Il vuoto,ciò
che percepisco,il nulla,quel che sento. E’ davvero
questo che si avverte alla morte? Un’incoscienza totale,che
stranamente,ti trapela
nelle ossa,facendoti contorcere pure le viscere,per un senso di
volontà non
controllata,che vorrebbe venir fuori,ma che,come trattenuta da
catene,ti lascia
lì inerme e solitario. E’ in momenti come
questi,che la vita ti scorre davanti
,veloce come un treno alla stazione,che senza fermarsi,appare e
scompare,nel
bui di una galleria. Riesco addirittura a percepire quel fastidioso
strido di
rotaie,sui binari,che tagliano il vento,ad un ritmo
costante… Tum.. … tum..
…………tum.. Questo
è il mio cuore,che tenta con affanno di rimettersi in
moto,non
mi era mai capitato di ascoltarlo così
intensamente,è incredibile quanto sia
complesso il corpo umano,ed è incredibile quanto sia
complesso io! Riesco a
ragionare,a ipotizzare,ad esprimere desideri anche,ma tutto,limitato a
se
stesso,perché consapevole che chi mi circonda adesso,in
questo letto
d’ospedale,non può sentirmi. Perché
devo finire la mia esistenza,così’ come
l’ho iniziata? Solo,abbandonato e senza neppure dire per
l’ultima volta,alla
ragazza che amo,che è, e che sarà per sempre
tutta la mia vita!! Mi viene da
piangere,dannazione, e a soccorrermi,purtroppo Sana non
c’è..,quindi per
adesso,ritorno ad accasciarmi in quest’angolo nel buio,dove
la solitudine,regna
da padrona!Delle note, familiari note di una splendida
melodia… “C’è un posto
nel tuo cuore,e so che è l’amore…..
và e rendi il mondo,un luogo
migliore…” ricorderei
questa
canzone,anche se fossi trapassato da cent’anni! Heal the
world ! “Sapevo che
avresti capito” sento dire alle mie spalle,da una voce di
donna… “Mamma” riesco
a malapena a pronunciare “Capito cosa?” si
allontana “Ti prego,spiegami…. Non
andartene via di nuovo…” --- “Che il tuo
posto non è qui… hai tanto ancora da
assaporare nella vita,non abbandonare
tutto…” --- “Vorrei,ma non ci
riesco… sento le forze,assopirsi con me,pian
piano…” ---
“Guarda nel tuo cuore
Akito,è lì che si concentra la sede della vera
forza!” --- “La canzone!” ---
“Già … la
canzone…” sorride,ed è bellissima
“Allora?... Che ci fai ancora
qui?.... Svegliati figlio mio…. Svegliati!”
……Tum,tum,tum,tum,tum……
il ritmo del mio cuore,torna ad essere
regolare!Improvvisamente,percepisco una possente forza,tirarmi
all’indietro,come in un turbine,non riesco più a
vedere… sono in agitazione…
ora delle scosse,pervadono il mio torace,una ..due,cinque volte
ancora… apro
gli occhi lentamente,frastornato e dolorante in ogni punto,mentre
un’equipe di
specialisti,continua a rianimarmi tra defibrillatori,flebo e gesso
attorniando questo
letto freddo. “Grazie a Dio,sei tornato da me!” la
sua voce--- “R…Rossana” lei
è al mio capezzale,ma sono brevi i
secondi in cui tituba ad abbracciarmi,intensificando la
lacrime “E’ un
miracolo!” mormorano entusiasti anche i medici,che ancora
m’intubano col
respiratore “credevo di averti perso per sempre,amore
mio” sussurra lentamente
ad un palmo dal viso La mia Sana,alla quale,rispondo “Credi
alla forza dei tuoi
sogni e loro diverranno realtà!”
---“Come?”--- “L’ho
vista… me l’ha detto la
mamma” sorrido
“E qual
è il tuo sogno,Akito?” mi chiede con
dolcezza accarezzandomi i capelli …“Tu!”
ed è qui,che credo di averla vista
emozionarsi,più di ogni altra volta…