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Autore: Miss_Slytherin    24/10/2009    7 recensioni
"Lilian Luna Potter, diversa dagli altri Potter. Fredda, crudele, insensibile, apparentemente senza cuore. Questa è la sua storia, la storia di un Giglio che non è un Giglio, non è puro, non è innocente". Dal primo capitolo: "...vedo ambizione, desiderio di gloria…intelligenza anche…poi…uno spiccato senso di autoconservazione…e se non mi sbaglio quella dovrebbe essere una punta di cattiveria mista ad astuzia…".
Genere: Generale, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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                                                                                 CAPITOLO 8

                                                                                                                                Christmas

 

Lily provò una decina di sensazioni contrarie e diverse appena sua madre disse quelle due parole. Incredulità, per il fatto che a rispettivamente 35 e 36 anni sua madre e suo padre non sapessero cosa fossero i contraccettivi, una certa ilarità derivata dall’immaginarli nell’atto della procreazione ed infine un prevalente disgusto.

-Lo sapete vero che fare tanti figli è da proletari?- fu l’unica cosa che riuscì a dire, con voce sorprendentemente fredda.

-E poi, non so se lo sapete, ma hanno inventato i preservativi- aggiunse in tono pratico da laureata in medicina che sta spiegando a due poveri ignoranti come evitare un disastro come una gravidanza.

I suoi genitori spalancarono le bocce in due perfette circonferenze, scioccati, mentre James ed Albus si guardavano con muta rassegnazione: solo una persona come Lily, o meglio solo Lily era in grado di dire una cosa così cattiva in una circostanza del genere. I due fratelli dal canto loro, a parte un iniziale stupore, erano contenti: chissà che ne fosse uscita una sorella migliore di quel piccolo diavolo che avevano affianco o un fratello da crescere a loro immagine e somiglianza.

-Lily!- esclamò il Bambino Quasi Sopravvissuto- dato che sentiva che da un momento all’altro il suo cuore avrebbe cessato di battere- con incredula sorpresa,- non hai nient’altro da dire?-

Lei finse di pensarci su:- Riguardo all’agglomerato di cellule che cresce nel suo grembo…?- chiese poi, indicando sua madre.

Anche Ginny era negativamente meravigliata: -Agglomerato di cellule? Si chiama bambino!-

-Chiamalo come vuoi, è sempre un agglomerato di cellule…- Lily fece spallucce.

-Ehm, mamma…noi siamo contenti eh…- tentò di rassicurarla James, dandole impacciate pacche sulla spalla: non era mai stato il massimo quanto a esprimere i suoi sentimenti.

-Cioè, sì…insomma…è un po’ strano, ma…wow che bella notizia!- gli diede manforte Albus, ma Harry e Ginny non li stavano ascoltando. I due coniugi avevano improvvisamente aperto gli occhi: Albus non aveva esagerato nel descrivere il cambiamento di Lily, ora lo capivano.

La Lily che avevano cresciuto loro non avrebbe mai detto parole così distaccatamente fredde, non si sarebbe mai presentata alla Tana con adesso più di mille galeoni di abbigliamento, non avrebbe mai guardato dall’altro in basso tutti i componenti della loro famiglia –ora gli sguardi e le espressioni di Lily durante la cena avevano acquistato il giusto valore ai loro occhi- non si sarebbe mai, in breve, comportata come solo i purosangue ricchi e snob sapevano fare. E come un lampo ricostruirono nella loro mente brevi flashback delle due ultime estati…Lily che voleva vestiti sempre più costosi, che pretendeva tagli di capelli all’ultima moda pur essendo solo una bambina…Lily che aveva iniziato a sfuggire dai loro abbracci, che si faceva sempre più distaccata…

-Cosa ne hai fatto di mia figlia…- sussurrò Harry incredulo, come se Lily fosse posseduta da uno spirito particolarmente perfido e gelido.

-Papà?- Lily era perplessa, -stai bene?-

-Io???- esplose a quel punto il Bambino Sopravvissuto,- mi chiedi se IO sto bene? Tu stai bene, Lily? Ti sei sentita mentre parlavi?-

-Harry caro…calma…-intervenne Ginny flebilmente, mentre James sussurrava ad Albus:

-…ora gli parte una coronaria…-

-…James, non è il caso di scherzare!-

-…si ma guarda come sta diventando bordò! Se gli prende un infarto che facciamo….?

