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Autore: Princess of the Rose    27/10/2009    9 recensioni
Come ringraziamento per la riuscita di una missione, Naruto riceve uno strano amuleto nero, al cui interno è incastonata una bellissima quanto inquietante pietra rossa, la quale ha poteri particolari: infatti, è capace di cambiare il carattere delle persone in meglio. Almeno, è quello che sostiene la mercante che glielo ha donato. Solo che, la mercante in questione ha omesso un paio di cosucce, le quali porteranno solo che guai ai nostri amici… Seconda classificata al contest "What about OOC?" indetto da Happy_Pumpkin
Genere: Commedia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Naruto si dirigeva a passo sostenuti verso i campi di allenamento, dentro di lui una rabbia enorme e a stento trattenuta.
Interessante disse la volpe, ironica una specie di tentato omicidio e tre dei tuoi amici che diventano psicopatici. Si vede che la scemenza a Konoha è contagiosa.
Naruto neanche le badò. Sentiva un’enorme bisogno di sfogarsi, di prendere a pugni qualcosa… o qualcuno.
Ormai arrivato al campo di allenamento, decise di iniziare con un po’ di riscaldamento: andò contro uno degli alberi a cui era attaccato un vecchio materasso e iniziò a colpirlo con forza.
-Ma guarda un po’ chi si vede.
L’Uzumaki non si fermò, deciso ad ignorare completamente Sasuke, che si era appoggiato contro un albero li vicino.
-Anche tu sei venuto ad allenarti?- gli chiese dopo una decina di minuti passati in totale silenzio. L’Uchiha lo osservò per qualche istante, per poi ghignare leggermente.
-Si, ti va di farmi da partner?- chiese, avvicinandosi a lui. L’altro lo guardò vagamente stupito.
-Che richiesta insolita, per uno come te- disse infine, sorridendo sghembo- stai ammettendo pubblicamente di avere bisogno d’aiuto?
-No, mi serve solo qualcuno che mi faccia da cavia. Devo testare la forza di una nuova tecnica che ho creato.
-E perché dovrei farmi ammazzare?- gli chiese Naruto, alzando un sopracciglio. Sentiva che c’era qualcosa si strano sotto.
-Non è detto che sia mortale.
-Ma non ne hai le certezza.
-Stai facendo storie inutilmente, è solo una normale sessione di allenamento- disse il moro, dirigendosi verso uno dei campi battuti li vicino, ma si voltò verso di lui poco dopo- o forse hai paura di qualche graffio?
Colpire l’orgoglio del biondo fu la mossa giusta: infatti, questo assottigliò lo sguardo, per poi superare l’Uchiha e dirigersi verso il l‘area di allenamento.
Quando si trovarono l’uno di fronte all’altro, Sasuke osservò attentamente il ciondolo nero che adornava il collo del suo avversario. Solo ora notava che la pietra aveva cambiato colore, diventando nera come il carbone. Si ricordò dell’incontro di quella mattinata con Ino, Chouji e Juugo. Quest’ultimo aveva avuto uno dei suoi attacchi, e ovviamente era dovuto intervenire lui. Casualmente, aveva ascoltato la conversazione che era avvenuta tra la Yamanaka e il suo amico: stavano discutendo della missione di togliere il ciondolo a Naruto, prima che fosse troppo tardi. Non fece domande particolari, ma aveva intuito che avesse qualcosa a che fare con il cambiamento avvenuto nel ragazzo. Se non aveva capito male, quel ciondolo doveva semplicemente essere tolto. Sarebbe bastato un momento di distrazione durante il combattimento per riuscire a togliere la catenina, l‘importante era che lo facesse prima ce l‘altro attivasse il potere di Kyuubi.
L’Uzumaki, intanto, pensava a tutte le notti in bianco passate a causa dell’Uchiha, e decise di vendicarsi. In fondo, aveva già mandato all’ospedale Sai e Kiba, non c’è due senza tre, no?
Bastò uno sguardo tra i due per capire che quello non sarebbe stata una normale sessione di allenamento.
Passarono vari secondi in cui nessuno dei due si mosse di un millimetro. Alla fine, spazientito, fu il biondo ad attaccare per primo: scattò in avanti, con il pugno già pronto a colpire. Mossa fin troppo prevedibile, e l’Uchiha non faticò a schivarlo, così come i successivi due calci. Alla fine decise di contrattaccare, bloccandogli un braccio e caricando un sinistro dritto verso il viso. Ma appena lo toccò, si rivelò essere una copia.
Per nulla sorpreso, estrasse due kunai dalla sacca delle armi, e gli lanciò uno contro un cespuglio, dove era nascosta un’altra copia, e un altro alla sua destra, dove lo stava per attaccare un altro falso. Attivò lo Sharingan, e individuò subito il vero Naruto nascosto dietro un albero, assieme ad altre nove copie sparse qua e la. Aspettò che una di esse partisse all’attacco: schivò i suoi colpi, la afferrò per le spalle e la lanciò contro i due che gli erano venuti incontro da dietro. Diede una gomitata ad un’altro che aveva provato ad attaccarlo di lato e ne eliminò altri quattro usando degli spilli avvelenati. Ne rimanevano due, compreso quello vero.
