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Autore: Ayumi Yoshida    27/10/2009    5 recensioni
Naruto deve partire per una missione importante.
Hinata resterà a Konoha e dovrà affrontare un grosso problema.
[NaruHina]
Hinata amava passare del tempo con lui.[...]
Ultimamente, però, aveva notato, lui non aveva più molto tempo per ascoltarla…
Ogni volta che si incontravano, andava sempre di fretta.
Era sicuramente strano: con lei, lui non aveva mai fretta. Mai.
POSSIBILI SPOILER.
(Fanfiction incompleta, non saranno più aggiunti capitoli.)
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta, Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
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Getting ready [Unpatiently waiting for date...]

 

“Sei già tornata?” chiese una voce con disprezzo.
Hinata abbassò la testa, dispiaciuta. Sul ciglio della porta era solo lei, solo Hanabi. La sua figura smilza la stava perforando con lo sguardo.
“Si” mormorò.
“Bene, io esco. Dillo a papà.”
Il suo tono si era fatto autoritario. Proprio come Hiashi, sapeva soltanto comandare gli altri.

“Certo”
La porta fu richiusa senza alcun rumore e la stanza ripiombò nel silenzio quasi assoluto, intervallato solo dai respiri pesanti e ansiosi di Hinata.
Come mai Ino non era ancora arrivata? Le era forse accaduto qualcosa?
Non poteva essere!
Choji si era dimenticato di riferirle il suo messaggio?

Sicuramente era stato così.
O forse Ino aveva soltanto avuto un contrattempo…
La kunoichi si portò le mani al viso. Quell’attesa era terribilmente snervante.

Il ticchettio delle lancette della sveglia sul suo comodino continuava a rimbombarle in testa, amplificato dieci, cento, mille volte, ma nonostante ciò il tempo sembrava non passare mai.
Per lei il tempo non passava mai.
Dal giorno in cui era venuta al mondo ogni momento era stato pateticamente uguale, la sua vita non era mai cambiata.
Il suo carattere non era mai cambiato.
L’atteggiamento degli altri verso di lei non era mai cambiato.
Da vent’anni gli altri continuavano a fingere che lei non esistesse e lei continuava ad assecondare il loro comportamento.
Ma finalmente quel pomeriggio qualcosa era cambiato.
Solo una persona –Naruto- si era accorta di lei, ma era come se il mondo intero l’avesse notata.
Hinata chiuse gli occhi, sorridendo appena.
Il suo mondo si era finalmente accorto di lei.
 
L’ennesimo ticchettio di lancetta si diffuse nell’aria circostante.
Hinata guardò con attenzione l’orologio: segnava le sette.
Erano già le sette.
Sospirò sconsolata. Ino e le altre non si erano viste.

Cominciava seriamente a preoccuparsi.
Erano le sette e non aveva ancora potuto parlare con nessuno, non aveva potuto sfogarsi. Si sentiva debole e felice insieme. Avrebbe avuto bisogno di essere rassicurata da qualcuno, tremava ancora. Purtroppo non poteva neanche andare a cercare l’amica, altrimenti sarebbe arrivata in ritardo all’appuntamento con Naruto.
Con un sospiro guardò nuovamente l’orologio, che in quel momento segnava le sette e dieci, e decise che sarebbe uscita senza prima parlare con Ino.
Non voleva arrivare in ritardo al suo primo appuntamento con Naruto.
Mentre pensava a queste parole, il suo cuore perse un battito, ma Hinata fece finta di nulla, ormai ci era abituata. Questo le accadeva ogni volta che la sua attenzione si avvicinava al pensiero ‘Naruto’.
La kunoichi spalancò le due ante dell’armadio e si mise alla ricerca di qualcosa di carino da poter indossare. Dopo aver controllato l’armadio intero, non avendo trovato nulla, secondo lei, di almeno lontanamente adatto all’occasione, ripiegò su un paio di pantaloni chiari e una felpa. Li indossò velocemente e poi si guardò nello specchio.
Esso rifletteva un immagine di lei già vista più volte: le guance piuttosto rosse, la carnagione pallidissima, le labbra quasi trasparenti.
Passandosi una mano nei capelli, Hinata quasi si pentì di aver deciso di non aspettare Ino: sicuramente lei l’avrebbe vestita e truccata alla perfezione, magari le avrebbe anche prestato qualche suo vestito, permettendole di fare un ottima impressione al biondino, mentre lei usciva vestita come al solito, con i capelli ancora spettinati là dove lui l’aveva accarezzata. Afferrò la spazzola, la passò per l’ultima volta tra i capelli e si guardò ancora nello specchio.
Era pronta.
Fece un respiro profondo e uscì dalla sua stanza.