-Ma cosa ho detto?- stava intanto chiedendo Lily sinceramente stupita: non aveva semplicemente chiarito un concetto puramente biologico?

-Cosa hai detto? Anziché mostrare felicità per questo nuovo bambino, anziché essere contenta per noi e per la tua famiglia, cosa sai dire, con tono così superficiale? Che si tratta di un agglomerato di cellule!-

-Ma è vero…- borbottò Lily fra sé e sé, continuando a non capire.

-Non volevo credere a quello che Albus ci ha scritto…- iniziò a dire Ginny dopo un attimo di pausa, con sguardo stranamente fisso, mentre il secondogenito dei Potter si guardava le scarpe imbarazzato,- ma a quanto pare non stava esagerando…-

-Esagerando su cosa?- domandò Lily ora interessata alla discussione.

-Su di te. Ci ha detto che hai fatto piangere Molly…- rispose Harry osservandola attentamente.

-Molly? Per cosa…- iniziò a dire la rossa, ma poi un lampo di improvvisa comprensione accese i suoi occhi violetti, -aaah per lo scherzo di Halloween…beh non è mica colpa mia se non sa stare al suo posto…e poi io non vi devo nessuna giustificazione- aggiunse, ripensandoci.

James contò con le dita fino a tre, beccandosi un pestone da Albus, e poi…

-Nessuna giustificazione??? Nessuna giustificazione??-  esplose Harry che davvero non capiva davvero più chi fosse quella ragazzina che somigliava a sua figlia.

-Non saluti più i tuoi fratelli, fai scherzi di cattivo gusto a tua cugina alla quale volevi bene, ti comporti come se fossi la padrona del mondo…e ho notato sai il modo in cui osservavi tutti noi a tavola, come se fossimo insetti di fronte a te…come hai arricciato il naso di fronte ad ogni portata che tua Nonna ti posava davanti, come stringevi gli occhi osservando tuo Nonno giocare con oggetti Babbani, come se fosse un mentecatto…e come goccia che ha fatto traboccare il vaso…agglomerato di cellule!-

Harry tacque, e nella stanza cadde un silenzio pesante, mentre il suo petto si alzava ed abbassava velocemente. Ginny non avrebbe voluto che il discorso prendesse quella piega, ma sapeva che era inevitabile; James ed Albus dal canto loro si aspettavano che i loro genitori facessero qualcosa per Lily, ma non credevano che già alla prima sera alla Tana sarebbe accaduto il putiferio…e Lily, Lily era contenta.

-Bravo papà, complimenti- disse sorridendo.

Ginny non credeva che le sorprese avrebbero mai avuto fine, quella sera del 22 dicembre. Dopo una sfuriata del genere che cosa faceva la sua bambina? Non si giustificava, non tentava di negare, ma anzi confermava tutto ciò che suo padre aveva appena detto con un complimenti. Era esterrefatta, e delusa: tutto ciò che avevano cercato di insegnarle non sembrava aver fatto presa su di lei.

Anche Harry sembrava provare gli stessi sentimenti di sua moglie, perché chiese, con voce stranamente atona:

-Complimenti?-

-Sì- annuì Lily- complimenti perché finalmente ci siete arrivati. Io non sono voi. Io disprezzo ciò che voi siete. Sono fiera di essere una Slytherin, fiera di avere Glorya Zabini e Cassiopea Malfoy come mie amiche, figlie di coloro che voi avete più odiato ai tempi della scuola, fiera del mio modo di vestire, della mia classe, del mio stile. Fiera di non saper volare e di aver chiesto a Scorpius Malfoy di aiutarmi, fiera di essere un genio in Pozioni, fiera di aver fatto piangere Molly che mi aveva pestato i piedi, fiera di non dover più trattare Albus e James con finta dolcezza, fiera di guardare tutti dall’alto in basso, trattandoli come se fossero i miei elfi domestici, fiera di non essere né buona né brava, fiera di tutto ciò che ho fatto in questi tre mesi, fiera di essere come sono, di non essere una Potter.

