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Autore: Lady Lynx    29/10/2009    4 recensioni
Erano le tre e ventisette del 9 giugno 1998.
La ragazza che camminava lentamente sotto l’accecante luce del sole estivo sentiva il suo cuore oppresso dal peso del mondo.
Prese a pugni i ricordi, spezzò i legami con il passato, cancellò con ostinazione le tracce del tempo.
Pensò a un fuggevole bacio, senza volerlo, ma sapeva che era tutto finito.
Il vuoto avvolse il suo cuore, spinse la magia in un angolo dell’anima.
Game Over.
Lauren Silente non esisteva più.

POSTATO L'ULTIMO CAPITOLO.
Genere: Generale, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Draco Malfoy, Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Memorie di una Silente'
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Arrivammo ad Hogwarts giusto in tempo per sentire un grande trambusto per i corridoi.
Il professor Lupin si affacciò alla porta della Stanza delle Necessità, guardando fuori con cautela, e intuì che i pochi studenti rimasti per le vacanze di Natale avessero ottenuto il permesso di andare ancora in giro per la scuola da soli.
- Ma com’è possibile? – sbottai incredula, mentre uscivamo allo scoperto incontrando uno studente dietro quasi ogni angolo – Noi siamo stati aggrediti meno di un’ora fa e proprio ora li lasciano andare in giro così! –
- Silenzio, Lauren! – sussurrò Lupin, passando di fianco a un gruppetto di ragazze tra cui Hermione – Dobbiamo dire a tuo nonno e agli altri professori quello che è successo, poi ti spiegherò il perché di questo cambiamento improvviso –
- E lei come fa a saperlo? – chiesi improvvisamente – Lei è stato tutto il pomeriggio a Hogsmeade con me! –
Pensavo che mi avrebbe risposto? Certo che no, amavo sprecare il mio prezioso fiato.
Arrivammo davanti alla Sala Professori, debitamente chiusa, dalla quale giungevano alcune voci. Quella più riconoscibile era certamente quella di mio nonno, mi chiesi cosa l’avesse spinto ad abbandonare la sua posizione da eremita sulla torre dell’ufficio del Preside per mescolarsi con i comuni professori.
- Resta qui, non ti muovere – mi intimò Lupin, entrando nella stanza e chiudendosi la porta alle spalle.
“Cosa sono, un cane? Mi rifiuto di aspettare qui davanti mentre tutti gli altri se la spassano per i corridoi…”
Dopo questo pensiero ribelle, mi diressi verso l’infermeria senza farmi tanti problemi. Volevo vedere Draco e Harry ed ero certa che la mia visita a loro due sarebbe durata come minimo la metà di quanto avrei dovuto aspettare davanti alla Sala Professori.
Quando entrai nella stanza immacolata e silenziosa, mi accorsi che anche l’ufficio di Madama Chips era vuoto. Quindi ero da sola con i due poveri ragazzi, ancora distesi immobili sui due letti affiancati.
Mi sedetti come solito tra di loro, prendendo le mani di entrambi.
Ad un tratto il sangue mi si raggelò nelle vene. Sentivo due battiti lenti e regolari sotto le mie dita, i battiti di persone vive e guarite dalla Maledizione.
- Draco… Harry… - sussurrai interdetta, temendo di interrompere quei tanto attesi segni di vita che si erano appena manifestati.
Le dita bianche di Malfoy si mossero leggermente sfiorando quelle di Potter, lanciai un piccolo urlo di sorpresa.
Gli occhi grigi di Draco e quelli verdi di Harry si spalancarono nello stesso momento.
- Perché urli, Silente? –
- Cos’è successo, Lauren? –
Pronunciarono queste parole all’unisono, con voci chiare e forti, come se avessero parlato fino a quel momento. Per un attimo temetti di svenire o di scoppiare a piangere per la felicità.
