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Autore: Manu_Hikari    13/06/2005    1 recensioni
Quante cose accadono nelle sere d'estate intorno al fuoco, il calore del fuoco si irradia e raggiunge perfino i cuori più freddi... si canta si scherza, si gioca...si ama...
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Coppie: Rin/Sesshoumaru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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…Alla calda luce di un falò.

By Manu_Hikari

 

 

Eccoci qui con il secondo capitolo di questa mini fic, è ufficiale, ormai, che saranno 5 capitoli.

Vorrei tanto ringraziare che ha commentato il primo chap; Summy, Maura85( Anche le tue storie sono bellissime, il personaggio di Kisala è davvero forte!),Giodan ( Che ha capito subito le mie intenzioni…cmq io odio Kagura…) e Ale(sei chi penso io?) e spero che continuerete a commentare!

Cmq, rilancio l’appello che ho fatto nel primo chap, chi conosce Nino D’angelo o la canzone che ho usato in questa fic?

Ora vi lascio alla lettura e…un bacione!

 

      Stage 2

 

 

Diede un ultimo sguardo allo specchio, prima di scendere di sotto.

Decisamente perfetto.

 Indossava un jeans tagliato al polpaccio e una semplice t-shirt azzurra, con scarpe da ginnastica abbinate; semplice, comodo e…perfetto! Almeno suo padre sarebbe stato orgoglioso di vedere tutte le ragazze della festa gironzolargli intorno! E magari, chissà, la ragazza della spiaggia sarebbe stata fra queste…

Si decise a scendere e per poco non rimase shockato dalla vista di suo padre e suo fratello in abiti “informali”; erano decisamente strani. Al contrario, Kagome, che ovviamente non poteva mancare all’appello, era molto carina nel suo completino colorato. Quella ragazza gli era sempre molto piaciuta, era, infatti, una delle poche a non essere “malata di nobiltà”. Era semplice, umile, gentile con tutti; si, non aveva dubbi, era una delle poche decisioni assennate che suo fratello aveva preso, se non addirittura l’unica.

«Buona sera, Sesshomaru kun! » Lo salutò allegramente.

«Buona sera anche a te, Kagome! »

«Andiamo? » Chiese il signor Nishizawa. I tre ragazzi annuirono energicamente.

 

Non appena Sesshomaru ebbe messo piede nel circolo nautico, sentì un moto di ribrezzo e fu fortemente tentato di ritornare indietro, ma, con uno sforzo immane, mise su un gran sorriso ed entrò, salutando chi conosceva  e annuendo cordialmente quando suo padre gli presentava qualche suo amico. Questo vortice infinito, terminò dopo circa mezz’ora e allora Sesshomaru fu presentato all’organizzatore della festa, il signor Naraku.

«Oh! » Esclamò questi quando lo vide. «Finalmente ho il piacere di conoscerti, Sesshomaru! Tuo padre mi parla sempre moltissimo di te….in bene, ovvio! » E rise allegramente.

Sesshomaru non riuscì a trattenere un ampio sorriso, quell’uomo sembrava molto simpatico. «Anche chichi-ue mi parla molto di voi, Naraku san! » disse stringendogli la mano.

«Bene, ora vorrei passare alle presentazioni di rito…Sesshomaru, questa è mia moglie, Kikyo» Disse Naraku introducendo una bellissima signora dai lineamenti dolci e aggraziati, estremamente familiari, così come i suoi lunghi capelli, rilucenti come seta.

« È un piacere avere l’onore della vostra conoscenza. » Disse il ragazzo stringendo la mano della bellissima donna.

«…Mentre questa è la mia figlia maggiore, Kagura. » Si fece avanti una ragazza snella e slanciata; bella, ma nulla a che vedere con sua madre, sembrava, infatti, aver ereditato i lineamenti di suo padre. Il vestito, finemente ricamato, le lasciava scoperto in modo provocante, il decolletè. La ragazza gli sorrise in modo attraente  mentre gli stringeva la mano. «…E qui, da qualche parte, dovrebbe esserci la mia seconda figlia…oh, eccola! » Esclamò scorgendola in un angolo a giocherellare con il suo cellulare. «Rin chan! » La chiamò a gran voce. «devo presentarti delle persone! »

Sesshomaru ebbe un tuffo al cuore quando vide dirigersi nella loro direzione una ragazzina, dalla figura esile e slanciata, ma che in altezza non superava la sua spalla, con lunghissimi capelli neri, ora trattenuti su un lato da un  fermaglio colorato; la ragazzina della spiaggia.

