CAPITOLO 11
Queens
-Va
avanti- ordinò perentoria
Caroline
Anastasye Cavendish si osservò una mano con aria critica:
quell’incompetente di un estemagica le aveva fatto una
pessima manicure.
-…e
allora Lily Potter ha detto che tu avresti voluto vedere il
Mantello dell’invisibilità di Potter,
così che lui glielo consegnasse…-
proseguì Grace Salinger, raccontando per filo e per segno
quale diabolico piano
Lily Potter avesse architettato ai danni di suo fratello. Uno dei suoi
informatori si era trovato al tavolo dei Grifoni il lunedì
precedente, ed aveva
ascoltato la conversazione fra la piccola Potter e suo fratello; sempre
la
stessa persona era stata presente alla scenata che Beatrice Venci aveva
fatto
alla Principessa di Slytherin nella Sala Comune rosso-oro. Appena era
venuta a
sapere l’episodio fin nei minimi dettagli, Grace Salinger era
accorsa a
raccontarlo a Caroline, che ora la stava ascoltando con
un’espressione
indecifrabile sul bel volto di dea.
Grace
Salinger osservava preoccupata gli occhi glaciali della
Regina, in attesa di una sua risposta; si augurava che Caroline non
scatenasse
le sue ire su di lei. Tutti sapevano che diventare la vittima della
Regina
incazzata era cosa da non augurare neanche al proprio peggior nemico.
Fu
con sommo stupore che Grace vide le perfette labbra della
Regina stiracchiarsi in un sorriso compiaciuto. Si stava appunto
domandando se
potesse avere l’ardire di chiederle per quale motivo
apparisse così soddisfatta,
quando Caroline parlò:
-Voglio
parlare con Lily Potter. Trovamela e portamela qui.
Subito-
Grace
Salinger scattò in piedi e si diresse rapida verso la porta
del dormitorio del settimo anno di Slytherin; quando
*****
Lily
Luna Potter, alias
-Lily?
Lily Potter?-
Lily
alzò gli occhi scocciata dalla pagina che stava studiando, e
si trovò davanti uno dei bracci destri della Regina, alias
Grace Salinger, che
la fissava con i suoi grandi occhi scuri; lunghi boccoli neri le
incorniciavano
il volto pallido facendola assomigliare ad una bambola di porcellana.
-Sì?-
rispose Lily con la giusta quantità di irritazione; va bene
che Grace era molto vicina alla Regina, ma aveva comunque interrotto il
suo
studio.
-Caroline
vuole vederti- annunciò con un tono da bravo segretario
del primo ministro; ci mancava solo che tirasse fuori un proclama da
recitare
ad alta voce.
-Quando?-
chiese Lily cercando di non mostrarsi sorpresa, benché
l’annuncio recatole da Grace l’avesse lasciata un
attimo perplessa.
-Ora-
replicò Grace, aspettandosi che Lily scattasse in piedi da
buon soldato. Tuttavia
-Cosa
vuole?-
-Non
lo so! Devi subito andare da lei- rispose
-Beh?
Cosa aspetti? Andiamo!-
-Puoi
riferire a Caroline che in questo momento sono impegnata e
che sarò lieta di incontrarla quando avrò
terminato di studiare- rispose Lily
e, senza più degnarla di uno sguardo, tornò a
studiare Trasfigurazione.
Grace
Salinger rimase lì impalata ancora per ben dieci minuti,
scioccata. Lily Potter osava anche solo pensare di non accorrere
immediatamente
alla convocazione di Caroline? Ma chi pensava di essere?
Aspettandosi
a buon ragione che Caroline non avrebbe gradito una
risposta di quel tipo e che probabilmente se la sarebbe presa con lei
anche se
non c’entrava nulla, Grace insistette gentilmente:
-Forse
non mi hai capita. Caroline vuole vederti subito-.
Lily
la osservò, chiedendosi se aveva qualche ritardo mentale, e
poi ripeté, come qualche volta faceva con quella testa dura
di Malfoy:
-Sì,
ho capito. Caroline vuole parlare con me, ma io sono
impegnata, perciò le dirai che quando avrò finito
di studiare la incontrerò volentieri-
e per la seconda volta tornò a concentrarsi sui suoi appunti.
