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Autore: Eduzzo_nanuzzo    30/10/2009    5 recensioni
E se Winry ascoltasse involontariamente una conversazione di Ed e Al, dove lei è la protagonista. Scoprendo cose che non dovrebbe sapere. E questa cosa la portasse prima al paradiso poi all'inferno, Cosa accadrebbe? Dal Primo Capitolo: "Vedi Al [...]E' da un pò che mi-mi sono accorto di una cosa...[...]" Presentato da yaya_sana e Stephany34_Chan!
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Un pò tutti, Winry Rockbell
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Una speranza mai morta





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2) Passeggiata Notturna

 

“Spiegami adesso il motivo per cui non puoi stare con Winry.” La voce di Al si alzò, leggermente alterata.
Nella camera dei due fratelli, la conversazione continuava, mentre la ragazza dai capelli color oro, aveva le gote in fiamme.

Il cuore di Winry batteva come un tamburo. Lei, la ragazza di cui Edward era innamorato? Non poteva crederci!

Piano, si staccò dal muro accanto la porta, cominciando a scendere le scale. Se dentro di lei la felicità si stava pian piano placando la tristezza stava avendo la meglio. Edward aveva già stabilito che tra loro non poteva esserci niente. Lei, non aveva voce in capitolo.

Ed si staccò di poco dalla finestra, continuando a non guardare il fratello. “Perché è la mia migliore amica. Perché rovinerei tutto... E se lei non ricambia? La perderei, e non posso. Non faccio che pensare a lei.”

Al fece una faccia sconvolta, degno di chi ha appena visto un fenomeno del 3° tipo.
“Ma davvero tu non l’hai capito??”
Edward alzò un sopracciglio. “Cosa dovrei capire?”
“No, assolutamente niente, errore mio.” Alphonse maledì mentalmente il fratello per la grande intelligenza che si ritrovava.
Ed, non del tutto convinto si girò di nuovo verso la finestra. “Per questo le cose resteranno così.”
“Io non posso impedirti di fare quello che vuoi. – cominciò Al- E’ la tua vita, Ed. Ma così peggiorerai solo le cose tra te e lei. Ed arriverà il momento che la vedrai tra le braccia di un altro e non potrai farci niente.”  Sospirò il minore.
Per Edward quelle parole furono come una lama tagliente. Ma vere, purtroppo vere.
“Tra le braccia... Di un altro? ...Forse è meglio per tutti però... ” Sussurrò.
Al scosse la testa. “Già. Ma quei tutti esclude te. E lei. –lo guardò un secondo, sospirando.- Bhe, fai come vuoi. Io scendo in cucina.”
Al esce dalla porta senza guardare il fratello, chiudendo l’uscio.
Scese le scale entrando in cucina. “Ciao Win.”
La ragazza stava apparecchiando la tavola. “Ciao Al. Dov’è Ed? La cena è pronta.”
Al, sorrise alla solita preoccupazione della bionda. “E’ di sopra. Ti dispiacerebbe andarlo a chiamare?” Chiese indicando il piano superiore. Winry lo fissò un attimo il ragazzo, poi sorrise e annuì. “Certo.”
Piano, cominciò a salire le scale, arrivando alla porta dei fratelli Elric, bussò.
“Che cosa c’è, Al?” La voce di Edward la raggiunse.
La ragazza aprì la porta, facendosi vedere. “Scusami Ed, la cena è pronta.”
Ed la guardò un istante, poi abbassare gli occhi dorati. “Oh. Scusami Win, ma non ho fame.”
La ragazza sgranò gli occhi. “T-tu non hai fame?? Ti senti bene, Ed?” Chiese, quasi sconvolta.
Edward rialzò lo sguardo su di lei, guardandola seria. Quasi arrabbiato. “Non ho fame.”
Ci fu un minuto di silenzio, rotto solo dai loro respiri.
“Ok. Ti faccio lasciare qualcosa in frigo se più tardi avessi fame. Ciao.” La ragazza uscì chiudendo la porta, respirando affondo. Per un secondo aveva avuto paura dello sguardo che le aveva lanciato. Corse di sotto e raggiunse gli altri.
Il ragazzo guardò fisso la porta da dove Winry era praticamente fuggita. “Cuore maledetto...” Sussurrò.

