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Autore: Princess of the Rose    21/10/2009    7 recensioni
Come ringraziamento per la riuscita di una missione, Naruto riceve uno strano amuleto nero, al cui interno è incastonata una bellissima quanto inquietante pietra rossa, la quale ha poteri particolari: infatti, è capace di cambiare il carattere delle persone in meglio. Almeno, è quello che sostiene la mercante che glielo ha donato. Solo che, la mercante in questione ha omesso un paio di cosucce, le quali porteranno solo che guai ai nostri amici… Seconda classificata al contest "What about OOC?" indetto da Happy_Pumpkin
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il giorno dopo, l’Hokage convocò tutti i ninja che avevano fatto da scorta alle signore Kaname con un certa urgenza. Alcuni di loro, però, più precisamente Naruto e Sasuke, decisero di non presentarsi, uno perché non interessato, l’altro perché troppo occupato a pensare ad altro.
Tsunade non se ne preoccupò più di tanto, visto che aveva già le informazioni che aveva. E forse fu anche meglio che l’Uzumaki non fosse presente.
-Penso che tutti voi abbiate notato il cambiamento avvenuto in Naruto in questa settimana- disse, non appena fu certa che non dovesse venire più nessuno.
-Eccome- disse Suigetsu, anche lui vittima del pessimo umore del ragazzo- non fa altro che andare in giro a malmenare chiunque incontri.
-Amici compresi- disse Ino, incrociando le braccia davanti al petto, ancora offesa per il giorno prima.
-E’ irriconoscibile, Hokage-sama- Sakura strinse i pugni, amareggiata- non ho la più pallida idea di cose gli sia successo.
-Io, invece, credo di sapere il perché del suo umore nero- disse la Gondaime, sotto lo sguardo esterrefatto dei presenti, tranne di Shizune, Yamato e di Kakashi, che erano già conoscenza della situazione. Subito, venne tempestata di domande come “Davvero?”, “E’ malato?”, “Quella è una spia travestita da Naruto, vero?” e simili.
-Niente di tutto questo.
-E allora ci vuole dire che cosa ha?- chiese Karin, spazientita.
-Ricordate la sera della cena, quando Yae-san vi ha regalato quegli oggetti?
I presenti annuirono, anche se non riuscivano a capire che collegamento ci fosse tra quei doni e il cambiamento del loro amico.
-Ebbene, a Naruto è stato regalato un amuleto, come voi ben sapete. Il problema è che quell’amuleto è un po’ particolare.
-Secondo le mie ricerche- disse Shizune- quel ciondolo proviene da una terra molto lontana, a noi sconosciuta, e ha il potere di influenzare il carattere delle persone.
-Questo lo sapevamo già- la interruppe Sakura- ce lo ha detto Sae-san che ha degli effetti molto positivi sull’umore di un uomo.
-Infatti si è visto, sprizza felicità da tutti i pori- disse Suigetsu; ma quella battuta fece riflettere i ragazzi, che capirono al volo. Si voltarono, increduli, verso Tsunade, che annuì.
-Non mi dirà che…
-Esatto Shikamaru- Tsunade poggiò la testa sulle mani- è colpa di quell’amuleto se Naruto è diventato così crudele.
Nessuno parlò per vari secondi, tale era lo stupore per quella notizia.
-Non ci posso credere, non pensavo che Yae-san potesse fare una cosa del genere, sembrava così buona- disse Chouji, sinceramente colpito da quella scoperta.
