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Autore: Krystall    11/11/2009    1 recensioni
In un continente lontano, sconosciuto ai nostri occhi, regna un mondo magico. Streghe, maghi, non morti, e nuove razze.... Ma i mortali? Essi vivono in una cittadina chiamata Amaranta. Ed ecco dove si ambienta la storia di Daniel Davis, Necromante di prim'ordine, e di Mana Gainsborough, ragazza-maschiaccio, che darà del filo da torcere a Daniel... Riuscirà Daniel a convivere con i suoi nuovi compagni mortali? E ad Amaranta... tutto è tranquillo come sembra?
Genere: Generale, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Piccola interruzione, ragazzi! Ok, prima di questo capitolo dovrebbe esserci il "Lilla's Special" ma purtroppo non è ancora completo, inoltre ho paura di raccontare troppo i fatti accaduti, che saranno in parte svelati durante la battaglia finale con Angeline, per cui, prometto che dopo la battaglia finale sarà disponibile lo special =) Buona lettura ^^

Alecxander abbassò la lunga e lucente spada. Sembrava ancora teso.
Mana:”Hey, grazie mille dell’aiuto!” disse, tutta allegra. Daniel lo stava fissando. Il suo compagno di banco, il ragazzo introverso e taciturno della 2°B, li aveva appena aiutati. Incredibile. Quante ne doveva ancora vedere, prima di rimettere piede nella sua terra? Rimise apposto la spada nella sua fodera, e, sempre girato di spalle, disse “La signorina sta bene?” Aveva una voce melodiosa, quasi inappropriata per un mortale qualsiasi. Era calma, gentile. Ma c’era una leggera nota di preoccupazione, in quelle parole. Daniel e Mana si guardarono, uno più stupito dell’altra. ”Lancaster Krystall” insistette lui, girando un poco la testa all’indietro. ”E’ proprio l’unica che non c’entra nulla in tutto ciò” disse Daniel con voce strascicata, ora un po’ teso. L’aveva visto mentre formulava quel incantesimo? Provo a scrutargli nei pensieri. Vide solo la figura nitida della sua compagna di stanza, Krystall, nei suoi ricordi recenti. Meglio.
Alec sembrava sollevato nel sentire quelle parole. Fece un cenno veloce ai due, senza guardarli negli occhi, e corse via. Mana sembrava infuriata “… che maleducato! Non si parlano da una vita, e non le lascia nemmeno un messaggio!”
”Ma magari saranno fatti loro, no?” disse Daniel, sarcastico “Piuttosto… tu non mi ascolti mai!” Nel dirlo, la prese per la testa con due mani, e iniziò a torturarla “Possibile che io mi deva preoccupare anche per una poppante come te? La prossima volta ti lascio nelle mani di Katrine” "Ahio…. Ahia… Daniel, basta!” Daniel continuò "Per non parlare della tua tecnica di battaglia…. Le ciabatte! Che razza ti salta in mente? Prima il mestolo, ora le tue pantofole” La lasciò andare. Mana si massaggiò la testa e, piagnucolando un po’, disse “Io volevo darti una mano, ingrato!” Daniel la guardò, inclinando un po’ la testa a sinistra. Chissà, magari sarebbe stata capace…
“Vuoi davvero aiutarmi?” le disse, ora serio. Mana alzò lo sguardo verso di lui “Si… ma non fraintendere! Lo faccio solo perché altrimenti io e Krys saremmo sempre nei casini, per colpa tua!” “Un metodo ci sarebbe…” disse, iniziando a spostare lo sguardo verso il cielo stellato. “Uh? Davvero? Dai, dimmelo!” Daniel iniziò a sogghignare. Non ci sarebbe voluto un genio per prevedere la reazione di Mana. Riabbassò lo sguardo verso di lei e disse, con tutta calma “Dobbiamo stringere un patto. Un contatto tra le nostre anime.” Mana non stava capendo. Lo guardava con occhi persi. Daniel sospirò “Siediti” gli disse esasperato. Si sedettero sugli scalini che davano verso il dormitorio. Daniel iniziò pazientemente a spiegarle “Dentro ogni essere immortale scorre una potente energia, detta “Karma”. Il Karma è ciò che ci rende diversi da un qualsiasi mortale, in quanto ci permette di fare cose che vanno fuori perfino dalla tua più eccitante immaginazione” disse, ridacchiando verso Mana, che lo ascoltava senza perdersi una parola “Ora, che succede se questa…. “energia” viene trasferito da un corpo immortale a un corpo mortale?” le chiese.
“mmmh… diventeremmo immortali anche noi?” gli chiese Mana.
“Fuocherello” scherzò Daniel.
“Vivremmo più a lungo di una normale vita media?” incalzò Mana.
“Acqua”
“Possiamo lanciare incantesimi!” disse Mana, senza perdere la speranza.
“Bingo”disse calmo Daniel, alzandosi e tenendo lo sguardo fiero puntato verso la strada. “Potreste lanciare incantesimi, ergo, se io condivido un po’ del mio Karma dentro di te, ti riveleresti finalmente utile”
“ahah!” Mana sembrava felice di poter prender parte alle fantastiche battaglie che avevano iniziato a circondarla da quando era arrivato Daniel “Questo vuol dire che potrò fare anch’io quelle super-mosse che sai fare tu!” disse, tutta entusiasta.
“Non esageriamo” disse Daniel, girandosi verso di lei “IO rimango il migliore” disse, con il suo sorrisetto. Mana non gli badò “Allora? Come si fa, eh? Dai dai dai, voglio provare anch’io!”
Eccoli al dunque “Bene… sarei ben felice di farti contenta, ma… sono sicura che il metodo per fare una cosa del genere non sarà a te molto gradito” disse con voce da persona superiore.
“Spara!” disse Mana, in un impeto di allegria
“Devi darmi un bacio” disse Daniel non curante di ciò che le aveva richiesto di fare. L’entusiasmo di Mana si spense “Cosa… dovrei fare?” chiese lentamente.
“E’ la procedura più veloce, nonché la più semplice e meno dolorosa. Esistono altri processi, ma, oltre a richiedere pazienza e molto tempo, prevedono un forte legame tra il … mago… e la sua (o il suo) partner” disse, strascicando malevolmente l‘ultima parte della frase.
“Non scherziamo!” disse Mana, ora più arrabbiata “Io non sprecherei mai il mio primo bacio su uno come te!”
Daniel si girò e iniziò a ridere “No… non dirmelo….non hai mai baciato un uomo in vita tua?” le disse, iniziando a ridere più forte.
Mana si stava infuriando “E allora? Esistono milioni di ragazze là fuori che non hanno ancora un ragazzo, che vuoi da me? E poi avresti già dovuto saperlo, visto che mi spii sempre la mente!” disse, diventando bordeaux.
Daniel se la stava spassando, però lo ammise a se stesso. Quella ragazza iniziava ad intendersene. Mana iniziò a salire le scale “hey, la lezione non è ancora finita!” le disse Daniel, tentando di trattenersi da un nuovo moto di risate.
“Per me si!” tagliò corto Mana. Daniel la seguì poco dopo, scuotendo la testa, e ridendo.

