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Autore: Lorelaine86    08/11/2009    9 recensioni
Bella accetta la cattedra da un prestigioso college, è fidanzata con Mike da poche settimane, pensa di finire il suo incarico tranquillamente, ma ha fatto i conti senza Edward. La mia nuova ff, buon divertimento ^^
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Il Ritorno

Se come aveva detto sua madre Edward  considerava il matrimonio un passo serio, allora era poco probabile che avesse messo incinta Tanya. Anche se li avevo sorpresi a bacarsi, non potevo fidarmi delle parole di Tanya.

Ora iniziavo a dubitare dell’esistenza di quel bambino o, perlomeno, della paternità d’Edward. In fin di conti, lui non si era fidanzato con me proprio per evitare –Tanya? Ripensai alle parole di Rose secondo cui Edward, era geloso di Mike, avrebbe finto di interessarsi a Tanya per farmi ingelosire? Adesso mi sembrava proprio di si!

Ma anche se fosse stato vero, cosa potevo fare ormai? Edward era a migliaia di chilometri da casa…

Avrei potuto scrivergli anche io. Ma avrei trovato il coraggio di farlo?

Mi sedetti al tavolo da lavoro e cercai di riunire le idee. E se mi fossi sbagliata? Se quella confessione l’avesse reso folle di rabbia? Sospirai.

No, non era tanto semplice.

Se Edward non mi amava ma continuava a desiderarmi, avrebbe potuto prendere la mia lettera come un invito, immaginare che io fossi pronta ad accettare al suo ritorno una breve relazione e in quel caso sarebbe stato l’infermo. O il paradiso?

Tu cosa vuoi? Mi chiesi.

Ti senti pronta ad una simile eventualità?

Mike mi avrebbe consigliato la prudenza, ma quello non era proprio il momento di mostrarsi prudente.

Caro Edward, cominciai. Ha qualcosa di molto importante da dirti…e gli raccontai tutto.

Della rottura con Mike, dell’angoscia che avevo provato all’idea di fargli una confessione del genere, della paura che avevo ancora al pensiero di spedire la lettera…

Poi corsi all’ufficio postale per timore di un ripensamento ma mentre tornavo a casa, ebbi l’impressione di aver commesso un’imprudenza.

Se lui non mi avesse risposto o avesse riso di me, la sconfitta sarebbe stata più dura da digerire.

È meglio che non ci pensi più, continuai a ripetermi nei giorni successivi. E ci provai anche rimanendo più ore a scuola, battendo gli appunti di Jazz fino a notte tarda, aiutando Rose a preparare la festa di compleanno, quella di Jazz, che avrebbe avuto luogo il venerdì seguente.

Fu quell’ultima occupazione a portarmi via più tempo.

Rose avrebbe fatto venire mezza città se io non l’avessi posto un limite.

Non ci riuscii, tuttavia, ad impedirle di invitare quasi tutti i professori dell’università.

Un giorno, ci recammo al supermercato, Rose iniziò a riempire il carrello in modo incredibile.

Chissà cosa dirà Jazz, quando vedrà il conto! Pensai e chiusi per un attimo gli occhi finendo con l’urtare qualcuno.

Tanya!

“hai ricevuto l’invito?” le chiese Rose “verrete?”

“certamente!” rispose la vipera, sfoggiando uno dei suoi famosi sorrisi.

“per niente al mondo mancherei a quella festa. Come va Bella?oh guarda guarda…non porta più l’anello…”

“prego?”

“mi chiedevo cosa ne avessi fatto del suo grazioso anello di fidanzamento”

“l’ho portato a pulire” mentii

In realtà non me l’ero più messo dal giorno in cui Tanya mi aveva annunciato di essere incinta. E ora che avevo raccontato tutto a Edward nella lettera a maggior ragione non l’avrei più indossato, qualunque fosse stata la risposta.

Tanya in ogni modo non mi credette.

“a pulire?”

“si. Ora, se vuoi scusarci, abbiamo ancora un sacco di cose da comprare” affermai e proseguii con Rose.

Quando ci allontanammo domandai a Rose “cosa ti è saltato in ente di invitare quel serpente?”