Con
la morte nel cuore, Grace Salinger si avviò di nuovo verso
Rimasta
sola, Lily Potter alzò la testa dal libro e si mise a
guardare fuori dalla finestra, pensosa. Che cosa poteva mai volere
Caroline
Cavendish da lei? Possibile che si interessasse agli intrighi e agli
inganni
che Lily organizzava quotidianamente, che prestasse attenzione a
ciò che lei
combinava? In cuor suo la giovane Potter avrebbe voluto correre a
sentire che
cosa
Risvegliandosi
dai suoi pensieri, tornò a studiare, la questione
della Cavendish accantonata in un angolo della mente; avrebbe
affrontato ogni
cosa a suo tempo.
Lily
rimase in biblioteca fino alle sette di sera, ovvero fin
quando non fu sicura di essere ben preparata. Poi, con estrema calma,
andò in
dormitorio, posò i libri, diede una spazzolata ai capelli e,
dopo essersi
assicurata di avere un aspetto decente, uscì per recarsi
nella stanza privata
della Cavendish.
Bussò
lievemente, senza insistenza, e attese che qualcuno le
rispondesse dall’interno. Stava quasi per andarsene, non
ricevendo alcun segno
di vita, quando una voce disse:
-Avanti-.
Lily
aprì la porta ed immediatamente una leggera zaffata di
prezioso profumo femminile le arrivò alle narici. La stanza
di Caroline
Cavendish rispecchiava l’eleganza e la raffinatezza con cui
-Lily
Potter- disse
Lily
non disse niente, ma per tutta risposta fece un passo avanti,
non sapendo che in questo modo si stava offrendo ad un esame accurato
della
Regina. Per quel pomeriggio di studi Lily aveva optato per una tenuta
casual,
sebbene ricercata: un vestitino trasversale di pesante lana color
porpora,
calze scure e ballerine intonate al vestito; aveva raccolto i capelli
in una
coda alta dalla quale aveva lasciato scendere alcune ciocche che le
dessero
un’aria distratta.
Caroline
prese nota di tutto ciò, e poi disse:
-Mi
hanno riferito molte cose interessanti su di te…-
Lily
tacque ancora, aspettando che Caroline proseguisse. Immaginava
che
-Voglio
che tu sia la prossima Regina- annunciò Caroline, diretta,
guardandola in volto. Se si aspettava che Lily si mostrasse sorpresa o
quant’altro, rimase delusa.
-Perché?-
fu l’unica cosa che la giovane Potter chiese.
-Questo
posto ha bisogno di una Regina. Ha bisogno di qualcuno che
crei un’elité di gente che conta che tutti possano
invidiare, ha bisogno che ci
sia una ragazza a dettare moda e legge, che faccia sospirare i ragazzi
al suo
passaggio, che faccia morire di invidia le altre ragazze. Questo posto
ha
bisogno di mantenere la sua fama di scuola per snob e ricchi- rispose
Caroline,
senza smettere di osservare il viso di Lily in cerca di qualche
emozione.
-Questo
lo so- replicò Lily, cercando di non sembrare troppo
scocciata,- intendevo dire perché io- aggiunse. Sapeva
benissimo perché, ma
voleva che
-Ti
ho osservato. Hai undici anni, ma ti comporti come se fossi
già adulta: vesti come un’adulta, gestisci le tue
relazioni come un’adulta. Hai
classe, e stile, eppure sei perfida…io sono a conoscenza di
qualsiasi cosa che
tu abbia fatto da quando sei arrivata qui. E soprattutto sei Slytherin-.
Lily
ora era davvero sorpresa. Si era aspettata di doversi
conquistare il ruolo di Regina con le unghie e con i denti, di dover
progressivamente rubare la scena a Caroline. Ed ora era Caroline stessa
ad
offrirle il suo posto.
-Sei
ancora imperfetta tuttavia- aggiunse Caroline, e notò che
Lily strinse leggermente le sottili labbra, -hai bisogno di essere
istruita, di
conoscere ogni anfratto di questo castello, che ti siano svelati tutti
i
segreti dei suoi abitanti…io posso fare questo. Io posso
rivelarti i punti
deboli di ogni studente, di ogni professore, di modo che tu possa
sfruttarli
quando ne avrai bisogno. Conosco ogni luogo, ogni stanza…so
tutto-.