- Siete vivi! – strillai, scattando in piedi e guardandoli con occhi pieni di gioia – Siete vivi, siete vivi! –
- Certo che siamo vivi, Silente! – rispose Draco con un ghigno divertito.
- Ma voi eravate maledetti! –
- Vacci piano con gli insulti, Lauren… - protestò Harry sorridendomi debolmente.
Le possibilità erano due: o stavo sognando o ero impazzita al momento.
Erano guariti dalla maledizione, stavano parlando con me, stavano bene!
- Io vi adoro! – gridai con entusiasmo, iniziando a saltellare istericamente sul posto davanti ai loro sguardi mezzi sconvolti mezzi divertiti.
- Cos’è tutto questo trambusto? Non dovreste dormire, voi due? – disse la voce di Madama Chips, entrando dalla porta – Ah, vi sistemo io! Voglio vedere quando…! –
Bloccò la sua frase a metà appena mi vide con gli occhi luccicanti di felicità e lacrime represse davanti ai suoi due pazienti. Impallidì come se avesse avuto un improvviso calo di zuccheri.
- Signorina Silente… - balbettò con uno strano sguardo spaventato - …cosa ci fa lei qui? –
- Sono venuta a trovare i miei amici, Madama! – risposi allegramente – Sono guariti, ha visto? Sono vivi e vegeti, sani come dei pesci! E senza contro incantesimi! –
La donna mi guardò come se avessi parlato in arabo, poi si schiarì la voce tossicchiando.
- A dire la verità, signorina Silente, abbiamo operato il contro incantesimo qualche ora fa… -
Sgranai gli occhi, dimenticandomi all’istante la felicità per la guarigione di Draco e Harry.
Avevano promesso che mi avrebbero chiamato quando avrebbero operato l’incantesimo… perché non l’avevano fatto?
In quel momento riuscii a capire il motivo dell’insistenza di Lupin nel convincermi ad andare a Hogsmeade. Volevano allontanarmi non per dire qualcosa, ma per fare qualcosa.
- Avevate detto che… - iniziai, sentendo bruciare dentro la rabbia, senza riuscire a trattenermi anche se sapevo di essere sotto gli occhi dei diretti interessati.
- Poppy! Non dirmi che è qui! –
Sentii la voce preoccupata di Lupin arrivare alle mie orecchie, seguita dallo sbattere della porta e dall'apparizione del professore davanti ai miei occhi.
- Ti avevo detto di aspettare davanti alla Sala Professori! – disse lui con voce strozzata, spostando lo sguardo da me alla Chips, poi di nuovo da me a Draco e Harry.
- Tu non dovresti essere qui – sentenziò con tono pratico l’infermiera, prendendomi per un braccio.
- Perché no?- protestai cercando di divincolarmi – Loro sono i miei amici, ho il diritto di passare del tempo con loro! Avevo il diritto di assisterli al loro risveglio, di sapere che stavano bene! –
- Perché non la lasciate qui? – chiese ingenuamente Harry – Non ci disturba, può restare vicino a noi anche se dormiamo! –
I due adulti ignorarono le nostre parole, Lupin mi trascinò fuori dall’infermeria dimostrando una forza incredibile, nonostante mi stessi dibattendo furiosamente.
- Siete dei bugiardi! – urlai furiosamente – Avevate detto che avrei potuto assistere al contro incantesimo, lei mi ha portato a Hogsmeade solo per far agire gli altri indisturbati! Mi fate schifo! Sono i miei amici, non i vostri! –
- Sei pregata di tacere –
La voce pacata di Piton giunse da molto vicino, mentre il professore camminava verso me e Lupin. Quasi ringhiai di rabbia vedendo che mi teneva sottotiro con la bacchetta.
- Non vorrà affatturare una sua studentessa! – sibilai tra i denti.
- Solo se ne sarò obbligato, quindi non costringermi – rispose indifferente – Remus, lasciala. Tu, non ti muovere. –
Non osai accennare un tentativo di fuga quando le mani di Lupin lasciarono il mio braccio. Mi limitai ad esprimere tutta la mia indignazione pestando un piede per terra con forza.