“Ed?” Chiese Al, appena la ragazza mise piede in cucina.
“Non ha fame. Gli lasceremo qualcosa in frigo.” Dichiarò la ragazza. La nonna la guardò stupita. “Ed non ha fame? Quel nano sta male!” Affermò con voce convinta.
“No nonna, sta bene. Ora pensiamo a mangiare.” Intervenne la ragazza.
L’occhio di falco del minore degli Elric lo capì subito. “Win, va tutto bene?”
Winry alzò gli occhi verso di lui. “Certo. Assolutamente.”
“Tu non mi convinci. Al, è tutto apposto?” Chiese Pinako, vedendo lo sguardo preoccupato del ragazzo. Non ricevette risposta.
Winry si alzò di scatto, sbattendo le mani sul tavolo. “Non ho fame. Vado a fare un giro.” Annunciò.
“Ma è quasi buio!” Obbiettò Al, alzatosi anche lui.
“Non mi allontano di molto.” Gli arrivò come risposta, prima che Winry si fiondasse fuori.
“Tutta colpa del nano.” Borbottò Pinako, cominciando a mangiare.

Ormai il tramonto era imminente. I capelli della bionda svolazzarono liberi. Sentì un brivido percorrerle la schiena e prese una giacca, lasciata li fuori in giardino la sera prima.

Edward era affacciato alla finestra e vedeva ormai il sole sparire, sentì dei rumori e la sua attenzione si focalizzò in giardino, dove la bionda stava camminando senza meta.
“Winry? Dove vai?” La domanda gli sorse spontanea sulle labbra.
La ragazza guardò in alto, focalizzando la sua figura.
“Ed... Vado a fare un giro.” Rispose vaga.
Ed sentì il panico. Winry da sola, a passeggiare di notte? NO.
“Tu non vai da nessuna parte, torna qui!” Le urlò.
La ragazza lo guardò torva. “Scusami?... Torno subito, vado solo a fare due passi.” Si giustificò.
“Niente da fare, ti accompagno. Un minuto e scendo.” E scomparve dalla visuale della ragazza, che sbuffò sonoramente.                                            
Winry restò interdetta, poi chiuse gli occhi rassegnata e si mise seduta sul penultimo gradino che portava all’uscita, per poter aspettare il suo ‘amico d’infanzia’. Dopo pochi minuti si sentì da dentro la casa una porta chiudersi; qualcuno scese velocemente le scale e in pochi secondi la porta di casa si aprì rivelando la figura di Edward che si stava infilando la sua giacca nera.                          
“Eccomi” Disse Ed, venendogli incontro. “ Dove vuoi andare?”. La ragazza lo guardò un po’ confusa poi abbassò lo sguardo, nervosa. “Veramente io non avevo in mente nessun posto in particolare, però non pensavo che sarei uscita con una guardia del corpo”. Ed si mise la mano destra davanti alla bocca per cercare di trattenersi dal ridere in modo sfacciato. “Già...” si ricompose subito dopo. “ Ma io da sola non ti lascio andare... dai cominciamo ad incamminarci”. Ed si mise le mani in tasca e cominciò a camminava avanti a se con Winry che gli stava fedelmente dietro. La ragazza era in uno stato di completa confusione: lo aveva sentito e se ne stava zitta? Doveva dire la sua... doveva chiarire con Ed, ma con quale coraggio. Si voltava e lo vedeva così indifferente, come se nulla fosse e tutto il coraggio che aveva accumulato svaniva in un batter di ciglia. Ma era sempre stato così... era incredibile l’effetto che quel ragazzo aveva in lei.                                                
“E’ una bella serata... hai qualche posto in mente Ed?” Chiese lei titubante.                    

