Ed
ecco che frena di nuovo. Un altro semaforo, andare a scuola è diventato
impossibile, nemmeno se il tuo autista( nel mio caso un “ pazzo” vicino di
casa) ha una decappottabile che va tranquillamente a 120 km all’ ora.
Se
chiedessi ad un avvocato a che cosa serve un semaforo mi risponderebbe
elencando una serie di codici e leggi, se lo chiedessi ad un prete
probabilmente direbbe che è un segno della vita: ogni tanto bisogna fermarsi a
riflettere e il semaforo è una buona idea. Io penso che sia una grande perdita
di tempo, specialmente in una città come Parigi dove non manca il traffico e
fare tardi a scuola non è la cosa più piacevole del mondo, anzi, oltre ad
irritare i professori faccio una figura del tutto imbarazzante con i miei
compagni.
Io
sono Karen, ho 16 anni e vivo qui da appena un mese. Mia madre dice che mi
abituerò all’ idea di dover viaggiare sempre, ma non sono molto sicura di
riuscirci; io sono nata a Chicago, ma ho già vissuto in ben cinque città:
Chicago, New York, Londra, Barcellona e Zurigo. Adesso sono nella sesta ma non
penso che sia la mia ultima meta, Anna, mia madre, lavora per un’ agenzia
viaggi per cui deve sempre girare il mondo, un anno in ogni posto e io sono
costretta a seguirla dato che mio padre è disperso in qualche parte dell’
universo e io non l’ ho mai conosciuto. Una lacrima mi scende dagli occhi
pensando a lui, vorrei vivere come tutti in una vera famiglia e in un’ unica
casa, ma non è possibile. Ho un fratello di nome Lian, ha tre anni in più di me
e studia a Los Angeles per diventare avvocato, io lo vedo solo durante le feste
oppure ci sentiamo al telefono ma non abbiamo un vero rapporto tra fratelli,
meglio dire tra cugini lontani.
“
Grazie Paolo! ” Lui è il mio autista personale, è italiano ed è arrivato qui da
pochi anni con la sua famiglia: sua moglie e i due figli, Giulio e Andrea,
penso che abbiano più o meno la mia età forse qualche anno in più.
Anche
quella mattina arrivai a scuola sana e salva, per fortuna c’ era abbastanza
traffico da costringere Paolo a non accelerare nelle curve.
La
mia scuola è un po’ all’ antica, è tra le meno costose della città e non
bisogna usare molti libri oltre al dizionario che pesa circa tre kg. Conosco
molte lingue, ma il francese è recente per le mie orecchie e dovrò cercare di
concentrarmi se voglio imparare i numeri fino al dieci.