- Non fare i capricci, signorina Silente –
- Perché non posso stare là dentro? – urlai indicando la porta dell’infermeria.
- Prova a pensarci – replicò Piton con aria divertita.
- Non ci trovo niente di comico! Lo fate solo per rovinarmi la vita! –
Era una risposta infantile, ma davvero non trovavo altre motivazioni per quello stupido divieto.
- Tu sei l’Hostem – mormorò improvvisamente Lupin.
Mi congelai sul posto. Io ero l’Hostem designato dalla Maledizione del Sicario?
- Vedo che ti sei calmata, signorina Silente – osservò Piton, mettendomi in imbarazzo.
- Non mi hanno fatto nulla quando sono entrata – dissi in mia difesa.
- Questo perché siamo riusciti a dare loro la pozione che frena i loro istinti, ma dovranno assumere una generosa dose di questo liquido ogni giorno per non pensare alla punizione che dovranno infliggerti –
- Sapete anche di quale punizione si tratta? –
Mentre parlavamo, iniziammo a camminare verso non sapevo dove. Mi limitavo a seguire i due professori che mi affiancavano.
- No, ma non si tratta della morte –
- Come fate a saperlo? –
- Quante domande, signorina Silente! – sbottò Piton infastidito – Lo sappiamo e basta! –
- E invece sapete chi è stato a scagliarla? –
- No –
Risposta piatta e monosillabica. Bene, Severus si era scocciato di me piuttosto rapidamente.
- Ma com’è possibile? Non l’hanno visto? –
- No –
- Com’è possibile? – ripetei, irritata dal fatto che continuasse a voler eludere le mie domande.
- Malfoy era mezzo ubriaco e mezzo sotto effetto della pozione che era nella Burrobirra, Potter è stato colpito di spalle – recitò con voce cantilenante.
- Perché li ha colpiti entrambi? –
Piton si fermò guardandomi con le sopracciglia aggrottate.
- Se sapessi anche questi dettagli, sarei io quello che ha scagliato la Maledizione… non credi, signorina Silente? –
- Mi scusi – borbottai, dicendo nella mia mente che Severus a volte era un antipatico insopportabile.
- Grazie per i complimenti, comunque –
Arrossii violentemente, rivolgendo la mia attenzione a Lupin.
- Professore, dovrò stare lontana da Draco e Potter anche se assumeranno la pozione? –
- Per qualche giorno sarebbe meglio così, giusto da testarne l’efficacia – notò lo sguardo contrariato del suo collega e si corresse subito – non perché io dubiti delle abilità da pozionista di Severus, ma perché temo che la Maledizione a un certo punto possa diventare più forte di qualsiasi altra cosa –
- Potrò vederli il giorno di Natale, vero? –
- Penso proprio di sì, Lauren –
Quella notizia da un certo punto di vista mi consolava, dall’altro lato mi creava un’ansia crescente.
Sarei stata felice di trascorrere il Natale con Draco, su quello non c’erano dubbi, ma non avevo ancora dimenticato le sue parole della sera del Ballo e avevo paura di chiarire.
Non ero un’amante dei conflitti ed ero abbastanza certa che avremmo litigato.
E poi cosa avrei fatto con Harry? L’avevo abbracciato e temevo che avesse frainteso.
E la storia con Ginevra? Chi gli avrebbe detto che la sua ragazza aveva saputo delle sue intenzioni di lasciarla prima che lui potesse ufficializzare?
- Professore, devo assolutamente tornare in infermeria – dissi, supplicando Lupin con gli occhi.
- Scordatelo – mi rispose secco Piton.
