Avevo un doposbronza senza essere stato ubriaco
i cellulari sono pericolosi anche senza ruote
espandi la tua sensibilità come elastico tra i
due estremi di una fionda
vino vodka caffé nitroglicerina ingurgitati,
l'alcool decolora ad ogni onda
lasciando relitti di rimorsi sui coralli delle
memorie confuse
e ogni ora senza di lei è come una coltellata
nel fianco
Se barattassi le mie storie avrei una piscina
di tappi di sughero
il vecchio cervo guercio appoggiato sul melo in
angolo mi fa l'occhiolino
aveva un pirata per amico che diventò un
motociclista ruggente
come tanti, fa rumore molto e non dice più
niente
vorrei tornare al mio paradiso dove d'inverno
c'è solo roccia e neve
d'estate brillano pascoli di ghiaccio e fontane
d'erba, coperte scure di boschi
Canto la canzone del lupo senza coda, ascolto
le cortecce e annuso le posate
Ho detto a un toro condannato il trucco per
fregare il torero
le coccinelle mi hanno disegnato una pista
d'atterraggio con succo di more
a bordo di un pellicano con un gran senso
dell'umorismo feci tappa sulle ringhiere
mi calai con tela di ragno sugli spalti
dell'arena
esultai in silenzio quando il torero
capitombolò sulle corna
attraverso il cuore ferito il toro ucciso
perché aveva vinto guardai
mentre vedevo fiori osannare l'assassino caduto
Forse mi lascerò condurre nel paese di
cioccolata e monti
dove gli orologi son puntualissimi, ma le
persone affatto
sospetto saremo estradati per i nostri ritardi
e le nostre idee
ma il nostro amico rinchiuso ancora non si è
piegato sulle ginocchia
nemmeno noi perciò, nemmeno noi mai
non chiedeteci per cosa dopo averci bersagliato
di tutto
non chiedeteci per chi se non ci avete
ascoltato
non guardateci se non volete vederci comunque
Mi sono ricordato che i sogni sono sempre più
sinceri di noi
mi hanno intossicato fazzoletti di carta
aromatizzati
non vedo l'albero da tempo, le nuvole incartate
scorrono troppo lente
mi aggiro ai piedi delle colline, cavaliere
senza cavallo né testa
non mi sono stupito vedendo poissons lunà
boccheggiare nella nebbia
la vecchia umidità della valle ci frega tutti
l'indiano si è chiuso nel suo tepee, io vago
con la coperta di topo
Il cucciolo depresso si è ritirato nell'isola
delle favole celtiche
ho perso le sue notizie, so che non ha smarrito
la volontà di battersi
il conte romantico ritrova perde e ritrova la
sua bambola di pezza
affilo coltelli sulle trappole e le scatole
nere vengono inghiottite dalla notte
mi hanno detto che il sultano è finito nella pancia
del suo elefante preferito
ci si ritrova nelle stanze amiche a cucire
insieme pezzi di serpenti rivoltosi
attenzione a non mordersi la propria coda, per
favore
So solo io quanta strada ho fatto signore, ma
non serve contare
non si impressioni ho sempre fatto così
signora, e non rimpiango
potrei riposare un po' sulle tue gambe
signorina?
la mia strada era solo una delle infinite
tante, ragazzo
ma ora devo già andare, amico, mi chiamano, non
senti
luoghi dove non sono stato, dove sono passato,
dove voglio tornare
persone che non ho mai visto, che ho
conosciuto, che voglio re-incontrare