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Autore: Agartha    13/06/2005    14 recensioni
Mentre rileggevo il quarto libro di Harry Potter ho cominciato a farmi molto domande tra cui……e se il torneo Tremaghi si fosse svolto ai tempi dei malandrini e se Remus, James e Sirius non avessero frequentato la stessa scuola ma ognuno una delle tre scuole che dovevano fronteggiarsi cosa sarebbe successo? E così è nata questa fic. E’ nata all’improvviso e non ho resistito……dovevo scriverla. E’ una storia che dovrebbe parlare sia di Amicizia che di Amore (io dopo tutto adoro le Sirius x Remus per cui……………..).E spero di renderla al meglio. Ah……i primi tre capitoli saranno introduttivi visto che spiegherò come i tre malandrini sono inseriti nella storia ovvero le loro storie prima dell’incontro………poi comincerà la sfida. Spero che possa piacere. Fatemi sapere cosa ne pensate tramite i vostri commenti. Ci conto!!! Agartha
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Sta volta prima di lasciarVi alla lettura premetto una cosa

Sta volta prima di lasciarVi alla lettura premetto una cosa.

Visto che qualcuno mi ha fatto notare che commetto alcuni errori d’ortografia o grammaticali che distraggono l’attenzione durante la lettura, ho pensato di ridurre la quantità delle pagine che scrivo dei capitoli di tutte le mie fic.

In questo modo riuscirò a rileggere ogni capitolo cinque volte, invece delle usuali quattro.

E se ancora dovessero esserci degli errori, non so proprio cosa farci.

Mi servirebbe un beta riders ma non saprei a chi rivolgermi.

Per cui se trovate ancora degli errori, portate pazienza (anche se vi chiedo umilmente scusa) oppure preferibilmente ditemi dove sono in modo che alla prima revisitazione delle mie fic possa correggerli tranquillamente. Anche perché se sono errori notevoli potrebbero essere sì frutto di disattenzione ma potrebbero anche essere dovuti a mie lacune, lacune che sono sempre pronta a correggere.

Grazie per l’attenzione.

Ora vi lascio alla lettura.

Un bacione

Agartha.

 

CAPITOLO 12 – LA PROVA INATTESA

 

Ormai si stava avvicinando l’inverno.

E quell’anno a fine novembre la temperatura in Inghilterra era decisamente più fredda della media stagionale con somma gioia degli studenti di Durmstrang che erano abituati a condizioni climatiche fredde, con sommo fastidio degli studenti di Hogwarts che avrebbero preferito un clima più caldo e con sommo dispiacere degli studenti di Beauxbaton abituati ad un clima temperato.

I tre campioni del torneo Tremaghi, però, nemmeno notavano il freddo.

In quel periodo erano troppo assorti a capire in che modo la pergamena completamente bianca trovata all’interno dello scrigno poteva loro servire per affrontare la prossima prova.

Ebbene sì, finalmente a fine novembre sia Sirius, che Remus, che James avevano aperto lo scrigno con la chiave data loro dai presidi e vi avevano trovato un semplice foglio di pergamena.

Curiosi lo avevano preso in mano e subito si erano accorti che la sua superficie era completamente bianca.

Avevano guardato ogni suo angolo ma nulla.

Sembrava un semplice foglio bianco su cui ancora si doveva scrivere.

Allora avevano pensato che fosse incantato.

Tutti e tre i ragazzi si ritenevano degli abili incantatori ma quel foglio per quanto si fossero impegnati a trovare un incantesimo adatto che servisse loro per svelare ciò che conteneva continuava a rimanere bianco.

Perché?

Avevano provato a scriverci sopra per vedere che cosa succedeva ma nulla, il foglio tornava bianco nel giro di pochi istanti.

Avevano provato ad usare ogni tipo d’incantesimo rivelatore che conoscevano ma non succedeva niente, il foglio non rivelava nulla.

Erano andati in biblioteca a ricercare nei libri lì custoditi incantesimi sempre più potenti che servissero a disincatare gli oggetti ma ancora non erano approdati a nulla.

La pergamena rimaneva sempre ed inesorabilmente bianca.

