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Autore: Doralice    20/11/2009    1 recensioni
Ronald Bilius Weasley aveva un piccolo, sciocco, insignificante vizio... il miele.
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ron si rigirò nel letto per la decima volta. Era raro che non riuscisse ad addormentarsi, e questo non era un buon segno. Ma non poteva farci niente: aveva troppi pensieri per la testa. Hermione, la pensata del profumo di Ginny, i suoi ormoni impazziti… tutto contribuiva alla sua insonnia. Compresa quella maledetta zanzara che gli ronzava intorno.

Con un gesto stizzito tirò via le coperte e si alzò. Cercando di non fare troppo rumore, scavalcò Harry – che dormiva beatamente, maledetto! – e uscì dalla camera chiudendosi la porta alle spalle. Ciabattando, scese le scale si diresse desolatamente alla cucina: forse se avesse riempito lo stomaco gli si sarebbe svuotatala testa. Si fermò sulla soglia, perplesso: c’era qualcuno, sveglio come lui, che aveva avuto la sua stessa idea.

« Hermione. »

La ragazza alzò lo sguardo su di lui.

« Oh, ciao. » disse, non molto sorpresa a dire il vero.

Ron si sedette al tavolo, di fronte a lei.

« Non riesci a dormire? » le chiese stupidamente.

Hermione annuì, mentre gli passava una fetta di pane. Ron lo addentò meccanicamente, per poi scoprire che era spalmato di miele. La fonte di tutti i problemi.

« Cosa fai, qui? – chiese a Hermione per distogliere il pensiero – A parte uno spuntino di mezzanotte, intendo. »

La ragazza si raggomitolò sulla sedia.

« Riflettevo. » disse semplicemente.

« E… su cosa? » chiese lui cautamente.

Lei lo guardò negli occhi: « Su una cosa che mi è successa molti anni fa. »

« Oh… » fece Ron, e non seppe come continuare.

« Quando avevo 7 anni, i miei genitori mi portarono a teatro a vedere il balletto. – raccontò Hermione – Sai cos’è il balletto, vero? »

Ron ci pensò un po’ su. Doveva aver letto qualcosa in proposito su una rivista babbanofila del padre, ma non è che si ricordasse molto. Comunque, annuì: voleva assolutamente che Hermione continuasse il racconto.

« Era la prima volta che vedevo un balletto dal vivo e… be’, me ne innamorai. – continuò lei – Da quel momento, il mio più grande desiderio fu quello di diventare una ballerina. Ma lo sai come sono: non faccio mai niente senza prima valutare tutti i pro e i contro. »

Ron non parlò, ma dentro di sé sorrise pensando all’Hermione di 7 anni che già programmava la sua vita nei minimi dettagli.

« Mi dissi che era difficile intraprendere la carriera di ballerina e mi chiesi se avrei potuto farcela. – continuò lei – La risposta fu che, sì, seguendo un corso e mettendocela tutta, avrei potuto anche riuscirci. Ma il problema era un altro: la mia timidezza. »

« Tu timida?! » non riuscì a trattenersi Ron.

Hermione gli lanciò un’occhiata truce: « Sì, Ron… io, timida. »

Le orecchie di del ragazzo arrossirono.

« Non sono sempre stata l’“Insopportabile So-Tutto”. – gli spiegò seria – Da piccola ero timida all’inverosimile, soprattutto di fronte agli estranei. E questo mi convinse che, per quanto amassi la danza, non avrei mai potuto affrontare un pubblico. »

« Quindi, non hai mai provato? Non ti sei iscritta ad un corso? » le chiese Ron.

Hermione fece un sorriso mesto: « No, ma questo non significa che rinunciai. Con i miei piccoli risparmi comprai delle scarpette con la punta e un libro sulla danza classica, una specie di guida fai-da-te. E cercai di imparare qualcosa da sola. »

Ron cominciò a capire dove voleva arrivare: « Non l’hai mai detto a nessuno, vero? Neppure ai tuoi. »

« Be’, all’inizio provai in tutti i modi a nasconderlo. – confermò lei – Ma era inevitabile che loro lo scoprissero, prima o poi. Finora, comunque, erano solo loro a saperlo. »

Ci fu un attimo di silenzio, poi Ron scosse la testa.

« Non è la stessa cosa, Hermione. – disse accennando con la testa al barattolo di miele – Nemmeno lontanamente. Almeno… almeno tu hai imparato qualcosa. Il mio è solo una stupido feticcio! »

« E cosa dovrei dire, io? – ribatté lei – Non mi è mica passata! »

Ron la guardò stupito: « Vuoi dire che lo fai ancora? »

Hermione annuì.

« Tutte le volte che posso. È un modo per rilassarmi e concentrarmi… come lo yoga. » gli spiegò.

Ron pronunciò le parole prima che si rendesse conto di quello volevano dire: « Perché non mi fai vedere? »

Si maledisse. Gli aveva appena parlato della sua timidezza, del fatto che l’aveva tenuto nascosto a tutti per anni… e lui le andava a dire una cosa del genere. Come se lei gli avesse chiesto di svuotare un barattolo di miele sotto i suoi occhi.

« Ah… miseriaccia! Che idiota… non volevo dire questo. Scusa… » balbettò.

Ma Hermione lo zittì e, senza dire una parola, si alzò in piedi. Ron la osservava senza capire cosa stesse facendo. Poi notò che teneva lo sguardo basso ed era rossa in volto.

Durò pochi secondi, solo qualche passo. Ron non sapeva assolutamente cosa aveva fatto, ma gli parve una cosa deliziosa. E lei, nonostante il pigiamone di flanella, gli era sembrata così lieve… quasi non avesse alcun peso.

Hermione continuò a non guardarlo anche mentre si rimetteva seduta.

« Che cos’era? » le chiese senza fiato.

« Con le punte sarebbe venuto più decente. » disse lei con voce nervosa.

Ron non replicò. Capiva quanto doveva essere imbarazzante quel momento per lei.

« Comunque, – aggiunse spingendo il barattolo di miele verso di lui – ora siamo pari. »

Ron osservò per un attimo il barattolo. Poi, con un movimento deciso, lo allontanò. Si alzò, si avvicinò a Hermione e la fece alzare. E la baciò.

Hermione pensò che non l’aveva mai baciata così. E non l’aveva mai abbracciata così. Ma soprattutto, lui non aveva mai lasciato che lei percepisse quell’effetto collaterale che percepiva ora.

Non riusciva a capacitarsi di quel cambiamento così repentino.

« Avevo ancora un po’ di miele in bocca? » gli chiese, tra l’ironico e lo stupito.

Ron scosse la testa: « Il miele non mi fa questo effetto. »

« Allora, Hermione 1 - miele 0. » rise lei compiaciuta.

Ron le passò una mano sotto le gambe e, con un unico movimento, la sollevò in braccio.

« Il miele è stato squalificato per abbandono del campo. » ribatté lui, mentre Hermione gli circondava il collo con le braccia.

« E adesso cosa ne dici di recuperare un po’ di tempo perso? » disse lei nel tono più suadente, un tono che nemmeno sapeva di possedere.

Ron adocchiò il divano e sorrise malizioso: « Agli ordini! »

   
 
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