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Autore: Ino chan    21/11/2009    2 recensioni
-Tu chi sei?- soffiò l'animagus.- James Potter.-
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Nuovo personaggio | Coppie: Harry/Ginny, Remus/Ninfadora
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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- Questa storia fa parte della serie 'I lost my Home'
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INTERMEZZO

INTERMEZZO.

“ AMORE & GELOSIA AD HOGSMADE”

 

 

 

Passavano gli anni, ma Hogsmade non cambiava mai. Sembrava sempre saltata fuori da una vecchia cartolina natalizia, con neve e la gente imbacuccata fino alle orecchie che andava e che veniva, apparentemente incurante del freddo. Abrham sollevò lo sguardo al cielo e chiuse gli occhi quando un fiocco di neve colpì la punta del suo naso. C'era un odore nell'aria, un odore molto particolare che sapeva di conoscere. Si guardò attorno in attesa che spuntasse da qualche parte e spalancò la bocca. Adorava mangiare la neve a quel modo, il perché? Sinceramente non lo sapeva,aveva talmente stranezze con cui fare i conti che questa era semplicemente la più lieve del mazzo a sua disposizione. Mosse un paio di passi di lato, verso sinistra e poi a destra, bloccandosi al suono di quella vocina -Ti verrà una congestione così.-

Spalancò gli occhi e abbassò il capo... Ecco di chi era quell'odore.

-Ciao Daneel.- disse prima di voltarsi, il dorso della mano sinistra premuto ad un angolo della bocca.

Girò la testa e la ragazzina si allargò in un sorriso di saluto. Piccola e puccettosa proprio come la ricordava, gli strappò un espressione intenerita.  Indossava un adorabile berretto di lana azzurra da cui spuntavano una nuvola di boccoli neri,  molto probabilmente causati dall'umido portato dalla neve - Sei come tuo fratello.- le disse dopo qualche secondo di studio, tornando ai suoi occhi - Anche lui si arrufa a questo modo.-

Daneel portò una mano al capo -Secondo te perché porto il capello?-

-Toglilo, non ti stanno male i boccoli.-

Dany sollevò un sopracciglio -Davvero?-

-Sì...-le si portò di fronte e le sfilò dalla testa il capello, lo guardò per un secondo, poi se lo ficcò in tasca -Molto meglio.- sentenziò con aria soddisfatta, prima di guardarsi attorno - Piccola che fai qui?- le chiese guardandola dall'alto in basso -A parte ingozzarti?-

Avava in mano uno di quei dolcetti su bastoncino che cambiano colore e gusto a seconda dei desideri del proprietario, la ragazza se lo riportò alla bocca e lo ciucciò con aria offesa - Sono con mio padre, doveva incontrare qualcuno ai Tre Manici di scopa.- accennò alla locanda - Sai per Lorien, per aiutarlo.-

Abrham annuì rapidamente -Già il prof... Come sta?-

-Con un un piede nella fossa, ma comunque testardo come un mulo, anzi peggio.-

Le sopracciglia bionde del licantropo si sollevarono - Che è successo?-

 In due parole Daneel lo mise a corrente di quello che era successo, dei suoi sforzi per trovare Luna e del modo in cui Lollo si era rifiutato di parlarle, il ragazzo guardò in alto poi diede una specie di fischio colpito -Bè, lo biasimi?- le chiese tornando a guardarla - Non si è voluto far vedere mezzo morto dalla donna che ama, l'ha fatto per lei...-

-Sì però...- A lei Luna aveva fatto una paurosa.

-Secondo me è da ammirare.-

Daneel sollevò entrambe le mani con un gesto di resa e Abrham colse al volo l'occasione per dare un morso al dolcetto, che quel movimento gli aveva fatto arrivare sotto al naso. Daneel gli lanciò uno sguardo sconvolto, che meno di mezzo secondo dopo divenne imbarazzato.

Poteva dire di avere una bella cotta per Lorien, ma Abrham con il suo faccino da tenera canaglia, non le passava di certo indifferente. Lasciò la presa al bastoncino e il ragazzo si tolse di bocca -Scusa, il mio canino ogni tanto prende il sopravvento.- guardò il viso della ragazza farsi perplesso - Se mi passi qualcosa sotto al naso, la prendo al volo tipo cane.-

-Lupo...- lo corresse Dany.

Abrham si spettinò con la mano libera- Già... Lupo.-

-Un giorno di questi allora giochiamo a fressbe.-

Il ragazzo le rivolse uno sguardo assorto prima di annuire e tirare fuori la lingua con fare decisamente lupesco -Sì! Sì! Padroncina, giochiamo... TIRA LA PALLA! TIRA LA PALLA!- esclamò contento per poi scoppiare a ridere alla faccia da "Ok, me lo sono giocato!" di Dany- Non lo so, ogni volta che mi eccito per qualcosa mi viene da gridare "tira la palla." Di nuovo colpa del mio io canino...-Riprese in bocca e si volse incamminandosi verso I tre manici di scopa.

O almeno ci provò perché qualcosa di freddo s'infranse contro i suoi capelli.

Si volse con un sopracciglio sollevato e trovò Daneel ancora in posizione di lancio -EH?-

-Davvero non credevo di prenderti.-

-Piccola...-

-AAAAAH!-

Attraversarono correndo mezza Hogsmade e senza rendersene conto passarono di fronte a Charlie. Questo, che stava risalendo una via laterale del paese assieme a John e Jolie si sentì immediatamente aferrare, da John per il cappuccio della giacca e da Lie al braccio sinistro e rispedire indietro. Cozzò con la schiena contro il petto del ragazzo,che per impedirgli di muoversi gli passò un braccio attorno alle spalle.

