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Autore: Lady_Firiel    13/11/2009    3 recensioni
Questa raccolta non ha grandi pretese, vuole raccontare solo storie di vampiri
Quando la Lussuria ti travolge, oh, non hai più scampo:
ti sballotterà da una parte all’altra senza darti il tempo di realizzarlo, di stenderà a terra con la sua prorompente energia e non ti farà rialzare finché non avrà finito.
E, quando meno te lo aspetterai, ti balzerà sulle spalle, aggrappandosi a te come fossi tutto ciò che le resta, e, puoi scommetterci, farà di tutto per non lasciarti andare.
È testarda, la Lussuria, oh sì.
Ma a te piace così, no?
Ti piace perché, quando esaurisce le energie, diventa come un cucciolo, come un bambino sperduto caduto dalla carrozzina a Kensington che aspetta Peter Pan a mostrargli la via per l’Isola che non c’è.
Non c’è alcuna strada che tu possa indicarle, ma sarai pronto a seguirla ovunque vada.
Perché?
Ma perché la ami.
E sì, non c’è ragione più stupida di questa.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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2.Stelle nella notte
Stelle nella notte

Andrew era perennemente irritabile, e c’era anche da capirlo: diventare vampiri e scoprire di esserlo diventati per soddisfare i sogni erotici di un uomo, ammesso che di “uomo” poi si potesse parlare, non doveva certo essere tra le sue ambizioni. Matthew, dal canto suo, era frustrato: perché lo infastidiva terribilmente il fatto che Drew non capisse che il suo non era solo bisogno di sesso, ma vero amore. Dopotutto, il primo sapeva bene come saziarlo senza andare a tramutare lui in vampiro.
Eppure poteva, doveva capirlo: se non ci fosse riuscito non avrebbe fatto altro che allontanarlo definitivamente; e non poteva, né voleva permetterselo.
Lo osservava ogni notte cacciare sfogando la propria ira sulle vittime, donne graziose ma dei bassi fondi, lo osservava addentare i loro colli e succhiarne il sangue con foga, infastidendo contemporaneamente i loro copi morbidi prima che il rigor mortis li irrigidisse. E non poteva negare, almeno a se stesso, che quella visione lo turbasse ed eccitasse al contempo. Però il suo amato biondino sembrava più bisognoso d’una bella donna, che d’un freddo uomo, macchinò. Così si premurò di fargliene avere una speciale.

Doveva amarlo proprio tanto per arrivare a sedurre una nobildonna diciassettenne e trasformarla in vampiro, passando la notte e l’intero giorno lontano da lui. E lei era bella, doveva ammetterlo: Lady Cassandra Cupidité veniva da una famiglia di origini francesi –neanche a dirlo, dato il cognome- ed aveva capelli blu come la notte e occhi grigi come stelle lontane. Le piccole lentiggini che le tempestavano il volto le rendevano l’espressione ancor più infantile, dolce. Perfetta.
Quando la condusse con sé nell’appartamento che dividevano, Drew era sulla porta, ad aspettarlo con aria irritata. Come se fosse cosa insolita, di quei tempi. 
« Dove sei stato? »
« Perché dovrei dirtelo? Mica sei mia moglie… E comunque non sono affari che ti riguardano… »
« Mi riguardano eccome, invece! Perché quella… Quella è con te?!?! »
L’espressione isterica ed infastidita, il digrignare i denti nella perfetta imitazione di un ringhio sommesso fecero eccitare Matt; ma s’impose controllo.
« Quella, piccolo idiota, è per te. Visto che non vuoi me, ho pensato che almeno ti saresti goduto lei… » sibilò, prima di sparire nella notte, per sfamarsi.
« Per… per me? »
Cassandra lo fissò di sfuggita, prima di soppesare con occhi critici il mobilio dell’appartamento.
« Non dovete avere problemi di soldi… »
« Affatto. I nostri problemi sono ben altri… »
« Dovrò vivere con voi, esatto? Ebbene, sarò il tuo giocattolo, se tu mi lascerai usare i tuoi soldi… »
« È meschino… » osservò il ragazzo. Lei si strinse nelle spalle candide e morbide.
« Non m’interessa, cos’ho ancora di puro in questo corpo che uccide per vivere? I soldi… quelli, però, la felicità la emulano divinamente… » e stirò le labbra rosee e piene in un sorriso seducente. Ma nemmeno lontanamente paragonabile a quelli che gli riservava Matt. Quella donna iniziava già ad infastidirlo.
« E se io non volessi nulla da te? »
« Il tuo amico è in debito, con me. Lui dovrà farlo, e non ti conviene mettergli i bastoni tra le ruote, sai? Perché se non vuoi ritrovarti a girare per le strade come un povero barbone… Ti conviene stare al mio gioco… Io ho il suo coltello dalla parte del manico… »
« Ma lui mi ama, non lo farebbe mai… » però non ne era più tanto sicuro.
« È vero, ti ama. Ma quanto è facile illudere con delle bugie un uomo innamorato, tu lo sai? E la donna è un’abile tentatrice, non trovi? »
La sua risata si spanse nell’aria, suadente. E Drew ebbe i brividi: non voleva nulla da quella donna, voleva solo che Matt tornasse, cha magari la portasse via e tornassero ad essere soli, loro due, com’era sempre stato e come per sempre doveva essere.
Per la prima volta nella sua nuova vita da vampiro, Andrew volle che l’alba sorgesse, per non sentirsi più solo; per rivedere Matt ed assicurarsi che l’amava ancora.
E che così sarebbe stato sempre.