Ammaliata.
Lily era ammaliata ora. Ascoltava Caroline parlare, con
quella sua voce suadente da cobra che sta per attaccare, e davanti ai
suoi
occhi si aprivano scenari meravigliosi: feste in cui lei prevaleva
sulle altre
in bellezza e potere, dove i ragazzi cadevano ai suoi piedi, dove le
ragazze la
guardavano ammirate. S’immaginava di camminare tronfia per i
corridoi, con il
suo stuolo di dame al seguito, di poter ottenere tutto ciò
che desiderava con
uno schiocco delle dita. Si vedeva mentre con una sola occhiata
suscitava
brama, desiderio, gelosia, invidia…sentiva già di
godere del potere che avrebbe
saputo esercitare sulle persone…
Hogwarts
poteva offrire questo. All’apparenza era una scuola di
magia, nella quale venivano tramandati i segreti dell’arte
magica, ma in realtà
era lo scenario di amori, tragedie, lacrime, risate, invide e intrighi.
Passerella
per le reginette, teatro di corteggiamenti ed innamoramenti, dietro le
cui
quinte si muovevano secchioni e snob, ragazze bellissime e ragazze
anonime,
ragazzi invisibili e affascinanti, coloro che inseguivano la gloria
della
popolarità e coloro i quali invece ne portavano lo stendardo
con arroganza.
Hogwarts
era tutto questo, e lei, Lilian Luna Potter stava per
diventarne
Vanità.
Il peggior peccato
di uno Slytherin. Lily ne era già schiava.
-Pensi
di essere all’altezza?- domandò Caroline, che
l’aveva
osservata in silenzio, scorgendo chiaramente nei suoi occhi violetti
ogni
pensiero che le era passato per la testa.
-Ovvio-
rispose Lily con sufficienza. Un tiepido sorriso da parte
di Caroline Anastasye Cavendish suggellò il patto di
insegnamento che avrebbe
condotto Lilian Luna Potter ad essere l’Imperatrice assoluta
della Scuola di Stregoneria
e Magia di Hogwarts.
*****
La
mattina seguente, Hogwarts vide Caroline Anastasye Cavendish
entrare in Sala Grande accompagnata da Lily Potter. Accompagnata,
e non seguita.
Fu questo particolare che fece spalancare parecchie mascelle: da quando
Naturalmente
quell’ingresso era stato programmato accuratamente,
di modo che fosse lampante agli occhi di tutti il suo significato: Lily
Potter
era nelle grazie della Cavendish. Ad indicare questo legame
c’erano i vestiti
abbinati, il passo coordinato, persino l’acconciatura simile.
L’unica
differenza era costituita da un foulard: quello che Caroline aveva al
collo era
rosso scuro, mentre Lily ne portava uno legato in vita, a mo’
di cintura sui
suoi jeans Cavalli, di una tonalità più sfumata.
Il
loro arrivo scatenò reazioni e commenti differenti nei vari
tavoli, persino a quello dei professori ci fu chi commentò a
bassa voce,
temendo di essere udito dai colleghi: -Oh mio dio, finita la dittatura
della
signorina Cavendish inizierà quella della signorina Potter?-
James
Potter guardò sua sorella al fianco di Caroline e chiese, un
po’ stupidamente:
-Ma
allora si conoscevano davvero…?-
Beatrice,
intenta a spalmarsi della marmellata su un toast lo
guardò impietosita per poi rispondergli:
-Ovvio
che no idiota!-. Dal canto suo non sapeva se mettersi a
ridere o a piangere: James moriva ancora dietro alla Cavendish, e
questo non
andava per niente bene, ma
d’altra
parte il fatto che quello sarebbe stato l’ultimo anno di
permanenza di Caroline
a scuola e che il suo ruolo sarebbe passato a Lily era molto
positivo: James non si sarebbe di certo innamorato della
nuova Regina…Beatrice Venci sapeva essere una persona molto
paziente, quando
voleva, e soprattutto quando il suo cuore glielo consentiva. Le altre
Gryffindor invece guardarono la nuova “coppia” con
il disgusto di chi
apparentemente si rifiuta di sottomettersi all’egemonia
sociale di una
Slytherin, ma segretamente la maggior parte di loro sarebbe corsa a
comprare il
foulard che Regina e Principessa portavano in quel momento.
