, urlando le loro intenzioni. Lo lasciai avvicinare e sedere sul letto , posarmi una mano sulla schiena.

"Pensavo di poterti stare lontano…"

Sussurrava accarezzandomi la testa, rimettendo le ciocche in ordine dietro l’orecchio. Mi girai lentamente, lasciando che il mio volto si mostrasse via via che lui vi toglieva da davanti i capelli.

"Sei così bella…"

Rannicchiai le gambe sentendo improvvisamente freddo, lasciando che un brivido mi scendesse lungo la schiena. Si piegò su di me sovrastandomi, fermandosi a pochi millimetri dalla mia bocca, attenta e in attesa di ciò che la mia immaginazione ardeva di avere.

"Posso…"

Lo baciai, tirandomi leggermente su con il gomito.

Non DOVEVA chiedermi il permesso. Non poteva.

Si sarebbe dimostrato migliore, ancora una volta, e io desideravo che non lo fosse.

Ma come io non potevo diventare migliore, lui non sarebbe potuto essere peggiore di ciò che era.

 

                                                                                                                                               *

 

Ron non avrebbe mai dovuto aprire quella porta.

Io ed Harry non eravamo propriamente presentabili.

Lo avevo baciato. Appassionata, desiderosa, stanca.

Stanca di essere messa da parte, di soffrire, e di aver paura del buio.

Stanca di me stessa, dei miei pensieri, dei miei ricordi, dei miei sogni.

Harry era lì, vicino, ed era il mio amore.

Sorrisi sulle sue labbra, gli strinsi le braccia intorno al collo.

Mi baciò la guancia, scese fino a strusciare le labbra sul mio collo, e a strofinare il viso sui miei capelli.

Lo amavo, lo amavo, e volevo solo dirglielo.

Solo così avrei liberato il mio cuore dal dolce peso che portava. Mi strinse a sé, mi baciò ancora, in un modo nuovo e vorace.

Prese ad aprirmi la camicetta.

E lo trovai davvero TROPPO.

Non lo capivo, non lo capivo…

Aveva deciso che potevo soffrire con lui o voleva soltanto illudermi?

Le sue mani mi sfioravano e tutto perdeva senso.

L’avrebbe perso del tutto se Ron non fosse entrato nella stanza.

Infarto mancato per un pelo, ve lo dico io.

Non riuscì neanche ad aprir bocca, si limitò a lasciare la porta aperta e ad andarsene.

Ed io mi allontanai da Harry mettendomi a sedere, vedendo nel suo sguardo la delusione che provavo anch’io.

"Dovrei…"

"…andare" – finii per lui.

Mi abbottonai la camicetta arrossendo, vedendo come seguiva i movimenti delle mie mani.

Lasciai vagare la mente finché non lo vedi alzarsi, andarsene senza più una parola. E mi ridistesi osservando il soffitto.

Sentii un rumore e vidi Grattastinchi saltare sul letto e acciambellarsi sulle mie gambe.

I suoi occhi grandi continuarono ad osservarmi a lungo, con fare disinteressato.

"Vorrei essere te" –sussurrai.

"Sarebbe molto meglio essere un gatto… mangiare, bere, dormire. Fare le cose fondamentali, e basta. Non pensare, non desiderare niente di più di quello che si ha"

Continuava a guardarmi senza fare una piega, lisciandosi i peli della zampa. Poi si mosse, venne verso di me arrivandomi al viso. I suoi occhi intelligenti sembravano capirmi, scrutarmi dentro meglio di quelli di Hermione, o di Harry.

"Speriamo che non piova"

Mi voltai verso la voce, e mimai un sorriso. Mia madre entrò spingendo la porta con la schiena, girandosi poi per mostrarmi cosa aveva tra le mani: un cesto GIGANTE.

Il sorriso svanì, lasciando spazio alla sorpresa.

"MAMMA! "

"Tesoro… che c’è?!"

Il suo viso era completamente rosso, i capelli tirati indietro da una pinza rosa raccattata chi sa dove, il grembiule più scandaloso che avessi mai visto, con la sorridente faccia di Gilderoy Allock stampata in formato gigante.

C’è da dire che la scena mi sconvolse.

"MAMMA!"

"Oh, cara, lasciami fare… non vedi che sto facendo le pulizie di Primavera?"

Sbiancai.

"E sei in ritardo di tre mesi o in anticipo di nove?"

"Pensavo solo di fare qualcosa di utile, dato che in questa casa nessuno muove un dito…"

Vidi Grattastichi precipitarsi verso la porta e fuggire, e non potei che dargli ragione.

Essere un gatto semplificava davvero le cose.