Era quasi mattina, Daniel lo sentiva. Per la verità, dopo gli avvenimenti di quella notte, non aveva chiuso occhio. Giaceva sul suo letto, a petto nudo, e fissava il vuoto. Stava facendo il punto della situazione. Angeline era una vampira che, per giunta, lo voleva morto per una discordia nata con sua sorella(di ci lui non ne sapeva ancora nulla). Katrine, il robot-umano, aveva una parte di Karma di Angeline, perciò era da considerare quasi una sua pari. Mana respingeva i suoi incantesimi, ed era l’unica che conosceva la sua vera identità. Stava pensando seriamente di farla diventare la sua partner, era sveglia, come ragazza, inoltre quel suo…”pregio” di poter respingere gli incantesimi sarebbe tornato utile. I suoi dubbi rimanevano su Krystall e sul ragazzo che l’aveva nominata la notte prima, Alecxander. Ma per la prima, Daniel stava già saltando ad una conclusione. Dopo aver letto quel paragrafo sulla magia bianca, Daniel si era formato nella mente la lontana possibilità che l’attuale erede di quel potere immenso fosse proprio lei, la sua compagna di stanza, Krystall. “Se così fosse” pensò “Me ne impadronirò… di lei non me ne importa niente, io voglio il suo potere… inoltre è solo una scocciatura averla tra i piedi, si rivela più pericolosa di ciò che sembra” ricordava il dolore che aveva provato il primo giorno. Ma non era ancora certo che lei fosse una Maga Bianca. Rimaneva Alec… una teoria in più che lui, conoscendo il potere di quella ragazza, la stesse proteggendo o semplicemente un ragazzo un po’ matto, legato a lei? Daniel si alzò e si vestì. Le stranezze sarebbero finite lì, o doveva viverne ancora un po’, in quella presunta “città di soli mortali”?


