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Autore: Mizar    22/11/2009    4 recensioni
“James… Sei sicuro che Lily e Remus non correranno alcun rischio a bere questa brodaglia?" “Tranquillo Paddy mio! Domani i nostri dispiaceri amorosi saranno finiti!” Cosa succederebbe se Sirius e James decidessero di usare una pozione per far innamorare chi non li ricambia? Secondo me potrebbero esserci guai in vista... Giudicate un po' voi!
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Siamo arrivati alla fine della storia.
L’ultimo capitolo è tutto per Sklupin, MS Montana e Volturia che hanno sempre recensito.
Grazie ragazze, il vostro supporto morale è stato importantissimo!
Grazie anche a chi ha messo la storia nei preferiti/seguiti e a chi l’ha semplicemente letta




“ So che confessare quello che abbiamo fatto ci farà avere una super punizione
ma tra una settimana c’è luna piena.
Un licantropo pazzo in giro per Hogwarts potrebbe creare seri problemi".
Fu così che Sirius e James si recarono dal preside.





Come finì...


Silente ascoltava, rapito, lo strano racconto dei suoi due allievi, mentre Madame Chips e Lumacorno, chiamati dal preside stesso, sgranavano gli occhi inorriditi.

“Due etti e mezzo d’ortica essiccata?”

La medimaga si mise le mani nei capelli, mentre Horace sbiancava.

“Credo che Paddy abbia un filino sbagliato le dosi” rispose piano James, mentre Sirius lo inceneriva con lo sguardo.

“Tu, però, hai messo tredici gocce di tintura madre di genziana e l’uva ursina mangiucchiata da Thor... E poi mi hai confuso mentre mescolavo…” ribattè tutto indispettito Black, incrociando le braccia.

“E voi avete fatto assumere questa pozione a Remus e Lily?” Esplose la Chips, "siete due assassini!".

“M-ma c-cosa dice?...Erano tutti ingredienti naturali”, mormorò Sirius, rosso come un pomodoro, “non potevano nuocere…Vero?”

"Disgraziato avvelenatore...Cinquanta punti in meno per Grifondoro!"

Il ruggito di Lumacorno era così terrificante che sia Potter che Black, si fecero piccini piccini.

"Quante volte vi ho spiegato che le erbe possono essere letali! Siete due incoscienti! Delinquenti! Avanzi di Galera!..."

"Suvvia, Horace...I ragazzi hanno certamente sbagliato, ma non credo che volessero attentare alla vita dei loro compagni..."

Il preside sospirò poi, congiungendo le mani davanti al viso proseguì.

“Una cosa, mi turba, però...La ricetta base dove l’hanno trovata?” chiese, mentre si rigirava tra le mani la vecchia pergamena.

“A questo credo di poter risponderti io, mio caro amico” s’intromise Lumacorno.

“Vedi, con l’inflazione galoppante e il caro vita, lo stipendiuccio che ci passi è divenuto un po’…come dire… miserello...inadeguato... Allora io ho pensato di trovare un secondo lavoro, da fare nel tempo libero, per rimpolpare le mie magre finanze…”

Vedendo gli sguardi sospettosi dei presenti, il professore, pensò di spiegarsi meglio.

“Insieme a Gazza ho avviato un piccolo commercio di semplici pozioni di automedicazione, da vendere a chi ha qualche lieve malanno. Nulla di male, cari, cose semplici, sicurissime e a buon mercato... Silente, tu lo sai che ho una laurea in farmacia ed erboristeria”.

Il mago annuì, ma continuò ad avere uno sguardo accusatore.

“Il caro Argus mi procura i clienti ed io preparo la pozioncina giusta per tutti. L’ultima volta, però, la richiesta è stata un po’…come dire…insolita. La signora che si è rivolta a noi voleva un tonico per il marito che…” il professore s’impappinò.

“Che?” chiesero ad una voce Silente, Madame Chips ed i due ragazzi.

“Cheavevaunprobleminosottolelenzuola” terminò precipitosamente Lumacorno, rosso in viso.

“E tu… Ohhhhh...Ma Orace, lo sai che questo tipo di pozioni vanno vendute solo sotto stretto controllo medico! Esiste un apposito registro al S. Mungo!”

La Chips lo guardava inorridita.

“Lo so Poppy,lo so... ma la richiedente era…come posso spiegarti...”

Ancora un’ondata di rossore sulla facciona sudata del prof.

“Era?” domandò la maga.

“Un’amica… Una compagna di studi… Senza contare che suo marito...Ohhh non potevo certo dire di no...Sai che scandalo se si sapesse che...”

