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Autore: Smolly    14/10/2009    1 recensioni
Due ragazze che vivono nella New York del ventunesimo secolo scoprono di essere in realtà due principesse catapultate nel futuro per scappare alla presa del loro regno da parte di uno scuro Conte...che cosa faranno mai????
Genere: Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap 9

Capitolo 9:

Melek non poteva partire. Sarebbe stata un sciocchezza partire e ritornare; infatti sarebbe partito solo Ashan, e al più presto. Così fu. Ashan non salutò neanche Roy, il quale teneva ancora ostinatamente il broncio a tutti e due. Partì di nascosto e il più possibile sotto copertura. Melek doveva solo addolcire il principe e poi spiegare i piani.

Shiran e Nihal si erano ormai abituate al luogo, anche se non del tutto al tipo di persone:solo le loro compagne di stanza erano un po’ inquietanti. Meryan sembrava essere l’unica normale, e anche lei ogni tanto era più di là che di qua.

Finalmente, dopo tentativi su tentativi, Roy tornò da Melek e si scusò.

-Mi dispiace-

-un po’ tardi per dirlo, non ti pare?-

-lo so, ma…-

-so cosa vuoi dire, e io rispondo che la prossima volta devi cercare di autocontrollarti…chiaro??-

-scusa- e lo abbracciò…

-adesso però dobbiamo recuperare il tempo che abbiamo perduto…vieni che ti spiego i miei piani-

Quella notte nessuno dei due dormì più di qualche minuto, tanto erano intenti nella conversazione, e sembrava che tutto fosse tornato esattamente come prima, se non meglio. Roy ebbe anche occasione di scusarsi con le sorelle, la mattina dopo.

-Mi dispiace di essere stato troppo impulsivo, ma dovete capirmi-

-Non ti preoccupare. Mi sarei preoccupata più per Melek che per noi!!-

-infatti con lui ho già parlato…davvero, sono l’idiota più idiota che ci sia in questo mondo…-

-Stasera abbiamo un po’ di tempo in più: ti va di fare quattro chiacchere, così, tra parenti?-

-Volentieri, vorrei proprio rimediare al mio carattere-

E dal pentimento di Roy, l’amicizia profonda tra lui e il suo tutore non si fermò più.

Melek sentiva che il Conte sarebbe venuto presto, e sperava di riuscire a trattenerlo il più possibile. Intanto aspettava il ritorno di Ashan e preparava i tre ragazzi alla prossima partenza per la missione del Cristallo, come diceva lui.

***

Ashan avvistò il palazzo che era pomeriggio inoltrato. Si era riposato ben poco, perché non c’era tempo, proprio non c’era tempo. Arrivato finalmente sotto le grandi porte di legno, richiamò l’attenzione di una guardie e, fattosi riconoscere, fece la sua entratanel famoso palazzo del Re. La stanza di sua Maestà era ben riconoscibile: era parecchio protetta e portava sullo stipite della porta il simbolo reale, tre spade incrociate.

Il Re degli Uomini era una persona molto intelligente quanto strana, a suo modo. Era più che altro un po’ inquietante, se così lo si poteva definire. Era giovane, ma sembrava avere una saggezza molto più ampia del padre, morto da ormai un paio d’anni, che già di per se era molto saggio. Aveva degli occhi marroni troppo penetranti per una persona normale, e chi riusciva a sostenere il suo tagliente sguardo era considerato, cioè due o tre persone in tutto, un genio. Ma era una brava persona, e man mano che si portava avanti una conversazione con lui da amioco e alleato, ci si sentiva un poco rinquorati.

Ashan entrò titubante e si inchinò al cospeto del Re.

-e dunque tu sei ashan, l’amico di Melek, lo schiavo misterioso di cui non si conosce bene il passato?-

-Già, sono io. Vengo con notizie importanti, maestà: io e Melek abbiamo scoperto che il Conte si sta muovendo. Tra non molto tempo comincerà ad attaccare il regno. Dovete mobilitarvi, subito-

-Ah, è così? Venite Ashan, credo proprio che conoscerete il mio Consiglio stanotte.-

il consiglio era formato dalle persone più disparate: vecchi o giovani, più nobili o meno nobili. Erano stati scelti in base alla loro intelligenza e astuzia politica, più che per il loro rango, e questo Ashan lo capì subito e lo apprezzò. Si sedette all’estremità del lungo tavolo di noce che serviva per le riunioni e aspettò che entrassero tutto, prendendosi l’occasione di eraminare la gente del uongo, almeno in parte. La media della statura non era molto alta, sul metro e sessanta, ma tutti, sia giovani che non, sembravano in buona forma. Di sicuro c’erano disparità sociali, ma apparentemente non così accentuate da non permettere al popolo di stare in salute.

Il consiglio durò un infinità. Non la finivano più di parlare e parlare e parlare ancora. MA alla fine si decise di fare qualcosa. E Ashan potè riposare tranquiollo per qualche ora prima di tornare all’accampamento nemico.

***

Melek accolse l’amico con calore.

-Ashan, eccoti qua…come è andata??stai bene???-

-Bene, bene, stai calmo. In consiglio hanno deciso prima di quanto mi aspettassi. Mi hanno trattato bene. Non c’è motivo di preoccuparsi-

-Stai scherzando? Adesso parte Roy, e noi dobbiao creare un po’ di casino…almeno non darà nell’occhio, e neanche le altre due. Andiamo-

Il piano di partenza era che Melej e Ashan creavano di nascosto scompiglio nell’accampamento, di modo che la fuga di Roy e delle sorelle fosse in qualche modo coperata e meno apparisciete. Con lo scompiglio che avrebbero creato, i soldati avrebbero dato poca importanza alla cosa, tonti com’erano, fino all’arrivo prossimo del Conte. Così i tre fratelli potevano avere del vantaggio sui nemici. Come entrare nel castello era un propblema, ma Melek contava che Roy fosse abbastanza capace di trovare un piano.

-Roy, dovete andare, Ashan è tornato!!!-

-Ah, eccoti!!ben tornato-

-Non è l’ora di fare chiacchere: vai ad avvertire le tue sorelle,partite. ADESSO-

-Ok, ok, vado-

Dieci minuti dopo era tutto pronto, e il piano d’azione ebbe avvio con successo. C’era tanta di quella confusione che filò tutto liscio.

-Per ora è andata, bisogna vedere come me la cavo io col conte-

L’Autrice Smolly dice: miseria ragazzi…quant’è che non posto questo cavolo di fantasy…mi dispiace, allo scorso capitolo avevo promesso di fare più in fretta e poi…è un mese passato abbondantemente che non posto..se le poche persone che mi sostegono in questa storia mi abbandonassero di colpo per non tornare mai più non me ne stupirei….mi devo riprendere del tutto, devo decidermi a riportare il ritmo ad un livello normale, perciò questo capitolo farà ancora schifo, se posso usare il termine…mi dispiace…chiunque avesse intenzione di insultarmi giustamente per recensione è autorizzato a farlo!!!!ciao ciao!!!

   
 
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