“Otosan, io esco” sussurrò mentre correva nel lungo corridoio su cui si affacciava la cucina, sperando che suo padre non la sentisse. “Buona serata!”
Hiashi, però, l’aveva sentita benissimo. Era troppo abituato ai sussurri di Hinata per non notarli. Egli spalancò con forza la porta scorrevole della cucina e esclamò: “dove vai?”
La sua voce rimbombò in tutta la casa, amplificata dall’eco, e l’uomo non ricevette alcuna risposta. Hinata, infatti, si era già richiusa la porta alle spalle da qualche minuto.

 
Naruto lanciò sul letto l’asciugamano con il quale si era picchiettato il petto dopo la doccia per rimuovere ogni traccia di acqua e guardò l’orologio: segnava le sette e venti.
“E’ tardissimo!” esclamò preso alla sprovvista. Più veloce che poté, prese dall’armadio dei vestiti puliti e vi scaraventò dentro, dopo averli appallottolati, quelli che aveva indossato durante l’allenamento. Saltellando su un piede solo per tutta la stanza cercò di indossare i pantaloni, ma non ci riuscì. Arresosi, si sedette sul letto e, sbuffando, si vestì di tutto punto. Non si trascinò neanche davanti allo specchio per controllare lo stato dei suoi capelli, temendo di non riuscire a farlo in tempo: semplicemente, li schiacciò un po’ con la mano, poi scosse due o tre volte la testa per scompigliarli e per non farli apparire troppo in ordine. A quel punto sfoderò uno dei suoi sorrisi sornioni migliori e esclamò: “Sono bellissimo!”, ma la veridicità della sua affermazione crollò clamorosamente quando, attendendo Hinata,  mentre misurava la stanza a grandi passi per ingannare il tempo, passando davanti allo specchio si accorse di essersi infilato la maglietta al contrario. Maledicendo lo specchio, indossò la maglietta dal verso giusto e decise di sedersi sul letto, per evitare altre situazioni del genere.
Era già abbastanza teso per conto suo, figurarsi se avesse scoperto che i suoi capelli erano troppo in ordine!
Seduto sul letto, il tempo non passava mai. Le lancette dell’orologio sembravano bloccate, immobili. Naruto si sentiva davvero spazientito. Tamburellò le dita sulle ginocchia parecchie volte, si passò di nuovo una mano nei capelli, lisciò le pieghe del pantalone con l’altra, ma nulla. Hinata non era ancora arrivata.
Il biondino era appena scattato in piedi, arrabbiato, e stava per cominciare ad urlare come pazzo per scaricare la tensione quando il campanello suonò.
Una, due, tre volte.
Naruto s’immobilizzò di scatto, incapace di muoversi. Era lei. Era arrivata.
Camminando lentamente, si avviò verso la porta e, quando le fu davanti, si scompigliò di nuovo i capelli. Era pronto.
Sorridendo, abbassò la maniglia.











Nda: Buonasera a tutti, come va?
Spero bene. ^^
Vi chiedo di perdonarmi per l'ennesimo ritardo, ma i motivi sono sempre i soliti e ormai li conoscete. Per me è già tanto essere riuscita a scrivere questo capitolo.
Vi ringrazio perché continuate a seguirmi, nonostante la storia sia una fase di stallo, in tutti i sensi. Gli aggiornamenti sono lenti, la trama procede altrettanto lentamente, ma la parte movimentata arriverà. Quando non so, ma arriverà. Non ho intenzione di lasciare questa storia a metà.
Ringrazio le splendide persone che hanno recensito lo scorso capitolo: sul serio, se sapessi come si costruisce un monumento, lo farei. Siete troppo gentili.
Grazie di cuore, quindi, a kry, Shessomaru, Katia, Aly e raxilia per continuarmi a seguire sempre, per le splendide parole e per gli incoraggiamenti. Grazie mille!
Oggi, tra l'altro, cade il secondo anniversario della mia iscrizione a Efp e non potete immaginare quanto io sia felice di poter pubblicare un altro capitolo di questa fic.  E' un periodaccio in campo della scrittura e non solo. Spero comunque che questo capitolo non vi abbia deluso. ^^

Al prossimo aggiornamento, allora.
Ancora grazie a tutti!

Ayumi






24/08/2013: questa fanfiction è incompleta, non aggiungerò più capitoli. L'idea di fondo di questa storia è per me ancora interessante, ma, con il passare del tempo, il suo stile di scrittura mi sembra sempre più distante da quello che considero buono per narrare. Sto provando a riscriverla rendendola più snella e veloce, senza fronzoli, e spero di riuscire a postarla presto. Grazie a tutti coloro che mi hanno seguita fin qui, dedicando tante belle parole a questa fic. Per me è stato un onore. ^^
   
 
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