Ed ci pensò su per qualche secondo poi una luce gli pervase le due iridi dorate.         
“Si, vieni con me”. Le prese la mano destra con la sua sinistra e poi cominciò a velocizzare il passo, per poi girare a destra e poi sempre dritto verso gli alberi e le siepi... sempre in alto e sempre tenendo la mano stretta alla ragazza. Winry si stupì non poco del gesto del ragazzo ed avvampò appena lo ebbe realizzato. Seguì l’alchimista senza dire nulla e senza ritrarre la mano e si lasciò trasportare completamente. Era talmente immersa nei suoi pensieri che si accorse in ritardo che Edward si era fermato. Alzò gli occhi chiari, focalizzando il paesaggio. “Oh... E-Ed ma è-è bellissimo” Winry guardò intorno a se il bellissimo spettacolo del Sole ormai completamente calato mentre le stelle si facevano più brillanti e il nero della notte diventava  più spesso mentre le luci della città facevano risaltare tutte le forme dei palazzi e degli alberi... lo aveva riconosciuto quel posto. Ed la stava imitando e con occhi malinconici fissava il cielo insieme alle luci rosse e gialle della città.

“Te lo ricordi questo posto?”chiese il ragazzo senza guardarla.”Questa era la nostra collina...venivamo sempre qui da piccoli.” Win sorrise nostalgica.                      
“Certo che me lo ricordo... come dimenticare... Al non ha mai saputo di questo posto anche perché tu non glielo permettevi.” Ed sghignazzò a tradimento “Quando volevamo parlare tranquillamente venivamo sempre qui. È tutto bello come allora... sembra che tutto sia rimasto normale... niente sembra essere cambiato, invece è tutto diverso.” Continuò la meccanica con una punta di malinconia nella voce. Ed la guardò con la coda nell’occhio poi li chiuse per respirare e calmare i suoi battiti troppo veloci. “Tutto diverso... si hai ragione Win. Adoravo questo posto, e lo adoro tuttora”. La ragazza rimase sorpresa dal tono dolce e rilassato di Ed quindi sorrise di conseguenza con serenità. “Grazie Ed. Per avermi portata qui... come aveva il potere di calmarmi allora, lo ha anche adesso. Grazie”. Ed la guardò mentre i suoi battiti aumentavano a tradimento. Sorrise dolcemente mentre si rivolse all’orizzonte. “E’ è stato un piacere Win... dico sul serio.” Entrambi rimasero in silenzio per un po’ poi la ragazza prese parola. “Vogliamo tornare? La nonna e Al si staranno preoccupando.” Si dette mentalmente dell’ imbecille, ma non resistiva in quella situazione. Aveva deciso che ci avrebbe pensato tutta la notte. “E poi se ti dovesse tornare la fame e loro hanno mangiato tutto? meglio che torni a metterti qualcosa da parte.” Ed la vide che si stava allontanando e andò quasi in panico... le afferrò inconsciamente il polso bloccandola all’istante.

