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Autore: Manu_Hikari    07/06/2005    4 recensioni
Un grande amore al quale qualcuno ha messo la parole fine senza un valido motivo. Eppure lui non avrebbe saputo immaginare la sua vita senza di lei...
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Genzo Wakabayashi/Benji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I wouldn’t have imagined my life without you…

 

 

 

Ciao raga eccomi qui con una nuova fic! Questa volta è ispirata a Holly e Benji e vorrei precisare che è la prima che scrivo su questo anime quindi non so come sarà e il titolo non so precisamente cosa c’entri con tutto il resto ma a me sembrava così carino…

Cmq protagonista è Benji  e la storia è ambientata durante il primo campionato mondiale, quello in Francia. Volevo anche dirvi che, per motivi di copione, le età dei nostri beniamini varieranno lievemente da quelli nell’anime (Anche perché io non ho mai capito molto bene quanti anni hanno…) e che gli spoiler saranno veramente pochini perché io non ci so fare molto…^__^’’

Poi…ah, si. I personaggi di questa storia sono tutti del loro papi Yoichi Takahashi e solo Mie è inventata da me.

Penso che sia tutto, un bacione e buona lettura!

 

 

 

CHAPTER ELEVEN

 

 

 

 

 

GIOVEDì POMERIGGIO

 

 

 

 

 

Finalmente un bel pomeriggio libero! Dormire, dormire e ancora dormire! Questo il programma dell’ 85% dei ragazzi che alloggiavano nel Goldenes Kreuz. L’altro 15% aveva in progetto, invece, una bella uscita per le vie d’ Amburgo; come, ad esempio, il bel ragazzo che, lungo il corridoio del terzo piano, bussò alla stanza N° 61. Ad aprire, però, non trovò la ragazza che si aspettava.  «Ahm…ciao Patty…c’è Mie? » Chiese timidamente.

«Certo, ora te la chiamo. »

Due secondi dopo la bella giapponese era alla porta. «Dimmi pure, Ed. » Gli disse. Forse era solo un’impressione ma al ragazzo sembrò che lei avesse gli  occhi lucidi.

«Mi chiedevo, se non hai altri impegni, ti andrebbe di fare un giro oggi pomeriggio? »

«Certo, volentieri! » Rispose lei gentile. «Tanto sarei rimasta in hotel, dato che Patty deve uscire con mio fratello. »

«Perfetto! Ti aspetto alle cinque giù in sala! » Esclamò Ed scomparendo lungo il corridoio.

Mie chiuse la porta e vi si appoggiò con la schiena, tirando un lungo sospiro.

«Ehi, che hai? » Chiese la sua migliore amica, preoccupata.

«Non lo so, Patty, forse avrei dovuto rifiutare. » Mie sembrava piuttosto afflitta. «Non mi sembra giusto continuare a uscire con lui dopo la storia del bacio e tutti i dubbi che ne sono derivati…»

«Cerca solo di divertirti un po’, Mie. Ricordati che se resti chiusa in una stanza d’albergo ad ammuffire, non risolvi niente…ad esempio, potresti seguire il mio esempio e cercare qualcosa di carino da mettere alla festa di domenica… »

«Già…la festa…non so se ci andrò… » Disse Mie.

«Ma come? Tu devi venirci, ti obbligo, se non vuoi! » 

In quel mentre squillò il telefono della stanza e Mie si precipitò a rispondere. «   Pronto? Stanza 61. »

«La signorina Atton è attesa nella hall. Grazie. » E misero giù, dall’altra parte.

«Wow, come sono gentili in questo hotel! » Disse Mie sarcastica mettendo giù la cornetta. «Ti dicono, con un inglese da schifo pure, che sei attesa e mettono giù…che potresti volere di più dalla vita!? »

«E chi è che ti vuole? » Chiese Patty ridendo.

Mie fece spallucce. «Non lo so, vado all’avventura! »

Mentre scendeva gli ultimi gradini dell’imponente scalinata centrale, scorse, nei pressi della reception, una figura alta e snella, avvolta da un abitino rosa, con lunghi e biondi capelli che le ricoprivano l’intera schiena. «Dyana?! » Esclamò Mie quando questa si voltò. «Che ci fai qui? »

«Ti aspettavo. » Rispose quella scura in volto. «Ti andrebbe di fare due chiacchiere? » Mie annuì un po’ titubante. Qualunque cosa avesse Dyana da dirle, aveva degli strani presentimenti; molto, molto brutti.

«Dimmi. » Disse Mie quando si furono appartate in un angolo del giardino.

«Ecco…non saprei da dove cominciare…» Disse la tedesca imbarazzata, girando e rigirando la mani. «…Ti ricordi, no, che mi piace Benji? »

«S-si…» Ecco! Già il fatto che c’entrasse Benji era un cattivo segno….orribilissimo!

