-Tu, dannato rifiuto della società!! Sei di nuovo venuto qui, a scocciare i nostri amici nel cuore della notte!-
-Ma Sanguccia! Non avevo dove andare! Mi hai sbattuto fuori al freddo e al gelo così, senza nemmeno farmi preparare!-
Povero Miroku, in fondo-ok moltissimo in fondo-mi faceva un po' di pena. Avere una pistola puntata alla tempia, non è mai piacevole.
-Sango! Perchè non prendi un caffè con noi?-Le chiese mia moglie, assolutamente serena. Dopo lo spavento iniziale, lei tornava sempre tranquilla, come se non ci fossero armi da fuoco nella nostra cucina.
Che sangue freddo, direte voi. Nah, semplicemente la forza dell'abitudine...
Forse le prime volte si spaventava un pochino.
-No grazie Kagome, adesso devo punire questo qui!-Le rispose Sango, ancora maledettamente attenta alla tempia di Miroku.
Lui sudava come un maratoneta come al solito, teneva le mani alzate come fosse un criminale beccato dalla polizia. Si, in effetti era così.
Quella che mi preoccupava però, era la piccolina.
-Rin? Guarda che non c'è da preoccuparsi.-Mi avvicinai a lei, povera, non riusciva a staccare gli occhi dall'arma e teneva a mezz'aria la tazza di latte.
-Ma quella è una pistola! Perchè vuole sparare al signor Miroku?-
-Va tutto bene...Sango? Perchè non uccidi Miroku dopo? Dobbiamo spiegarti delle cose.-
Sango mi guardò stranita. Si beh di solito non la interrompevo mai, anzi, la esortavo ad essere più decisa con quel depravato che si ritrovava per marito.
-E tu chi sei?-Mise la pistola nella cintura che portava in vita e finalmente notò Rin.
-Io sono Rin!-Rispose semplicemente la piccola. Si era già ripresa forse.
-Rin? Volete spiegarmi?-Anche Sango prese posto a tavola, mentre Kagome le versava del caffè in una tazza.
-Lei è il mio nuovo caso. Devo ritrovare i suoi genitori, mi chiedevo se tu potessi darci una mano!-
-Ma certo! Ditemi, siete venuti in centrale a sporgere denuncia?-
-No, preferirei fare da me. Però tu puoi tenerci informati dalla polizia in caso...Beh, hai capito.-
Kagome sussultò e Miroku diventò silenzioso. Avevano capito che intendevo. Sango mi avrebbe potuto informare, nel caso la polizia trovasse due persone morte.
Insomma, era una possibilità da considerare!
-Che vi prende?-Ci chiese Rin.
-Ehm...Rin, perchè non vai in bagno a lavarti? Inuyasha ha portato la tua roba, ieri sera.-Kagome mise una mano sulla spalla di Rin, distraendola.
-Va bene! E poi che faccio stamattina?-
-Resto io con te, non ti preoccupare! Magari vediamo di far venire Sesshomaru a giocare con te!-
Eh, buona questa. Sesshomaru a giocare. Con Rin.
L'assurdo era l'associare il verbo "giocare" a mio fratello.
Una volta, lo ricordo come fosse ieri, un bambino al parco chiese a mio fratello di giocare a nascondino.
Sesshomaru nemmeno rispose e in un nanosecondo, quel bambino si ritrovò in un cespuglio di more.
Ahia, non hanno le spine?
-Tesoro, Sesshomaru è a scuola la mattina no?-Provai a ricordarle io.
-Oh...Già, è vero!-Dissi sconsolata Kagome.-Vabbeh, troveremo qualche altra cosa da fare!-
Di certo un pregio di Kagome, era che non si scoraggiava mai fino in fondo.
E di occasioni per farlo ce n'erano state.
Ma lei no, lei vedeva sempre la nota "luce in fondo al tunnel", sempre.
Rin intanto, era andata di corsa in bagno a lavarsi, lasciandoci soli a confabulare.
-Allora,-Cominciai io, guardando i miei amici e mia moglie, seduti a tavola.-i genitori di Rin, non sono due sprovveduti. Se hanno lasciato la loro figlia così, non è stato per loro volontà, è evidente. Quindi ecco che faremo: Kagome, tu starai con Rin e farai il tuo lavoro di ricerca dal computer di casa.-
-Ricevuto!-
-Sango, tu invece come ti ho accennato prima, mi terrai informato dalla centrale. Nel peggiore dei casi...Potrebbe succedere qualcosa di molto spiacevole.-
Per ultimo mi rimaneva Miroku. Ah quel Miroku, purtroppo mi era dannatamente utile, quando ci si metteva.
-Tu Miroku, divertiti a sguazzare nella feccia amica tua e portami informazioni valide. O ti scordi il mio divano!-
-Non ti preoccupare, Inuchan! Tanto Sanguccia bella mi ha perdonato e torno a casa! Vero cara?-
-Scordatelo.-
-Ma Sango!!-
-Vi prego, non ricominciate!-Kagome si alzò dalla sedia, con qualche difficoltà. Si teneva ai fianchi con le mani e non aveva una faccia serena.
-Tutto bene?-Le chiesi, correndo vicino a lei.
-Si...Solo una fitta!-Respirò a fondo e io stavo già per chiamare quattro ambulanze.
-Non fare quella faccia!-Ridacchiò-Mi è già passata!-
-Sicura?-
-Si.-Mi fece una carezza alla guancia e si, mi calmai un po'. Quelle mani...Secondo me avevano strane proprietà curative.
-Allora io vado al lavoro!-Disse Sango dopo aver finito il suo caffè. Si alzò dalla sedia e prese Miroku per l'orecchio.
-Tu vieni con me, hai già disturbato abbastanza!-
-Ti seguirò fino alla morte, amore mio!-Rispose quello. Ho sempre pensato che Miroku, fosse un masochista.
-Tenetemi informato!-
-Contaci!-Uscirono dalla porta. Cioè, Sango uscì normalmente, Miroku le strisciava dietro, trascinato per l'orecchio.
-Allora?-Mi chiese la mia assistente, appena sentì il rumore della porta chiusa.-Che vuoi che faccia stamattina?-
-Prenditi cura di Rin e fruga nel portatile di suo padre!-
-E tu? Non stai a casa con me?-Mi afferrò per il colletto della maglietta, avvicinandosi al mio collo. Con un bel po' di difficoltà, visto il paraurti che aveva sul davanti.
-Eh...Devo andare al giornale.-Dissi io, inghiottedo a fatica...Dannato giornale, dannato editore che mi stava col fiato sul collo.
Dannati tutti!
Beh, tranne la mia assistente.
-Hai scritto l'articolo?-
-No! Conto di farlo alla pausa pranzo!-
-Povero il mio Inuchan...-
-Non chiamatemi Inuchan!!-




Salve a tutti miei cari! <3
Sono nel pieno di una crisi di ispirazione paurosa.
Questo capitolo, è la prima cosa che scrivo da giorni e giorni! E si nota no? ç_ç
Ahimè, è davvero deludente questa volta! Spero che continuate a seguirmi lo stesso, mi farò perdonare!
Ringrazio Vale728, fmi89, Dance of death, Lily Prongs e Red che hanno commentato lo scorso capitolo! Grazie mille, vi adoooooro *_*
Alla prossima^^
*Speriamo in bene :s*
Hime