Konnichiwa, gente!
In onore del "misterioso Venerdì 13", eccovi uno speciale aggiornamento della mia raccolta!
In questo capito appare un personaggio odiosissimo, che però mi è piaciuto creare.
Il titolo fa riferimento all'aspetto di Cassandra, la notte ai capelli blu e le stelle agli occhi grigi. Ancora una volta, il suo cognome, "Cupidité", non è scelto a caso: in francese, stavolta, esso significa "Avidità", ed la caratteristica che sin da subito il personaggio dimostra d'avere.  Non temete, miei cari e care, prima o poi se ne andrà.
La frase finale può sembrara in antitesi col resto del capitolo, ed effettivamente ne ha tutte le ragioni; eppure, nella mia testolina, non lo era affatto. Essa risponde alle caratteristiche psicologice di Andrew, le cui uniche certezze, per ora, sono il suo passato umano e lo stesso Matt. Immaginare che Cassandra lo possa allontanare da una di queste, quella che è effettivamente più importante per lui, è come ferirlo. L'unico modo che vede per convincersi di non poter perdere la sua certezza è proprio sapere che Matthew lo ama e lo amerà sempre. Ovviamente il motivo non è solo questo, c'è anche il retroscena che ci rivela il bisogno che Drew ha di una figura affettiva nella sua nuova vita. L'unica valida che possa avere è di fatti proprio Matt, e per questo non può allontanarsi da lui ed ha paura che lui se ne vada. Ma tanto non l'ammetterà mai, perché, benchè sembri l'eastto contrario, il più orgoglioso dei due è proprio il caro biondino.
Ah, dimenticavo: Mi è stato fatto notare che Matthew e Andrew somigliano molto, rispettivamente, a Lestat e Louis, personaggi della saga "Cronache dei Vampiri" di Anne Rice. Per quanto possa essere vero, e sarebbe da ritenersi un complimento, visto che sono dei libri davvero bellissimi sui vampiri, non era mia intenione ispirarami a loro. Confesso, infatti, che non avrei mai pensato a loro, se non me l'avessero fatto notare. Tuttavia, per il poco che conosco i personaggi, io trovo che le loro personalità ed il loro rapportarsi sia comunque abbastanza discosto da quello dei personaggi della raccolta. Ma posso sempre sbagliarmi... ^^

Beh, che dire? Spero tanto che mi farete sapere cosa ne pensate, miei cari!
Un grazie a chi legge ed a chi vorrà recensire ^^

Lady_Firiel
   
 
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