-Bé, del resto lei e Sae-san sono gemelle, non mi sorprenderebbe sapere che dietro quell’aria tranquilla si nasconde un genio del male. Non mi sono mai piaciute quelle donne.
-Non mi sembra la pensassi così quando ti hanno regalato quella maglia di seta- le disse Suigetsu con un sorriso sornione sul volto, per poi ricevere un pugno in piena faccia da Karin.
-Ci siamo fatti abbindolare dalle parole di Sae-san come degli scemi
-Bè, a dire il vero, Shikamaru, Sae-san non ha mentito, non del tutto almeno- disse Kakashi- quel ciondolo ha davvero la capacità di mutare il carattere delle persone in meglio, ma per fare ciò, devono esserci delle condizioni ben precise.
-Cioè?- chiesero in coro i ragazzi.
-L’effetto ciondolo cambia a seconda dei pensieri che la persona ha prima di indossarlo.
-Per fare un esempio- si intromise Yamato- Sai, ti ricordi che, quando è arrivato, Naruto ha parlato di una giornata iniziata malissimo?
Il moro, che aveva ancora delle fasce che gli avvolgevano la fronte, annuì.
-Bene. Quel giorno, Naruto aveva quel’amuleto al collo. Quando l’ha indossato, probabilmente i suoi pensieri dovevano essere negativi, e il ciondolo ha mantenuto il suo cattivo umore fino a quando non l’ha tolto. Ma probabilmente, è dalla settimana scorsa che lo porta al collo.
-Il problema di quel ciondolo- proseguì Tsunade- è che più lo si tiene addosso, più i suoi effetti aumentano. In questo caso, la rabbia che Naruto ha nei confronti di tutti noi sta raggiungendo livelli vertiginosi e…
-Mi scusi Tsunade-sama, ma perché Naruto dovrebbe essere arrabbiato con noi? O almeno, perché con gente che non gli ha mai fatto nulla?
-Vedi Sakura- le spiegò Kakashi- bene o male, tutti noi proviamo antipatia per una persona. Può essere anche il tuo migliore amico, ma c’è sempre un qualcosa in lui che non ti piacerà mai. Per Naruto è lo stesso, e il ciondolo ha amplificato quella antipatia, fino a renderla pericolosa.
-Pericolosa?
-Come penso abbiate notato, Naruto usa i poteri della volpe a nove code che risiede dentro di lui quando qualcuno che non gli aggrada lo infastidisce- disse Tsunade, scurendosi in volto- la mia paura è che il potere del ciondolo risvegli in lui l’odio che provava per il villaggio quando era piccolo, visto che la gente non faceva altro chiamarlo mostro quando lo vedeva. E se ciò accadesse…
-Pensa che potrebbe arrivare a risvegliare completamente i potere del demone?- chiese Shikamaru, mentre provava ad immaginarsi le conseguenze che un fatto del genere avrebbe potuto avere sul villaggio, e l’unico scenario che riusciva a figurarsi era un posto pieno di macerie.
Tsunade annuì.
-Ovviamente, è solo un’ipotesi. Non sappiamo se il potere di quell’oggetto sia così influente sulla volontà di Naruto, ma è meglio non rischiare. Yamato e Kakashi andranno a parlare con le signore Kaname, che adesso sono in viaggio per il villaggio della Sabbia, quindi non dovrebbe impiegarci molto. Intanto, affido a tutti voi la missione togliere il ciondolo a Naruto. Potrete chiedere aiuto a più persone, se lo volete.
Il gruppo annuì. “E che ci vuole”, pensarono.
Le ultime parole famose.