- Devo dire una cosa urgentissima a Potter! –
- Potrai scrivergli quando sarà a Grimmauld Place o dirgliela a Natale –
- A… Grimmauld Place? –
- Sì, appena avremo accompagnato te nell’ufficio di Albus andremo a prelevare Draco e Harry e li accompagneremo al Quartier Generale dell’Ordine con Hermione –
Perché Hermione sì e io no? Come avrebbe potuto sopravvivere Draco per quei quattro giorni che mancavano al mio arrivo?
- Ma… ma… posso venire anch’io? –
- Tu. Sei. L’Hostem. – scandì freddamente Piton – Cosa non ti è chiaro al riguardo? –
- Draco morirà senza di me in mezzo a tutti quei Grifondoro! –
Anche se ammetto che sarebbe stata una bella punizione per quelle sue paroline rimaste marchiate a fuoco nella mia mente.
Piton nascose un sorrisetto divertito voltandosi verso il muro, Lupin aggrottò le sopracciglia con aria offesa.
- Non morirà – sentenziò alla fine Severus, mentre salivamo sulla scala del Gargoyle, dopo aver detto la parola d’ordine “Candy Christmas”.
Salimmo verso l’ufficio di mio nonno, entrammo dopo un paio di colpetti di Piton sulla porta per avvertire del nostro arrivo.
- Grazie per averla accompagnata, Severus – disse il Preside, facendo un cenno di approvazione – ora puoi andare con Remus ad accompagnare i ragazzi –
Senza farselo ripetere, Piton obbedì. E mi lasciò sola con il mio adorato unico parente in vita.
- Remus ti aveva detto di non allontanarti dalla Sala Professori – iniziò lui, come preludio del lungo discorso che avrei dovuto aspettarmi.
- Nonno, ho già avuto la predica da Lupin e Piton… taglia corto, dimmi qualcosa di nuovo! –
- Bene… - riprese allora con aria contrariata - …devo confessarti che dopo aver saputo del tuo ruolo di Hostem non credo sia più il caso di trascorrere il giorno di Natale a Grimmauld Place –
Scossi la testa incredula. Non poteva incominciare ad andare tutto a rotoli proprio in quel momento cruciale.
- No, un attimo - dissi con calma – credo di non aver capito, puoi ripetere? –
- Andare nel Quartier Generale dell’Ordine ed incontrare Harry e Draco incaricati di Punirti non è quello che definirei “occuparmi della tua salvaguardia”, per questo a Natale resteremo a Hogwarts – ripetè lentamente, scandendo le parole – ora ti è chiaro, Laurie? –
- Io voglio andarci – replicai con voce glaciale.
- A volte i nostri desideri non corrispondono ai nostri doveri, Lauren – si riposizionò gli occhiali a mezzaluna sul naso – questa è una di quelle volte –
- Tu non volevi andare a Grimmauld Place fin dall’inizio, stai usando questa storia come una scusa! –
- Ammetto di non aver accettato di buon grado la tua proposta di abbandonare Hogwarts per Natale –
I suoi occhi mi guardarono con profonda sincerità. Avrei preferito una bugia a quelle parole.
- Perché mi avevi detto di sì, allora? –
- Perché volevo che facessi amicizia con Harry e gli altri ragazzi, ed evidentemente è servito a raggiungere questo importante obiettivo –
Strinsi i denti. Possibile che ogni sua piccola apparente sconfitta dovesse sempre portare a una sua enorme ed evidente vittoria?
- Mi hai illusa! –
- No, Lauren cara… - osservò con voce pacata – sei stata tu ad illuderti –
Odiavo ammetterlo, ma aveva ragione. Mi ero fatta tanti di quei progetti nella mente che avevo quasi dato per scontato il successo del mio progetto.
- In ogni caso, io ci andrò – sentenziai con voce ferma e decisa – con o senza il tuo consenso –
- Non sai Smaterializzarti –
- Ci sono altri modi – replicai acida, nonostante non avessi ancora la minima idea di come andarci se non con l’ausilio di mio nonno.
Non sapevo nemmeno dove si trovasse, quel dannato Quartier Generale.