“Il nome” intimarono, ad una voce, Silente e la Chips.

“Walburga Black” sussurrò l’uomo.

“Ohhhhhhhhhhhhh” fu il commento unanime.

"Però..." ridacchiò divertito James, guardando di sottecchi l'amico, "pare che papino abbia qualche problema...Forse è per questo che i tuoi sono sempre così scorbutici!"

Sirius si alzò in piedi, offeso, cercando di smontare le infamanti accuse che erano state mosse alla virilità dei Black .

“Questa è una bugia! Mia madre sa farsele da sola le pozioni…Non ha certo bisogno nè di lei nè tantomeno di Gazza, per risolvere i problemi di salute dei suoi cari...” intervenne, minacciando il professore con l'indice.

“Lo so, caro, lo so...Walburga è sempre stata un'ottima pozionista. Sapevo che Orion non avrebbe corso alcun rischio ed è per questo che le ho dato la ricetta da copiare... Gliel’ha consegnata Gazza il venti di Agosto, se non ricordo male. Avevano appuntamento alla gelateria di Florian Fortebraccio, a Diagon Alley."

L'uomo sospirò teatralmente, quasi a scusarsi con Poppy ed i ragazzi, mentre il sorriso divertito di Silente stava raggiungendo livelli di guardia.

"Non capisco", affermò madame Chips, " stai cercando di dirci che Sirius ha rubato la ricetta alla madre?"

"Assolutamente no, mia cara...Credo ci sia stato un equivoco...Un qui pro quo, come si suol dire..."

"Cioè?"

"Beh, pare che Lady Walburga mi avesse rimandato la pergamena originale via gufo, pochi giorni dopo, con allegata una lettera di cari ringraziamenti, per la riuscita dell'impresa...se mi concedete il termine... Solo che Argus l’ha smarrita”.

"Smarrita?"

I visi scettici di Silente e la Chips, si girarono verso Sirius e James che abbassarono lo sguardo.

"Sirius...dove l'avete presa quella ricetta?"

"Signor preside...io..." mormorò, rosso in volto, Black, cercando una d'inventare, a tempo di record, una scusa plausibile.

"Lui non centre nulla", intervenne Potter, "sono stato io a rubarla, mentre ero in punizione nell'ufficio di Gazza."

"Molto male, James...Temo che per questo verranno tolti altri dieci punti alla tua casata..."

I due ragazzi si guardarono sconvolti.

In mezz'ora avevano già perduto sessanta punti e non era ancora finita!

“Quindi, questi due delinquenti, hanno dato a Remus e Lily una pozione… rinvigorente?”

Madame Chips fissava i due alunni con fiero cipiglio, mentre Sirius e James cercavano di assumere un'aria innocente.

“Si, Poppy, ma a causa dei loro errori aveva un potere centuplicato…", spiegò Lumacorno. "In pratica gli hanno sparato gli ormoni a mille!”

“Caspita!… Adesso capisco perché…” Sirius fu interrotto da una micidiale pestata di piedi di James, che lo zittì fulmineamente.

“Poveri cari” disse la maga “ci credo che si sono rivolti a me sconvolti! Comunque, Horace, ormai è una settimana che do loro il composto di acetosella silavana e crisotopo allieve, per raffreddare i loro bollenti spiriti, come da tuo consiglio…Non dovrebbero stare un poco meglio?”.

“Certo, carissima collega, anche se credo dovranno assumerlo ancora per un bel po’, però…La mia pozione dura tre mesi! L’unico inconveniente è che, la medicina, rende nervosissimi ed irritabili.

"Ce ne siamo accorti", sospirarono James e Sirius, mentre Silente rideva sotto i baffi.

Comunque, la cura di Remus e Lily non durò così a lungo.

Dopo aver scontato la punizione galattica che il preside aveva loro affibbiato, i due grifoni innamorati, trovarono finalmente il coraggio di confessare tutto e dichiararsi.

Lily e Remus dapprima s’arrabbiarono molto, ma poi, vedendo quegli occhioni innamorati e mesti, non poterono resistere.

Fu così che smisero, di nascosto alla medimaga, d’assumere la pozione calmante e, anche se loro resa scolastica s’abbassò un poco, le loro giornate si vivacizzarono moltissimo, così come le loro nottate, a tutto vantaggio di Sirius e James, che giravano per la scuola con un sorriso da un orecchio all’altro…

E poi dicono che pozioni è una materia inutile…


Fine
   
 
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