N. A.
Bonsoir!!
Ringrazio subito coloro
che hanno recensito lo scorso capitolo, id est:
Sbranina: cara, le tue recensioni mi fanno sempre morir dal
ridere :)! Sono contento di aver azzeccato la coppia omosex adatta, ti confesso
che ho scelto Ron solo perché nella prima parte dello scorso capitolo menziono
i capelli rossi e voglio che tutti credano si tratti di Ginny, ma in realtà… e
tra le possibilità di fanciulli con i capelli rossi la migliore offerta era
decisamente Ron (non oso immaginare Harry con Percy brrr)! Ahah, in effetti sto
mostrando la Umbridge molto più intelligente di quanto non lo sia in realtà xD
Grazie mille come al solito :)
Alala: grazie, spero continuerai a seguirmi!
Sif: ahah menomale volevo proprio stupirvi, comunque ne
ero certo: una volta ritornata dal lato oscuro l’odio sviscerale verso di lei
sarebbe riapparso istantaneamente!! Grazie mille, cara, per leggere tutti i
miei lavoretti :). Non mi ricordo se ti ho ringraziato per la recensione in Because
I Am A Girl, se no lo faccio adesso: grazie mille! Anche se credo la
aggiornerò ormai col nuovo mese.
Vulneraria: ahah, anch’io che sono l’autore tifo per Harry!!
Continua ad insultare la Umbridge con noi!
Dark Dancer: don’t worry, mi fa sempre piacere che tu ci sia,
con un nickname o un altro!! In effetti, oggettivamente, la Umbridge è stata
astuta (scioccante da parte sua!!) Cosa ne pensi di questo capitolo?
_Polla_: ahah, speriamo che il tuo computer riesca a
resistere anche per questo capitolo!!
WritingPassion92: bene, bene, spero che la tua curiosità venga
appagata!!
Umbridge’s
Lessons
Consequences One
Sconcerto e stupore investirono il quinto anno dei
Grifondoro, vedendo tra la metà di novembre e la metà di dicembre un netto calo
dei loro voti in Difesa Contro le Arti Oscure. Potter, in particolare, dalla
sua immacolata media del nove ottenuta con scarso sforzo aveva ben presto
raggiunto quella del tre, che mostrava i suoi picchi in un uno, uno zero
e mezzo, un punto interrogativo, e un meno tre in occasione
di un’interrogazione in cui aveva fatto scena muta.
Tutti si chiedevano la ragione di tale cambiamento.
Improvvisamente Difesa Contro le Arti Oscure, dalla materia più facile che
affrontavano, diventò abbondantemente la più difficile, e solo la Granger
riusciva nell’intento di compiacere l’insegnante.
Harry non riusciva a dimenticare i malefici sguardi della
donna che lo trapassavano da parte a parte durante le lezioni, e non poteva
ogni volta fare a meno di pensare al loro ultimo incontro, due giorni dopo
l’arrivo di quella lettera…
“Adesso siamo pari, Potter” aveva sillabato tranquillamente la Umbridge, sorseggiando il suo amabile te.
Il ragazzo, guardandosi attorno, venne accecato da quel mare
di rosa e di porcellane ritraenti smielosi micetti. L’ufficio della strega non
era cambiato di una virgola.
“Mi sembra di capire che adesso abbiamo un accordo” borbottò
Potter, con voce incerta.
“Senza dubbio, caro. Tu ti riprendi i tuoi bei voti, anzi
brutti voti, così come tutta la classe, e ti tieni stretto il video che mi vede
come protagonista. Altrettanto io farò con la foto. E ricordati, dolcezza, che
tu sei in mano mia, se io affondo, tu precipiti con me, e senz’altro annegherai
per primo, amorone patatone. Adesso puoi anche andare, sgorbio affettuoso che
non sei altro…”
Harry deglutì, sconsolato.
Dormitorio maschile dei Grifondoro del quinto anno.
Cinque ragazzi stanno giocando al gioco della bacchetta
magica, a dimostrazione che la noia uccide.
“Vediamo un po’ a chi tocca” esclama Dean facendo ruotare la
sua bacchetta.
L’oggetto si punta su Harry.
“Allora Harry, cosa scegli? Dire, fare, lettera o
testamento?” chiede Seamus.
I ragazzi hanno sapientemente abolito la voce “baciare” con
grande tristezza di Ronald.
“Mmh, fare” risponde il ragazzo, visibilmente annoiato.
“Ok, pesca dalla scatola delle conseguenze ciò che devi
fare”
Harry mette la mano nella scatoletta azzurrognola sospesa a
mezz’aria e afferra un pezzo di carta.
Lo solleva e lo apre.
Ballare
un valzer lento e romantico sulle note di “My Heart Will Go On”
Tutti, eccetto Harry, scoppiano a ridere.
“Bene, adesso devi pescare dalla scatola dei nomi colui o
colei con cui dovrai ballare, latin lover!” gli rimembra Dean Thomas,
divertito dalla piega che stanno prendendo gli eventi.
“Scommetto che uscirà la Granger!” esclama Seamus.
“Macché, con la fortuna che ha estrarrà Colin Canon!”
interviene Neville.
“Speriamo sia Weasley il prescelto” borbotta Ronald, triste.
Tutti si voltano verso di lui, sconvolti.
“Ehi, intendevo Ginny Weasley, maliziosi che non
siete altro!”
Harry sospira e infila la mano dentro la scatola violacea,
un po’ inquieto.
Estrae il foglietto, emulando i gesti già compiuti in
precedenza, e lo spiega.
Le sue ossa si paralizzano.
Il suo cuore manca un battito.
Non ci può credere.
Non può essere minimamente possibile.
“Allora, Harry, chi è? Chi è?” chiede Dean.
Gli strappa il foglietto di mano e legge avido.
“Ooh! Guardate un po’ qua!”
E mostra il foglietto alla platea.
A chiare lettere, una luminosa calligrafia reca la scritta Dolores
Jane Umbridge.
N. A.
Ok, in apparenza può
sembrare che i ricatti degli episodi precedenti non siano connessi con questo
capitolo, ma verranno fuori nella loro interezza – e comicità – nella prossima
puntata – I promise!!
Una domanda stupida che
non c’entra nulla: di che colore volete la scritta Umbridge’s Lessons la
prossima volta?