Che fare?

Non potevano chiedere aiuto ed i tre ragazzi cominciarono a temere che mai avrebbero capito l’uso vero e proprio della pergamena.

Almeno che non fosse stato il suo candore il vero aiuto su cui dovevano riflettere.

Però, anche in quel caso, a nessuno dei tre venne in mente niente che potesse essere utile per affrontare una prova.

Più, si scervellavano e più non ne capivano niente. Era esasperante.

Eppure non riuscivano nemmeno a smettere di pensarci su.

Nessuno dei tre voleva ammettere di non essere capace di fare qualcosa, soprattutto perché avevano il sospetto che, invece, gli altri campioni avevano trovato una soluzione.

Non volevano essere da meno.

Le loro giornate passavano in continui studi e se per il campione di Beauxbaton questa non era una novità, per Sirus e James, invece, sì.

Per i loro compagni di scuola i due ragazzi erano irriconoscibili.

Erano ossessionati dal trovare una soluzione e mentre James stava perdendo il suo proverbiale buon umore, Sirius Black era sempre più intrattabile nei confronti dei compagni di Durmstrang.

Entrambi si rendevano conto che forse se la stavano prendendo troppo. Che forse se prendevano la ricerca senza tutto quell’accanimento, avrebbero raggiunto migliori risultati visto che ormai erano saturi d’informazioni e a volte non capivano nemmeno più ciò che leggevano, ma entrambi non la smettevano, comunque, di studiare perché non volevano che alla prossima prova, il campione di Beauxbaton di nuovo vincesse.

Già, perché Remus Lupin sembrava, invece, a suo agio nei libri.

Quando andavano in biblioteca Sirius e James lo trovavano sempre lì e sembrava incredibilmente calmo e tranquillo. E quella calma per loro poteva significare solo una cosa. Lupin aveva trovato un modo per spiegare il senso della pergamena ed ora si stava istruendo per essere pronto ad affrontare la prova.

In verità, i loro sospetti non era propriamente fondati.

Anche Lupin ancora non aveva capito il meccanismo della pergamena anche se in quegli ultimi giorni aveva individuato una possibile teoria.

Una teoria, però, rischiosa.

Se sbagliava rischiava di perdere definitivamente la pergamena ed, allora, sarebbe stato nei guai.

Quindi, titubava nell’usare il nuovo metodo che gli sarebbe servito a svelare il contenuto della pergamena.

E continuava a leggere libri per capire se ciò che aveva in mente era giusto oppure no.

Poi, il trenta novembre il freddo sempre più incipiente portò una novità.

Una novità che permise ai tre ragazzi di non pensare più per un po’ alla pergamena.

Fu il preside di Hogwarts durante il pranzo ad annunciarla.

Si alzò con il suo solito fare sornione dal suo posto e prese la parola "Ragazzi! Oggi vorrei fare un annuncio"

La sua voce rimbombò in tutta la sala grande e tutti gli studenti riuniti furono subito pronti ad ascoltarlo. Tutti gli annunci di Silente di quell’anno erano stati decisamente ben accetti, ed anche quello prometteva di essere interessante. Ed, infatti, così fu!

Od almeno lo fu per quasi tutti.

Silente continuò dicendo "Quest’anno visto che abbiamo con noi studenti di scuole straniere, la scuola di Hogwarts ha deciso di organizzare per gli studenti più grandi, dal quinto anno in su, un ballo di gala la vigilia di Natale. Il ballo del ceppo denominato così, è anch’esso una tradizione del torneo tre maghi. E’ preferibile che gli studenti vi prendano parte accompagnati e questo vale soprattutto per i campioni delle tre scuole che dovranno aprire le danze. Per loro tre è obbligatorio portare una compagna al ballo, per gli altri bhe…può essere una ghiotta occasione per invitare la persona che interessa no? In bocca al lupo".

Dopo aver strizzato l’occhio malizioso il preside di Hogwarts si risedette al suo posto e lasciò che il vociare nella sala crescesse d’intensità senza fare nulla per impedirlo.

La notizia era stata accolta con gioia dagli studenti più anziani.

