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Autore: Bec77    19/10/2009    1 recensioni
Edvard, lo strano “omino”, così chiamato da Camillé e protagonista del quadro dell’Urlo di Munch, urlava senza riserve. Una delle sue mani si era staccata dalla testa, e indicava qualcosa dietro di sé, lungo il ponte. Anche le due figure nere che erano state dipinte sullo sfondo indicavano qualcosa, e sembravano indecise se avvicinarsi o meno. La ragazza affilò lo sguardo.
(Scritta per il concorso "La Primavera e... Il Morto" di Eylis)
Genere: Comico, Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa è l'introduzione che avevo mandato assieme alla storia ^^

Titolo: “Mai fidarsi della tempera magra”
Tipologia: storia a capitoli
Genere: Sovrannaturale, Fantasy, Romantico, Mistero, Suspence, Giallo.
Avvertimenti: nessuno.
Rating: verde
Credits: “La Primavera”, “La Nascita di Venere” e “Pallade e il Centauro” appartengono al pittore Botticelli. “L’Urlo di Munch” a Edvard Munch. I quadri nominati in questa storia non mi appartengono assolutamente, e non sono utilizzati a scopo di lucro, così come la storia non è scritta con questo fine. I personaggi citati sono storici, non mi appartengono in nessun modo, solo i loro caratteri sono una mia invenzione, ricavati dalle mie ricerche o semplicemente inventati. I fatti narrati sono mia esclusiva invenzione.
Note dell'autore: Spero di aver utilizzato al meglio i due temi, il morto e la Primavera. In questo scritto appare più volte il nome “Primavera”, ma sarà chiaro solo alla fine quale di questi sarà quella vera da considerare, o una delle due più importanti. Il morto c’è, anche se alla fine -… *tace* Però alla fine, per il resto è morto *sìsì* E anche il vero personaggio, alla fin fine XD Il titolo della storia (“Mai fidarsi della tempera magra”) è dettato dal fatto che i dipinti di Botticelli sono dipinti proprio con tempera magra, leggermente più opaca e velata della normale tempera, ma davvero d’effetto ^^
Il fatto che non ci siano molte descrizioni dei personaggi è dettato dal fatto che sono dipinti e ritratti, quindi conto sul fatto che chi vuole se li possa andare a cercare =D Non voglio certo rovinare un ritratto o un dipinto dicendo un colore per un altro o descrivendolo in un brutto modo!
Questi sono i link che ho utilizzato:
Per “La Primavera”, per la cui descrizioni mi sono rifatta alla prima interpretazione, quella di Gombrich. Mi sono rifatta anche al mio testo di storia dell’arte, per cui il nome Flora è sostituito con “Primavera”. Idem per “La Nascita di Venere” e “Pallade e il Centauro”.
Per “L’Urlo di Munch” mi sono rifatta sempre a Wikipedia, e il nome del grido è un omaggio al pittore, Edvard Munch.
Per Anna Bolena, sempre Wikipedia. D’Artagnan è invece un personaggio del romanzo “I tre moschettieri”, scritto da Alexandre Dumas.
Tutti questi link per amor della completezza =D
Introduzione alla storia: La storia è ambientata in una cittadina di mia invenzione chiamata Florence, dove di giorno l’attrazione principale è un museo creato da una donna chiamata Madama, e che la notte, mentre tutto fuori è ammantato dalla magia notturna e dai sogni, si anima e i suoi quadri prendono a vivere. Il guardiano notturno, una ragazza di nome Camillé, dovrà districare una matassa e risolvere un caso “d’omicidio”.

Ora si parte con il primo capitolo! Pronti... partenza... VIA!
   
 
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