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Autore: Iva27    26/11/2009    2 recensioni
Nient'altro che frammenti.
Se sei a pezzi cosa devi fare?
Come fai a ritornare intero?
Hai bisogno di qualcuno che ti rimetta insieme, ma se non hai nessuno?
Ma se sei a pezzi, si ha paura. Chi ti dice che la persona davanti a te non ti distrugga ancora di più i pezzi, invece di ricomporti?
Come si fa ad aprirsi agli altri se ti potrebbero distruggere di più?
Fino a quando non incontrai quel qualcuno che mi aiutò.
Quel qualcuno che mi fece cambiare e che mi salvò.
Chi era?
Un vero amico!
Questa storia parla di una grande amicizia, saltando di qualche anno per vedere cosa succede durante gli anni dei famosi malandrini! e anche di un grandissimo amore! il più bello in assoluto!!! Spero decidiate di leggerla, e grazie a chi lo farà! baci!
Genere: Commedia, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I miei malandrini'
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Capitolo 8 
Un grande, enorme, immenso, SI!!!!!!!!!! 

 

 

Sirius 

Scuola. Incredibile come cambia tutto a seconda della prospettiva. Avevo visto sempre la fine della scuola come una cosa tragica, il ritorno alla mia schifosa esistenza di persona odiata e maltrattata. 

Gli ultimi giorni di scuola, quindi, fuggivano troppo velocemente, come se facessero a gara a far arrivare prima il momento tanto odiato. 

Invece ora, con la prospettiva di un'estate diversa è felice, il tempo sembrava andare al rallentatore. 

Le lezioni, i compiti, gli esami di fine anno... non sembravano finire mai... 

Particolarmente questo venerdì, in cui non vedevo l'ora di abbandonare l'aula di Trasfigurazione. 

Seduto accanto a James, come al solito, parlavamo e scherzavamo quando la McGranitt ci interruppe (che maleducata), furiosa con noi. 

-Potter si segga accanto alla signorina Evans. E lei, Black, accanto alla signorina Amberg. Vediamo se con voi separati riusciamo a terminare la lezione- disse, seccata. Mi alzai, sbuffando e vidi James lanciarmi un'occhiata preoccupata. 

La Evans e James non si erano più parlati dalle vacanze di Pasqua. Vai a capirli, ma entrambi si tenevano il muso e la cosa, si vedeva, non giovava molto a James. L'avevo visto più volte tormentarsi, spinto dalla tentazione di lanciare alla Evans una delle sue solite frecciatine. E ora dovevano passare due ore intere così vicini l'uno all'altro. 

Mi chiesi se la McGranitt avesse idea di cosa avesse appena fatto. Mi sedetti accanto a Amberg, una ragazza di Corvonero che non avevo mai notato, e poi guardai James, che ancora camminava per arrivare al banco in prima fila, proprio di fronte alla cattedra. Si sedette accanto alla Evans, che sedeva rigida e che allontanò subito la sedia. Vidi James guardarla un attimo, poi girarsi verso la professoressa. Sorrisi, pensando che, per la prima volta da tanto tempo, James avrebbe seguito una lezione. 

 

*** 

 

James 

Era nervosa. Sedeva rigida sul bordo della sedia e sbuffava, mentre muoveva la matita tra le dita. E scriveva velocissimo, quasi parola per parola quello che la professoressa diceva. La osservai con la coda dell’occhio, mentre fingevo di ascoltare. Non che non ascoltassi del tutto. Stavamo parlando di un argomento interessante. Anzi, per me Trasfigurazione era sempre interessante, mi piaceva molto come materia. Ma era difficile stare ad ascoltare la maggior parte delle volte, mentre invece avrei voluto fare migliaia di altre cose. 

Oggi stavamo parlando di nuovo degli Animagus e io, come ne ero certo anche Sirius, ascoltavamo con le orecchie bene aperte, aspettandoci e sperando in qualche aiuto in più per trovare il segreto della trasformazione. Non potevamo arrenderci. Avevamo deciso di stare accanto a Remus anche nei suoi momenti da meno umano, e dovevamo imparare a farlo presto. 

Fu proprio mentre ci diede una dimostrazione trasformandosi, che io alzai la mano. La professoressa mi guardò seria prima di chiedermi -Potter?- 

-In quanto tempo avete imparato a trasformarvi?- chiesi. 

-Tre anni. Ci vuole molta dedizione e tempo. La trasfigurazione tra generi diversi è molto complessa, si deve conoscere adeguatamente la trasfigurazione umana. Inoltre, se non conosciamo tutte le parti da far mutare non si riuscirà mai a mutarle tutte- rispose. 

-Quindi, lei intende solo una conoscenza anatomica?- chiese Sirius. 

La professoressa ci guardò incerta, prima di rispondere subito. 

-Anche, ma non solo quella. Così come quando vi faccio trasformare una teiera in una testuggine voi dovete avere in mente ben chiara la trasformazione della materia in cosa animata, così voi dovete tenere in conto la mutazione della materia umana in quelle animale- spiegò. Sembrava confusa da tante domande fatte da noi, che in genere disturbavamo soltanto. 