-Ve ne stupite? Ne siete delusi? Me ne compiaccio- disse poi con tono calmo, eppure goduto, senza agitarsi ma essendo segretamente soddisfatta. E detto ciò, se ne andò, senza sbattere la porta; non sarebbe stato da lei urlare e strepitare come aveva fatto suo padre.

 

Dopo che Lily fu uscita dalla loro stanza, Harry e Ginny non ebbero il coraggio di guardare in faccia James ed Albus, che non sapendo cosa fare per consolarli, deciso di lasciarli soli, per parlare. Se ne tornarono silenziosamente nella loro camera, dove si misero subito a letto, per non dover spiegare a Fred e Hugo le loro espressioni ferite. Trattare James ed Albus con finta dolcezza…

Rimasti soli, per un po’ i coniugi Potter non seppero cosa dirsi; fu Harry il primo a rompere il silenzio:

-Dov’ero, Ginny? Dov’ero mentre Lily diventava così?-

-Nello stesso posto in cui mi trovavo anch’io. Nel mondo delle illusioni- rispose lei, abbracciandosi le ginocchia e lasciando che i lunghi capelli rosso fiamma le coprissero il volto. Non voleva che Harry la vedesse così, lui che l’aveva sempre vista forte.

-Ha solo undici anni…come può aver deciso ora cosa essere?-

-Avevo dieci anni quando ti ho visto, quando ho capito che saresti stato l’uomo della mia vita, Harry. Credo che anche per Lily sia stato così- gli rivelò, ricordandosi di quel primo settembre di tanti anni fa, quando era rimasta affascinata da quel ragazzino dall’aria un po’ spaesata che cercava di raggiungere il binario nove e tre quarti.

-Avevi undici anni…- proseguì poi Ginny, andando indietro con la memoria, -quando affrontasti per la prima volta Lord Voldemort, quando guardandoti nello Specchio delle Brame scopristi che l’unica cosa che volevi era fermarlo. Quando iniziasti ad essere l’uomo meraviglioso che sei ora. Ricordi cosa ti disse Silente, dopo che mi salvasti dalla Camera dei Segreti?-

-Sono le scelte che facciamo che dimostrano quello che siamo veramente- disse Harry risentendo la voce del vecchio e amato preside nella testa.

 

                                                                                  ****

 

-Scorpius!!! Scorpius, sveglia!!!-

C’erano certi momenti in cui Scorpius Hyperion Malfoy desiderava essere figlio unico.

La mattina di Natale era uno di quelli ad esempio: come non desiderare di essere l’unico erede dei Malfoy quando la tua undicenne sorella è appena saltata sul tuo letto schiacciandoti i gioielli di famiglia solo per comunicarti che c’erano i regali da aprire?

-E nevica!!! Guarda, sta nevicando!- aggiunse Cassiopea, saltellandogli addosso, come per svegliarlo completamente. Scorpius pensava seriamente che sua sorella soffrisse di doppia personalità: per la maggior parte del tempo si mostrava la parte Malfoy di lei, ovvero quella altera, superba e piena di sé, ma c’erano anche altre volte in cui si lasciava andare ad attacchi di entusiasmo. La mattina di Natale, o meglio le prime ore della mattina di Natale, quando Cassiopea era sicura che sua madre stesse ancora dormendo e che quindi non potesse rimproverarla, apparteneva a quest’ultima categoria di personalità della piccola Malfoy.

-Non ti importa vero che io stessi dormendo?- borbottò Scorpius seccato, mettendosi a sedere.

-No, dovrebbe?- gli chiese ingenuamente Cassiopea, senza per altro accennare a togliersi dalle sue delicate parti basse.

-Cassiopea, un giorno ti piacerebbe diventare zia?-

-Si- rispose la biondina, un po’ sorpresa da quella domanda.

-Bene, e allora levati di lì!- le intimò Scorpius, cercando di apparire minaccioso, ma Cassiopea non batté ciglio.

-Mi levo solo se ti alzi e vieni con me ad aprire i regali- disse, ritornando ad essere la Vipera che era, e per enfatizzare il ricatto si sedette più comodamente su di lui.