-Sono davvero così prevedibile?- chiese ad entrambi.

John, che aveva da qualche giorno ripreso a parlare, o meglio, a bisbigliare, si abbassò per sussurrargli ad un orecchio -Tappo come se non lo sapessimo come sei fatto.-Jolie annuì con un sorriso mentre lo lasciava andare e il povero Serpverde si rassegnò a seguirli. O meglio, a non opporsi a John che se lo trascinava appresso tendendolo per le spalle.

-Sarà colpa vostra.-

-Cosa?- gli chiese Lie.

-Il sicuro attentato alle virtù di Daneel.-

-Esagerato.- soffiò John - Abrham non mi sembra così porco.- fece spallucce - O almeno,io sono molto peggio.-

Jolie lo indicò -Esatto.- annuì guardando Charlie - Fra voi due, sei tu quello più in pericolo a stare con un tipo come 'sto qui...-

John mimò una risata mentre Charlie cambiava colore e cercava di divincolarsi dalla sua presa - E mollami!- gli intimò mentre gli assestava una bella gomitata alla cieca, all'indietro -Mica siamo fidanzati sul serio.- John gli rivolse uno sguardo che era tutto un programma e serrando la presa attorno alle sue spalle si abbassò di nuovo per parlargli in un orecchio- Allora è una vera sorpresa, perché non ti credevo così largo di vedute.-

-Cos...-

-E dai.-

-Dai che...-

John scosse il capo per di schioccargli a tradimento un bacio su una guancia e lasciarlo andare. Meglio non sfidare la sorta, si era reso conto che con Charlie finire all'ospedale era fin troppo facile. Entrò ai Tre manici di Scopa e un secondo dopo uscì bianco come uno spettro. Afferrò Jolie per le spalle e costringendola a camminare all'indietro la spinse verso la strada.

-John?- gli chiese la rossina, prima di venire presa di peso da Charlie -Che vi prende?-

-Nulla.- squittirono in coro i due mentre con un piede John chiudeva la porta del locale -Andiamo, su.-

-E dove? Voglio qualcosa di caldo, sto morendo di freddo!-

-Da Madama Piediburro.-propose Charlie e John annuì con abbastanza forza da farsi male al collo.

-Alla sala da tè!?- chiese Jolie sotto shock -Voi due?-

-Saremo rozzi Jolie, ma un tè senza fare rumore siamo capaci di berlo.-

Charlie rivolse uno sguardo al compagno "Io sì, ma su di te avrei qualche dubbio." John gli fece segno verso la porta dei Tre Manici e lui riprese a tirare Jolie.

-Ragazzi?-

 

Ted e Emmie che si stavano facendo largo fra la folla rivolsero loro uno sguardo perplesso. John si sentì morire e Charlie riprese con più forza a cercare di trascinare via Jolie. Ted beccò lo sguardo di avvertimento di John e dopo aver scambiato un’occhiata con la sorella decise di entrare nel locale. Quello che vide rischiò di ucciderlo sul posto –OH MERLINO ONNIPOTENTE.- sillabò in direzione del polipo avvinghiato ad una sciaquetta tassorosso – CHE CAZZO STAI?-

James gli rivolse uno sguardo angelico e Ted si girò verso Jolie –ANDIAMO DA MADAMA PIEDIBURRO!-

Era fin troppo chiaro che cosa voleva fare James, cercare di far ingelosire Jolie, peccato che piccola che sfogasse i nervi a suon di pugni “ Si ritroverà in una fossa senza nome, altroché!” – Maledizione…- biascicò bloccando al volo Victoire e tirandosi dietro anche lei,

la piccola gli rivolse uno sguardo perplesso mentre le guanciotte le si coloravano di rosso e lui scrollando il capo le spiegò in un sussurro perché non doveva aprire quella porta.

-OH…-

-Già…-

La ragazza guardò la mano di Ted poggiata sulla sua spalla sinistra , arrossì ferocemente e si volse a guardarlo –Ah…- cominciò… la stava abbracciando! Cercò di farglielo notare, prima di dirsi, meglio godersi il momento in attesa di tempi migliori.”

 

.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

 

-Avete la stessa stabilità emotiva di un gruppo di scimmie urlatrici.-

Jolie  sbuffò sulla sua tazza da tè che allontanò da sé senza assaggiare, si alzò e senza badare ai tentativi di trattenerla e uscì dalla graziosa sala da tè. Aveva voglia di  una burrobirra che diavolo. Scese in strada seguita dalle urla di richiamo degli amici e senza voltarsi si diresse verso il locale.

-MERDA!- urlarono in coro Ted e Charlie. La videro entrare nel locale , stare un paio di secondi ed uscire paonazza in viso – Siamo morti.- si dissero guardandosi per un secondo e arretrando assieme mentre Jolie avanzava verso di loro -… Piccola, calmati.-

-Era questo che volevate nascondermi!?-

Teddy e Charlie si aggrapparono l’uno all’altro.

-BASTARDI!-

.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

 

Decisamente il suo piano aveva sortito l’effetto voluto, sorrise e si avvicinò al divano dove Jolie era stesa a braccia conserte. Scosse la testa e si sedette sul bordo del cuscino, accanto alla sue ginocchia -… Lo so che non stai dormendo…- la ragazza volse la testa verso lo schienale -… Jolie.-

-Non voglio parlare con te.-

-Non serve parlare…Basta che ascolti…- Si alzò per mettersi a cavalcioni sulle sue gambe e le appoggiò le mani ai lati della testa – Piccola…-le disse ad un soffio dal naso - … Ammettilo con te stessa una volta per tutte…-

 

-Che dovrei ammettere?-

-Che sono per te quello che più pensi.-

 

 

   
 
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