CAPITOLO 8
Christmas
Lily
provò una decina di sensazioni contrarie e diverse appena
sua
madre disse quelle due parole. Incredulità, per il fatto che
a rispettivamente
35 e 36 anni sua madre e suo padre non sapessero cosa fossero i
contraccettivi,
una certa ilarità derivata dall’immaginarli
nell’atto della procreazione ed
infine un prevalente disgusto.
-Lo
sapete vero che fare tanti figli è da proletari?- fu
l’unica
cosa che riuscì a dire, con voce sorprendentemente fredda.
-E
poi, non so se lo sapete, ma hanno inventato i preservativi-
aggiunse in tono pratico da laureata in medicina che sta spiegando a
due poveri
ignoranti come evitare un disastro come una gravidanza.
I
suoi genitori spalancarono le bocce in due perfette
circonferenze, scioccati, mentre James ed Albus si guardavano con muta
rassegnazione: solo una persona come Lily, o meglio solo
Lily era in grado di dire una cosa così cattiva in una
circostanza del genere. I due fratelli dal canto loro, a parte un
iniziale
stupore, erano contenti: chissà che ne fosse uscita una
sorella migliore di
quel piccolo diavolo che avevano affianco o un fratello da crescere a
loro
immagine e somiglianza.
-Lily!-
esclamò il Bambino Quasi Sopravvissuto- dato che sentiva
che da un momento all’altro il suo cuore avrebbe cessato di
battere- con
incredula sorpresa,- non hai nient’altro da dire?-
Lei
finse di pensarci su:- Riguardo all’agglomerato di cellule
che
cresce nel suo grembo…?- chiese poi, indicando sua madre.
Anche
Ginny era negativamente meravigliata: -Agglomerato di cellule?
Si chiama bambino!-
-Chiamalo
come vuoi, è sempre un agglomerato di cellule…-
Lily
fece spallucce.
-Ehm,
mamma…noi siamo contenti eh…- tentò di
rassicurarla James,
dandole impacciate pacche sulla spalla: non era mai stato il massimo
quanto a
esprimere i suoi sentimenti.
-Cioè,
sì…insomma…è un
po’ strano, ma…wow che bella notizia!- gli
diede manforte Albus, ma Harry e Ginny non li stavano ascoltando. I due
coniugi
avevano improvvisamente aperto gli occhi: Albus non aveva esagerato nel
descrivere il cambiamento di Lily, ora lo capivano.
-Cosa
ne hai fatto di mia figlia…- sussurrò Harry
incredulo, come
se Lily fosse posseduta da uno spirito particolarmente perfido e gelido.
-Papà?-
Lily era perplessa, -stai bene?-
-Io???-
esplose a quel punto il Bambino Sopravvissuto,- mi chiedi
se IO sto bene? Tu stai bene, Lily? Ti sei sentita mentre parlavi?-
-Harry
caro…calma…-intervenne Ginny flebilmente, mentre
James
sussurrava ad Albus:
-…ora
gli parte una coronaria…-
-…James,
non è il caso di scherzare!-
-…si
ma guarda come sta diventando bordò! Se gli prende un
infarto
che facciamo….?
-Ma
cosa ho detto?- stava intanto chiedendo Lily sinceramente stupita: non aveva semplicemente
chiarito un concetto puramente biologico?
-Cosa
hai detto? Anziché mostrare felicità per questo
nuovo
bambino, anziché essere contenta per noi e per la tua
famiglia, cosa sai dire,
con tono così superficiale? Che si tratta di un agglomerato
di cellule!-
-Ma
è vero…- borbottò Lily fra
sé e sé, continuando a non capire.
-Non
volevo credere a quello che Albus ci ha scritto…-
iniziò a
dire Ginny dopo un attimo di pausa, con sguardo stranamente fisso,
mentre il
secondogenito dei Potter si guardava le scarpe imbarazzato,- ma a
quanto pare
non stava esagerando…-
-Esagerando
su cosa?- domandò Lily ora interessata alla
discussione.
-Su
di te. Ci ha detto che hai fatto piangere Molly…- rispose
Harry osservandola attentamente.
-Molly?