Sbuffando, Scorpius annuì, conquistandosi uno dei rari veri sorrisi di Cassiopea, che dopo un’ultima schiacciatina, si alzò dalla sua postazione.

 

 

                                                                              *****

 

Gli Zabini facevano colazione in silenzio. Glorya teneva lo sguardo fisso sulla sua tazza di tè, che continuava a girare pur prendendolo senza zucchero, Derek si faceva spalmare della marmellata di ciliegie su fette di pane tostato da un elfo domestico, Lysa invece fingeva di sorseggiare del caffè –corretto con chissà cosa- mentre Blaise leggeva con artificiale interesse la Gazzetta del Profeta, che continuava ad essere pubblicata con sommo dispiacere di tutti.

- Quest’oggi saremo a pranzo da tua madre, Blaise- annunciò Lysa con occhi spenti. Blaise si limitò ad annuire indifferente.

-Posso usare il tuo gufo, papà?- chiese Glorya, sperando che suo padre alzasse almeno gli occhi su di lei; invano, Zabini Senior annuì ancora sempre leggendo la Gazzetta.

-Mi serve una nuova scopa, me la compri?- fu il turno di Derek di cercare di portare Blaise fra loro.

-Ordinala, dirò a qualcuno dei miei dipendenti di pagarla- rispose Zabini Senior noncurante, come se stesse parlando del tempo anziché di spendere più di mille galeoni per una cosa assolutamente non necessaria.

-A chi vuoi scrivere, Glorya?- chiese Lysa, giusto per interrompere la pesantezza del momento.

-A Lily Potter, la mia migliore amica- rispose la mora Zabini, credendo che al nome Potter Blaise avesse una qualche reazione; ai tempi della scuola suo padre e Draco Malfoy avevano odiato il Bambino Sopravvissuto.

-Potter?- chiese Blaise, con una vaga perplessità sul bel volto, -la figlia di Harry Potter?-

-Sì, lei. È stata assegnata a Serpeverde con me- replicò Glorya, esultando per aver ottenuto risposta; quella era la conversazione più lunga che avesse sostenuto con suo padre nell’arco di mesi.

-Ah, che smacco per il Bambino Sopravvissuto…- fu il commento del bel Zabini, ma poi tornò a concentrarsi sulla sua lettura. Per quel Natale era stato persino troppo presente, considerando che negli ultimi tre anni era sempre stato via, fra lavoro, amanti e Merlino sa cos’altro.

*****

 

Lily era seduta a tavola, pronta a subirsi il tradizionale pranzo di Natale che l’avrebbe rimpinzata come un pollo pronto al macello, quando due gufi planarono con grazia sul davanzale della cucina della Tana. Nonna Molly, l’unica ancora in piedi dato che si ostinava a servire personalmente ogni componente della famiglia, che puntualmente fingeva di protestare per quell’inutile servilismo, posò il pentolone pieno di chissà quale unta cosa e andò a staccare dalle loro zampe le lettere che avevano portato.

-Sono tutte e due per te, Lily cara- disse un po’ sorpresa, dopo aver letto il nome sulle buste. Se aveva saputo del litigio fra Lily e i suoi genitori, non lo dava a vedere e continuava a trattarla come aveva sempre fatto.

Lily si alzò, e ricordandosi di ringraziarla con un cenno del capo, le prese le missive dalle mani, per andare subito a leggerle in salotto, lontano dagli sguardi curiosi dei suoi cugini; poco importava se la prima portata si sarebbe raffreddata, tanto Nonna Molly aveva sicuramente preparato triple porzioni di ogni cosa.

La prima lettera era di Cassiopea e Lily lo capì senza neanche leggere il nome; solo la Malfoy infatti poteva possedere pregiate pergamene che profumavano di mela.

 

Buon Natale, Vipera!

Solo per farti morire di invidia, ti comunico che mio padre mi ha appena regalato Parfum de Pureté, quel buonissimo profumo che Caroline Cavendish usa sempre e che tu hai desiderato appena l’hai sentito. Se ti degnerai di rispondermi, può essere che te ne conceda qualche goccia…

Comunque, ora vado, la mia entusiasmante famiglia mi attende. Se non morirò di noia, credo ci rivedremo presto, ma non sperarci troppo.