Non vedevano l’ora che arrivasse Natale.

E speravano di poter invitare la persona che piaceva loro.

Erano euforici.

Anche perché la serata mondana organizzata dal preside di Hogwarts, dalle indiscrezioni che cominciarono a girare per la sala nel giro di pochi secondi, si prospettava davvero irrinunciabile, con ospiti di fama, leccornie ghiotte, buona compagnia e balli da favola.

Ed adesso gli studenti si spiegavano pure perché quell’anno fra gli oggetti d’acquistare per l’inizio dell’anno scolastico c’era anche un abito da sera.

Gli studenti riuniti nella Sala Grande erano in visibilio.

Tutti tranne …

Remus Lupin era terrorizzato dall’idea di quel ballo e per diversi motivi.

Essendo un campione avrebbe dovuto invitare una qualche ragazza al ballo e di sicuro non poteva scegliere tra le sue compagne, che lo avrebbe rifiutato senza nessuna pietà.

Doveva scegliere una studentessa di Hogwarts.

Ma chi?

Ce n’erano davvero di carine ma non conosceva nessuno.

E lo amareggiava andare da una perfetta sconosciuta e chiederle –Vuoi venire al ballo con me?-.

Se fosse stata impegnata e l’avesse rifiutato, cosa avrebbe fatto?

L’imbarazzo l’avrebbe reso incapace di invitare qualcun altro.

E, poi, anche se fosse riuscito ad invitare qualcuno, come avrebbe fatto con il vestito di gala? I suoi nonni gliene avevano regalato uno all’inizio di quell’anno scolastico ma era un modello di foggia antica ed era pure usurato intorno alle maniche e sul collo.

Sarebbe sembrato uno spaventapasseri. Però, forse, avrebbe potuto trasfigurarlo in qualche maniera, era bravo in questo no?

Sì, era bravo.

E, poi, più che trovare una ragazza e l’abito, c’era qualcos’altro che lo angustiava in quel momento.

Ovvero il ballo stesso.

Si pretendeva che lui aprisse le danze ma lui non sapeva ballare.

Non provenendo da una famiglia facoltosa e non essendo mai stato invitato ad un ballo dai suoi compagni, imparare a ballare non era mai stato una sua prerogativa.

Quel periodo per lui sarebbe stato terribile.

Doveva trovare una ragazza, trasfigurare il suo abito di gala ed imparare a ballare nel giro di un mese.

E come se non bastasse fra pochi giorni ci sarebbe stata la prossima luna piena.

Solo un miracolo avrebbe potuto salvarlo.

Il prossimo mese per Remus sarebbe stato un periodo da dimenticare.

Per lui era stato decisamente più facile affrontare il drago, quel ballo era la cosa peggiore che gli potesse capitare.

Ma perché doveva esserci una tradizione simile?

Il giovane licantropo era profondamente in crisi.

E mentre quegli infausti pensieri si accavallavano nella sua mente, il pranzo giunse finalmente al termine.

Sirius Black aveva accolto la notizia del ballo senza troppi sconvolgimenti interiori.

Non era mai stato un vero amante di quelle feste mondane ed in quell’ultimo periodo gli erano venute ancora maggiormente a noia.

Certo avrebbe potuto cogliere l’occasione al balzo per aumentare la lista delle donne che erano cadute vittime del suo fascino con qualche studentessa di Hogwarts ma anche quella prospettiva un tempo ritenuta allattante ora non gli faceva più né caldo né freddo.

Certo certe studentesse di Hogwarts erano davvero belle e per lui sarebbe stato facile affascinarne qualcuna, portarsene al ballo una e, poi, perché no, portarsela anche a letto ma da quando era arrivato ad Hogwarts in settembre i suoi appetiti sessuali avevano avuto un pazzesco calo.

O meglio lo avevano avuto nei confronti delle ragazze.

Dato che nei confronti di qualcun altro, invece, gli procuravano degli effetti non propriamente desiderati.

Ed a dirla tutta se fosse stato per lui quella persona sarebbe stata l’unica che avrebbe voluto invitare.

Anche se ancora non sapeva quanto desiderava farlo.