«Ti ho detto anche che gli ho confessato i miei sentimenti e che mi ha chiesto di rimanere amici…»  Mie annuì di nuovo, sempre più certa che si avvicinasse uno scatafascio, soprattutto perché, mentre parlava, la ragazza restava assolutamente fredda.. «Mi sa che lui l’ha presa troppo sul serio questa cosa degli amici…Si è confidato con me riguardo al suo ultimo incontro con la sua ex… »

«Lei è stata qui? » Chiese Mie fingendosi stupita il più possibile.

«NON FINGERE CON ME! » La aggredì Dyana scattando in piedi, il volto sconvolto dalla rabbia. «Lo so…io lo so che sei tu…»

Mie sgranò gli occhi, troppo sconvolta per proferire parola.

«Sei stupita, vero? Ti ho rovinato  i giochi, Mie?…»

«No…non è come credi tu…ma  come… »

«Ho trovato una tua foto nella sua stanza….sembravate così felici insieme…  » Dyana ricadde a sedere, mentre la rabbia svaniva e lasciava posto a frustrazione e copiose lacrime. « Io l’ho ascoltato, l’ho consolato, mentre mi parlava di quel bacio, di quel bacio che gli ha straziato il cuore…scusami, Mie…ma io…io gli sono stata vicina l’ho amato dal primo istante mentre tu…tu potresti averlo e invece…non aspetti altro che lui ti dimentichi….come puoi farlo?  »

«Io davvero…non lo so…non so cosa mi stia guidando, Dyana…so solo che giusto… »

«Ma tu lo ami…» Oppose la biondina.

«Si….lo amo, lo amo moltissimo…ma ti assicuro che non ho intenzione di…»

«Ti prego, lasciamelo! » Supplicò Dyana; sembrava davvero disperata, tanto che Mie non seppe più che dire.

 

 

Quelle labbra calde e morbide, quel tocco delicato ma passionale, il respiro lieve sul viso, i loro cuori in tumulto; non un solo istante la scena e le sensazioni provate durante quel bacio avevano lasciato la mente di Mie; come una stupida si era fatta trascinare dal suo istinto e, così come aveva previsto, sentiva ancora il sapore delle labbra di Benji sulle sue e, nonostante cercasse di toglierselo dalla testa, continuava a mordicchiarsele, quasi nel tentativo di riassaporare fino in fondo quelle stupende sensazioni. Si insinuava fra quelle dolci emozioni il pianto disperato e affranto di Dyana; come la capiva; non poter stare con la persona che si ama, quella che, solo con una parola provoca milioni di sensazioni diverse, anche se in te, qualche attimo prima non c’era niente. E se sai di potere averla ti senti sprofondare in un abisso, soprattutto nei momenti in cui ti senti triste o abbattuta, per un motivo qualsiasi, e non vuoi altro, solo che lui ti stringa forte.

«…ie…Mie? Ci sei? » La voce di Ed Warner la riportò alla realtà, cioè al centro di Amburgo. Non sapeva nemmeno lei perché avesse accettato di uscire con lui, quel pomeriggio, non aveva ascoltato una sola parola di ciò che aveva detto. Non poteva continuare così, quel ragazzo non si meritava un simile trattamento!

«Si…scusa, mi ero distratta; hai detto qualcosa, Ed? »

«Ti avevo chiesto se avevi voglia di mangiare qualcosa, un ragazzo tedesco mi ha suggerito un locale dove fanno una cioccolata calda davvero ottima! » Propose il ragazzo con entusiasmo.

«Si, va bene! » Rispose Mie sforzandosi di sorridere e sembrare allegra.

Il ragazzo la portò nello stesso locale in cui lei e Dyana erano andate qualche giorno prima, dopo il servizio fotografico. Quando si trovò davanti una bella tazza di cioccolato fumante le sue preoccupazioni svanirono, anche solo per un’istante.

«Sei proprio golosa, eh? » Disse Ed ridendo all’espressione beata sul volto di Mie nel momento in cui questa aveva portato alla bocca la tazza. Lei annuì. «A volte mi domando come faccia ad essere così magra! »

«Me lo dice sempre anche la mamma! » Rise lei. «che vuoi che ti dica? Sono moooolto fortunata! »

«A proposito, domani abbiamo il servizio fotografico per l’adidas, sono così nervoso! »

«E perché mai? »

«Bè, ho sentito dire che saranno selezionati solo alcuni dei giocatori giapponesi per le foto vere e proprie, poi ce ne sarà una con tutta la squadra. E se non mi scegliessero? »

«Si, è così che funziona, per questo il mese scorso sono stati richiesti dei provini. Comunque, se è la selezione che ti preoccupa, non ce n’è motivo; ti prenderanno sicuramente… » Affermò Mie con certezza.

«Come fai a dirlo? » Chiese lui di rimando.