A presto.

 

P.s Scorpius vuole che ti comunichi che sta sperando in un tuo non ritorno ad Hogwarts, altrimenti provvederà lui, dice. Ma non dargli retta (questo lo aggiungo io), in realtà è un agnellino…

 

Lily sorrise, leggendo la breve lettera di auguri di Cassiopea, ma era anche un po’ invidiosa: voleva anche lei ricevere Parfum de Purité!!! Maledicendola, passò alla seconda busta, che doveva esserle stata mandata da Glorya. Infatti riconobbe la sua scrittura, ed avendo ancora un sorrisino sulle labbra, si apprestò a leggerla:

 

Tanti auguri di buon Natale alla mia Slytherin preferita!

Prima di tutto, non fare la snob e vedi di rispondermi, ho perso cinque minuti del mio prezioso tempo a pensare a cosa scriverti…alla fine mi sono arresa alla banalità del buon Natale.

Credo di aver preso almeno dieci chili, con tutto quello che sto mangiando, e pensare che Cassiopea può rimpinzarsi quanto vuole senza prendere un etto rattrista ancora di più queste vacanze natalizie. Ma mi consola il pensiero che anche te attende il mio stesso destino…credo che dovremmo fare un po’ di attività fisica tornate ad Hogwarts.

Aggiungo anche gli auguri di Derek, che ha ancora il polso fasciato.

A presto.

 

Lily decise di rispondere subito, per non dover ritornare immediatamente in sala da pranzo; così, presi pergamena, inchiostro e piume, si sedette al tavolo malconcio che occupava quasi tutto il salotto.

 

Auguri anche a te, Serpe!

Siccome ti sto rispondendo, voglio almeno metà della tua boccetta di Parfum de Purité; sappi che te l’avrei presa comunque…

Anche la mia vita è messa in serio pericolo da questa massa di persone chiamate parenti, credo che uscirò seriamente ferita da queste vacanze…pensa, mia madre è pure incinta! Bleh, ci mancava solo questa.

Comunque, un indicibile zuppa di qualcosa mi sta aspettando, quindi concludo qui la mia fin troppo lunga lettera. Per quanto riguarda Scorpius, digli che non si libererà facilmente di me.

 

Rilesse il tutto, vi aggiunse un “A presto”, piegò la lettera e la legò alla zampa del gufo più scuro, che ripartì subito dopo. Si dedicò poi a quella per Glorya:

 

Slytherin adorata! Auguri anche a te e all’infortunato Derek!

Sì, consolati pure pensando a me, costretta a mangiare ogni cosa che mia Nonna mi mette nel piatto…anzi doppia porzione di tutto, dice che mi vede troppo magra…ma considera che per lei il peso giusto sarebbe intorno ai settanta chili! Dici di fare attività fisica? Hai ragione, ma aspettiamo la primavera…odio stare fuori al gelo, basta già l’ibernamento della nostra Sala Comune. Non vedo l’ora di ritornare ad Hogwarts, odio trovarmi qui!!!

A presto.

 

Soddisfatta di quello che aveva scritto, arrotolò la pergamena e la consegnò al secondo gufo, che era di un bellissimo color grigio sporco, che volò via diretto a Villa Maelle.

Con un sospiro, Lily tornò in sala da pranzo, dove evidentemente Ginny aveva appena annunciato la lieta novella al resto della famiglia, a giudicare dallo stato di eccitazione e commozione di tutti.

Nonna Weasley stringeva fra le braccia la sua ultimogenita, cercando di nascondere le lacrime, mentre Nonno Arthur dava soddisfatte pacche sulla schiena di Harry, che era vagamente a disagio. James ed Albus invece si erano già lanciati insieme a Rose, Angelica e Dominque sulla scelta dei nomi, anche se non sapevano ancora di che sesso sarebbe stato il futuro nascituro.

Ron lanciava frecciatine sulla virilità del suo migliore amico, mentre Percy si congratulava con non si sa bene chi del contributo all’incremento delle nascite che Harry e Ginny avevano dato; infine Eleanor stava raccontando a due interessantissime Fleur e Penelope dei riti propiziatori alle nascite che facevano nel suo paese.