All’improvviso, dalla terra sbucò l’ultima copia rimasta, che lo tenne immobilizzato per le gambe, mentre il vero Naruto spuntò da un albero, nella mano destra il rasengan di un colore stranamente vermiglio. Sasuke non riuscì a schivarlo, e venne colpito in pieno.
L’Uzumaki esultò internamente, ma rimase sbigottito quando si accorse che l’altro aveva attivato la tecnica della sostituzione. L’Uchiha apparve sopra di lui, dandogli una gomitata tra le scapole. Il ragazzo biondo urlò dal dolore, per poi cadere rovinosamente a terra, rimanendo sdraiato.
Si sentì rigirare a pancia in su, e un peso gravargli sullo stomaco. Aprì di poco gli occhi, diventati rossi, e vide il volto dell’Uchiha a pochi centimetri da suo. Non capì le intenzioni del moro, fino a quando quello non lo baciò.
Rimase sconvolto, anche se per pochi secondi. Fu più che sufficiente affinché l’Uchiha riuscisse a strappare la catenina dal collo dell’altro e a buttare il ciondolo da qualche parte, lontano da loro.
Naruto, all’improvviso, si sentì stranamente sorpreso, come se si fosse svegliato di colpo da un sonno lunghissimo. Solo in un secondo momento si ricordò di avere le labbra del moro ancora attaccate alle sue. Arrossì vistosamente, ma non fece nulla per scostarlo. Non tanto perché gli piacesse quel contatto, ma perché era troppo sorpreso ed intontito per fare qualsiasi cosa.
Sasuke, dal canto suo, avrebbe anche potuto scostarsi, ormai aveva compiuto la missione, ma preferì continuare a mantenere qual contatto ancora un po’ a lungo.
Quando si staccò, trovò il volto di Naruto completamente rosso, gli occhi spalancati, probabilmente dallo stupore, e le labbra leggermente socchiuse. Lo osservò per un po’, per poi lasciargli i polsi e posizionare le mani ai lati della testa del ragazzo sotto di lui.
A ogni gesto, l’imbarazzo che provava l’Uzumaki aumentava a dismisura. Non capiva cosa fosse successo, perché si fosse svegliato in un prato con Sasuke che lo baciava, e perché di quella posizione assurda. L’unica cosa che sapeva, era che se ne voleva andare. Per questo, quando vide il volto dell’altro avvicinarsi nuovamente al suo, agì d’istinto, dandogli uno schiaffo talmente forte che Sasuke venne scaraventato a un metro di distanza da lui.
-Ma allora è un tuo vizio darmi gli schiaffi- disse Sasuke, massaggiandosi la guancia lesa. Si alzò in piedi, mentre l’altro inveiva contro di lui.
-TU, TU- gridava completamente rosso in volto a causa dell‘imbarazzo, indicandolo con un dito- CHE COSA MI HAI FATTO!?! NON MI RICORDO NIENTE!!!!
-Non ricordi?- gli chiese stupito. L’altro negò con la testa.
“Se è vero” pensò il moro “allora non ha in mente quello che è successo ieri sera”.
-SCOMMETTO CHE E’ TUTTA COLPA TUA!! MALEDETTO TEME MANICO!!!!!
Sasuke sgranò gli occhi, quando l’altro lo chiamò con quell’appellativo. Sorrise internamente: in fondo, gli era mancato sentirsi chiamare così. Si avvicinò al compagno, che ancora era per terra, e gli tese la mano. L’Uzumaki lo guardò senza capire il motivo di quel gesto.
-Alzati dobe. L’allenamento è finito.
-A-Allenamento?- chiese il ragazzo, ancora più confuso di prima- e quello lo chiami allenarsi? T-Tu mi… Mi stavi baciando!
Sasuke non fece in tempo a rispondere, perché in quel momento, dal fondo della foresta, comparvero Sakura, Shikamaru e tutto il gruppo che componeva la scorta e non.
-Naruto, non preoccuparti- gli disse Rock Lee, mettendosi in posa- adesso ti aiutiamo noi!
-Eh?- gli chiese, confuso. Non ci stava capendo più nulla.
-Ascolta Naruto- gli disse Sakura, con un sorriso che, in teoria, doveva essere rassicurante- non vogliamo farti del male. Dobbiamo solo toglierti la collana che ti ha regalato Yae-san.
-L-La collana che mi ha regalato Yae-san?- chiese perplesso, per poi toccarsi il collo e scoprire che il ciondolo non era più al suo posto.
-Ehi, ma dov’è finito?!
Approfittando di quell’attimo di smarrimento, Sakura, Rock Lee e Karin gli saltarono addosso, tenendolo fermo, mentre Ino cercava l‘amuleto, sicura che fosse da qualche parte dentro la maglietta.
Juugo, che ormai si era ripreso, notò che il ciondolo era proprio ai suoi piedi e, vedendo che anche Sasuke era li, non ci impiegò molto a capire che era stato l’Uchiha a compiere la missione. Provò ad avvertire Karin che l’Uzumaki non aveva più il ciondolo al collo, senza successo. Alla fine, seguì il consiglio di Suigetsu: prese l’amuleto, se lo mise in tasca, e andò a fare rapporto all’Hokage.