Tentativo nr1:
Anche quel giorno, Naruto si era svegliato di pessimo umore. Un’altra notte in bianco, sempre per colpa di quel maledetto Uchiha.
Dovresti prenderti una tisana, sai? Rischi di avere un esaurimento nervoso se continui così
.
“Sta zitta, volpaccia, non ho tempo per le tue stupide chiacchiere” disse Naruto, mentre si vestiva in fretta e furia, per poi uscire di casa sbattendo la porta. Una volta fuori, fece un profondo respiro, tentando di calmarsi, inutilmente. Dopo di che, arrabbiato più di prima, decise di fare una passeggiata per la via commerciale, tanto per vedere cosa aveva da offrire. Quel giorno, però, la trovò inspiegabilmente quasi vuota.
-Naruto-kun!
Il ragazzo riconobbe subito che la voce di chi lo stava chiamando era di Sakura, ma decise di continuare per la sua strada, ignorandola. In quel momento non aveva voglia di parlare con lei. E poi, magari, stava chiamando un altro ragazzo omonimo a lui, che ne poteva sapere.
-Naruto-kun, sono io, Sakura!
Sbuffò infastidito, pensando che fare un bella piazza pulita delle persone petulanti come la ragazza che era dietro di lui sarebbe stata la cosa migliore per tutti. Si voltò verso di lei, già pronto a dover sopportare i suoi pugni, dovuti alle parole del giorno prima…e rimase completamente basito da quello che gli si presentò davanti: la rosa, infatti, indossava un abito corto, nero e attillato, che risaltava perfettamente tutte le forme del suo corpo da giovane donna, e sul volto un trucco leggero, giusto per allungare un po‘ la forma degli occhi e rendere le labbra più carnose. Era davvero molto bella.
L’Uzumaki, dopo lo stupore iniziale, dovuto più alla sorpresa di vedere l’amica così agghindata che per altro, era rimasto un po’ perplesso.
-Che cosa…?
-Che ne dici? Non pensi che mi doni?- gli chiese, facendo un giro su se stessa, in modo che lui potesse avere una visione completa del vestito- e di come esso cadesse perfettamente sui fianchi, delineandoli alla perfezione.
-A dire il vero, penso che tu sia troppo piatta per un abito del genere- disse senza peli sulla lingua. Sakura, a quella affermazione, iniziò ad avere un tic nervoso, ma non perse il sorriso, anche se era divenuto un po’ tirati.
-T-Tu dici?
Naruto annuì deciso, quindi le chiese il motivo di tutto quell’agghindarsi.
-Bé ecco… pensavo che oggi, visto che non avevamo missioni, potevamo… sai no… uscire un po’… io e te… da soli- disse lei, fingendosi timida, come quando da piccola chiedeva un appuntamento a Sasuke.
Il piano era semplice: approfittando della cotta che Naruto aveva per Sakura, quest’ultima avrebbe lo distratto, mentre Suigetsu, con una tenaglia, avrebbe tagliato la catenina del ciondolo. L’albino, infatti, era a qualche metro di distanza dai due, assieme a Shikamaru e Chouji, che controllavano la situazione.
-Quale parte di “Non mi interessi più” non ti è chiara?- le chiese scocciato.
L’Haruno rimase impassibile, si aspettava una risposta del genere. Non aveva dimenticato cosa era accaduto il giorno prima, e per questo si era accuratamente preparata.
-Lo so- gli disse, avvicinandosi a lui e prendendogli una mano- però… però, io vorrei riprovarci. Voglio conquistarti di nuovo!
