Maybe Tomorrow

Appena terminati gli allenamenti di Kurenai-Sensei, come sempre spossanti. O forse lo erano solo per lei: in fondo Kiba e Shino non si erano lamentati neanche una volta. Si sapeva che non aveva molta resistenza e la consapevolezza di ciò non faceva altro che farle perdere fiducia in sé stessa.
Il fatto che fossero stancanti, però, non impediva ad Hinata di fare una strada differente per il ritorno a casa, per poi nascondersi, come ormai d’abitudine, in quel vicolo angusto, lontano dalla vista di tutti, ad osservarlo. Era sempre lì, variante solo l’orario, verso sera, ad osservare quel ragazzo che ora se ne stava lì, a mangiare il solito ramen in compagnia del maestro Iruka. Non le importava se poi, una volta arrivata a casa, sarebbe andata incontro ai rimproveri del padre. Certo, si arrabbiava, ma non la riteneva abbastanza importante come figlia per conoscere le motivazioni del ritardo. Se da un lato la cosa la faceva stare male, dall’altro non poteva che essere un bene. Si era sempre e solo limitata a stare in quello spazio stretto, osservandolo e non riuscendo ad avvicinarsi. Tale azione, per la Hyuga, avrebbe provocato un imminente svenimento non appena il primo passo, compiuto nella direzione dell’interessato, avesse toccato il terreno. Ciò era causa di profondo turbamento a cui non riusciva a porre rimedio. Questa volta, però, sarebbe stato diverso. Era molto tempo che faceva sempre la stessa cosa, questa volta vi avrebbe dato una svolta.
Tenendo le mani attaccate solidamente sulla parete del muro, quasi a darsi più forza spirituale per compiere il gesto, tentò di fare il fatidico passo. Tramante, la suola della scarpa aveva toccato il terreno.
Un millesimo di secondo dopo, il piede si trovava, nuovamente, nascosto dietro il fidato angolo e lei ansimava pesantemente, rossa per un imbarazzo inesistente nella faccenda.
Non ci riusciva. Per lei, era geneticamente impossibile.
Purtroppo, stava iniziando a farsi buio, Naruto era alla terza scodella di ramen, che minacciava di non essere l’ultima, sotto lo sguardo intenerito quanto allibito di Iruka e, per Hinata, era davvero ora di tornare a casa.
Quel giorno non ci era riuscita di nuovo.
Con il morale sotto i piedi, si diresse nella stessa direzione in cui era venuta, opposta a quella in cui si trovava l’Uzumaki.
A metà strada venne bloccata dalla fragorosa risata di quest’ultimo, che bastò per farla rinsavire dalla tristezza che stava prendendo possesso di lei.
Se Naruto era felice, per Hinata andava bene tutto.
Quella sera non ci era riuscita, ma avrebbe riprovato l’indomani.
Forse quello sarebbe stato il giorno giusto. Sarebbe continuata a venire, come sempre.

Mentre Hinata si dirigeva verso casa, Kiba la osservava sconsolato.
Finalmente aveva scoperto dove si dirigeva, regolarmente, dopo gli allenamenti. Una curiosità che lo aveva portato ad una scoperta poco felice. Il guaire malinconico di Akamaru presagiva lo stato d’animo del padrone.
Per Hinata c’era solo Naruto, oramai lo aveva capito. Si sarebbe messo l’anima in pace.
Se Hinata era felice, per Kiba andava tutto bene.

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Settima classificata al contest Daily Moment, indetto da Juliettina... E per me va bene così!^^ Riproverò la prossima volta!^^
Non mi offendo se mi lasciate un commentino!^_-
Includo il giudizio:


Correttezza grammaticale e lessicale: 8,5/10
Trama e svolgimento: 8/10
Caratterizzazione personaggi: 7,2/10
Originalità: 8/10
Gradimento personale: 4,2/5
Totale: 35,9/45

Seguendo l'ordine dei parametri di valutazione: per quanto riguarda la correttezza grammaticale e lessicale non ho trovato errori significativi e l'unica cosa rilevante è un uso non sempre approriato della punteggiatura.
La trama è buona anche se personalmente avrei curato di più la caratterizzazione dei personaggi, soffermandomi ad esempio, un pò di più sulla contrapposizione [decisamente interessante] fra la figura di Hinata e quella di Kiba.
Ti ho dato un punteggio abbastanza alto sia per l'originalità che per il giudizio personale perchè mi è piaciuta molto l'abitudine di Hinata di andare, dopo un estenuante allenamento, ad osservare - nascosta - Naruto all'Ichiraku. Inoltre è delizioso che lei ogni giorno tenti di fare un passo per avvicinarglisi.
Nel complesso davvero una storia piacevole.