Il modo in cui lei dice “Non litighiamo più” anche se sapete che un’ora più tardi starete discutendo per qualcosa.
Ancora una volta. Era la
quarta, quella
settimana. Ormai nessuno ci faceva più caso.
Sirius sospirò di nuovo, mentre faceva finta
di ascoltare la ragazza rossa davanti a lui.
«…e dovresti smetterla una buona volta! Hai
quasi sedici anni! Io non capisco proprio cosa ci trovi di
divertente!»
«E’ per questo che rimarrai sempre
un’antipatica secchiona!»
«Sirius» sibilò, fulminandolo
«Come ti permetti?!»
«Andiamo» ghignò lui «Ho detto
solo la
verità».
«La verità?! La verità è che
sei un lurido
mentecatto!»
Il ragazzo alzò un sopracciglio, divertito
dall’insulto «Mentecatto? Bello, non me
l’aveva mai detto nessuno!»
Kimberly tremò di rabbia repressa e si
trattenne dal prenderlo a schiaffi, anche se in quel momento avrebbe
tanto
voluto farlo.
«Comunque sarò anche un mentecatto,
ma almeno io non urlo in mezzo al corridoio».
«Io non urlo!»
«Già, hai ragione. Tu gracchi».
«Smettila! Non ti sopporto! Sei uno stupido
troll!»
«Guarda che se continui così ti si alza la
pressione» stava scherzando come sempre, anche se una piccola
parte di lui era
vagamente preoccupata.
Ogni secondo che passava la Grifondoro
diventava sempre più scarlatta. Non le era mai successo.
Kimberly inspirò profondamente, cercando di
calmarsi. Doveva farcela.
Dopo qualche minuto sospirò, lasciando
fuoriuscire tutta la rabbia accumulata. Si sentiva svuotata, debole e
sconfitta.
«Ok» sussurrò alla fine «Va
bene, come vuoi
tu. Ci vediamo».
Sirius la guardò confuso. Che
diavolo le
prendeva?
«Ehi, aspetta!» le afferrò un braccio,
prima
che potesse andarsene «Si può sapere
cos’hai?»
Lei lo fissò con occhi vacui «Sono
stufa»
sussurrò «Mi sono stancata di litigare sempre con
te, di arrabbiarmi
inutilmente, di sopportare la tua immaturità. Finiamola qui,
ok? Mi arrendo,
hai vinto tu. Adesso perché non torni ai tuoi stupidi
giochetti e mi lasci in
pace?»
Il ragazzo rimase ad occhi aperti,
sbigottito «Kim-»
«No, Sirius. Basta. Non litighiamo più».
Le lasciò il braccio, come scottato.
Non litighiamo
più?
Come poteva chiedergli una cosa del genere?
Lui viveva
per litigare con lei!
«No, aspetta Kim!» scattò «Non
puoi dirmi
una cosa simile! Cavolo! Abbiamo sempre litigato, perché non
dovremmo farlo
più?!» sembrava perso. Perso e disperato.
Un lampo passò nei suoi occhi nocciola «Ci
tieni tanto a litigare con me?»
Sirius si passò una mano tra i capelli,
nervoso «Beh…è una costante, nella mia
vita! Cioè, per qualsiasi cosa possa
succedermi so che ci sarai sempre tu.
Cioè…» cercò di spiegarsi
meglio,
imbarazzato sotto il suo sguardo divertito, ma lei lo interruppe
«Se continui
così ti si alza la pressione, sai?» disse, con un
luccichio malizioso negli
occhi, e se ne andò.
E lui sorrise.
Era incredibile quanto si capissero ancora.
Non avevano bisogno di dire altro.
Tanto sapevano che si
sarebbero rivisti
ancora, uno di fronte all’altra, pronti a litigare di nuovo.
Dopo
un’eternità eccomi ancora qui! Anche se questa
shot
non mi convince moltissimo, ma tant’è…
almeno ci sono Sirius e Kimberly.
Beh,
i soliti ringraziamenti sono d’obbligo, ma grazie
soprattutto a Penny Black
che
continua a recensire, davvero sono contenta di non averti stufata! ^.^
Normalmente
non faccio annunci o cose del genere, ma se andate a vedere il sito
nella mia pagina autore, troverete in una sezione alcune immagini su
questi personaggi!
Al
prossimo aggiornamento.