“Aspetta. Restiamo ancora... un po’ qui, ti va?” Winry rimase incredula all’inizio poi sorrise, radiosa. “Certo Ed, come vuoi.” rispose alla presa del ragazzo. “Win come ti senti?” Chiese l’alchimista di punto in bianco facendola sussultare. “Io? bene Ed, tu?” Il ragazzo abbassò il capo tenendolo chino mentre le due ciocche laterali dei capelli gli volavano sul viso e le gote si imporporavano leggermente. “Male... in questo momento male.” Winry alzò il capo di scatto e lo guardò, piena di ansia. “Come mai? T-ti senti male? Qualcosa non va Ed?” 
“Si Win... ” la guardò negli occhi per qualche istante poi come se nulla fosse abbassò il capo pentendosi di quello che stava per dire. “No... lascia stare, va già meglio.” La ragazza riabbassò il capo, poco delusa e non intenzionata a continuare; Rialzò di poco gli occhi per continuare a guardare il cielo ormai quasi del tutto nero. “Ho sempre amato il tramonto, fin da piccola l’ ho adorato. Mi affascina e lo considero uno dei momenti più belli della giornata, anche la notte è stupenda.” Sussurrò.
“Hai ragione, il tramonto è stupendo... è la fine di una giornata dura. Le persone riposano e vanno a dormire al segnale del Sole che se ne va. E quando esso risorge tutto il mondo si alza con lui... è questa la vita, alla fine noi dipenderemo sempre da qualcosa.” La ragazza lo guardò con una testa inclinata da un lato. “Ed... io non mi metto certo a pensare a queste cose quando penso al tramonto. No io solamente che è la fine di una giornata lavorativa, con il tramonto so di poter andare a dormire. Così che io non pensi a niente e a nessuno. Il tramonto è l’inizio della mia pace.” Aveva parlato quasi senza riflettere e il suo pensiero non andava semplicemente al suo significato primario e Ed lo capì. “Si. ognuno vede la notte come vuole... però, alla fine, la notte è qualcosa di più... di più... ” “Bello, complicato... romantico? La notte può avere tanti significati. Dipende dalla mentalità di come la prendi, da con chi la passi, dai pensieri che hai. Tutto è collegato” Ed la guardò per qualche momento allibito poi sorrise in difficoltà. “Winry... adesso parli proprio come me!” rise di cuore.
“Hai ragione... la notte è qualcosa di magico che ti fa pensare.”
“Oppure che ti fa piangere.” Concluse lei con sguardo spento, come se si stesse riferendo a se stessa poi alzò di scatto gli occhi. “Ma da quanto sono diventata una filosofa?!”
Edward le sorrise. “Già, me lo sto chiedendo anche io. Però... E’ bello sentirti parlare così, Win.”
La ragazza fece una smorfia. “Come? Da depressa trentenne appena lasciata e tradita dal marito? No perché sto parlando proprio così. A differenza che non ho trent’anni e non sono sposata. Ho giusto la depressione.”
Il ragazzo la guardò preoccupato. “Sei depressa? E’ successo qualcosa?”
“No... Lascia perdere, congetture mie... Ora cosa proponi di fare?” Chiese, cercando di cambiare discorso.
Ed guardò il cielo. “Direi di tornare a casa, vorrei coricarmi, sono stanco.” Sospirò chiudendo gli occhi e cominciando a camminare.
Winry lo seguì. “Grazie che sei stanco. Non mangi e ti alleni. Così rimarrai per sempre basso e stanco.” La ragazza ridacchiò appena, mentre vide la vena della fronte di Ed pulsare.
“IO NON SONO PIU’ QUEL RAGAZZINO CHE PUOI SCAMBIARE PER UN NANETTO MINUSCOLO DA GIARDINO!! CAPITO??!... Non mangio perché... Perché non ho voglia di mangiare, ok??” Sbuffò sonoramente.
La ragazza al suo fianco sospirò. “Eh, Edo-chan. Che bambino che sei. –il sorriso sulle sue labbra si addolcisce- Se non mangi ti ammali. Fai uno sforzo, per favore.”
Edward la guardò, arrossendo appena. “O-Ok, ma sono un boccone.”
Winry gli sorrise. “Bene, grazie. Ora torniamo a casa.”
I due ragazzi si incamminarono per la stradina che portava alla loro casa gialla, dove una famiglia, seppur piccola, li aspettava.

 

 

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Angolo di yaya e Steph: (ergo: Dello sclero v.v)
Ed ecco qui il secondo capitolo della storia!
Speriamo tanto che vi sia piaciuta!! ^^
Ed ora: La risposta alle nostre amate recensioni *______*

ladybird0490: Eyly *_* Ti ringraziamo tantissimo! La prima a commentare, Grazie ^^
Sono contentissima che ti sia piaciuto il primo capitolo e spero che il secondo non ti deluderà! Alla prossima! *.*

Siyah: Grazie mille. Si, Win sa spiare bene (beata lei x°D) Ti ringraziamo per la rece. E speriamo che continuerai a seguirci. Alla prossima!^^

Kiri Dellenger: Grazie mille ^^ Speriamo che il continuo ti sia piaciuto, e che continuerai a seguirci. Alla prossima! ^^

  
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