«Bè, per la poca esperienza che ho nel campo, tu rispetti tutti i canoni stilistici; hai un bel corpo, gambe alte e muscoli ben tonificati, inoltre hai anche un bel viso…non dovrebbero avere dubbi a riguardo. » Disse Mie scrutando approfonditamente Ed. « Ma come mai ci tieni tanto ad essere scelto? Mio fratello, ad esempio, è un altro di quelli scelti di sicuro, così come Mark, ma ad entrambi non interessa affatto »

«Vedi, mi piacerebbe molto posare insieme a te per una volta…. »

 

«Ti va di fare una passeggiata? » Chiese Ed dopo che ebbe pagato il conto. Mie annuì.

Al tramonto le strade di Amburgo erano davvero suggestiva, ricche di panchine e di lampioni antichi, tutto illuminato nei colori dell’oro e del rosso. Mie era distratta, pensò Ed, ma forse era arrivato il momento di vincere ogni remora; poi sarebbe andata come sarebbe andata; meglio i rimorsi che i rimpianti.

«Mie? »

«Si, Ed? »

«Ecco… vedi…ormai sono parecchi mesi  che ci frequentiamo e usciamo insieme…occavoli…non sono molto bravo in questi discorsi!  » Esclamò mentre la ragazzina, al suo fianco, rideva di gusto. «Insomma lo sai  che mi piaci moltissimo, e che… si…vorrei che tu diventassi la mia ragazza! » Disse tutto d’un fiato evitando accuratamente di guardare Mie.

E fece bene. La ragazza si era irrigidita tutta all’improvviso e sembrava chiaramente in difficoltà. «Oh…Ed…» Balbettò senza sapere cosa dire. cosa provava lei veramente per Ed? in realtà non se l’era mai chiesto. Si, gli voleva molto bene, ma forse non era del tutto pronta a una storia con lui. Ma forse, tutto sommato, non era stato un male completo che Ed le avesse rivolto quella domanda; non doveva continuare a illuderlo, ma non sarebbe mai riuscita a chiudere con lui di propria iniziativa. « Ed…per me tu sei un amico prezioso, mi sei stato vicino in un momento terribile…ma…»

«Ma non te la senti di modificare questo sentimento e preferisci che il nostro rimanga puro amore fraterno, vero? » la anticipò lui fermandosi sotto un lampione, le mani nelle tasche.

«Oh, Ed, non sai quanto mi dispiace…»

«Non preoccuparti, Mie, ero già preparato a questo…quando ti ho posto la domanda conoscevo la risposta…In fondo penso che quello che c’è fra te e Benji sia indissolubile, malgrado tutto… » Disse sconfortato.

«Che c’entra Benji? »

«Non credere che io sia stupido, Mie. » La riprese lui. «Te lo si legge in faccia che è a causa sua che in questi giorni sei tanto giù di morale. »

«Non lo so, Ed… » Disse allora arrendendosi all’evidenza. «In effetti è come se mi fossi resa conto, d’un tratto che non smetterò mai di amarlo, anche se non posso tornare con lui.  »

«Già…» Fece il ragazzo sarcastico. «Questo è per il suo bene vero? » ù

«Sai benissimo cosa intendo! » Ribatté lei mentre piccole lacrime le bagnavano il volto.

Se c’era una cosa che Ed odiava, era vedere Mie, la ragazza che amava,  piangere. «Scusami, ti prego! » Implorò abbracciandola forte, la mani che compivano piccole e delicate carezza sul capo. «Ti prego, non piangere! Sono stato uno stupido…sono solo invidioso di Benji…ma…perché…perché ti ostini a tenerlo lontano da te?…Mie, tieni la felicità lontana da te quando ti basterebbe allungare una mano, per averla!  »

«Perché…per la mia felicità troppe persone perderebbero la propria… »

«Dovresti pensare alla tua… » Mie si irrigidì a questa frase…la sua felicità…troppo vicina per poter essere reale ed indolore. «Comunque…vuoi tornare in hotel? » Mie annuì e Ed, a malincuore sciolse l’abbraccio.

 

 

 

…To be continued

 

Ehi gente! Visto? Come promesso ho aggiornato prestissimo! La scuola è finita, che bello! Così posso dedicarmi a questa storia e ad altre che ho in cantiere e che spero leggerete una volta pubblicate( Pubblicità occulta….^____^ ).  Cmq volevo ringraziare Mary-lu per i commenti e dare il benvenuto a Rossy. Ma cero che mi fa piacere che tu commenti! Mi raccomando continua a farlo!

DRIGER dove sei finita? Torna ti prego!!!!!!!!!!!! Ç___Ç

Bene, vi invito ancora una volta a commentare e vi saluto, dandovi appuntamento al prossimo chap…vorrei fare una cosa carina, soprattutto in vista di questa famosa festa…chissà cos’accadrà?

  
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