“mi dispiace me ne ero dimenticata…oramai è troppo tardi”

E pensare che avevo sperato di non doverla più rivedere, mi dissi con un diavolo per capello.

Ora invece, avrei dovuto passare un’intera serata in sua compagnia…

********************************************************************************

Ogni mattina, alzandomi mi dicevo: Domani riceverà la mia lettera, ma dopo una settimana cominciai a sentirmi un po’ nervosa.

Che cosa penserà? Mi chiedevo. Avrò fatto bene a scrivergli?

Quel giorno poi, ero occupata con i preparativi della festa quando, ricordando che anche Tanya vi avrebbe partecipato, mi sentii addirittura ribollire il sangue nelle vene.

Conoscendola, sapevo che Tanya non si sarebbe lasciata sfuggire l’occasione per dirmi qualche cattiveria.

La sera, tuttavia, ebbi talmente da fare che per un momento mi dimenticai di Edward. Avendo l’incarico di accogliere gli invitati, feci del mio meglio per evitare  Laurens, scomparendo quando loro arrivarono e riapparendo soltanto quando fui sicura che fossero troppo occupati per badare a me.

Sfortunatamente però, avevo sottovalutato la cattiveria di Tanya.

Mi trovavo in cucina e mi chiedevo se certe voci che sentivo fossero fondate. Avevo, infatti, sentito parlare del nascituro dei Laurens e del loro matrimonio in crisi e continuavo a nutrire dubbi ma in senso contrario. Possibile che Tanya mi avesse detto la verità? Avevo sorpreso una conversazione vicino al buffet che mi dava da pensare. Chiusi per un momento gli occhi e sospirai.

Ma quando li riaprii Tanya era davanti a me.

“Edward mi ha telefonato ieri sera e gli ho detto del bambino” annunciò lei guardandomi a lungo, sorridendo.

“ancora senza anello?” aggiunse poi e se ne andò, lasciandomi in preda alla disperazione.

*******************************************************************************

Solo un attacco nucleare avrebbe potuto provocare danni irreparabili come quelli causati dalle poche parole di Tanya. Dovetti aggrapparmi allo schienale di una sedia per non cadere.

Quando Edward avrebbe letto la lettera si sarebbe divertito un mondo.

Come avevo potuto essere sciocca fino a quel punto?

Se i Laurens erano davvero in crisi, allora il bambino era di Edward, Tanya presto sarebbe diventata la signora Cullen. A quel pensiero mi sentii morire.

Ma la cosa peggiore era che mi sarei trovata ancora li quando Edward e Tanya si sarebbero sposati. No, dovevo andarmene assolutamente prima di allora.

E dovevo fare anche in fretta perché, sapendo dell’esistenza del bambino, Edward non avrebbe tardato a tornare.

“è rimasto del rosè?” domandò Jazz, entrando. “qualcosa non va?”

“sono solo un po’ stanca. Ora guardo, deve essere rimasta qualche bottiglia nella credenza”

“ti dispiace portarla di là?” Jazz se ne andò sorridendo.

Felice di avere qualcosa da fare, iniziai a portare il vino in soggiorno.

“grazie, io…Incredibile!guarda chi c’è!”

Mi girai di scatto lasciando cadere una delle bottiglie.

“Edward!”

Aveva risposto all’appello di Tanya, era evidente.

A proposito dove era Tanya?

Mi guardai intorno e la vidi. In compagnia di James, Tanya parlava e rideva con un’altra coppia ma, sollevando gli occhi, scorse Edward e diventò improvvisamente pallida.

Lui, invece, non l’aveva ancora notata, ma frugava nella stanza con lo sguardo ovviamente alla sua ricerca.

Guardavo il pallore di Tanya, aspettando che si trasformasse in un rossore di trionfo. E invece no. Tanya era diventata addirittura grigiastra. Posando lo sguardo su Edward, lo vidi venire verso di me.

“un così lungo viaggio per partecipare al mio compleanno!” esclamò Jazz.

Poi ignorando il cugino mi prese la mano

“niente anello?”

“no”

Si voltò bruscamente trascinandomi con sé.

“ho bisogno d parlarti”

“ma…”

“niente ma…”

Mi fece indossare un cappotto, mi cinse le spalle con un braccio e mi condusse verso la porta.

 

  
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