Erano quasi le 8.00. Dovevano sbrigarsi, o sarebbero arrivate tardi. “Perché il nostro co-inquilino se ne va sempre prima di noi?” domandò Krystall, innocente. Mana non la stava ascoltando. Un dubbio la assillava. Cosa avrebbero fatto quella mattina, con Angeline in classe? Sarebbe scoppiata una lotta che avrebbe coinvolto tutta la 2°B? Ci stava almeno pensando, quello sciagurato?
“Mana” la chiamò Krys, strattonandola.
“uh, ah, si, che c’è?” disse, risvegliandosi dal suo stato catatonico.
“Non mi stai ascoltando” disse Krys, mettendo un broncio che sembrava più una smorfia di una bambina.
“eh… no… ecco, io….sai, pensavo….”
“Da quando è arrivato Daniel, continui a pensare ad altro la mattina…. Non ci parliamo più come prima, hai sempre la testa tra le nuvole….” Disse, con una nota di gelosia “…non sarà che… ti piace Daniel, e hai messo Rent in un’angolino?” disse, facendo apparire sul suo viso uno sguardo malizioso.
Mana si destò subito a quelle parole ”Non scherziamo! Il MIO Rent è unico, e poi non cederò così facilmente!” Krystall iniziò a preoccuparsi a quelle parole… che stava dicendo? “Non darò mai il mio primo bacio a Daniel Davis! Nemmeno se fosse l’ultimo ragazzo su questo pianeta!” gridò, in mezzo alla strada. Krystall si fermò di botto. Tutte le persone si voltarono verso di lei, fissandola come si fissa un fenomeno da circo.
“ah…” Mana arrossì violentemente. Improvvisamente si immaginò lei e Daniel intenti a darsi un bacio per stipulare il patto di cui lui le aveva parlato la notte prima. Stava per scoppiare. Pensò che quello sarebbe stato il suo massimo grado di arrossamento. Iniziò a correre via, lasciando Krys in mezzo alla strada.
“Ma io…stavo solo scherzando…” disse Krys, innocente e inconsapevole dei fatti accaduti la notte prima.


Daniel era in classe, con gli occhi chiusi. Meditava. Che avrebbe fatto, se fosse entrata in quel momento Angeline? Lo stesso dubbio che stava assillando Mana, ora ricadeva su di lui. Non avrebbe potuto scatenare un conflitto in classe. Ma, con un po’ di fortuna, Angeline non sarebbe stata in grado di lanciare un incantesimo. A quanto ricordava, i vampiri, alla luce del giorno, erano impo-tenti come un mortale, in ambito di poteri magici. Non in ambito corporale. In quello, rimanevano duri come la roccia più salda. Nonché resistenti anche a potenti incantesimi. Inoltre c’era Katrine, un altro problema. Lei era un robot, non un vampiro.
“Dea della fortuna, aiutami anche oggi” pensò sarcastico Daniel. In quel momento si spalancò la porta. Daniel si mise in guardia. Girandosi, vide che erano due sue compagne di classe, una delle quali nota. Mariah e Yue. Si rilassò un poco. Mariah incrociò il suo sguardo. Era una ragazzina mite e schiva, si capiva dal suo portamento e dal modo in cui evitò subito lo sguardo di Daniel.