Per cosa…- iniziò a dire la rossa, ma poi un
lampo di
improvvisa comprensione accese i suoi occhi violetti, -aaah per lo
scherzo di
Halloween…beh non è mica colpa mia se non sa
stare al suo posto…e poi
io non vi devo nessuna giustificazione- aggiunse,
ripensandoci.
James
contò con le dita fino a tre, beccandosi un pestone da
Albus, e poi…
-Nessuna
giustificazione??? Nessuna giustificazione??-
esplose Harry che davvero non capiva davvero
più chi fosse quella ragazzina che somigliava a sua figlia.
-Non
saluti più i tuoi fratelli, fai scherzi di cattivo gusto a
tua cugina alla quale volevi bene, ti comporti come se fossi la padrona
del
mondo…e ho notato sai il modo in cui osservavi tutti noi a
tavola, come se
fossimo insetti di fronte a te…come hai arricciato il naso
di fronte ad ogni
portata che tua Nonna ti posava davanti, come stringevi gli occhi
osservando
tuo Nonno giocare con oggetti Babbani, come se fosse un
mentecatto…e come
goccia che ha fatto traboccare il vaso…agglomerato
di cellule!-
Harry
tacque, e nella stanza cadde un silenzio pesante, mentre il
suo petto si alzava ed abbassava velocemente. Ginny non avrebbe voluto
che il
discorso prendesse quella piega, ma sapeva che era inevitabile; James
ed Albus
dal canto loro si aspettavano che i loro genitori facessero qualcosa
per Lily,
ma non credevano che già alla prima sera alla Tana sarebbe
accaduto il
putiferio…e Lily, Lily era contenta.
-Bravo
papà, complimenti- disse sorridendo.
Ginny
non credeva che le sorprese avrebbero mai avuto fine, quella
sera del 22 dicembre. Dopo una sfuriata del genere che cosa faceva la
sua bambina? Non si giustificava,
non
tentava di negare, ma anzi confermava tutto ciò che suo
padre aveva appena
detto con un complimenti. Era
esterrefatta, e delusa: tutto ciò che avevano cercato di
insegnarle non
sembrava aver fatto presa su di lei.
Anche
Harry sembrava provare gli stessi sentimenti di sua moglie,
perché chiese, con voce stranamente atona:
-Complimenti?-
-Sì-
annuì Lily- complimenti perché finalmente ci
siete arrivati. Io non sono voi. Io
disprezzo ciò che
voi siete. Sono fiera di essere una Slytherin, fiera di avere Glorya
Zabini e
Cassiopea Malfoy come mie amiche, figlie di coloro che voi avete
più odiato ai
tempi della scuola, fiera del mio modo di vestire, della mia classe,
del mio
stile. Fiera di non saper volare e di aver chiesto a Scorpius
Malfoy di aiutarmi, fiera di essere un genio in Pozioni,
fiera di aver fatto piangere Molly che mi aveva pestato i piedi, fiera
di non
dover più trattare Albus e James con finta dolcezza, fiera
di guardare tutti
dall’alto in basso, trattandoli come se fossero i miei elfi
domestici, fiera di
non essere né buona né brava, fiera di tutto
ciò che ho fatto in questi tre
mesi, fiera di essere come sono, di
non essere una Potter.
-Ve
ne stupite? Ne siete delusi? Me ne compiaccio- disse poi con
tono calmo, eppure goduto, senza agitarsi ma essendo segretamente
soddisfatta.
E detto ciò, se ne andò, senza sbattere la porta;
non sarebbe stato da lei
urlare e strepitare come aveva fatto suo padre.
Dopo
che Lily fu uscita dalla loro stanza, Harry e Ginny non
ebbero il coraggio di guardare in faccia James ed Albus, che non
sapendo cosa
fare per consolarli, deciso di lasciarli soli, per parlare. Se ne
tornarono
silenziosamente nella loro camera, dove si misero subito a letto, per
non dover
spiegare a Fred e Hugo le loro espressioni ferite. Trattare
James ed Albus con finta dolcezza…
Rimasti
soli, per un po’ i coniugi Potter non seppero cosa dirsi;
fu Harry il primo a rompere il silenzio:
-Dov’ero,
Ginny? Dov’ero mentre Lily diventava così?-
-Nello
stesso posto in cui mi trovavo anch’io. Nel mondo delle
illusioni- rispose lei, abbracciandosi le ginocchia e lasciando che i
lunghi
capelli rosso fiamma le coprissero il volto. Non voleva che Harry la
vedesse
così, lui che l’aveva sempre vista forte.
