Libri > Altro
Segui la storia  |       
Autore: Dian87    17/06/2005    2 recensioni
Ayla e Giondalar hanno una figlioletta, ma, come sempre, nulla potrà andare per il verso giusto.
Basato sulla saga "I Figli Della Terra", è stato scritto prima di leggere l'ultimo pubblicato
Genere: Avventura, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
EPILOGO
Erano mesi che Aylin era in viaggio e finalmente, scendendo dalla riva sinistra del grande fiume di Donai stava giungendo al villaggio degli Sciaramudoi, uno dei popoli che si era legato con la sua famiglia. Aylin vide la rocca tra i monti e decise di continuare a piedi. Era ormai l’inizio dell’inverno e la bambina non aveva ancora toccato le provviste essiccate che la mamma le aveva dato. Aylin condusse per la cavezza la cavalla. Aveva sentito più volte le descrizioni di quel baratro dai suoi genitori, ma vederlo con i propri occhi era tutta un’altra cosa. La piccola sentì il vento risalire dal baratro e si strinse alla cavalla, entrambe impaurite, ma decise di andare avanti.
- Mi scusi, c’è nessuno?- chiese timidamente Aylin, arrivata in uno spiazzo del villaggio, ma non vide nessuno, non c’era nemmeno qualche statuetta di Donai a proteggere il villaggio.
Aylin aspettò pazientemente che le venissero incontro, ma non vide nessuno e così decise di andare in giro a vedere cos’era successo, ma vide un anziano disteso a terra, quasi morto.
- Signore, cosa le è successo?- chiese Aylin all’uomo, accorgendosi che era ancora vivo.
- Sei la figlia di Ayla, vero? Lo si riconosce subito… sono venuti degli stranieri e ci hanno attaccato, ma volevano solo una bambina proveniente dal tramonto. Va’ dai Mamutoi, piccola, solo in quelle distese sarai al sicuro.-
- E lei? Non c’è nulla che possa fare per lei?-
- No, il villaggio è stato distrutto, piccola, raggiungerò Sciamud, ma ora va’, tra poco saranno di ritorno.-
- Va bene, signore, ma non vorrei lasciarla così ferita.-
- Sei come tua madre…-
- Sono Aylin, figlia di Giondalar e di Ayla.-
- Va’, Aylin.-
La bambina, riluttante, se ne andò e lasciò lo Sciamud al suo destino, andando via per la stessa strada che aveva percorso per entrare nel villaggio e continuò il suo viaggio. Quell’uomo aveva conosciuto sua madre, ma non le aveva detto nulla riguardo alla Caverna in cui la piccola era nata, voleva dire solo una cosa: la Caverna era stata distrutta e loro cercavano solo che Aylin, altrimenti non si sarebbero spinti così lontani e non l’avrebbero fatta scappare così lontano dai luoghi in cui era nata.
- Perché mi vogliono?- si chiese Aylin, mentre scendevano il corso del fiume.- Mamma, papà… dove siete?-
La cavalla tentò di consolarla, ma la piccola si strinse a lei e cominciò a piangere, anche se la cavalla aumentò l’andatura, percependo un pericolo, e fu grazie a quella sensazione che entrambe riuscirono a evitare una trappola degli uomini che avevano distrutto il suo villaggio, ma non era ancora finita, infatti per essere al sicuro avrebbero dovuto raggiungere il grande mare di Beran e da lì risalire a nord, solo una volta giunte nel campo di Talut entrambe sarebbero state al sicuro. Aylin vide della gente uscire da un villaggio come veniva loro incontro e una persona per caso le finì vicina e tentò subito di allontanarsi dalla cavalla. Aylin scese e tentò di parlare con loro, ma ripetevano solo una parola che per loro indicava degli invasori che li stavano attaccando e la bambina decise per la prima volta di abbandonare il corso del fiume per girare subito verso il Freddo, una volta giunta alla barriera di ghiaccio sarebbe tornata a volgersi verso l’Alba per cercare un campo Mamutoi e da lì raggiungere i suoi parenti nel Campo del Leone. Aylin spronò la cavalla come vide tre uomini armati di lancia correrle incontro e riuscì a distanziarli, così che le loro lance non riuscissero a ferire né l’umana né la cavalla.
- Donai, proteggici.- mormorò Aylin, stringendosi di più alla cavalla che diede il meglio di sé e in breve tempo raggiunse i grandi territori in cui i suoi genitori erano passati in estate.
Ormai Aylin stava per compiere il suo sesto anno di vita e aveva passato tutto il suo ultimo anno a fuggire dagli stranieri che avevano attaccato il suo villaggio.

- Guarda, c’è della gente laggiù!- esclamò un giorno Aylin, vedendo della gente lungo a un fiume.
La cavalla nitrì e partì al galoppo, sparpagliando involontariamente una massa di bisonti e facendo sì che questi morissero per le lance dei Mamutoi. Talut corse incontro alla bambina una volta che l’ultimo bisonte fu ucciso e vide la somiglianza di questa con la donna che tempo prima aveva ospitato nel suo Campo.
- Sono Aylin, figlia di Giondalar e di Ayla, della Nona Caverna degli Zelandoni.- si presentò la bambina.
- Ti aspettavamo, Aylin, sei la benvenuta nel nostro Campo, che è quello del Leone delle Caverne.- rispose l’uomo, sorridendole.
Era la prima volta dopo tanto tempo che Aylin vedeva qualcuno sorriderle con sincerità e era felice perché il suo viaggio era finalmente giunto al termine e poteva di nuovo riposare calma e rifarsi una vita normale.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Altro / Vai alla pagina dell'autore: Dian87