L’altro spalancò gli occhi, stupito dalla sincerità che trapelava dallo sguardo di lei, ma poi la scostò brutalmente da se.
-Mi spiace per te, ma è una causa persa in partenza. Non sono più un masochista, perciò non ho più motivo di farmi picchiare da te.
Sakura abbassò lo sguardo, mentre pensava ad un modo per poterlo ancora intrattenere.
-Credo che Sakura sia in difficoltà- disse Suigetsu, vedendo che la ragazza non parlava più.
Shikamaru aggrondò le sopracciglia, indeciso se continuare a lasciarla provare o passare al piano B. Alla fine, decise di utilizzare la seconda opzione, e fece un cenno dall’altra parte della strada.
Poco dopo, Naruto si sentì arpionare il braccio in una stretta ferrea. Si voltò, e vide una massa di capelli rossa poggiata contro il suo povero arto.
-Ma guarda che sorpresa, Naruto-kun! Ti vedo in forma.
-K-Karin?
-Si. Come stai, caro?- gli chiese maliziosa, strusciandosi leggermente contro di lui.
Sakura capì che Shikamaru doveva aver interpretato il suo silenzio come una difficoltà, e aveva mandato l’altra in suo soccorso. Sbuffò stizzita, ma decise di non arrabbiarsi più di tanto e di attenersi al piano.
Intanto, Naruto guardava la rossa come se stesse osservando una pazza. Provò a staccarsela di dosso, inutilmente.
-Karin, sei sicura di stare bene?- le chiese, infine.
-Assolutamente- disse la giovane, per poi lanciare un’occhiata a Sakura- oh, ciao fronte spaziosa.
-Ciao, quattrocchi- le rispose, capendo al volo cosa l’altra le aveva comunicato con lo sguardo: fare finta di litigare per l’attenzione del biondo. Cosa semplicissima, visto che già non si sopportavano.
Karin iniziò a recitare la sua parte: lasciò il braccio del ragazzo e si mise davanti a lui, un sorriso provocante adornava il bel volto- ti va se facciamo compere insieme?
-A dire il vero, Naruto-kun e io avevamo un impegno- disse, spintonandola via.
L’Uzumaki guardava le litiganti con fare perplesso, ma poi, infastidito, tossì un paio di volte, attirando l’attenzione delle due.
-Allora, punto primo, mi sembra di averti già detto che tu non mi interessi più, e che quindi è inutile che continui ad assillarmi- disse rivolto a Sakura, poi parlò alla ragazza con i capelli rossi- e tu, mi spieghi perché vieni a rompermi le scatole? Perché non lo chiedi a Sasuke di uscire con te?
-Sasuke? Oh, lui non mi interessa più. E’ troppo freddo per i miei gusti- disse lei con semplicità.
La risposta di Karin lasciò completamente basito Naruto, mentre Sakura dovette ammettere che la ragazza era stata molto convincente, e che lei non avrebbe saputo fare di meglio.
Intanto l’Uzumaki, sicuro di aver sentito male, stava per chiederle di ripetere ciò che aveva detto, ma lei non gliene diede il tempo: lo prese per mano e lo portò in giro per le bancarelle, seguita dall’Haruno.
Qualche metro dietro di loro, Shikamaru e Suigetsu controllavano la situazione- Chouji era andato a controllare che Juugo, rimasto assieme ad Ino, non avesse avuto uno dei suoi lapsus omicidi.
-Non pensavo che Karin sapesse recitare così bene- disse sinceramente sorpreso l’albino.
-Già, nemmeno io. Comunque, è meglio seguirgli, non voglio perderli di vista- ribatté il castano, per poi fargli cenno di muoversi.