A
Tassorosso ci fu qualche ragazza che scoppiò a piangere,
vedendo
il suo sogno di diventare Regina sfumare d’improvviso; a
Corvonero invece si
diffuse un sentimento di quieta rassegnazione, di chi si sta preparando
a
seguire la moda della nuova Regina ma anche di chi ha messo da parte la
segreta
ambizione di poterlo essere lei stessa. Non è scritto da
nessuna parte che
anche le intelligenti e colte Ravenclaw non desiderassero spiccare per
bellezza
e fascino.
Slytherin
invece fu patria di sentimenti più contrastanti. I volti
delle ragazze dal sesto anno in giù si accesero di invidia
mentre lo stesso
pensiero attraversava le loro menti:cosa aveva fatto di tanto speciale
quella
Lily, tanto da potersi meritare l’onore di camminare con
I
ragazzi invece squadravano
L’unico
a storcere le labbra fu Scorpius Hyperion Malfoy. Benché
fosse un ragazzo e di conseguenza lui di dittature al femminile e di
egemonie
sociali non ne capisse un benemerito cavolo, aveva colto ugualmente il
significato nascosto dietro l’arrivo di Caroline con Lily.
Come
in tutti i ragazzi, anche in Scorpius Caroline risvegliava
certi istinti che a tredici anni non si dovrebbero neanche possedere, e
questo
bastava per meritarsi il nome che tutte le avevano affibbiato.
Naturalmente lui
non si sarebbe neanche sognato di correrle dietro come un volgare
Grifondoro,
ma questo non escludeva che non la trovasse una Purosangue
affascinante, di
classe ed elegante. Ma spostando poi i suoi occhi grigi su Lily Potter,
che nel
frattempo aveva raggiunto Glorya e Cassiopea, si chiese se
*****
-Ehi Vipera, mi passi
quell’enorme
volume polveroso denominato Incantesimi per Principianti?-
Cassiopea
Malfoy alzò appena gli occhi verdemare su Lily Potter,
alias
Si
era ormai a fine febbraio e le tre Slytherin stavano occupando
il pomeriggio facendo i compiti.
-Basta-
annunciò
-E
va bene! Chiudo anch’io- e mise da parte i compiti di
Pozioni.
I
volti di Glorya e Cassiopea si aprirono in due identici sorrisini
perfidi e poi
-È
giunto il momento di fare un discorso, cara la mia
Slytherin…-
e Cassiopea annuì convinta.
-Ebbene,
abbiamo notato che Caroline Cavendish nutre una certa…-
-Simpatia?-
le venne in aiuto
-Sì,
simpatia. Ora, ci tenevamo a chiarire alcuni punti
fondamentali…- proseguì Glorya, e Lily le
guardò stranita.
-Cioè?-
chiese, vedendo che né la biondina né la moretta
accennavano a continuare.
-Io
non ti porterò mai i libri- annunciò Cassiopea,
riferendosi
evidentemente a Grace Salinger, che era stata vista più
volte camminare carica
di libri non suoi.
-Né
prenderò appuntamenti per te, neanche fossi la tua
segretaria!- aggiunse Glorya sdegnata, pensando a Clarissa Dixon nota
scrivana
di corte.
-E
tanto per la cronaca, io avrò sempre un profumo
più buono del
tuo- questa era di nuovo Cassiopea.
-E
se voglio camminare un passo davanti a te, lo farò!-
sottolineò
-In
breve, trovati altre dame di corte- concluse Cassiopea e Lily
questa volta scoppiò a ridere, per il suo tono serio.
-Tranquille,
siete troppo intelligenti per svolgere un ruolo così
di bassa lega- disse poi, e si sorrisero complici.
Spazio
Autrice:
Okay,
potete uccidermi. Anzi, fatelo. Me lo merito, dato il
mostruoso ritardo con cui posto. E poi, detto sinceramente questo
capitolo fa
pena. È solo che sono stata risucchiata dal vortice della
scuola, delle
relazioni sociali…l’ispirazione mi è
mancata e…va bene, basta, la smetto. Non
ci sono giustificazioni per questa schifezzuola. Non oso neanche
sperare che vi
piaccia.