-Quindi devi essere anche consapevole della trasformazione!- dissi, illuminato. Queste erano informazioni d'oro. 

-Esatto. Continuiamo o avete altre domande?- chiese. 

-A lei la parola prof- disse Sirius e la McGranitt continuò con la lezione. Io presi a scarabocchiare sul banco, pensando alla nostra impresa. E alla voglia che avevo di scappare via e di provare a trasformarmi. 

Guardai Sirius velocemente e vidi il mio stesso desiderio riflesso nei suoi occhi. Poi tornai a osservare Lily. 

E mi persi nei suoi gesti. Notai che non riusciva a tenere le dita ferme. Le muoveva di continuo, a meno che non stesse scrivendo. E notai anche che i suoi capelli le andavano spesso sul viso. Sarebbe stato bello poterglieli spostare, per provare a sentire com'erano al tatto. 

Immaginai me fare una cosa del genere. 

Anche a me sembrava un pensiero da malato mentale. 

O peggio da maniaco. La cosa mi preoccupò un po'. Guardai la McGranitt confuso. Forse la Evans mi piaceva? 

Possibile? Tornai a guardarla con la coda dell'occhio. 

E incrociai i suoi occhi così belli. Così verdi. 

Così arrabbiati. 

-Pulisci subito il banco, non si disegna sopra!- mi rimproverò. 

Sorrisi, presi la matita e scrissi un grande “NO”. 

Invece alla mia domanda dovevo rispondere con un grande, enorme, immenso, si!!!!!!!!!!! 

 

*** 

 

Lily 

Ero arrabbiata. Possibile che dovesse sporcare così il banco??!? 

-Sai che non solo dai fastidio a Gazza ma anche ai poveri tuo compagni che si siederanno lì dopo di te?? Gli si macchierà la pergamena- tentai di spiegargli trattenendomi dal dargli un pugno. 

-Non penso che nessuno si lamenterà. I miei scarabocchi valgono oro, aspetta e vedrai quanto varranno dal prossimo anno, quando entrerò nella squadra di Quidditch!!- si vantò. 

-Sentilo, il re dei modesti- gli risposi stizzita. 

Ma chi si credeva di essere quel Potter? Possibile che non si rendesse conto di quello che diceva? 

-Visto, hai confermato anche tu che sono un re?- mi chiese. Lo guardai esasperata. 

-Possibile che non hai notato il sarcasmo nella mia voce??? Sei sicuro di sentire bene? O non capisci il sarcasmo?- chiesi arrabbiata. Lui mi sorrise. Un bel sorriso, che però scansai veloce, concentrandomi sulle sue parole. 

-Io noto tutto. Anche quello che magari non vuoi far vedere- disse enigmatico. 

-Pallone gonfiato- dissi e mi concentrai sulla professoressa di nuovo. Lei stava tornando al suo posto, mentre camminava e spiegava. Seduta davanti a noi continuò a parlare e Potter per fortuna non disse più niente, ma continuava a scarabocchiare il banco. Guardai i suoi scarabocchi arrabbiata, fino a quando non distinsi qualcosa. Erano di quei scarabocchi che sono fra il cerchio e la spirale e anche molto fitti e quindi solo guardandoli tutti insieme mi resi conto che stava componendo qualcosa. Ed era il castello di Hogwarts. 

Era un po' improvvisato ma stava riuscendo bene. 

Ora stava facendo una delle tante torri e ormai non ascoltavo più la professoressa. 

Mi sentì come quando sviluppavo le foto che facevo. Prima il nulla, poi il nero che piano piano compariva, formando la figura. Poi passava ai colori, ma quel suo disegno sembrava la fase prima. Quella in cui dal nulla compare una macchia che ha una forma precisa. E che continua a crescere. 

-Signorina Evans, allora? Non risponde alla mia domanda?- chiese la professoressa e mi riportò al mondo della realtà. 

Cavolo. Adesso chissà cosa mi aveva chiesto. Tutto per colpa di Potter, pensai arrabbiata. 

-Mi scusi professoressa, potrebbe ripetere? Ero un attimo disattenta- dissi. Lei mi guardò accigliata, ma poi ripetè la domanda a cui risposi subito. Ma mi voltai verso Potter arrabbiata, per poi ignorare il suo banco e comunque lui stesso per poi seguire la lezione. 

 

***

Note autrice: 

 

Lo so che è un capitolo minuscolo, ma mi piaceva così. In più è ormai l'una di notte, ho da un'ora 19 anni e non vorrei fare altro che dormire. Quindi ringrazio di cuoreMalandrina4everche ha recensito e che mi sostiene sempre! Grazie di cuore. 

E naturalmente anche i pochi altri lettori di questa mia pazzia. Grazie mille a tutti. Anche a te amica mia!!!!!!! un saluto a tutti. Scusatemi ancora per il mese di ritardo. Al prossimo capitolo che giuro posterò appena posso. 

Capitolo che parlerà di un'estate particolare, non solo in senso positivo. 

 

   
 
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