-Cosa ci sia da gioire proprio non capisco…- disse Lily, credendo di non essere udita; ma vicino a lei c’erano Molly, Lucy e Roxanne, che stavano facendo uno stupido balletto intorno al tavolo, sul quale giacevano i resti dei primi piatti. Roxanne, la secondogenita di George ed Angelina, evidentemente l’aveva sentita, perché sbattendo stupita gli occhioni azzurri presi da suo padre, le chiese:

-Ma come Lily, non sei contenta? Anch’io vorrei tanto che mamma e papà mi facessero un altro fratellino o una sorellina!-

-Certo che sono contenta- replicò Lily con pesante sarcasmo nella voce, - chi non lo vorrebbe un altro Potter stereotipato in giro…-

Mentre pronunciava queste parole non si era accorta che il livello di rumore in sala si era progressivamente calmato, cosicché la sua frase fu udita da tutti. Così Lily si trovò innumerevoli e di diverse tonalità paia di occhi puntati addosso. Tutti evidentemente scioccati.

-Cristo- esclamò Ron, orripilato -sembra una frase alla Draco Malfoy-.

 

                                                                                   *****

 

Lily trascorse tutto il resto delle vacanze a cercare di irritare il più possibile i suoi genitori e i suoi fratelli. Prima di tutto appese stendardi dai colori verde argento su tutte le pareti della sua camera nella villetta di Mayfair, poi casualmente frantumò la teca dove suo padre teneva i resti della sua vecchia Nimbus 2000, distrutta al suo secondo anno dal Platano Picchiatore, ed infine spese fior di galeoni in giornali di moda e in vestiti nelle migliori boutique di Diagon Alley e Londra, sotto lo sguardo impotente di suo padre. Harry non sapeva cosa fare con lei, e non sapeva nemmeno se voleva fare qualcosa. Si limitava a vederla sempre più distante, sempre più fredda, sempre meno Lily.

James cercava di non pensare alla bambina che adorava coccolare quando era piccola, la cui prima parola non era stata mamma o papà, ma il suo nome; Albus non voleva ricordare quando le aveva insegnato a leggere e a scrivere, non voleva ricordare la gratitudine sul suo visetto tondo e paffuto.

Lily dal canto suo non pensava minimamente a loro, si limitava a conviverci come faceva con Isabelle Blackwell e Melissa Summers, le sue compagne di dormitorio con le quali aveva scambiato si e no quattro parole nell’arco di tutto il primo trimestre. Ogni tanto coglieva su di sé gli occhi verdi di suo padre, che continuavano a studiarla, o lo sguardo ferito di sua madre, che non smetteva di chiedersi dove avesse sbagliato con lei; si era convinta che Lily fosse diventata quello che era diventata solo per via di qualche immaginario suo errore, e non riusciva ad accettare che quella invece fosse la vera Lily.

Fu con grande gioia che Lily ritornò ad Hogwarts il 7 gennaio, certa ormai di aver segnato una invalicabile linea fa sé e gli altri Potter-Weasley.

 

Spazio Autrice:

 

Ed ecco il capitolo natalizio!!! Allora, c’è da dire che ho trovato molto difficile scrivere la prima parte, soprattutto perché temevo da un lato di renderla troppo pesante o esagerata, dall’altro  perché non volevo però renderla troppo leggera. Insomma, spero di aver trovato il giusto equilibrio fra il tragico e il comico J mi auguro vi sia piaciuto, perché mi ci sono impegnata molto…bella roba, direte voi, per averci messo così tanto! J aspetto come sempre critiche, complimenti, osservazioni, suggerimenti…tutto ciò che vi va di segnalarmi insomma. Ho notato con piacere che il numero di preferiti e di seguite aumenta costantemente e non sapete quanto io sia contenta ogni volta che vedo il numero salire! Grazie, grazie davvero a tutti. Passiamo allora a chi ha recensito il precedente capitolo (che ovviamente si è guadagnato tutta la mia gratitudine) e cioè Rebby, CherryLu (benvenuta!!!), BlackFra92, 979 e Lady Lynx.