-Ha
solo undici anni…come può aver deciso ora cosa
essere?-
-Avevo
dieci anni quando ti ho visto, quando ho capito che saresti
stato l’uomo della mia vita, Harry. Credo che anche per Lily
sia stato così-
gli rivelò, ricordandosi di quel primo settembre di tanti
anni fa, quando era
rimasta affascinata da quel ragazzino dall’aria un
po’ spaesata che cercava di
raggiungere il binario nove e tre quarti.
-Avevi
undici anni…- proseguì poi Ginny, andando
indietro con la
memoria, -quando affrontasti per la prima volta Lord Voldemort, quando
guardandoti nello Specchio delle Brame scopristi che l’unica
cosa che volevi
era fermarlo. Quando iniziasti ad essere l’uomo meraviglioso
che sei ora. Ricordi
cosa ti disse Silente, dopo che mi salvasti dalla Camera dei Segreti?-
-Sono le scelte
che facciamo che dimostrano quello
che siamo veramente- disse Harry risentendo la voce del
vecchio e amato
preside nella testa.
****
-Scorpius!!!
Scorpius, sveglia!!!-
C’erano
certi momenti in cui Scorpius Hyperion Malfoy desiderava
essere figlio unico.
La
mattina di Natale era uno di quelli ad esempio: come non
desiderare di essere l’unico erede dei Malfoy quando la tua
undicenne sorella è
appena saltata sul tuo letto schiacciandoti i gioielli di famiglia solo per comunicarti che
c’erano i
regali da aprire?
-E
nevica!!! Guarda, sta nevicando!- aggiunse Cassiopea,
saltellandogli addosso, come per svegliarlo completamente. Scorpius
pensava
seriamente che sua sorella soffrisse di doppia personalità:
per la maggior
parte del tempo si mostrava la parte Malfoy di lei, ovvero quella
altera,
superba e piena di sé, ma c’erano anche altre
volte in cui si lasciava andare ad
attacchi di entusiasmo. La mattina di Natale, o meglio le prime ore
della
mattina di Natale, quando Cassiopea era sicura che sua madre stesse
ancora
dormendo e che quindi non potesse rimproverarla, apparteneva a
quest’ultima
categoria di personalità della piccola Malfoy.
-Non
ti importa vero che io stessi dormendo?- borbottò Scorpius
seccato, mettendosi a sedere.
-No,
dovrebbe?- gli chiese ingenuamente Cassiopea, senza per altro
accennare a togliersi dalle sue delicate parti basse.
-Cassiopea,
un giorno ti piacerebbe diventare zia?-
-Si-
rispose la biondina, un po’ sorpresa da quella domanda.
-Bene,
e allora levati di lì!- le intimò Scorpius,
cercando di
apparire minaccioso, ma Cassiopea non batté ciglio.
-Mi
levo solo se ti alzi e vieni con me ad aprire i regali- disse,
ritornando ad essere
Sbuffando,
Scorpius annuì, conquistandosi uno dei rari veri
sorrisi di Cassiopea, che dopo un’ultima schiacciatina, si
alzò dalla sua
postazione.
*****
Gli
Zabini facevano colazione in silenzio. Glorya teneva lo
sguardo fisso sulla sua tazza di tè, che continuava a girare
pur prendendolo
senza zucchero, Derek si faceva spalmare della marmellata di ciliegie
su fette
di pane tostato da un elfo domestico, Lysa invece fingeva di
sorseggiare del
caffè –corretto con chissà cosa- mentre
Blaise leggeva con artificiale
interesse
-
Quest’oggi saremo a pranzo da tua madre, Blaise-
annunciò Lysa
con occhi spenti. Blaise si limitò ad annuire indifferente.