I due aspettarono un po’ prima di agire, tanto per essere sicuri che nulla si intromettesse nella riuscita del loro piano. Appena li videro fermarsi davanti ad un negozietto, Shikamaru si preparava ad usare la sua tecnica d’ombra, che in caso di bisogno avrebbe tenuto fermo l‘oggetto della loro missione, mentre Suigetsu si avvicinava a Naruto con passo felpato, in mano le pinze.
-Che ne pensi di quel vestito, Naruto-kun?- chiese Karin, indicando un abito viola, decorato con ghirigori in argento e lungo fino a metà coscia.
-E’ orrendo. Comunque, mi volete spiegare perché mi state così appiccicate? Sul serio, state iniziando a darmi fastidio. Sembrate due oche in calore.
Le due ragazze dovettero mantenere tutto il loro autocontrollo per non picchiare a sangue il ragazzo che si trovavano di fronte. Dovevano farlo per la riuscita del piano e per la sicurezza del villaggio, anche se a Karin non gliene fregava assolutamente niente.
Suigetsu ormai gli stava a due passi. Provò le pinze un paio di volte, assicurandosi nuovamente che fossero in buone condizioni, e si apprestò ad afferrare delicatamente la catenina dorata. Ma proprio in quel momento, Naruto aveva deciso di piantare in asso le due ragazze, che si erano messe a litigare per una gonna, e di andarsene.
Shikamaru imprecò internamente, ed attivò immediatamente la tecnica del controllo dell’ombra, in direzione di Naruto; purtroppo, davanti a lui si fermò un carro carico di frutta, che gli impediva di vedere in che direzione stesse andando la tecnica! Cercò subito un buco che riuscisse a fargli vedere qualcosa, senza successo.
Intanto Suigetsu, vedendo l’Uzumaki voltarsi, si affrettò a nascondere la pinza dietro la schiena, ma non riuscì a muoversi. Shikamaru, infatti, non riuscendo a vedere dove indirizzare la sua tecnica, era dovuto andare a caso; ma, invece che prendere l’ombra del ragazzo biondo, aveva preso quella dell’albino!
Quando Naruto si voltò, si trovò davanti Suigetsu con il braccio alzato, in mano la tenaglia, e un’espressione allucinata sul volto. Dopo un primo attimo di perplessità, l’Uzumaki sentì la rabbia salirgli dentro.
-Potrei sapere- ringhiò con una chiara nota d’ira nella voce- perché volevi colpirmi con una pinza?
-Ehm… No no, guarda che c’è un equivoco, io…
Ma non finì la frase, perché Naruto aveva caricato un montante, prendendolo sotto il mento.
-Dovevo aspettarmelo- disse, mentre il viso dell’albino si ricomponeva goccia dopo goccia. Lanciò a Karin e a Sakura un sguardo pieno di rabbia, tanto che le ragazze si sentirono gelare il sangue, e poi se ne andò.
Non appena Naruto fu abbastanza lontano, la rossa iniziò ad insultare in tutti i modi possibili i due ragazzi.
-Razza di deficienti, avete rovinato tutto!!! Ce l’avevamo quasi fatta, maledizione!!!
-Ehi guarda che non è colpa mia! E’ stato lui- e indicò Shikamaru- a sbagliare la mira. Io non centro niente!
-Potevi sbrigarti, baka! Mentre i due continuavano a litigare, Sakura e Shikamaru decisero che era ora di passare al secondo piano B.