Qualche giorno dopo, si venne a sapere la verità: Sae-san aveva scambiato il vero dono di Naruto con quel ciondolo maledetto per fare uno scherzo. Non aveva assolutamente intenzione di creare tanto scompiglio, anche perché non era a conoscenza della vera identità del biondo. Oltre a porgere le sue scuse, dovette pagare anche un risarcimento danni piuttosto consistente, e lasciare l’amuleto nelle mani dell’Hokage.
Intanto, Naruto venne a sapere di quello che aveva fatto mentre era sotto l’influenza dell’amuleto, anche se in minima parte- Sakura non gli aveva voluto dire tutta quanta la verità, per non farlo penare più di quanto stesse facendo in quel momento.
L’Uzumaki andò di persona a porgere le scuse ad ogni uomo, donna, bambino che avesse offeso, e ne ricevette a sua volta da Sae-san qualche giorno dopo.
Sembrava che ormai tutto fosse sistemato, ma il ragazzo sapeva che c’era ancora una cosa che doveva fare.

Si era dato appuntamento con Sasuke vicino al fiume, alle nove e mezzo di sera. Naruto sapeva perfettamente cosa dirgli, se lo era ripetuto migliaia di volte con Kyuubi, ma quando vide l’Uchiha avvicinarsi, tutto il suo coraggio si sciolse come neve al sole.
Cucciolo, non entrare nel panico gli disse la volpe, per tranquillizzarlo, inutilmente.
-Dobe- lo salutò il moro quando gli fu davanti. L’altro rispose con un cenno della testa, mentre un improvviso groppo alla gola gli impediva di parlare chiaramente.
-Allora, che mi dovevi dire?
L’Uzumaki già si immaginava la scena: lui che iniziava a sviare l’argomento principale, e Sasuke che se ne andava, senza aver risolto nulla.
Quando, parlò, però, si stupì nel notare che la sua voce risultava stranamente decisa.
-Hai ragione, io ti evito- disse, guardandolo fisso negli occhi-e, quando ti ho detto quelle cose, io non stavo propriamente mentendo. Il fatto è che… mi sono reso conto che nulla potrà essere come prima, indipendentemente da quanto mi sforzi.
L’Uchiha si meravigliò nel sentire parole così sincere provenire dalla bocca dell’altro. Probabilmente, si era preparato il discorso.
-Io… Ti chiedo scusa per il modo troppo diretto col quale ti ho detto quelle cose. Vedi, sono felice di essere riuscito a farti tornare, non fraintendermi- E’ che credevo che sarebbe tornato tutto a posto. Ma, non penso che riusciremmo a tornare affiatati come un tempo. Sono passati troppo anni.
-Mi stupisce che tu dica una cosa del genere, dopo tutto quello che hai fatto.
-Lo so, e in effetti mi stupisco anch’io di quello che sto dicendo. Ma, la verità è che… io non riesco più a fidarmi di te.
Calò un breve silenzio, in cui Naruto aveva abbassato lo sguardo, conscio che non sarebbe riuscito a reggere gli occhi d’ossidiana dell’altro, e quest’ultimo che elaborava il discorso che aveva appena ascoltato.
-E quindi, non pensi che io e te riusciremmo a tornare amici, no?
Il biondo annuì, scuro in volto. Non si aspettava una reazione plateale, a dire il vero. Però, era contento di essere riuscito a chiarire con l’Uchiha.
-Concordo quasi con tutto quello che hai detto, compreso il fatto che non riusciremmo mai a recuperare quel rapporto che avevamo prima.
Naruto annuì nuovamente, anche se aveva sentito il suo cuore frantumarsi in mille pezzi- in fondo, c’era sempre stata in lui la speranza di poter recuperare il rapporto con Sasuke.
-Per quanto riguarda la questione fiducia…
Alzò lo sguardo, e rimase basito nel vedere il sorriso divertito dell’altro. “Che accidenti ha da ridere?”
-Sei e rimani un dobe senza speranza- gli disse, per poi voltarsi e andarsene.
Naruto rimase fermo, felicemente sorpreso da quello che era riuscito a capire da quel gioco di sguardi.
“Tanto ti riconquisterò prima o poi.”