E, poi, tanto anche se avesse voluto non poteva farlo.

Prima di tutto quella persona era un campione come lui, era un maschio ed…a lui fino a quel momento non erano mai piaciuti i maschi.

Sirius ancora non riusciva a capire appieno il motivo per cui quando vedeva in giro per la scuola Lupin il suo cuore batteva all’impazzata mentre il suo corpo cominciava a sudare copiosamente rivivendo nei ricordi quando l’aveva trovato nudo davanti all’entrata del castello di Hogwarts.

Era imbarazzante il modo in cui i suoi pensieri finivano con il fermarsi, soppesandole con attenzione, in certe parti anatomiche di Remus Lupin.

Parti anatomiche, la cui vista fino a quel momento mai avrebbe pensato potessero produrre degli effetti così strani al suo corpo.

Mai prima di allora Sirius aveva considerato un maschio come una persona da desiderare.

Eppure non riusciva a dimenticarsi il corpo nudo di Lupin.

I suoi glutei sodi, la sua pelle candida, la sua espressione imbarazzata.

Due volte negli ultimi quindici giorni si era svegliato di notte nella sua cabina eccitato.

E tutte e due le volte stava sognando di toccare il corpo nudo di Remus.

No, i suoi pensieri stavano volando verso lidi a cui lui non piaceva soffermarsi.

L’annuncio di quel ballo, lo stava facendo pensare a qualcosa a cui per il momento ancora non riusciva a riflettere con serenità.

E, quindi, decise di pensare a quel ballo in modo diverso.

Forse quel ballo sarebbe stato in verità salutare.

Sì, avrebbe invitato una qualche ragazza e ci avrebbe fatto del sesso.

In quel modo avrebbe dimenticato il desiderio sbagliato che provava per il campione di Beauxbaton.

Un desiderio inspiegabile per lui che si era sempre considerato un eterosessuale convinto.

Ma poi era davvero così inspiegabile quel desiderio?

Ed era davvero così sbagliato?

Non era pronto a rispondere a quelle domande.

No, non era pronto ad affrontare le complicazioni derivate da una risposta sincera a quella domanda.

Non poteva ancora ammettere con se stesso di provare davvero desiderio nei confronti di un maschio che sospettava, pure, essere un licantropo. Di provare un folle interesse per un semi sconosciuto.

Cosa lo aveva colpito di Remus?

Forse da lui poteva volere amicizia come la voleva da Potter ma non dell’altro.

Doveva rimettere in riga i suoi appetiti sessuali, doveva rimettere a posto i suoi sentimenti e la soluzione giusta forse era proprio quel ballo.

Doveva portarsi a letto una ragazza per sentirsi di nuovo "normale" come un tempo.

Anche se in verità sarebbe stato noioso stare lì a ballare con una persona che non conosceva, il dopo festa avrebbe potuto essere davvero interessante.

Ora doveva solo pensare chi invitare.

E mentre si guardava intorno ed individuava due possibili candidate, una moretta seduta nel tavolo dei corvonero ed una biondina seduta in quello dei grifondoro, finì il pranzo.

Mentre usciva dalla Sala Grande il suo sguardo si fermò su qualcuno che camminava a pochi passi di distanza davanti a lui ovvero Lupin, la persona che in quel periodo finiva fin troppo spesso nei suoi pensieri.

Gli sembrò che il campione di Beauxbaton fosse un po’ pensieroso e triste.

Si ricordò che Lupin passava tutto il suo tempo da solo ad Hogwarts chiuso in biblioteca.

Non era facile per lui socializzare.

Forse la notizia del ballo lo aveva un po’ rattristato.

Forse non sapeva chi invitare ed ora…era in crisi.

Forse poteva dargli una mano a trovare una ragazza da portare al ballo visto che per Lupin, essendo un campione come lui, era obbligatorio invitare qualcuno.

Sirius si morse il labbro.

Ma perché s’interessava tanto di Lupin?

Era solo un suo avversario, un suo temibile avversario visto che era pure in testa al torneo.

Va bene…lo trovava anche simpatico ma questo non centrava.