Tentativo nr 2:
Naruto era furioso. Come osavano quel pesce mezzo lesso e quella testa di pomodoro ambulante organizzare un attacco alle sue spalle, per di più con l’aiuto di Sakura?!? E in un luogo pubblico!
Le possibilità sono due cucciolo gli disse la volpe o sono degli scemi, o qualcuno gli ha mandati su commissione. Io propenderei per la seconda, sai? Forse è stato il piccolo Uchiha. Dopo quello che gli hai detto ieri, sembrava piuttosto arrabbiato
“No, è troppo orgoglioso per fare una cosa del genere. Se doveva farlo, lo faceva di persona. Comunque, più tardi andrò da oba-chan per denunciare Karin e Suigetsu. Chissà, forse gli cacciano dal villaggio”.
Secondo il protocollo di Konoha, perché delle persone possano chiedere asilo politico, devono passare un anno di prova, in cui dimostrano le loro buone intenzioni e la volontà di diventare onesti cittadini. In caso contrario, vengono cacciati.
Naruto già si pregustava il momento. Forse sarebbe riuscito anche a mandar via Sasuke- visto che quei due erano componenti del suo team, era automatico pensare che anche lui fosse implicato.
A un tratto, sentì una mano poggiarsi sulla sua spalla e tirarlo contro il petto di qualcuno.
-Naruto, amico mio, come stai?!- esclamò allegro Kiba, che lo teneva a se utilizzando il braccio sano. Dietro di lui c’erano Sai, con il suo classico sorrisetto, e Rock Lee.
-Bene, prima che mi stritolassi il braccio. E adesso mollami, cane pulcioso- disse l’altro, ma l’Inuzuka sembrava intenzionato a non lasciarlo andare così facilmente. Infatti, continuava ad avere sul viso un sorriso gioviale, nonostante fosse stato appena chiamato con uno degli appellativi che più detestava.
-Noi stavamo andando a mangiare qualcosa all‘Ichikaru- disse Rock Lee, pendendolo sotto braccio dall’altra parte- vieni con noi?
-No- rispose, ma venne comunque trascinato a forza verso il locale.
Una volta arrivati, vennero accolti da un Teuchi sorridente e da quattro piatti di ramen fumante.
-Oh, guarda un po’ chi c’è qui oggi, il mio cliente preferito insieme ai suoi amici- esclamò allegro- venite venite! Oggi offre la casa.
Naruto esaminò con attenzione i volti che gli stavano sorridendo affabili, alla ricerca di un indizio che gli confermasse che c’era qualcosa sotto, ma non trovò nulla. Decise di sedersi vicino al muro, in modo da avere solo una persona a fianco, ma Rock Lee fu più veloce e lo occupò prima di lui.
-Andiamo Naruto-kun, siediti vicino a me- gli disse con un sorriso a trentasei denti. L’altro sbuffò, ma accettò comunque l’invito.
-Come faceva a sapere che saremmo venuti in quattro?- chiese, osservando le ciotole davanti a lui. Teuchi trasalì leggermente.
-Bé, queste sono quattro nuove ricette, e pensavo di farle assaggiare ai primi clienti che avrei avuto- si affrettò a dire.
Naruto annuì, sospettoso. Poi iniziò a mangiare, in silenzio, ignorando deliberatamente Kiba e Rock Lee che tentavano di iniziare un qualsiasi tipo di conversazione. Intanto, il proprietario del locale preparava altri piatti di ramen- conoscendo il suo cliente, non ne sarebbero bastati dieci per soddisfarlo.
-Allora, com’era?- chiese quando vide la ciotola vuota.
-Un po’ sciapo- rispose quello, per poi prendere la seconda porzione.
Intanto, con molta attenzione, Rock Lee si era avvicinato alla catenina dorata, con l’intento di slacciarla. Sai osservava i movimenti di Naruto, in modo da avvertire il moro nel caso dovesse fermarsi e aspettare, mentre Kiba distraeva il biondo con le chiacchiere.
-Allora, di un po’ come è andata l’ultima missione?
-Mi hai già fatto questa domanda almeno un migliaio di volte. La risposta non è cambiata, sai?
-Si lo so, però…
L’Uzumaki bevve il brodo dalla ciotola, posò le bacchette, e fece per alzarsi. Rock Lee rimise subito giù le mani.
-Naruto, dove vai?
-Ad allenarmi, almeno faccio qualcosa di interessante, invece che stare qui a non fare niente.
-Ma no, perché? Rimani un altro po’. Hai mangiato solo due ciotole di ramen- disse Teuchi, porgendoli in fretta e furia un altro piatto- ecco, questa è un’altra ricetta nuova, fatta con delle erbe molto rare. Vorrei un tuo parere.
-No- disse, ma sia Rock Lee che Kiba lo presero per una manica e lo tirarono giù. Naruto sbuffò pesantemente, per poi riprendere le bacchette e iniziare a mangiare.
Sai lo osservò attentamente, assicurandosi che l’altro non facesse movimenti bruschi e che fosse impegnato a gustarsi il ramen, poi fece un cenno al ninja vestito di verde. Questo annuì, e riportò le mani vicino al collo del ragazzo biondo.