«Rin chan, questi sono degli amici di papà, il signor Nishizawa, » Disse indicando l’uomo cui Rin strinse la mano. « e suo figlio, Sesshomaru kun. » nuovamente strinse la mano alla persona che le era indicata. Non sembrava minimamente sorpresa dal vederlo lì e gli sorrise con fare innocente.   

«Sono molto felice di fare la vostra conoscenza Nishizawa san e Sesshomaru kun, spero che la festa sia di vostro gradimento. Ora, vi prego, vogliate scusarmi. » Si congedò facendo un lieve inchino.

Sesshomaru la vide tornare da dove era venuta, così semplice sia nei movimenti che nel vestiario, eppure così bella e fine. Si sarebbe preso a schiaffi pur di allontanare da lui quell’insano desiderio verso quella ragazzina. Non era la prima volta che aveva di quelle fantasie sulle belle donne, ma erano sempre state donne, appunto.

«Scusatela,  » Si affrettò a giustificare Naraku. «ma Rin chan ha solo sedici anni, è scappata presupponendo lunghi e tediosi discorsi sugli affari che, ovviamente a lei non potrebbero interessare… ».

«E che ovviamente non si terranno. » Aggiunse la signora Kikyo sorridendo cordialmente ai suoi ospiti. «Almeno non alla mia festa di compleanno…vero, tesoro? »

Il signor Naraku arrossì sorridendo alla bella consorte. «Certo, tesorino…bè, allora, che dire…servitevi pure un aperitivo, nell’attesa degli ultimissimi ospiti, e fra poco inizierà la “vera festa”…Non vi anticipo niente, amici, vi dico solo che sarà…fuori del comune…l’ha progettata tutta Kikyo…» Aggiunse sussurrando e tutti scoppiarono a ridere.

 

«E così ti chiami Rin chan… » Disse Sesshomaru con aria di sfida avvicinandosi alla ragazzina dai capelli corvini che, di nuovo, stava isolata in un angolo a giocherellare con il suo cellulare.

«Mi chiamo Rin… » Corresse lei senza alzare gli occhi. «Sesshomaru kun…»

Sesshomaru sorrise divertito dall’ostentata arroganza di colei che aveva di fronte; qualcosa gli diceva che tutta quell’altezzosità fosse solo una copertura e che la “dolce fanciulla” avesse invece intuito il suo tentativo di sedurla, una sorta di “con me non funziona”, insomma…

«Ti annoi anche tu, eh? » Continuò imperterrito, essendosi accorto di come Rin guardava con la coda dell’occhio il suo petto muscoloso.

«Già…ma voi come mai non vi cercate una ragazza con cui passare il resto della serata, come ha fatto vostro fratello? » La situazione sembrava essere più grave del previsto, non attaccava proprio, soprattutto quel VOI marcato…

«Perché tutte mi sembrano troppo noiose…comunque, quella è la fidanzata di InuYasha …. » Rispose Sesshomaru godendo dell’espressione imbarazzata che scalfì quella maschera di impassibilità che aveva dominato sul volto della ragazzina.

«Devo dedurne, » Rin riacquistò immediatamente la sua strafottenza. «Che mi trovate interessante… »

 «Sai, non mi piacciono molto i convenevoli, perché non mi dai del tu? » Rise Sesshomaru cambiando discorso.

«Perché non ritengo appropriato a una ragazzina come me dare del tu a un adulto come voi…Sesshomaru kun.  » Fu l’educata risposta.

«Ma io ho la stessa età di… »

«Sesshomaru kun… » Una vocetta fine lo interruppe mentre stava per ribattere. Il ragazzo si trovò faccia a faccia con Kagura, la sorella maggiore di Rin. «Mio padre ha invitato tutti a spostarsi in spiaggia per l’inizio della festa…vi andrebe di farmi compagnia? »

«Ah…certo…» Annuì a malincuore mentre Rin lo salutava con la mano con un sorrise dispettoso sulle labbra.