-Posso
usare il tuo gufo, papà?- chiese Glorya, sperando che suo
padre alzasse almeno gli occhi su di lei; invano, Zabini Senior
annuì ancora
sempre leggendo
-Mi
serve una nuova scopa, me la compri?- fu il turno di Derek di
cercare di portare Blaise fra loro.
-Ordinala,
dirò a qualcuno dei miei dipendenti di pagarla- rispose
Zabini Senior noncurante, come se stesse parlando del tempo
anziché di spendere
più di mille galeoni per una cosa assolutamente non
necessaria.
-A
chi vuoi scrivere, Glorya?- chiese Lysa, giusto per
interrompere la pesantezza del momento.
-A
Lily Potter, la mia migliore amica- rispose la mora Zabini,
credendo che al nome Potter Blaise avesse una qualche reazione; ai
tempi della
scuola suo padre e Draco Malfoy avevano odiato il Bambino Sopravvissuto.
-Potter?-
chiese Blaise, con una vaga perplessità sul bel volto,
-la figlia di Harry Potter?-
-Sì,
lei. È stata assegnata a Serpeverde con me-
replicò Glorya, esultando
per aver ottenuto risposta; quella era la conversazione più
lunga che avesse
sostenuto con suo padre nell’arco di mesi.
-Ah,
che smacco per il Bambino Sopravvissuto…- fu il commento del
bel Zabini, ma poi tornò a concentrarsi sulla sua lettura.
Per quel Natale era
stato persino troppo presente, considerando che negli ultimi tre anni
era
sempre stato via, fra lavoro, amanti e Merlino sa cos’altro.
*****
Lily
era seduta a tavola, pronta a subirsi il tradizionale pranzo
di Natale che l’avrebbe rimpinzata come un pollo pronto al
macello, quando due
gufi planarono con grazia sul davanzale della cucina della Tana. Nonna
Molly,
l’unica ancora in piedi dato che si ostinava a servire
personalmente ogni
componente della famiglia, che puntualmente fingeva di protestare per
quell’inutile servilismo, posò il pentolone pieno
di chissà quale unta cosa e
andò a staccare dalle loro zampe le lettere che avevano
portato.
-Sono
tutte e due per te, Lily cara- disse un po’ sorpresa, dopo
aver letto il nome sulle buste. Se aveva saputo del litigio fra Lily e
i suoi
genitori, non lo dava a vedere e continuava a trattarla come aveva
sempre
fatto.
Lily
si alzò, e ricordandosi di ringraziarla con un cenno del
capo, le prese le missive dalle mani, per andare subito a leggerle in
salotto,
lontano dagli sguardi curiosi dei suoi cugini; poco importava se la
prima
portata si sarebbe raffreddata, tanto Nonna Molly aveva sicuramente
preparato
triple porzioni di ogni cosa.
La
prima lettera era di Cassiopea e Lily lo capì senza neanche
leggere il nome; solo
Buon
Natale, Vipera!
Solo
per farti morire
di invidia, ti comunico che mio padre mi ha appena regalato
Parfum de Pureté, quel buonissimo
profumo che Caroline
Cavendish usa sempre e che tu hai desiderato appena l’hai
sentito. Se ti
degnerai di rispondermi, può essere che te ne conceda
qualche goccia…
Comunque,
ora vado, la
mia entusiasmante famiglia mi attende. Se non morirò di
noia, credo ci
rivedremo presto, ma non sperarci troppo.
A
presto.
P.s
Scorpius vuole che
ti comunichi che sta sperando in un tuo non ritorno ad Hogwarts,
altrimenti
provvederà lui, dice. Ma non dargli retta (questo lo
aggiungo io), in realtà è
un agnellino…
Lily
sorrise, leggendo la breve lettera di auguri di Cassiopea, ma
era anche un po’ invidiosa: voleva anche lei ricevere Parfum de Purité!!!
Maledicendola, passò alla seconda busta, che
doveva esserle stata mandata da Glorya. Infatti riconobbe la sua
scrittura, ed
avendo ancora un sorrisino sulle labbra, si apprestò a
leggerla:
Tanti
auguri di buon
Natale alla mia Slytherin preferita!