Anche Potter era simpatico no? Allora perché non si preoccupava nello stesso modo anche di lui?

La situazione era esasperante.

Però, Sirius si strinse nelle spalle.

Non era da lui tergiversare troppo.

Se aveva voglia di fare una cosa la faceva!

E, poi, che male gli avrebbe fatto aiutare Remus a trovare una ragazza per il ballo?

Nessuna!

Per cui lo avrebbe aiutato.

Così dicendo si decise di seguirlo per chiedergli se aveva bisogno di una mano.

Ed, intanto, ne avrebbe approfittato per punzecchiarlo ricordandogli con noncuranza che la luna piena era vicina.

Forse una volta scoperta la verità sulla sua licantropia il suo interesse sarebbe scemato, od almeno lo sperava.

James Potter aveva appreso la notizia del ballo in modo strano.

Non sapeva nemmeno lui se esserne felice o meno.

Ovvero sì, era contento dell’idea del ballo in sé, aveva anche un nuovo abito da sera da sfoggiare che lo rendeva bellissimo, però sentiva che se non fosse riuscito ad andarci con chi desiderava davvero si sarebbe divertito ben poco.

E la persona con cui desiderava andare rispondeva ad un solo nome.

Lily Evans, la ragazza per cui sbavava ormai da anni.

Solo che lei non aveva mai accettato gli innumerevoli inviti che lui le aveva proposto trattandolo sempre come una pezza da piedi.

Quindi, perché ora sarebbe stato diverso?

Era il campione di Hogwarts e, quindi, avrebbe dovuto essere entusiasta di essere la sua compagna al ballo di apertura no?

Eppure sapeva che Lily non era il tipo da lasciarsi addolcire da quelle cose.

Ne aveva avuto la conferma il mese prima quando le aveva chiesto se voleva uscire con lui sfoggiando tutta la sua baldanza di campione.

Lei lo aveva guardato con un cipiglio e gli aveva risposto con un gelido no.

Tuttavia non era da lui nemmeno stare con le mani in mano mentre qualcun altro chiedeva alla Evans di andare con lui al ballo.

Se fosse stato il primo ad invitarla, si diceva Potter, forse la ragazza non avrebbe trovato una scusa per rifiutare il suo invito.

Forse si sarebbe sentita in obbligo di accettare dato che James era il campione di Hogwart e necessitava di una dama per il primo ballo.

Forse se lui l’avesse invitata in un certo modo lei avrebbe capitolato.

Doveva per una volta essere sincero con lei.

Farle capire che era lei l’unica persona con cui desiderava andare al ballo del ceppo.

Che per lui era importante ballare con lei durante quella serata perché per lui lei non era un capriccio come la ragazza ipotizzava sempre.

Poi, durante il ballo Potter avrebbe tentato di addolcirla e farle ammettere che quando voleva anche lui sapeva essere simpatico per gli standard della ragazza.

E, così, forse sarebbe diventata la sua fidanzata.

Doveva soltanto mentre le chiedeva di andare con lui al ballo, abbandonare la sua usuale aria baldanzosa e per una volta essere semplicemente James che invitava Lily.

E non il campione Potter che invitava la scontrosa Evans.

Poteva farcela.

Anche se sarebbe stato difficile.

Ormai lei lo aveva etichettato in un modo ed anche se fosse stato umile avrebbe colto la differenza?

Non poteva saperlo, ma doveva provarci.

E doveva provarci subito, prima che qualcun altro la invitasse.

James, infatti, sapeva che Lily era molto corteggiata a scuola anche se lei fingeva di non accorgersene, non uscendo con nessuno dei ragazzi che le morivano dietro.

E sapeva che più di un corvonero e qualche tassorosso sarebbero stati ben felici di invitarla.

I grifondoro non gli davano pensiero in quanto tutti sapevano che lui aveva un debole per la Evans e non gli avrebbero mai fatto il torto di invitarla al suo posto.

Per quanto riguardava i serpeverde, loro la trattavano male visto che era una mezzosangue.

Tuttavia il pericolo derivato dai corvonero e tassorosso era reale.