 

 

 

To the next stage…

 

 

 

Vi è piaciuto? È troppo OOC?

Rin mi sembra un po’ troppo stronzetta, ma a me serviva coì…

Commentate!!!!!!!!!!!!

 

Nu jeans e ‘na maglietta                                          Un jeans e una maglietta

‘Na faccia acqua e sapone                                       Una faccia acqua e sapone

M’ha fatt’ annammurà chesta semplicità                Mi ha fatto innamorare questa semplicità

Ma tu nun me dai retta                                             Ma tu non mi dai retta

Dice ca’ si guagliona                                               Dici che sei piccola

E nun a tiene ancora l’età pè fa l’ammore               e non hai ancora l’età per innamorarti.

 

Tu quinnece anne ma sei già donna                        Tu 15 anni ma sei già donna

Anche se piccola d’età                                             anche se piccola d’età

Nun sacce ancora nemmeno u’ nomm                     Non so ancora il tuo nome

E dda mia t’ sent già                                                 E già ti sento mia

M’ e fatt annammurà                                                Mi ha fatto innamorare

Quell’aria da bambina che tu hai                             quell’aria da bambina che tu hai

Nun me fa cchiù aspettà                                           Non farmi più aspettare

U’ tiempo vola e tu peccat faie                                Il tempo vola e tu fai un peccato

Me fann annammurà pure e’ capricci                      Mi fanno innamorare anche i capricci

E i’ smorfie cca me faie                                           e le smorfie che fai

Me fann cchiù attaccà                                              Mi fanno innamorare di più

Tu nun capisce ‘o male ca me faie                           Non capisci il male che mi fai.

 

Iamme damme stà vocca                                         Dai dammi la tua bocca(cioè, dammi un bacio)

Viene astrigneme e mane                                        E stringi le mie mani

E scrivimmolo ‘nzieme stù rumanzo d’ammore     E scriviamo insieme una storia d’amore

 

M’ e fatt’ annammurà                                              Mi hai fatto innamorare

Che colpa tengo si te voglio già                              Che colpa ho se ti voglio?

Tu si guagliona ma                                                       Tu sei una ragazzina

Pè chisto amore nun ce vò l’età                               ma per questo amore non conta l’età

 

Pecchè nun te convince                                            Perché non ti convinci

E ancora me ne cacci?                                              E mi mandi via?

Dimmi che non ti piaccio                                         Dimmi che non ti piaccio

È questa la ragione?                                                 È questa la ragione?

Aiza l’uocchie a terra guardame buono ‘nfaccia     Alza gli occhi e guardami in faccia

Dice ca io sò pagliaccio                                           Dici che io sono un pagliaccio

Sfotto a tutte ‘e guaglione                                        e prendo in giro tutte le ragazze

 

Tu quinnece anne ma sei già donna                        Tu 15 anni ma sei già donna

Anche se piccola d’età                                             anche se piccola d’eta

Nun sacce ancora nemmeno u’ nomm                     Non so ancora il tuo nome

E dda mia t’ sent già                                                E già ti sento mia

M’ e fatt annammurà                                               Mi ha fatto innamorare

Quell’aria da bambina che tu hai                             quell’aria da bambina che tu hai

Nun me fa cchiù aspettà                                           Non farmi più aspettare

U’ tiempo vola e tu peccat faie                                Il tempo vola e tu fai un peccato

Me fann annammurà pure e’ capricci                      Mi fanno innamorare anche i capricci

E i’ smorfie cca me faie                                           e le smorfie che fai

Me fann cchiù attaccà                                              Mi fanno innamorare di più

Tu nun capisce ‘o male ca me faie                           Non capisci il male che mi fai.

 

Iamme damme stà vocca                                         Dai dammi la tua bocca

Viene astrigneme e mane                                        E stringi le mie mani

E scrivimmolo ‘nzieme stù rumanzo d’ammore     E scriviamo insieme una storia d’amore

 

M’ e fatt’ annammurà                                              Mi hai fatto innamorare

Che colpa tengo si te voglio già                              Che colpa ho se ti voglio?

Tu si guagliona ma                                                       Tu sei una ragazzina

Pè chisto amore nun ce vò l’età                               ma per questo amore non conta l’età

 

  
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