Prima
di tutto, non
fare la snob e vedi di rispondermi, ho perso cinque minuti del mio
prezioso
tempo a pensare a cosa scriverti…alla fine mi sono arresa
alla banalità del
buon Natale.
Credo
di aver preso
almeno dieci chili, con tutto quello che sto mangiando, e pensare che
Cassiopea
può rimpinzarsi quanto vuole senza prendere un etto
rattrista ancora di più
queste vacanze natalizie. Ma mi consola il pensiero che anche te
attende il mio
stesso destino…credo che dovremmo fare un po’ di
attività fisica tornate ad
Hogwarts.
Aggiungo
anche gli
auguri di Derek, che ha ancora il polso fasciato.
A
presto.
Lily
decise di rispondere subito, per non dover ritornare
immediatamente in sala da pranzo; così, presi pergamena,
inchiostro e piume, si
sedette al tavolo malconcio che occupava quasi tutto il salotto.
Auguri
anche a te,
Serpe!
Siccome
ti sto
rispondendo, voglio almeno metà della tua boccetta di Parfum
de Purité; sappi
che te l’avrei presa comunque…
Anche
la mia vita è
messa in serio pericolo da questa massa di persone chiamate parenti,
credo che uscirò
seriamente ferita da queste vacanze…pensa, mia madre
è pure incinta! Bleh, ci
mancava solo questa.
Comunque,
un
indicibile zuppa di qualcosa mi sta aspettando, quindi concludo qui la
mia fin
troppo lunga lettera. Per quanto riguarda Scorpius, digli che non si
libererà
facilmente di me.
Rilesse
il tutto, vi aggiunse un “A presto”,
piegò la lettera e la legò alla zampa del gufo
più
scuro, che ripartì subito dopo. Si dedicò poi a
quella per Glorya:
Slytherin
adorata!
Auguri anche a te e all’infortunato Derek!
Sì,
consolati pure
pensando a me, costretta a mangiare ogni cosa che mia Nonna mi mette
nel
piatto…anzi doppia porzione di tutto, dice che mi vede
troppo magra…ma
considera che per lei il peso giusto sarebbe intorno ai settanta chili!
Dici di
fare attività fisica? Hai ragione, ma aspettiamo la
primavera…odio stare fuori
al gelo, basta già l’ibernamento della nostra Sala
Comune. Non vedo l’ora di
ritornare ad Hogwarts, odio trovarmi qui!!!
A
presto.
Soddisfatta
di quello che aveva scritto, arrotolò la pergamena e
la consegnò al secondo gufo, che era di un bellissimo color
grigio sporco, che
volò via diretto a Villa Maelle.
Con
un sospiro, Lily tornò in sala da pranzo, dove evidentemente
Ginny aveva appena annunciato la lieta novella al resto della famiglia,
a
giudicare dallo stato di eccitazione e commozione di tutti.
Nonna
Weasley stringeva fra le braccia la sua ultimogenita,
cercando di nascondere le lacrime, mentre Nonno Arthur dava soddisfatte
pacche
sulla schiena di Harry, che era vagamente a disagio. James ed Albus
invece si
erano già lanciati insieme a Rose, Angelica e Dominque sulla
scelta dei nomi,
anche se non sapevano ancora di che sesso sarebbe stato il futuro
nascituro.
Ron
lanciava frecciatine sulla virilità del suo migliore amico,
mentre
Percy si congratulava con non si sa bene chi del contributo
all’incremento
delle nascite che Harry e Ginny avevano dato; infine Eleanor stava
raccontando
a due interessantissime Fleur e Penelope dei riti propiziatori alle
nascite che
facevano nel suo paese.