Quindi, per essere il primo ad invitarla doveva farle subito la sua richiesta.

Con quei pensieri nella mente finì il pranzo anche per James.

Subito Potter cercò con lo sguardo Lily e con passo deciso si diresse verso di lei che già stava uscendo dalla porta della Sala Grande.

 

FINE CAPITOLO 12 – LA PROVA INATTESA

 

Allora secondo voi che cosa succederà nel prossimo capitolo?

Remus riuscirà a risolvere tutti i problemi che gli derivano dal ballo?

Sirius riuscirà ad ammettere ciò che prova per Lupin?

E James riuscirà ad invitare Lily?

Tutto questo lo scoprirete nel prossimo capitolo che spero di scrivere presto.

Ah… i pensieri di Black caotici sono voluti così, non sono ammattita.

Ed ora i ringraziamenti a chi commenta:

 

Per LadySnape. Sono felice di sapere che ti piace come descrivo le scene. Anch’io adoro i malandrini. Grazie per il commento. Un bacione!

 

Per GeorgiaLupin. No…….dovrai aspettare ancora un po’ prima che Sirius e Remus capiscano a fondo la portata di ciò che cominciano a provare l’uno per l’altro. Per ora poi è solo Black che si fa delle paranoie, si sente attratto da Remus lo sa ma non vorrebbe che fosse così. E’ un po’ caotico come personaggio. La prova inattesa a cui mi riferivo era Il ballo del ceppo, anche la Rowling l’aveva annunciata così nel libro. In effetti Karkaroff è stato bastardo però dai ha avuto il fatto suo. Grazie per il commento. Un bacio.

 

Per Hermione91. Grazie! Sei riuscita a mettermi in imbarazzo! Davvero credi che le mie storie meritano di contravvenire all’ordine dei tuoi genitori di non recensire? Troppo buona! Davvero! Spero sempre di essere all’altezza delle tue aspettative e di sfornare storie sempre più belle ed avvincenti. Tu continua a sostenermi ok? Io adoro Remus per cui trovo semplice metterlo sotto una buona luce. E’ più forte di me! E sono felice di sapere che tu sei d’accordo con me e la mia idea di metterlo sotto una bella luce. Sono stra felice poi di sapere che hai trovato lo scorso capitolo originale. Spero di continuare così. Grazie per il tuo sostegno. Sei gentilissima. Un abbraccio.

 

Per imooto. Già…hai proprio ragione! Alla faccia di Karkaroff! Eh eh eh! Sono felice che tu ti sia arrabbiata con lui quando il drago non è sparito, vuol dire che sono riuscita a farti entrare nella storia ed a farti provare emozioni. E sono felice che tu abbia provato gioia quando James e Sirius sono intervenuti ad aiutare Remus e che approvi il modo in cui sto facendo avvicinare i tre. Cosa ne pensi di questo capitolo? Avevi indovinato la prova? Spero ti abbia fatto piacere. Grazie per il commento. Un bacione. P.S. Per quanto riguarda la scopa di Harry….boh….non so che nome potrebbe dargli. Vediamo nel prossimo libro che succederà vero? Ancora un bacio.

 

Per Minako. Sono felice di sapere che hai trovato Remus fantastico a tal punto di provare molto orgoglio per lui. E sì…anch’io credo che lui si merita di essere elogiato, è un personaggio talmente bello anche nei libri stessi della Rowling. Come vanno gli esami? Tutto ok? Grazie per il commento e non preoccuparti se è stato breve. Un bacio.

 

Per Momo_san. No….James e Sirius non avranno ancora a che fare con un Remus licantropo. Ci vuole ancora un po’ per questo, io mi riferivo al ballo del ceppo per quanto riguarda la prova inattesa, ho usato lo stesso modo in cui anche la Rowling lo chiama nel libro. Sono felice di sapere che ti è piaciuto il modo in cui Remus si è comportato nel capitolo scorso. Grazie per il commento. Un abbraccio.