Rebby: fidati, Lily non diventerà mai una brava ragazza, anzi :P dopo attenti calcoli matematici ho convenuto che Ginny potesse essere ancora in grado di rimanere incinta e così mi son detta: perché non portare un po’ di scompiglio? (muamuamua, risata demoniaca). Ti aspetto al prossimo capitolo, grazie della recensione J

CherryLu: ciao, benvenuta nell’universo di Poisonous Lily! Oddio non sai quanto io sia stata contenta di leggere che hai letto tutta la fanfiction d’un fiato, grazie grazie grazie!!! Ho deciso di renderla diversa dalle solite Lily, anche perché mi stuzzicava l’idea di crearla maleficamente controcorrente e sono felice di sapere che ti piaccia il modo in cui la sto descrivendo. Spero di ricevere una recensione anche per questo capitolo, intanto ti ringrazio tantissimissimissimo per quella che hai lasciato a questo. Baci J anzi, p.s: siii ti prego intasami di recensioni!!! (me ti guarda in ginocchio) J

BlackFra92: mia adorata!!! J come potrò mai strapparmi i capelli di fronte alle tue recensioni?!?!?! Giammai :P ma passiamo al tuo lunghissimo e bene accettatissimo (lo so, questo non è italiano) commento: si in mezzo alla bolgia dai capelli rossi alias la famiglia Weasley ho voluto mettere almeno un parente che Lily non odiasse e chi meglio di Fleur, che da come l’aveva presentata la zia Row all’inizio sembrava che se la tirasse un sacco ed era ultra snob? Appunto J

Spero che la reazione di Harry, che mi pare vagamente di aver capito non sopporti molto :P; ti sia piaciuta; confesso che volevo farlo finire al San Mungo, ma mi sono trattenuta…

Non disperarti per il nuovo/a potterino/a, chissà che Lily non riesca ad influenzarlo/a maleficamente…poooi, sì autorizzazione per Cassy concessa :P lei subisce molto questo paragone, ma non per questo odia Scorpius, anzi fra loro c’è sincero affetto, come credo si sia capito, semmai odia sua madre, Astoria…ho letto anch’io molte fanfiction dove veniva descritta come una serpeverde atipica che fa perdere la testa a Draco, ma nella mia fanfiction ho preferito descriverla come la moglie imposta dalle famiglie per la purezza di sangue, ed ecc…da notare la sua preferenza per Scorpius :P Draco invece ho voluto renderlo un pelo più umano, io immagino che voglia essere un padre diverso da quello che è stato Lucius per lui…ed infine Glorya, poverella! È una brutta situazione, ma ho intenzione di farla uscire fortificata, come hai detto tu, da tutto ciò. Bene, solo la risposta a te ha occupato mezza pagina (ma va bene, vuol dire che tu hai taaanto taaanto da commentare J) e ringraziandoti ancora concludo…anzi no, concludo dicendoti al prossimo capitolo!!!

979: siiii abbasso le famiglie alla peace and love, dove tutti si amano, si vogliono bene….bastaaa!! non le sopporto manco io (e si vede :P), non è vero che i purosangue sono tutti brutti e cattivi, anzi forse sono più sinceri nella loro freddezza (quando si tratta di freddezza) che non gli sdolcinati Weasley…Si è visto che tutto ciò ti piace, ma ti prego, ti scongiuro, continua a farmelo vedere J spero che le varie reazioni ti siano piaciute, e aspetto ansiosa la tua prossima recensione (che ci sarà…vero? J) un bacio, grazie grazie grazie…

Lady Lynx: per maschio o femmina dovrai aspettare ancora un bel po’…(okay, ammetto che persino io devo ancora deciderlo :P) Eh sì, anch’io sono di parte quando si parla di Draco….come non esserlo??? Lui è così…Draco :P

Blaise invece ho voluto renderlo un po’ libertino perché ho letto molte fanfiction dove interpretava il ruolo del grillo parlante, da coscienza dello sregolato Malfoy, e così nella mia ho voluto che fosse un po’ diverso, che i due si scambiassero i ruoli….spero ti sia piaciuto comunque, come anche questo capitolo, e ti aspetto al prossimo (sembra un po’ una minaccia lo so :P) un bacio!

  
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