L’Inuzuka, intanto, aveva ripreso a parlare, stavolta di una missione che aveva compiuto qualche giorno prima, quando il braccio destro non era ancora lussato. Incredibilmente, Naruto sembrò interessato, visto che ogni tanto gli lanciava qualche occhiata, gesto che prima non faceva.
Ormai, Rock Lee era vicino al compimento della missione: era riuscito ad afferrare il gancetto della catenina. Adesso, doveva solo riuscire ad aprirlo e…
Ma quel giorno, la sfortuna sembrava perseguitare i ninja della foglia: Naruto si alzò di colpo e il moro fu costretto a mollare la presa dalla catenina per evitare di essere scoperto.
-Ehm, dove vai?- gli chiese Kiba, non appena lo vide in piedi.
-Ad allenarmi- gli rispose, alzando la tendina del locale- sono stufo di stare qui.
-Va bene, allora andiamo- disse Sai, mettendosi in piedi anche lui.
-No, vado da solo.
-Ma no, dai, è brutto allenarsi da soli- gli disse Kiba- veniamo anche noi.
-E voi due cosa vorreste fare? Tu hai il braccio lussato e Sai è appena uscito dall’ospedale.
“Chissà di chi è la colpa” pensò l’Inuzuka, continuando però a mantenere un‘aria spensierata. Il biondo fece una smorfia, disgustato.
-Volete smetterla di sorridere? Cos’è, avete una paralisi facciale? Posso capire Sai, ma voi due sembrate degli squilibrati.
“Naruto non sa quello che dice. Naruto non sa quello che dice. Naruto NON sa quello che dice” si ripeté mentalmente il giovane, cercando di mantenere la calma, già precaria in un tipo come lui.
-Allora vengo io con te! Sono sanissimo e…
-Quale parte di “VOGLIO ALLENARMI DA SOLO” non è giunta al tuo cervello?- chiese a Rock Lee con gli occhi incandescenti di rabbia. Il moro, che si era messo in una delle sue classiche pose, indietreggiò leggermente verso il muro.
-Vabenevabenevabene, non parlo più.
L’Uzumaki assottigliò lo sguardo, minaccioso, per poi girarsi e andarsene.
-Maledizione- disse Kiba, sbattendo la testa sul tavolo- se continuiamo così non ce la faremo mai. Spero che almeno Ino e Chouji riescano a levargli quel coso.
-Dubito che ci riusciranno- disse Sai, per poi indicare un punto sulla strada. L’Inuzuka volse lo sguardo dove indicato, e venne colto una nuova ondata di disperazione: la Yamanaka e l’Akimichi stavano venendo verso di loro, lui portando sulle spalle Juugo, che era svenuto.
-Ha avuto un lapsus omicida- disse la ragazza prima che qualcuno potesse chiedergli qualcosa.
-Abbiamo dovuto portarlo fuori dal centro abitato, altrimenti avrebbe fatto un macello- disse Chouji, poggiando il ragazzo su una sedia li vicino- meno male che è passato Sasuke, altrimenti non oso immaginare cosa sarebbe successo. Com’è andata qui?
-Male- rispose Sai, alzando semplicemente le spalle.
Kiba sospirò amaramente.
-E dire che di occasioni ne abbiamo avute.
-Oh, andiamo, non vi scoraggiate- esclamò Rock Lee, mostrando l’ok- sono sicuro che riusciremo a far tornare Naruto allegro e spensierato. Basterà continuare a tentare.
In quel momento, arrivarono anche Sakura, con Karin, Suigetsu e Shikamaru, che raccontarono con poche parole il loro tentativo, anch’esso fallito.
Il gruppo di ragazzi fece un triste sospiro, ma poco dopo l’Haruno ebbe l’ispirazione.
-Ragazzi, se non funzionano le buone- disse, mettendosi seduta- useremo le cattive. Ho un piano, state a sentire.

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Signore, e non so se c'è qualche signore, ecco il penultimo capitolo. Finalmente, questa storiella sta per terminare. Si si, lo so che siete disperati *in lontananza si vedono i lettori stappare bottiglie di champagne*, ma manca ancora un capitolo. Passiamo ai ringraziamenti:

Capitatapercaso: bè, grazie ^////^. Effettivamente, sbloccare i freni inibitori è forse la definizione più esatta. Il fatto è che mi ha sempre dato l'idea di trattenersi, a volte stento, dal mandare a quel paese le persone, e che nessuno se n'è mai accorto, nonostante fosse palese (e li dico "Ma c'hai le fette di salame sugli occhietti belli? O sei semplicemente rinco"). Direi che quello che volevo esprimere lo hai detto tu, quindi vuol dire che il mio messaggio è arrivato. Sono contenta^^.

ryanforever: nell'ultimo capitolo tutto l'intreccio si scioglierà. Non resta che aspettare ^^.

Elie91: grazie :)

Sarhita: grazie anche a te ^^. Spero che adesso potrai recensire con più calma.

ladyash: povera Sakura non le vuole bene nessuno XD. Allora spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento

marynana89: grazie ^^

Alla prossima volta ^__^ . Bye!!!

   
 
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