Evidentemente mi lesse nella mente, perché non colsi la minima ombra di preoccupazione o sospetto sul suo viso.
- Come preferisci, Lauren – rispose dopo un bel sospiro – ma parliamo d’altro, ti va? –
Non risposi, troppo presa a pensare ad un’alternativa di mezzo di trasporto verso Grimmauld Place.
- Mentre i professori ti stavano cercando, Minerva è venuta a riferirmi dell’aggressione di cui siete stati vittime te e Remus vicino alla Testa di Porco qualche ora fa –
Non mossi un muscolo e restai impassibile.
- Sai che è molto pericoloso andare in giro da sola, vero? –
- Ero in giro con Lupin per tuo ordine, ricordi? È solo colpa tua se è successo quel che è successo –
Touchè. Lo sguardo azzurro di nonno Albus si riempì di tristezza.
E io naturalmente mi sentii un Vermicolo schiacciato.
- Scusami, nonno, non volevo dire questo – ritrattai imbarazzata – sono cose che capitano, imprevedibili… ma per fortuna zio Forth era lì! –
- Già… Aberforth… - mormorò lui pensieroso, abbassando gli occhi.
Sentii dei passi alle mie spalle, immaginai fosse qualche professore venuto a riferire qualcosa a mio nonno.
Quando la porta si aprì, ne ebbi la conferma.
- Albus, i tre ragazzi sono giunti a destinazione – disse Minerva con evidente sollievo nella voce – vuoi che accompagni Lauren in dormitorio? –
- Certo, grazie, Minerva – replicò lui, alzando finalmente gli occhi – e… Lauren? –
Lo guardai con curiosità, chiedendomi cosa fosse sul punto di dirmi.
- Ricordati che a Natale resteremo qui, quindi fai la brava… -
Sentii la rabbia risvegliarsi dentro di me. Mentre seguivo Minnie verso il dormitorio, mi venne in mente un’idea geniale per uscire da quella sgradevole situazione di prigionia.


Note dell'autrice

Buonasera a tutti! Nonostante ultimamente mi sia dedicata prevalentamente a piccole one-shot con coppie improbabili quali Umbridge/Moody e Cooman/Piton, nonostante abbia dovuto assolutamente aggiornare la Biografia di Albus, nonostante la scuola mi abbia massacrato... eccomi qui con un nuovo capitolo! ^^
Ringrazio come di consueto tutti i miei adorabili lettori (VOI!) e in particolare zanna che ha aggiunto questa storia tra le Preferite.
Spero che questo capitolo - sebbene sia leggermente "di passaggio" - sia stato di vostro gradimento!
Grazie ancora, ci vediamo presto!
[Evviva il ponte di Halloween! ^^]

Valery_Ivanov: computer birichino, subirai la mia ira U_U scherzi a parte, hai pienamente ragione su Lupin, ma bisogna capirlo... è stato preso di sorpresa, poveretto! ^^ Aberforth farà di nuovo la sua comparsa, prima o poi.
Elfosnape: quindi vorresti un finale rose e fiori? Beh, vedrò cosa si può fare... ma insomma, io sono una che ama rendere la vita complicata (ovvero realistica) ai suoi personaggi (non si vede, eh? xD). Comunque ecco arrivato il nuovo capitolo, spero ti piaccia ^^
Atari: grazie per i complimenti... questo chappy è un po' carente di colpi di scena, ma teoricamente il prossimo dovrebbe sconvolgere l'universo di questa storia rispetto a come lo conosciamo ;-)
Yvaine0: Nick-quasi-senza-testa eletto impiccione dell'anno ^^ ma alla fine è perdonato solo perchè è simpatico, altrimenti sarebbe già stato punito dalla sottoscritta. Lupin schiantato da Amycus... beh, anche i migliori a volte hanno delle giornate no! xD
DarkViolet92: grazie per i complimenti! Mi dispiace per il tuo esame... sono indiscreta se ti chiedo quale modulo hai fatto?
  
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