Diventò paonazza, e abbassò subito lo sguardo. Yue la guardò, dicendole in tutta calma “Vai” Mariah si girò verso di lei “…e…eh?”
“Vai da lui. Potrebbe rivelarsi un ottimo compagno di classe, dopotutto…” non aggiunse altro. Posò la cartella sul suo banco e, in silenzio, estrasse da essa un libro. Si immerse in una lettura profonda e non disse più nulla. Mariah deglutì “Beh… in fondo…. Ha ragione, cioè…. Non devo avere…. Così paura…” iniziò ad avvicinarsi a Daniel, tutta tremolante. Improvvisamente, anche Daniel iniziò ad avvicinarsi a lei, il che le fece venire una voglia pazza di correre via. Ma resistette.
“Sei la ragazza dell’altro giorno…” disse Daniel, con voce strascicata, una volta arrivato da lei.
“S-si…e-e-ecco…. Vole….volevo ….ringraziarti…” non riusciva a finire una parola senza diventare rossa come un peperone. Daniel capì. Le scostò la frangetta dal viso, e con una delle sue “espressioni preconfezionate”, le disse “Figurati… si deve sempre aiutare una dolce ragazza”
Mariah sentì accelerare il battito cardiaco. Daniel si trattenne dal ridere. Leggeva i suoi pensieri, ed erano proprio ingenui “Cosa…. Cosa gli dico ora? Oh… io… io non ho mai avuto a che fare….con un ragazzo…. Poi è …. È anche carino….. ah! Cosa ….cosa vado a pensare? Se mi sentisse lui….”
Daniel rise di un pensiero del genere. “Spero di poter essere altrettanto utile durante tutto il resto del nostro anno insieme…Mizzy” br>“Mizzy…?” pensò, Mariah. Come faceva a sapere il soprannome che le davano tutti? In fondo era lì da due giorni circa, e non partecipava mai alle conversazioni con gli altri “è….è strano… questo ragazzo…. Poi…. Il sogno che ho fatto su di lui…” Daniel colse in pieno questo pensiero e si irrigidì. Vide il sogno di Mariah farsi nitido nei suoi pensieri. Non era stato un sogno. L’aveva visto mentre prendeva il volo, due giorni prima. Facendo finta di nulla, si chinò leggermente, le prese la mano, e gliela baciò.”Mizzy, se mi vuoi scusare… torno al mio posto a sistemare alcune cose”
“o-ok…” Lo vide andar via, e si girò subito verso Yue, che la stava guardando con sguardo di ammirazione.


Daniel si mise a sedere. Avrebbe dovuto tentare di cancellare la memoria anche a quella mortale? No, non era necessario. In fondo, lei credeva fosse stato tutto un sogno. Ma da quel momento in poi avrebbe dovuto spiare più spesso nei suoi pensieri, per vedere i mutamenti su ciò che lei chiamava “sogno”.
Mentre meditava su questo, entrò Angeline con Katrine al fianco. I loro sguardi si incrociarono. Daniel si irrigidì, ma una voce gli penetrò nel cervello, facendolo rabbrividire. “Fermo, Davis!” Era lei, Angeline. La sua voce cristallina rimbombava nella sua mente, sembrava quasi amplificata, ancora più nitida di quanto non fosse nella realtà. “Non possiamo batterci qui, rimango pur sempre una donna d’onore. Non permetterei mai che questi mortali scoprissero il nostro mondo” disse. In quel momento, Daniel notò una ferita sul suo volto, lunga dalla fronte fino al labbro superiore. Le attraversava in obliquo il viso, dividendo gli occhi. “Sei sicura…. Che non lo fai perché quella ferita che ti ho causato…. Anzi, perdono, che ti ha causato la luce solare, ti indebolisce?” le rispose Daniel mentalmente, mostrandole un ghigno che aveva del malefico.
Angeline lo fulminò con lo sguardo, camuffato per stare in mezzo a quei mortali “Pagherai anche per questo, Davis…. a tempo debito”
“Finiamola questa notte” le disse Daniel, ora serio “Uno scontro, nel luogo dove mi hai parlato per la prima volta…. Sotto la Porta”
“Accetto… Davis, hai segnato la tua fine” fu la sua ultima parola. Si avviò al posto, con Katrine al seguito.

COMMENTO DELL'AUTRICE [D'ora in poi anche detto: "Boiate da una ragazza poco sana di mente xD"]
Nuovo capitolo! Ok, le cose con Mana e Daniel si stanno chiarendo sempre di più, non so voi, ma io li vedo molto bene come amici :D (poi io non voglio più far soffrire la Anya! (anche perchè ho consumato un sacco stracolmo di Tempo.... ndAnya) )
Nei prossimi capitolo però capiterà una cosa poco piacevole a questa simpatica amicizia D: ... non dico nient'altro, perchè rischio di dire troppo! xD (e spoilerare! xDxD)
Vado perchè su msn mi stanno torturando viva, con richieste di ogni genre xD ....
Voglio Assassin's Creed 2: Black Edition, damn!!! (rompo le balle un po' anche qui! xDxD)
Alla prossima, people! xD
Krys

  
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