Mi
rifarò con il prossimo, giurin girello! (me con la mano sul
cuore)
Sono
un po’ di fretta, perciò passo subito a
ringraziare sunflower_, Rebby, Iceathena,
979, BlackFra92,
Kattiva97 e Red_Apple
per le recensioni a What I
want, when I want. Ah, dimenticavo, mi scuso sin da ora per eventuali
errori
grammaticali o di impaginazione, ma davvero non ho avuto il tempo di
rivedere e
correggere!! Sorry!
Sunflower_:
nooo non oserei mai
picchiarti, altrimenti se ti spezzo le manine come fai a darmi la mia
droga,
alias Unsuspecting Lovers? Ecco appunto.
James
è un maschio, dunque non può che essere stupido,
insensibile, senza cuore, privo di tatto…e privo di neuroni;
solo lui poteva
essere così tonto da chiedersi in questo capitolo: ah ma
allora si conoscevano
davvero? …infatti. Beatrice è persino troppo per
lui ma si sa, noi ragazze
amiamo fare carità e ci prendiamo a cuore i casi
più disperati…
Penso
seriamente di essere anch’io una Slytherin (in inglese fa
più figo, non trovi?) convinta questo spiegherebbe come
Non
penso che Scorpius possa essere bigamo e di certo non oserà
tradire me per fare altri pargoli con te…mi spiace, arrivi
tardi (ma poi te hai
uno Scorpius centomila volta più figo del mio, prendili lui
prima che te lo
frego io :P)
So
che come risposta alla tua deliziosamente ironica recensione fa
pena, ma ahimè anch’io son di fretta : ( grazie
mille, al prossimo
aggiornamento! Baci!
Rebby:
non
ti scusare cara,
anch’io come vedi vado di fretta perciò chiedo
perdono se non posso rispondere
adeguatamente, ma mi devo limitare a ringraziarti di cuore : ( al
prossimo cap,
baci!
Iceathena:
oddio se Lily potesse ti
ucciderebbe per quel
Dolores Umbridge! :P ma comando io, quindi di ringrazio tantissimo per
la
recensione e ti confesso che anch’io sono indecisa sulle
questioni di cuore di
Lily…chissà cosa deciderà di fare la
mia mente malata d’autrice! : ) ancora
grazie mille, ti aspetto al prossimo cap con un’altra bella
recensione! Baci!!
979:
si
ora Lily è la
figlia del Diavolo, ma pian piano spodesterà suo padre :P
sono contenta che il
cap scorso ti sia piaciuto, grazie mille per la recensione (e scusa per
la
risposta scarna) baci! Alla prossima!
BlckFra92:
my
darliiiiing! Questa
volta sono io ad invocare in ginocchio il tuo perdono, dato che non ho
materialmente il tempo di rispondere passo per passo alla tua
strabellissima,
lunghissima, perfettissima, simpaticissima recensione!!! Prometto che
alla
prossima dedico un’intera pagina di word solo per te! Scusa
scusa scusa!!!
Rinnovo
la speranza che la suina non ti abbia uccisa, mi prostro
ai tuoi piedi per le tue recensioni che non riusciranno mai ad
uccidermi (mi
spiace, dovrai continuare a lasciarmene :P) ti abbraccio le ginocchia
con fare
pietoso per invocare ancora la tua clemenza e spero nonostante tutto lo
schifo
di risposta che ti dedico per questo capitolo di vederti al prossimo!
Baci
e…scusa scusa scusa!!!!
Kattiva97:
ciao!!! Sono
contenta che la ff ti piaccia, spero che anche questo capitolo sia
stato
all’altezza degli altri!!! Grazie mille per la recensione,
spero me ne lascerai
tante altre!!! Baci!!!
Red_Apple:
ahahaha ammetto che
ho goduto anch’io a scrivere quella frase, la
sadicità di Lily dovrà pur
derivare da qualcosa no!? :P ti ringrazio ancora tantissimo per la
recensione,
che come tutte le altre tue (non sono sicura che questa frase sia
grammaticalmente corretta) mi fa davvero tanto piacere leggere!! Grazie
grazie
grazie!!! Alla prossima, un bacio enorme!!!