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Ed eccoci alla fine... quasi. Diciamo che, forse, potrei mettere un capitolo speciale. Ditemelo voi, lo volete?
Comunque, passiamo ai ringraziamenti_

Kurachan: vabbè dai, meglio tardi che mai XD. A dire il vero, io sono partita col presupposto di non fare un Naruto pucchoso. Non lo volevo, però credevo di aver esagerato così. Invece è piaciuto, sono contenta ^^.

beat: Oh bè grazie ^///^. Spero che il finale sia piaciuto, anche se a me non soddisfa per niente -__-'

marynana89: ecco che il principe blu è arrivato! Spero che il capitolo sia stato di tuo gradimento.

Sarhita: grazie. Spero che anche questo sia piaciuto come il precedente.

Capitatapercaso: il Principe Blu del Paese del Culo di Papera è arrivato XD! Purtroppo non avevamo il cavallo bianco, ed è dovuto andare a piedi, ma va bene lo stesso XD. Spero che il capitolo finale sia piaciuto.

ladyash: grazie per il commento ^^.

ryanforever: ecco chel'intreccio si è sciolto, e spero che sia stato di tuo gradimento.

Ringrazio anche le 25 persone hanno messo la storia tra le preferite, e le 19 persone che l'hanno messa tra le seguite.
Allora, basta che mi dite se volete il capitolino extra, che non riguarderà Naruto. In teoria, doveva essere immesso assieme alla storia e spedito al concorso, ma poi non ho avuto tempo di correggerlo.
A questo punto, vi ringrazio tutti e... Alla prossima ^^! Bye!

   
 
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