-Cosa
ci sia da gioire proprio non capisco…- disse Lily, credendo
di non essere udita; ma vicino a lei c’erano Molly, Lucy e
Roxanne, che stavano
facendo uno stupido balletto intorno al tavolo, sul quale giacevano i
resti dei
primi piatti. Roxanne, la secondogenita di George ed Angelina,
evidentemente
l’aveva sentita, perché sbattendo stupita gli
occhioni azzurri presi da suo
padre, le chiese:
-Ma
come Lily, non sei contenta? Anch’io vorrei tanto che mamma e
papà mi facessero un altro fratellino o una sorellina!-
-Certo che sono
contenta- replicò Lily con pesante sarcasmo nella voce, -
chi non lo vorrebbe
un altro Potter stereotipato in giro…-
Mentre
pronunciava queste parole non si era accorta che il livello
di rumore in sala si era progressivamente calmato, cosicché
la sua frase fu
udita da tutti. Così Lily si trovò innumerevoli e
di diverse tonalità paia di
occhi puntati addosso. Tutti evidentemente scioccati.
-Cristo-
esclamò Ron, orripilato -sembra una frase alla Draco
Malfoy-.
*****
Lily
trascorse tutto il resto delle vacanze a cercare di irritare il
più possibile i suoi genitori e i suoi fratelli. Prima di
tutto appese
stendardi dai colori verde argento su tutte le pareti della sua camera
nella
villetta di Mayfair, poi casualmente frantumò la teca dove
suo padre teneva i
resti della sua vecchia Nimbus 2000, distrutta al suo secondo anno dal
Platano
Picchiatore, ed infine spese fior di galeoni in giornali di moda e in
vestiti
nelle migliori boutique di Diagon Alley e Londra, sotto lo sguardo
impotente di
suo padre. Harry non sapeva cosa fare con lei, e non sapeva nemmeno se
voleva
fare qualcosa. Si limitava a vederla sempre più distante,
sempre più fredda,
sempre meno Lily.
James
cercava di non pensare alla bambina che adorava coccolare
quando era piccola, la cui prima parola non era stata mamma o
papà, ma il suo
nome; Albus non voleva ricordare quando le aveva insegnato a leggere e
a
scrivere, non voleva ricordare la gratitudine sul suo visetto tondo e
paffuto.
Lily
dal canto suo non pensava minimamente a loro, si limitava a
conviverci come faceva con Isabelle Blackwell e Melissa Summers, le sue
compagne di dormitorio con le quali aveva scambiato si e no quattro
parole
nell’arco di tutto il primo trimestre. Ogni tanto coglieva su
di sé gli occhi
verdi di suo padre, che continuavano a studiarla, o lo sguardo ferito
di sua
madre, che non smetteva di chiedersi dove avesse sbagliato con lei; si
era
convinta che Lily fosse diventata quello che era diventata solo per via
di
qualche immaginario suo errore, e non riusciva ad accettare che quella
invece
fosse la vera Lily.
Fu
con grande gioia che Lily ritornò ad Hogwarts il 7 gennaio,
certa ormai di aver segnato una invalicabile linea fa sé e
gli altri
Potter-Weasley.
Spazio
Autrice:
Ed
ecco il capitolo natalizio!!! Allora, c’è da dire
che ho
trovato molto difficile scrivere la prima parte, soprattutto
perché temevo da
un lato di renderla troppo pesante o esagerata, dall’altro perché non
volevo però renderla troppo
leggera. Insomma, spero di aver trovato il giusto equilibrio fra il
tragico e
il comico J
mi auguro vi sia piaciuto, perché mi
ci sono impegnata molto…bella roba, direte voi, per averci
messo così tanto! J
aspetto come sempre
critiche, complimenti, osservazioni, suggerimenti…tutto
ciò che vi va di
segnalarmi insomma. Ho notato con piacere che il numero di preferiti e
di
seguite aumenta costantemente e non sapete quanto io sia contenta ogni
volta
che vedo il numero salire! Grazie, grazie davvero a tutti. Passiamo
allora a
chi ha recensito il precedente capitolo (che ovviamente si è
guadagnato tutta
la mia gratitudine) e cioè Rebby,
CherryLu (benvenuta!!!), BlackFra92, 979
e Lady Lynx.