 

 

 

 

 

 

 

Fine^^ Mio dio, questo capitolo è stato un trauma. Sul serio. Ne ho scritte talmente tante versioni… e talmente diverse, che la storia è cambiata almeno un milione di volte. E credo di averne pero i fili pure io!

1- Le scopedie zebrate e il Lancillippo… sono assolutamente inventati. Non chiedetemi che cosa mi abbia spinto a scrivere cose del genere, perché non ne ho idea. Immaginando di essere Luna, è uscito ciò che è uscito. E non possiedo spiegazioni razionali al riguardo…

2- Come ho detto, la storia ha preso un po’ una piega diversa da quella che immaginavo, tanto che in questo capitolo appare Luna… e bè, la cosa non era prevista. Sono anzi quasi certa che sarà fondamentale nella mia storia, perché Ginny ha bisogno di una migliore amica, e questa non può essere Hermione.

3- Per essere pignola ^.^ vi faccio notare anche un’altra cosa… Ginny vuole dire ad Harry che lo ama. Lo vuole con tutto il cuore, e aspetta solo il momento per farlo. Hermione… la pensava in maniera del tutto diversa, ricordate? *O*

 

 

 

 

X Agnese_san: Sarà lei stessa a volere che la chiamino per nome, vedrai… in ogni caso, mi fa piacere che si noti la differenza con Hermione, perché è una delle cose a cui tengo di più^^ ti ringrazio infinitamente!!

X rosy823: *O* Sapere che sei tornata indietro a leggere l’altro mi ha reso davvero felice! Può sembrare che in MASK non ci sia molto su Ginny… ma quelle piccole cose che si leggono sono importanti… qualcuno potrebbe persino arrivare ad indovinare come finirà questa, se riguarda bene i capitoli dell’altra parte! Sono strafelice che ti piaccia così tanto la mia Ginny… non credevo davvero che avrebbe avuto tutto questo appoggio. Un bacio ^-^

X erikappa: Menomale che Harry era passabile allora… spero che ti piaccia anche qui, anche se dubito nelle mie capacità di riuscire a descrivere un Harry romantico… ^//^ Per Malfoy… ecco, lui non è un personaggio molto normale. Inoltre, a dirla tutta si vergogna di andare a trovare Silente al cimitero, e lo fa di nascosto… mettersi a parlare lì davanti non era la soluzione migliore per non farsi beccare! Grazie 1000, come sempre =D< /FONT >

X Tigerlily: Preso in pieno, come sempre… i capitoli stanno diventando più lunghi per forza di cose, dato che la storia procede da sé…! E la sindrome di Spiderman io l’ho sempre vista benissimo su Harry, quindi non dovresti sorprenderti della cosa^^ Spero anch’io che gli passi in fretta, e cominci ad accorgersi che potrebbe perdere Gin altrimenti. Draco, Draco… ti ho espresso anche troppi dubbi su questo personaggio, spero davvero che la prossima volta che riapparirà –non ti dico quando perché non lo so- porti qualche chiarezza in più anche a me. Ci vediamo domani tesoro, grazie per i complimenti *.*

X Milla Nafira: Ehhhhhh… mi fa un sacco piacere quando vedo che le cose che voglio scrivere si capiscono davvero… come hai detto, Ginny non è affatto egoista, o almeno, lo è per quanto lo siamo tutti spontaneamente, né di più né di meno. Il suo solo problema è credere che gli altri siano migliori di lei, e ciò è piuttosto normale, se cresci con tre eroi del mondo magico per amici…^^ Ugualmente vero è il fatto che gli altri non cerchino di capirla… a loro discolpa posso dirti che Harry, Ron ed Hermione credono veramente che lei soffra meno, ed oggettivamente è vero che lei ha vissuto meno i loro momenti terribili. La differenza è che i pochi che ha vissuto Ginny le bastano per soffrire allo stesso modo… perché lei non è più egoista, ma solo più fragile…. XD Spero che ti sia piaciuto anche questo capitolo, anche se ci ho messo davvero tanto per pubblicarlo!

X ginevrapotter: Oh, per esserci c’è… ma ho avuto davvero molto da fare, e mi dispiace soprattutto per chi aspetta, perché so che è davvero snervante. Spero che crederai che ce l’ho messa davvero tutta!

X isina4everyoung: Credo fermamente nella loro storia d’amore… e Draco è solo un personaggio che mi serve, non preoccuparti! In ogni caso, non so se hai visto… ma è solo Ginny che si crede cattiva, io non lo credo affatto. Diciamo che è sua visione, e che io mi limito ad assecondarla. Dopotutto, le persone migliori sono sempre quelle che si credono inferiori…. Non credi? ^O^

 

 

 

 

 

 

 

  
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