 

Per Joy. Grazie! Sono davvero felice di sapere che tu hai capito appieno il motivo che mi ha spinto di elogiare la figura di Remus nello scorso capitolo. Io voglio che i malandrini creino il loro rapporto su basi paritarie, sono tre maghi in gamba e come tali si trovano senza volerlo ad apprezzarsi come persone. Dopo che i sentimenti che uniranno il gruppo saranno diversi in base alla persona, quello è un altro discorso. Per ora il loro rapporto deve crearsi alla pari. Sono stra contenta di sapere che hai apprezzato sia la volontà di Remus di arrangiarsi a risolvere il problema del drago a discapito di Karkaroff sia il modo in cui Sirius e James intervengono ad aiutare Lupin quando ne aveva bisogno. Grazie come al solito per il sostegno. Un bacione.

 

Per Krsna3punti. Grazie! Sono davvero felice di sapere che ti è piaciuto il modo in cui Remus ha affrontato la prova dello scorso capitolo. Ha dimostrato tenacia, intelligenza e di essere emotivamente superiore all’atteggiamento ostile di Karkaroff. Un eroe! Si vede che è il mio personaggio preferito vero? Anche se poi adoro anche Sirius e James come personaggi…ma credo che ormai visto le mie fic che questo si sia notato vero? In effetti Remus è un grifondoro fin nel midollo, non avrebbe mai potuto essere un corvonero. Spero in settimana di postare anche il penultimo capitolo delle Coppie sbagliate. Intanto accontentati di questo. Grazie per il commento. Un bacio.

 

Per Kaho_chan. Grazie! Sono davvero felice di sapere che la fic ti prende ad ogni capitolo sempre di più e che trovi la storia originale e fantasiosa. Spero di continuare in questo modo. E sono ancora più felice di sapere che ti è piaciuto il modo in cui Remus ha affrontato il drago ed il mio modo personale di caratterizzare queste creature magiche. E sì……fai bene a far indispettire Sirius mettendogli il dubbio su chi possa essere la persona con cui Remus è impegnato, sei forte! Grazie ancora! Un abbraccio.

 

Per Twinstar. Ben tornata Twinstar. Tutto bene? Come stai? Già…il drago era scontato. Ma d’altra parte, la prova di Remus era quella che avevo in mente fin dall’inizio della fic (forse è per questo che è anche quella uscita meglio), le altre invece le ho costruite ad intuito in base alle caratteristiche di James e Sirius. Sì, ho preferito far usare ai melandrini i loro punti di forza, i muscoli e la bravura nel volo di James, la sagacia e l’intuito di Sirius e l’intelligenza e la preparazione di base di Remus. D’altra parte visto che i malandrini devono ancora conoscersi beh……almeno così ora sanno con chi hanno a che fare. Comunque complimenti sei hai indovinato tutte le creature magiche, nessuno c’era riuscito. Brava!!! Sono felice di sapere che hai trovato divertente la parte di Lily, la scopa, è stata una parte creata sul momento. L’idea era così carina e non ho potuto che usarla. Davvero hai disegnato Sirius in abiti Durmstranghiani? Mi piacerebbe vederlo. Deve essere figo! Per quanto riguarda la trasfigurazione in pesce, no…non è come diventare animagus, ho usato lo stesso incantesimo che Krum aveva usato su sé stesso nel quarto libro durante la seconda prova, solo che Victor non era riuscito a portare a termine la trasfigurazione completamente. Il dejavu a mio avviso va a ricercarsi in questo. Comunque ho molto gradito l’immagine di uno dei tuoi pittori preferiti, è davvero molto particolare ed affascinante. E la parte tra Sirius e Remus nudo è dovuta tutta al mio lato romantico. Intanto ormai manca poco affinchè Sirius sia costretto ad ammettere il suo interesse, già in questo capitolo lo nega a fatica. E per quanto riguarda Remus anche lui è già cotto, solo che per lui è ancora più difficile capirlo. Per gli errori mi dispiace che sfuggono, io rileggo più volte per correggere lo scritto ma spesso mi sfugge qualcosa e la cosa rattrista molto anche me non solo chi legge. Grazie per il commento. Un bacione.

 

Grazie anche a chi legge e non commenta.

 

Commentate.

 

Un bacione

 

Agartha

  
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