Rebby:
fidati, Lily non diventerà mai una brava ragazza, anzi :P
dopo attenti calcoli matematici ho convenuto che Ginny potesse essere
ancora in
grado di rimanere incinta e così mi son detta:
perché non portare un po’ di
scompiglio? (muamuamua, risata demoniaca). Ti aspetto al prossimo
capitolo,
grazie della recensione J
CherryLu:
ciao, benvenuta nell’universo di Poisonous Lily! Oddio
non sai quanto io sia stata contenta di leggere che hai letto tutta la
fanfiction d’un fiato, grazie grazie grazie!!! Ho deciso di
renderla diversa
dalle solite Lily, anche perché mi stuzzicava
l’idea di crearla maleficamente
controcorrente e sono felice di sapere che ti piaccia il modo in cui la
sto
descrivendo. Spero di ricevere una recensione anche per questo
capitolo,
intanto ti ringrazio tantissimissimissimo per quella che hai lasciato a
questo.
Baci J
anzi, p.s: siii ti prego intasami di recensioni!!! (me ti guarda
in ginocchio) J
BlackFra92:
mia adorata!!! J
come potrò mai
strapparmi i capelli di fronte alle tue recensioni?!?!?! Giammai :P ma
passiamo
al tuo lunghissimo e bene accettatissimo (lo so, questo non
è italiano)
commento: si in mezzo alla bolgia dai capelli rossi alias la famiglia
Weasley
ho voluto mettere almeno un parente che Lily non odiasse e chi meglio
di Fleur,
che da come l’aveva presentata la zia Row
all’inizio sembrava che se la tirasse
un sacco ed era ultra snob? Appunto J
Spero
che la reazione di Harry, che mi pare vagamente di aver
capito non sopporti molto :P; ti sia piaciuta; confesso che volevo
farlo finire
al San Mungo, ma mi sono trattenuta…
Non
disperarti per il nuovo/a potterino/a, chissà che Lily non
riesca ad influenzarlo/a maleficamente…poooi, sì
autorizzazione per Cassy
concessa :P lei subisce molto questo paragone, ma non per questo odia
Scorpius,
anzi fra loro c’è sincero affetto, come credo si
sia capito, semmai odia sua
madre, Astoria…ho letto anch’io molte fanfiction
dove veniva descritta come una
serpeverde atipica che fa perdere la testa a Draco, ma nella mia
fanfiction ho
preferito descriverla come la moglie imposta dalle famiglie per la
purezza di
sangue, ed ecc…da notare la sua preferenza per Scorpius :P
Draco invece ho voluto
renderlo un pelo più umano, io immagino che voglia essere un
padre diverso da
quello che è stato Lucius per lui…ed infine
Glorya, poverella! È una brutta
situazione, ma ho intenzione di farla uscire fortificata, come hai
detto tu, da
tutto ciò. Bene, solo la risposta a te ha occupato mezza
pagina (ma va bene,
vuol dire che tu hai taaanto taaanto da commentare J)
e ringraziandoti
ancora concludo…anzi no, concludo dicendoti al prossimo
capitolo!!!
979:
siiii abbasso le famiglie alla peace and love, dove tutti si
amano, si vogliono bene….bastaaa!! non le sopporto manco io
(e si vede :P), non
è vero che i purosangue sono tutti brutti e cattivi, anzi
forse sono più
sinceri nella loro freddezza (quando si tratta di freddezza) che non
gli
sdolcinati Weasley…Si è visto che tutto
ciò ti piace, ma ti prego, ti
scongiuro, continua a farmelo vedere J
spero che le varie
reazioni ti siano piaciute, e aspetto ansiosa la tua prossima
recensione (che
ci sarà…vero? J)
un bacio, grazie grazie grazie…
Lady
Lynx: per maschio o femmina dovrai aspettare ancora un bel
po’…(okay, ammetto che persino io devo ancora
deciderlo :P) Eh sì, anch’io sono
di parte quando si parla di Draco….come non esserlo??? Lui
è così…Draco :P
Blaise
invece ho voluto renderlo un po’ libertino perché
ho letto
molte fanfiction dove interpretava il ruolo del grillo parlante, da
coscienza
dello sregolato Malfoy, e così nella mia ho voluto che fosse
un po’ diverso,
che i due si scambiassero i ruoli….spero ti sia piaciuto
comunque, come anche
questo capitolo, e ti aspetto al prossimo (sembra un po’ una
minaccia lo so :P)
un bacio!