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Autore: NikiBeast    22/10/2009    1 recensioni
“Oddio, Yle… Guarda quello là…” Mi fece segno Marty, entrando a scuola. Cercavo di aguzzare la vista, ma nonostante le lenti a contatto graduate, vedevo poco. Poi vidi un ragazzo, poteva avere quasi la mia età, anzi la nostra. Mi voltai verso la mia gemella e scoppiai a ridere. Che buffo che era… “Martì… Non mi dire che ti piace quel mostro!!!” Riuscii poi, a dire fra le risa. Tutti i tipi più strani piacevano a lei, ma mai strani quanto quell’individuo che passeggiava tranquillo con fare effeminato.
Genere: Romantico, Commedia, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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A quel ricordo mi scese una lacrima. Bill se ne accorse e l’asciugò dolcemente. Lo guardai negli occhi, quegli occhi così simili a delle stelle, e mi accorsi che quella luce che c’era una volta era scomparsa. Senza neanche accorgermene mi trovai abbracciata a lui, a pochi millimetri di distanza dalle sue labbra. Mi avvicinai lentamente e tentai di baciarlo. Lui si spostò.
“Perché vuoi rovinare tutto?”
Quindi, lui pensava che stessi rovinando tutto? O forse pensava che lo facessi tanto per divertimento? Mi venne una fitta al cuore. Come poteva pensare questo? Come poteva credere che per me lui era solo un passatempo?
Mi lasciai cadere sul letto, in preda ad una crisi di pianto convulso. Volevo urlare, volevo distruggere tutto, perfino lui. Sì, l’avrei distrutto. Proprio come lui aveva fatto con me. Gli era bastata una sola parola, un solo gesto per annientarmi. Adesso doveva capire cosa mi aveva fatto. Doveva capire come mi sentivo io.
“Bill, hai già rovinato tutto tu. Forse non te ne sei reso conto, ma…”
NO! Non potevo dirglielo. I sensi di colpa sarebbero stati troppi. Lui continuava a fissarmi insistentemente. Voleva sapere ciò che gli stavo per dire. Se fosse stato male lui, lo sarei stata anch’io. E poi, infondo, non aveva senso fargli del male. E poi, soprattutto, per cosa?
No. Quella si chiama cattiveria gratuita. Io non ero così cattiva, così insensibile da volere il suo male. Gli gettai nuovamente le braccia al collo, avvicinando le labbra al suo orecchio.
“Ti amo Bill, e metterò me stessa in gioco per averti...”
Lo baciai vicino l’orecchio.  A quel contatto lo sentii fremere. Le sue mani si posarono sui miei fianchi. Mi gettò sul letto e si mise a cavalcioni su di me.
“Voglio averti, qui e ora...”
Iniziai ad accarezzargli gli addominali, per poi togliergli lentamente la camicia. Mi diede un bacio sulle labbra, poi scese, sempre più giù. Iniziò a sbottonarmi i jeans. Appena ci riuscì mi sorrise. Dio s’era bello.
“Bì, mica lo vorrai fare ora?”
Presa com’ero dall’emozione, non mi ero neppure resa conto delle nostre azioni. Lui mi fissò, lo sguardo supplichevole. Sapeva bene che quando mi guardava in quel modo non resistevo. Lo feci avvicinare a me e lo baciai.


Sorry per il cappy corto, ma sto postando dal cell dato che internet non mi parte. Un bacio.

  
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